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Biancaneve disegnata da Scarpa.

Scarpa ha fatto delle bellissime storie con Biancaneve ma questa sinceramente mi pare fra le meno belle, sia come trama che come disegni. Inoltre la presenza di Tippete e certe scene "alla Bambi" sembrano un po' estranee al tutto. Fra l'altro, fisima mia, in certe vignette la gonna della Principessa mi sembra troppo corta  , mentre quella che e' sempre rappresentata magnificamente e' la regina Grimilde

Una curiosità: perdonate la mia ignoranza, ma che cosa sono un "CHELA" e un "LAMA ROSSO", citati nella "cintura del bucariota"? E la frase "PADME UMP" che Paperone ripete a più riprese quando è travestito da lama rosso, significa qualcosa?

Una curiosità: perdonate la mia ignoranza, ma che cosa sono un "CHELA" e un "LAMA ROSSO", citati nella "cintura del bucariota"? E la frase "PADME UMP" che Paperone ripete a più riprese quando è travestito da lama rosso, significa qualcosa?

Un "chela" è un discepolo di un guru. Col termine "lama rosso" l'autore ha voluto indicare un monaco buddista, che è solito vestire di rosso (anche se Paperone in realtà si veste da dignitario tibetano, non da lama) "Padme um" fa parte di un mantra, una frase ripetuta ciclicamente durante la meditazione dei monaci buddisti.

Maggiori dettagli qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Om_mani_padme_hum

Indimenticabile l'uso dello stesso mantra da parte di G.L. Bonelli in una storia di Tex con Mefisto  

Come si chiamava in originale fantomas il supereroe di pippo?

Sempre Fantomas, personaggio letterario francese nato nel 1911 e al quale si ispira, in parte, il nostro Paperinik .

allora gli autori dovevano informarsi visto che fantomas è tutto fuorchè un supereroe(anzi sarebbe stato meglio superman o batman visto che a quei tempi erano famosissimi)

"Paperon dè Paperoni e la cintura del bucariota", Mazzanti/G.B. Carpi, TL 330/331;

Ho apprezzato moltissimo questa storia,ma volevo fare una domanda:come mai la prima tavola della storia è totalmente slegata dal resto,dato che appaiono i nipotini nel momento in cui viene emessa la condanna nella sala del Kan,Paperino è vestito in modo normale,e Paperone ha la cintura in mano?Qualcuno sa perchè,o è un semplice errore degli autori?

Me lo sono chiesto anche io... ci poteva stare il fatto del "salto indietro" nel passato, il problema è che quando Paperino veniva giudicato in quel tribunale assurdo i nipotini non erano ancora arrivati! /

Mah, secondo me è da interpretare alla stregua di uno "splash panel", una sorta di copertina della storia. Anche negli splash panel di Cimino spesso si trovavano immagini che richiamavano i fatti della storia ma che non si presentavano esattamente in quel modo nello sviluppo della stessa.
Una pagina di apertura simile era in Topolino e il mistero del tritele, anche questa di Mazzanti. Suppongo fosse una sorta di "marchio di fabbrica" dell'autore

Si, anche io l'ho interpretata così...

Intanto ciao a tutti!
Sono stato alcuni mesi lontano da queste lande per problemi vari, ma soprattutto lavorativi.

Mi ha deluso la storia "d'epoca" di Walsh e Gottfredson.
Speravo in una delizia tipo "La spia poeta" o "L'atombrello" (visto che anche qui c'era uno strano aggeggio), invece ho trovato una storia mediocre, sviluppata in modo maldestro e con poca convinzione.

Topolino e la fantastica invenzione
Mi sono deciso a prenderlo per questa storia, che non avevo letto in nessun'edizione,  ma e' stata una grossa delusione. Non per l'opera di Walsh e Gottfredson, bensi' per l'indegno macello che ce ne viene qui presentato - tant'e' che sono rimasto con l'impressione di ignorare tuttora la storia in questione. Posso capire che negli anni '50, con la filologia disneyana ancora di la' da venire, uno sconcio simile fosse tollerato: ma riproporlo ora!
Avevano fatto recentemente la stessa cosa con il "Natale su Monte Orso", ma almeno quella e' una storia assai ristampata e poteva essere giustificabile mostrarne la versione "macellata"; non in questo caso.

Speravo in una delizia tipo "La spia poeta" o "L'atombrello" (visto che anche qui c'era uno strano aggeggio), invece ho trovato una storia mediocre, sviluppata in modo maldestro e con poca convinzione.  

Il commento di MarioCX e' applicabile (e condivisibile) per quest'edizione; avrei pero' forti dubbi (che per il momento purtroppo devono restare tali)  sul fatto che Walsh e Gottfredson avessero realmente scritto "una storia mediocre, sviluppata ...", visto che anche cosi' come ci viene presentata offre qualche spunto affascinante (tipo i "semivivi").

Topolino e la fantastica

Il commento di MarioCX e' applicabile (e condivisibile) per quest'edizione; avrei pero' forti dubbi (che per il momento purtroppo devono restare tali)  sul fatto che Walsh e Gottfredson avessero realmente scritto "una storia mediocre, sviluppata ...", visto che anche cosi' come ci viene presentata offre qualche spunto affascinante (tipo i "semivivi").

Anche a me non mi è piaciuta molto, ma credo che sia per il fatto che l'edizione e i dialoghi siano cosi' malmessi e poco curati che non me l'hanno fatta gustare appieno

Non ho ancora potuto vedere questo numero dei grandi classici, e quindi non so che tipo di scempio la storia di Walsh/Gottfredson possa aver subito, ma comunque sia le critiche mi sembrano "ingenerose". Forse e' una storia difficile, la prima un po' al di fuori degli schemi rassicuranti degli anni precedenti, ma e' una signora storia!

"Solita" autocitazione... abbiate pazienza! ;-)

È la prima vera sceneggiatura di Bill Walsh, libero dai vincoli impostigli dal dover sviluppare delle storie di propaganda: le atmosfere noir proposte già da Merrill de Maris, vengono qui riprese (volendo si potrebbe anche azzardare una sorta di continuity tra la lampada di Aladino e la cassetta elettronica), a volte esasperandole nel grottesco (il pipistrello di compagnia del dottor Zazzera) ma soprattutto acutizzando la pericolosità delle avventure, introducendo una reale pericolosità degli avversari, una mortalità non solo potenziale come nei blandi tentativi effettuati precedentemente da Gambadilegno.

Un paio sono gli eventi relativi all’avventura che meritano di essere sottolineati: il dottor Zazzera non viene imprigionato per i suoi crimini, ma viene invece utilizzato dal servizio segreto per le sue indiscutibili doti di inventore, rendendo più sottile ed incerto il confine tra il bene e il male.

Quando poi Topolino consegna la cassetta elettronica ad un gruppo di scienziati con la speranza che siano in grado di capirne ed indirizzarne il funzionamento, questa gioca loro un ultimo tiro dissolvendo i loro pantaloni; ma la trovata non piacque ai responsabili della striscia che costrinsero Gottfredson a ridisegnare i pantaloni agli scienziati.

  - Paolo