Lode alla didascalia. Veramente. Quello che in ogni adattamento che (non) si rispetti era sempre stato un mezzuccio per evitare di raccontare, per riassumere e semplificare, assume qui un valore tutto nuovo. E' attraverso la didascalia che entriamo nei pensieri dei personaggi, è la didascalia a farci ridere, riflettere, interessare alla vicenda. In certi punti sembra di star leggendo un magnifico numero di Pkna sceneggiato da Faraci, in altri una storia di Enna, in altri ancora le didascalie colorate a seconda del personaggio ricordano non poco Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Miller.
Per quel che mi riguarda questo è l'Adattamento, quello a cui guardare come esempio d'ora in poi, visto che prende l'essenza del libro in maniera fedelissima, senza tagliare nulla, e la traspone in fumetto, in un ottimo fumetto. Un lavoro sapiente, quindi, che fa proprio ogni virtuosismo fumettistico, non dimenticando di metterlo al servizio della storia. Una storia divisa in nove capitoli, quanti erano i capitoli del libro originale di cui viene ripresa fedelissimamente la struttura. Il tutto con la sceneggiatura di Colfer, lo stesso autore del libro, e Donkin, i disegni di un ispiratissimo Rigano e i colori di Lamanna. Insomma, terminata la lettura, nessuno direbbe mai che il mondo di Artemis Fowl non nasca con questo fumetto.
Ecco insieme al
Mondo Che Verrà di Casty e il
Novecento di Faraci, il miglior fumetto Disney uscito quest'anno, peccato che a differenza di quella mezza ciofeca di Mad Sonja non sia stato minimamente pubblicizzato sulle sue testate parenti, che sia di difficile reperibilità nelle librerie stesse e che sia targato genericamente Buena Vista, senza la dicitura Lab, che contraddistingueva le Graphic Novel Disney per il mercato internazionale e che ora come ora sembrerebbe stata chiusa col quinto numero.
La storia è interessante, fantasiosa, umoristica e molto tattica. Fonde alla perfezione poliziesco, fantasy e fantascienza e narra di una sorta di "partita a scacchi" tra Artemis Fowl, rampollo di un impero criminale, e il Popolo di creature magiche di cui Artemis ha rapito un'esponente, chiedendo un grosso riscatto. Uno spunto semplice ma reso interessante in ogni dettaglio, visto che, come aveva fatto la Rowling col suo Harry Potter, prende stereotipi del fantasy (e qui anche della fantascienza e dei misteri archeologici) e li debanalizza, fondendoli tra loro, e aggiungendo elementi nuovi e regolamentazioni magiche per avere un quadro razionale della cosa. Ecco quindi i Leprecauni della tradizione irlandese essere in realtà una crasi che designa un corpo speciale della polizia elfica, Atlantide essere una delle città sotterranee in cui si è rifugiato il Popolo, l'alfabeto egizio essere una derivazione di quello gnomico e via dicendo. Fusione tra generi e stili che paga sempre in termini di interesse e figaggine, rendendo la saga intelligente.
Il fatto poi che la maggior parte della storia si svolga in un un unico luogo, vicino al maniero dei Fowl con la polizia elfica intenta a fermare il tempo e a contrattare a suon di trabocchetti e regole magiche col protagonista, rende la storia adatta anche ad altri media, come il cinema. E infatti corre voce che si stia già girando il primo film. Ma lo humor riversato in ogni momento della storia, la caricaturizzazione di personaggi come Tubero, il capo della polizia elfica, o Leale, il gigantesco assistente del protagonista, per non parlare di Artemis stesso, rendono il tutto ancora più adatto a diventare un fumetto.
E nel libro ovviamente c'è poco più di quanto ci fosse nel fumetto, giusto un paio di cenni che nella graphic novel sono stati messi nelle schede personali dei personaggi collocate tra un capitolo e l'altro a mo' di file, come quelli visti in MM, in Wondercity o in Watchmen.
Visto e considerato che la storia riprende quella del primo di una nutrita serie di libri, è buona cosa sapere che si sta già lavorando all'adattamento del secondo libro, e se la qualità sarà ancora questa, bé sbav, abbiamo trovato la nuova dimensione del fumetto Disney di Nuova Generazione.
da
La Tana del Sollazzo