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lo prenderei solo per il mondo perduto... dite che merita?

lo prenderei solo per il mondo perduto... dite che merita?

merita merita eccome...io posseggo già la storia,ma se non l'avessi avuta,sarei già corso in edicola..finora,appunto,ho comprato solo 2 disney big contenenti all'interno storie a me particolarmente interessanti o che lette nel passato non riuscivo a recuperarle..

lo prenderei solo per il mondo perduto... dite che merita?

Assolutamente si.

MI aggiungo al coro di coloro che consigliano il mondo perduto. Ho le puntate sul Topo ed è una storia che decisamente merita. Non so se da sola possa ripagare dell'acquisto di un volumone da 500 pagine, però di certo è un'ottima storia, divertente, avventurosa e disegnata splendidamente.

che dire davanti a tanti elogi... seguirò il vostro consiglio

che dire davanti a tanti elogi... seguirò il vostro consiglio

Ovviamente per chi ha già quella parodia e non colleziona la testata, l'acquisto non è poi così consigliato...  

Ovviamente per chi ha già quella parodia e non colleziona la testata, l'acquisto non è poi così consigliato...  

Infatti. I precedenti due volumi li avevo reputati piuttosto buoni, grazie a Scarpa, Cimino, Bordini... Ma questo fa discendere la parabola qualitativa della testata, che non sarà altissima ma può senz'altro giungere a buoni standard.

@ Malachia: leggo solo ora il tuo post di risposta alla mia lamentela sulla divisione in sezioni di DB e devo dire che la tua è davvero una bella idea, che come ho detto qualche riga più su aiuterebbe il BIG a diventare una testata niente male. Speriano nelle scelte future della redazione...

Le storie le ho quasi tutte, tranne Paperino Cugino Duck e poche altre... ma ormai li sto comprando tutti e solo ed esclusivamente per questo motivo subirà la stessa sorte anche questo decimo numero...

Del "Mondo perduto" ho ricordi molto vaghi (l'ho inserita nell'elenco di stroie da rileggere appena torno vicino ala mia collezione): mi sembra di rammentare che soffrisse (sia pure meno del solito) del difetto prevalente nelle storie di Corteggiani, vale a dire un'eccessiva semplicita' (per non dire "poverta'") dei testi. Ricordo che leggendo quest'autore avevo spesso l'impressione che i personaggi dovessero parlare di piu', le battute fossero troppo scarne e che le storie si svolgessero eccessivamente in fretta. Ma al momento non sono affatto in grado di dire quanto cio' avvenisse nel "Mondo perduto".

Nessuno ha fatto commenti su Paperino e la serie televisiva: un'altra storia estremamente valida, che puo' giustificare l'acquisto dell'albo. E' un piccolo capolavoro di un'epoca in cui era normale veder trattati seri temi socio-economici nei fumetti Disney. Indimenticabile la spiegazione di Pico sul funzionamento dell'economia capitalistica (o consumistica: purtroppo non ricordo esattamente il termine impiegato e chiaramente non e' la stessa cosa).

Nessuno ha fatto commenti su Paperino e la serie televisiva: un'altra storia estremamente valida, che puo' giustificare l'acquisto dell'albo. E' un piccolo capolavoro di un'epoca in cui era normale veder trattati seri temi socio-economici nei fumetti Disney. Indimenticabile la spiegazione di Pico sul funzionamento dell'economia capitalistica (o consumistica: purtroppo non ricordo esattamente il termine impiegato e chiaramente non e' la stessa cosa).

Vero, la storia è molto valida. Avendo sottomano l'albo, ecco a voi un bel copia&incolla della dissertazione di Pico:

"Da quanto mi dite, sembra che nel binomio "produzione-consumo", perfetta equazione su cui si regge la civiltà industriale, si sia intromesso un elemento di disturbo!
Può darsi che questo elemento abbia innescato un processo involutivo che rischia di far crollare tutta l'impalcatura!"


Da notare, ma è solo una curiosità, come in "Topolino e il mistero del tritele" Pippo si dia da fare per sbarazzarsi dei... topi :o

Purtroppo però ho visto che il diabolico censore ha colpito anche stavolta: a pag 451 i topi, dopo aver legato al palo i gatti a modo di pellerossa che si accingono a fare lo scalpo ai prigionieri, intonano un banale "squit! squit!" invece dell'originale "Topitù... topitù". A pag. 452 Ongel id Abmag saluta ancora dicendo "Salam", a cui Pippo risponde dicendo che "il pizzicacgnolo è di fronte", ma Topolino lo corregge dicendo che si tratta di "un saluto in lingua straniera" invece che "araba". E sono le prime due che ho visto aprendo a caso, presumo ce ne siano molte altre :(

(cosa ci fosse di non corretto nel dire che "salam" è arabo non lo capisco proprio. Lo è!)

(cosa ci fosse di non corretto nel dire che "salam" è arabo non lo capisco proprio. Lo è!)

Probabilmente, vista la situazione internazionale, è proprio il termine "arabo" che non si può dire, come se tacendo non fosse vero nulla. Credo sia già tanto che non abbiano sostituito "salam" con "augh" o giù di lì....

La mia fortuna è stato non comprarlo dal primo numero.

Come non quotarti... per lo stesso motivo mi ha fregato il Disney Manga, fino al numero 10... :

lo prenderei solo per il mondo perduto...

Fra l'altro ho appena contollato le precedenti ristampe, e questa è la prima integrale, con la prima tavola di ognuno dei quattro episodi al loro posto (ovviamente su Le grandi parodie era rimontata, mentre su I Grandi Misteri mancavano, complessivamente, almeno tre tavole). Quindi ben venga l'acquisto anche per i "maniaci" dell'integralità...  

Ringrazio Brigitta per il testo di Pico. Pero' la frase significa ben poco se non e' accompagnata dalla vignetta (dove sta la gag - e lacritica alla "civilta' industriale").

Purtroppo però ho visto che il diabolico censore ha colpito anche stavolta: a pag 451 i topi, dopo aver legato al palo i gatti a modo di pellerossa che si accingono a fare lo scalpo ai prigionieri, intonano un banale "squit! squit!" invece dell'originale "Topitù... topitù".

Malissimo: quel "Topitu`'" era meraviglioso.

Del "Mondo perduto" ho ricordi molto vaghi (l'ho inserita nell'elenco di stroie da rileggere appena torno vicino ala mia collezione): mi sembra di rammentare che soffrisse (sia pure meno del solito) del difetto prevalente nelle storie di Corteggiani, vale a dire un'eccessiva semplicita' (per non dire "poverta'") dei testi. Ricordo che leggendo quest'autore avevo spesso l'impressione che i personaggi dovessero parlare di piu', le battute fossero troppo scarne e che le storie si svolgessero eccessivamente in fretta. Ma al momento non sono affatto in grado di dire quanto cio' avvenisse nel "Mondo perduto".

Ho letto per la prima volta il mondo perduto nel fine settimana, e pur trovandolo una bella storia devo dire che un po' il difetto da te descritto lo ho trovato anche io. Non saprei neppure dove intervenire, quali frasi correggere, eppure a volta si ha la sensazione che ci siano dei "silenzi" fra una battuta e l'altra che non dovrebbero esserci, e questo nonostante le vignette abbiano tutti i baloon che ci vorrebbero. È strano... una sensazione subliminale, quasi. Però lo ho riscontrato anche io nelle storie di Corteggiani. E a volte ci sono dei passaggi che ti fanno sentire come se fosse stato saltato qualcosa.
Nel complesso, però, è una buona storia.

Caccia alle citazioni: in "Umperio & Paperoga e il dinosauro scomparso" c'è un personaggio di nome Zaphod Beeblebrox , non c'entra niente con lo Zaphod che conosco io ma è comunque il segno che Cordara fa buone letture