Ammetto di non aver visto una sola puntata di Voyager da qualche mese a questa parte, e di averlo fatto deliberatamente perché indispettita da quello che avevo visto prima. Magari da allora è migliorato, se così fosse tanto di guadagnato.
Ma il ricordo che ho io di Voyager è quello di un programma che incoraggiava spiccatamente il pubblico a credere alle assurdità più grossolane, con interventi decisamente
minimi per ridimensionare tali assurdità.
Ammetto di essere particolarmente "permalosa" su questo argomento, perché trovo che nella nostra società di pseudoscienze che in realtà servono solo a spillare quattrini agli ingenui ce ne siano fin troppe. Utopisticamente vorrei che tutti i programmi cercassero di aiutare il pubblico a "farsi gli anticorpi" contro tale tipo di cose, anziché incoraggiarle o sfruttarle per "fare spettacolo". Questo mi rende forse eccessivamente severa contro il programma in questione.
Il fatto è che in Italia (ma anche altrove) c'è poca o nulla cultura scientifica, di cui invece ci sarebbe un gran bisogno, mentre c'è pieno di spettacoli che parlano in maniera sensazionalistica di cerchi nel grano, avvistamenti alieni, medicine sciamaniche, tesoro dei Templari e simili amenità. Forse Voyager non sarà neppure il peggiore, ma mi sento un po' portata a bocciarli tutti in egual maniera.
Un ultimo appunto:
Per chi dice che Voyager è diseducativo: Quindi? La tv non deve essere educativa. Quello è il compito dei genitori e su questo punto sono inamovibile.
Su questo non sono d'accordo. La tv non è tenuta ad essere educativa, perché questo è compito dei genitori: mi sta benissimo.
Ma dire "non è tenuta a essere educativa" non è la stessa cosa che dire "può essere diseducativa". Un programma che "insegna" cose sbagliate ed è diseducativo è da disprezzare (non vietare, perché personalmente sono contraria ad ogni forma di censura). E sarebbe auspicabile che quante più persone possibile - o meglio, tutti - fossero messi in grado di capire che tale programma dice cose false. Insomma, mi può star bene che esistano programmi non educativi (nel senso che non insegnano cose giuste, ma neanche sbagliate, e sono di puro intrattenimento); mi può anche star bene che esistano programmi che dicono falsità ma a patto che non si autoproclamino divulgativi/scientifici. Questo ultimo appunto non va inteso come necessariamente riferito a Voyager (ripeto, non lo vedo da tanto, quindi può darsi che sia meno peggio di quanto lo ricordi).
Vedo che joe mango ha espresso in buona parte il mio pensiero in maniera più chiara e concisa, meno male che ci ha pensato lui