Era il 1999 quando lo sceneggiatore italiano Bruno Enna decise di creare una versione junior di Paperino, Paperino Paperotto, appunto. Lo calò nel contesto presumibilmente dell'America rurale del dopoguerra, a vivere nella fattoria di Quacktown con Nonna Papera e i suoi animali (tra i quali il più importante di tutti è senza dubbio la capretta Billy). Il paese di Quacktown si presenta come una cittadina del vecchio West, dove si vive tranquillamente e i bambini giocano e fantasticano dalla mattina alla sera (ma vanno anche a scuola, ovviamente!) Ecco così allora apparire lo Sceriffo di Quacktown (innamorato di Miss Witchcraft, la maestra di Paperotto), e gli amici di Paperotto: Louis, un ragazzino secchione amante di Amazing papers (un giornalino fantascientifico) e il cui padre gestisce un emporio, Tom l'amico cicciottello e scontroso -tanto che chiama Paperotto "Melanzana"- con sempre un leccalecca in bocca, poi le due femmine del gruppo: Betty Lou, la ragazzina il cui nome è con grandi probabilità ispirato a Betty Boop, bionda, occhi azzurri (Tom è innamorato di lei), raffinata e fissata con la moda e poi per finire, Millicent. Millicent è in assoluto il personaggio migliore a mio parere: la ragazzina con i capelli neri a caschetto e l'abbigliamento la fanno sembrare la più "Peanutiana" del gruppo. Fissata con i soldi è anche un Manolito al femminile (per chi non lo sapesse Manolito è un personaggio di Mafalda) e una piccola emule di Zio Paperone.
Il gruppo vive avventure come trovare tesori in luoghi abbandonati, fantasticare sul futuro, ricevere parenti dalla città, smascherare malviventi...
fu nel 2005 che tutto cambiò, almeno fino all'aprile del 2006. Lo sceneggiatore (non ridete) Stefano Ambrosio e alcuni disegnatori paperottiani i quali Daniela Vetro, Donald Soffritti, Nicola Tosolini e Paolo Campinoti (ottimi tutti e 4), concepirono una nuova rivista prevalentemente dedicata ai bambini delle elementari (io però ero alle medie -11, 12 anni e ho comprato tutti gli albetti, alcuni andati persi, oltre al fatto di avere un fratello più giovane).
Le avventure di Paperotto furono spostate all'epoca moderna: in una Quacktown moderna, una scuola moderna, stessi amici ma vestiti in maniera moderna (anzi, dire stessi è sbagliato, al gruppetto si aggiunsero dal 2 albo Paco e - dal 6 albetto in poi, i due gemelli Ambros, della classe Q). Classe Q: la classe di Tuck (un ragazzino spaccone di città), Boomer (un rompi tutto), Vicky (una ragazzina che pretende di essere alla moda) e Charlie (un altro ragazzino, contrario di Tom, che indossa l'apparecchio ed è fissato con l'igiene orale), 4 bulletti che si divertono a scomodare PP8 e i suoi amici, che frequentano la classe P.
Oltre alla divisione in classi P e Q, ci fu un nuovo cambiamento: PP8 e i suoi amici fondano un gruppo di agenti segreti scolastici, per decidere di indagare "misteri" come: perchè si sentono dei passi dalla soffitta? chi è quel mostro lì sopra? dov'è andato Tom? perchè la Witchcraft e la Sfizzera vanno tanto d'accordo fuori da scuola?
Ogni episodio aveva la sua continuazione nell'albo successivo, finchè, ad un anno esatto dalla sua uscita, il mensile finì con il numero 13.
Ovviamente avrei altri personaggi da trattare, ma mi fermo qui (che post chilometrico!).
Perchè finì? Sinceramente i personaggi avevano una propria caratterizzazione a dir poco accattivante (parlo di quelli nuovi, che all'arrivo nel novembre 2006 su Topolino persero un po' del loro fascino) e le avventure erano semplici, ma fresche e leggere da seguire.
Se qualcuno prendeva e gli piaceva questo giornalino (ma anche no), può farsi sentire qui!