Poche storie gente.
Una pagina qua, un errore di lettering là, mi sembrano minuzie da nerd all'ultimo stadio. Capisco che possano infastidire, del resto ci hanno dato per la prima volta un prodotto che perfetto lo è perlomeno spiritualmente.
E' finito il tempo delle antologie, dei volumi dispersivi, sono cambiati i tempi, e in parte lo dobbiamo al nuovo modo di intendere le serie a fumetti che ci è stato suggerito dalle iniziative coi quotidiani. Ora si ragiona con altri concetti quali "integrale" o "cronologica". Il fumetto Disney per collezionisti è stato per anni refrattario a una filologia sistematica di questo tipo, Zio Paperone serie bianca e i Maestri Disney sono sempre stati l'apoteosi del caos, con rarità, chicche e schifezze mischiate alla bell'emmeglio, in un disordine editoriale notevole. Tesori Disney (e la Dinastia prima) sancisce la fine di questo caos, ed è la prova che anche il magico trio (Becattini, Boschi e Cannatella) ha preso atto di ciò. Si prevede un futuro roseo, pratico e comodo sia per gli appassionati che per i neofiti, che potranno fruire come si deve del meglio del corpus Disneyano, quindi esultiamo e rallegramoci, che è questa l'unica impostazione possibile per potere ottenere in un lontano futuro l'agognata Gottfredson Library.