E' stata una vera fatica riuscire a trovarlo a Padova, dove una sola edicola ne aveva una copia. Ma una volta in mano il volume non posso che inchinarmi di fronte a questo meraviglioso cambiamento: niente più disordini, niente più confusione, niente più dispersività. Era ora che Boschi, Becattini e Cannatella abbracciassero una filosofia sistematica, ordinata e completista. La cronologica integrale di Barks ha fatto ben sperare, ed ecco che ora che sono stati chiusi Zio Paperone e I Maestri Disney, che oramai si trascinavano stancamente tra scelte editoriali e contenutistiche molto discutibili, possono finalmente aprire testate serie, utili e intelligenti. Un corpus multiforme e variegato (e spesso soggetto a saliscendi qualitativi) come il mondo Disney, ha un bisogno disperato di essere scremato, raccolto in essential reading, proposto in modo pulito al pubblico. Pulito e definitivo. E se di quest'ultimo aggettivo è difficile parlare visto che sono appena saltate fuori dagli archivi ciminiani due sceneggiature che potrebbero venir presto pubblicate sul Topo, per concludere la saga definitivamente, lo spirito con cui è stato affrontato il progetto non viene intaccato da ciò. Delle cinque storie raccolte, le prime due sono poesia allo stato puro, la seconda poi, quella dell'Almanacco, presenta una struttura particolarissima. Un po' meno riuscita è la terza, più che altro per l'espediente dell'usurpatore, che pecca di originalità, ma sempre bella anche per quanto riguarda il pugno nello stomaco dovuto agli invecchiamenti rapidi dei volontari che devono venire sulla Terra. La quarta la ricordavo molto bene perchè era la prima storia del ciclo che lessi da bambino, e ricordo che mi colpì molto la caratterizzazione dello Zio Paperone e l'espediente del velo nero, triste e agghiacciante allo stesso tempo. Una saga triste, che mette malinconia ed è un po' un pugno nello stomaco a leggersi, che viene oggi arricchita da un quinto episodio, finito sul Mega per pura sfortuna editoriale. E per quanto se ne siano sentite di tutti i colori e addirittura alcuni considerassero apocrifa la storia, devo dire che non stona affatto. Non raggiunge le vette delle altre, ed è forse la più debole con la terza, ma è innegabilmente sulla stessa lunghezza d'onda delle altre storie.
Di qualche imperfezione e svista qua e là non mi curo, perchè considerate tante cose, è sicuramente un fattore che scompare di fronte alla positività del disegno complessivo. Molto buoni gli articoli che scandiscono la successione delle storie, ottimo il formato, la cartonatura, la carta lucida. E' sicuramente l'alba di una nuova era per il collezionismo Disneyano.
E se dovessi fare una wishlist delle saghe che voglio: Atomino in primis, le quattro strip stories in secundis, poi Pacuvio. Sarei incuriosito dalla saga faraciana anche se ci vorrebbe più di un volume e sarebbe sempre ben lungi dall'essere finita, mentre per il momento di Storia e Gloria non sento un gran bisogno, visto che - pur censurata - è già stata riunita un sacco di volte. Darei la precedenza a altro materiale insomma, che insieme non si è mai visto.