La discussione è molto interessante e, vivaddio, costruttiva malgrado i diversi punti di vista.
Occorre sottolineare ancora una volta (sperando che ciò non risulti una giustificazione agli occhi di qualcuno) che quello che finora è stato prodotto di Speed Loop è un numero zero. Fosse una serie televisiva, lo definiremmo il "pilota" della serie.
Ora, sfrutto quel poco di esperienza televisiva e narrativa di cui dispongo per dire che dal mio punto di vista un pilota ha funzione illustrativa del tema della serie. Ossia, non spiega, bensì introduce. Espone. E, sempre secondo me, il pilota di Speed Loop ha centrato alla perfezione il bersaglio e il suo compito.
Non a caso, Giuseppe Zironi (al quale mi permetto di rispondere, essendo io l'autore della storia, malgrado egli si rivolga a Claudio) pone una serie piuttosto corposa di domande:
Come se la caverà Reno? Sua mamma è cinese, giapponese o che cosa? È morta o viva? Possibile che un bottegaio brutto si sia accoppiato con una ragazza che dimostra meno di venticinque anni? Come mai Reno è ammesso alla scuola grazie ad una borsa di studio? Non è strano che suo padre non lo vada a trovare per questioni di bottega? Chi è il cattivo da sconfiggere?
Niente male per essere una storia poco interessante… Questi sono i temi (alcuni, non tutti) di una storia che ho scritto interamente, avendola molto chiara nella testa. Non è vero che non so che cosa succede o che cosa succederà. Lo so benissimo. Il fatto che Skullion pronunci quella battuta in pre-chiusura della storia (la chiusura è la tavola successiva e quella dopo ancora) non è frutto dello spaesamento dell'autore: è un comune e banale cliffhanger.
Vorrei poi chiarire o precisare meglio la questione dei redazionali. Quando venne deciso di realizzare il numero zero, non si sapeva se ci sarebbe stato un numero uno, un numero due e così via (non che adesso lo si sappia…) Perciò, decisi che fosse il caso di anticipare ai lettori altri temi centrali della storia futura. Primo fra tutti, il Fantasma della Macchina, che nella storia compare solo come presenza enigmatica alla prima pagina. E poi, la misteriosa sparizione di Clinch, il magnifico rettore della scuola. La Py-Tech, la piramide tecnologica della scuola. E così via.
Il problema è che Speed Loop è una storia veramente molto complessa. Il che non vuol dire meravigliosa e che dovrà piacere a tutti. Complessa nel senso che viaggia su molti livelli, di cui quello della minaccia elettronica è solo uno.
Anche questi ultimi post (perfino quelli di critica negativa) mi convincono sempre di più che la storia meriterebbe un suo prosieguo e una sua giusta conclusione, almeno della sua prima parte (prevista nella story-line che ho scritto ormai da tempo: 87 pagine per 12 episodi).
Spero che questo accada. Continuo a pensare che sarebbe un peccato lasciarla così.
Un saluto a tutti voi e spero di non avervi annoiato troppo.
PS
Solo una piccola postilla: Reno non arriva in taxi, bensì con il minibus della scuola.