La storia-principe del numero 3 è senza dubbio "Paperone, Paperino e i magnifici 95" (anche se tutto l'albo è a livelli d'eccellenza: con Gotfredson, Cavazzano, Carpi, De Vita, Scarpa ti sfido a fare un giornale che non sia stratosferico! Questa è una vera Hall of Fame!). La ricordavo vagamente, ma ora l'ho apprezzata appieno, anche se non mi torna una cosa: che ci vanno a fare i ragazzi paperopolesi in vacanza-studio in Cornovaglia per imparare l'inglese, che conoscono alla perfezione (sia pure nella variante yankee)? Inoltre, Paperino indica la torre ove dimora lo spettro di Papercliff come "un vecchio Big Ben", nome attribuibile esclusivamente al celebre campanile londinese. Grandiose, comunque, le tavole dgli spiriti, che ricordano da vicino i Goons di Malefica ne "La bella addormentata" (eh, sì , il buon vecchio GB, con il suo tratto grafico e dinamico, avrebbe potuto fare l'animatore alla Disney, specie nell'epoca d'oro dello xerox!"), per non parlare dell'autocaricatura, che si cimenta in un corso di fumetti...animati(grazie all'intervento di Amelia) con sgradevoli conseguenze (quando si disegna Gambadilegno, si sa, tutto può accadere!).