Riguardo a
Zio Paperone e il computer sa-tutto-lui vorrei sottolineare, a parte alcuni difettucci come il finale non adeguato o il perdersi in alcuni punti, cose peraltro già dette, come in alcuni momenti Michelini sia riuscito a darmi una immagine realistica di un Paperone sconfitto e abbattuto: le tre pagine precedenti
al risveglio mi hanno trasmesso davvero la disperazione che può provare un colosso dopo essere andato in miseria.
Più o meno le stesse sensazioni mi sono state trasmesse da una sequenza precedente, miste però a un senso di fierezza, dove Paperone affacciato alla finestra, con una colorazione sapientemente scura, esclama: "Una volta mi affacciavo a questa finestra e osservavo con orgoglio tutte le mie imprese sparpagliate per la città! Oggi non posso fare altro che assistere impotente al declino di quelle gloriose attività! Quella macchina infernale si è impadronita di tutto e a me ha lasciato solo guai!"
Parlando di disegno, questo stile di Bordini è particolare: se dovessi identificarlo con qualche aggettivo sceglierei "rustico e spartano". E' apprezzabile, peccato però sembri sempre abbia fretta di finire le tavole.
A parte questo lungo sbrodolamento sulla storia di Michelini, altre storia salvabile è
Paperino e il riposo stressante, a cui però sicuramente uno sviluppo diverso in qualche punto avrebbe giovato, così come
Paperino e la minaccia dei pirati spaziali: la trama vista nel complesso è simpatica, ma purtroppo è sviluppata male.
Infine, ultima storia che vorrei ricordare è
Paperino e lo slalom gigante: una simpatica storia americana.