In definitiva, questo numero è apprezzabile. L'inedita "
Paperino segugio della cronaca" è ben fatta, mostra un Paperino determinato ed è disegnata assai bene da Ettore Gula. Unica cosa, non mi spiego la mancanza di Paperoga al Papersera.
"Paperino e il tappezziere" e "Paperino e la smagliante carriera" sono entrambe delle storie spassose e la prima, in effetti, non starebbe male su un GC.
"Paperino e il vibrodattilo aurosensibile" (perché intitolarla a lui?) è una storia che si fa leggere, ma niente di ché, e la prima parte alla fine è inutile. I disegni di Marini, però, sono davvero belli, e il suo modo di utilizzare la prospettiva è interessante.
C'è poi "Paperino e il mistero del Klondike", che non è male, e "Paperina e la cura dimagrante", che è l'unica straniera del numero che ho apprezzato.
VACANZE IN MONTAGNA- PARTENZA: Questa autoconclusiva è incorniciata in una pagina dal titolo: "STRIP azione: Piccoli set d'autore", cosa che mi porta a pensare che avremmo una pagina dedicata alle strip su ogni numero di Paperino.
In verità la "cornice" c'era già su "Topolino" quando l'hanno pubblicata (così come in tutte le autoconclusive di quel periodo) quindi hanno ripreso l'intero impianto (o come diavolo si chiama) di quella pagina, forse perché, senza, sarebbe rimasto troppo spazio bianco.
ZIO PAPERONE E LA GENEROSITà ALLA MENTA: Ecco una storia buona per un vattelapesca, nello spirito degli attuali vattelapesca. Crecchi e Comicup Studio creano una storiella leggera ma non banale, con un ottimo pretesto per usare Pico de Paperis, in maniera profonda e corretta. I posteri giudicheranno ma, per me, questa è una bella storia.
un numero IMHO scarso, salvato appena dall'inedita che si fa leggere e da due storie in particolare: ZIO PAPERONE E LA GENEROSITà ALLA MENTA
Lol, e pensare che questa e le due di Vicar sono le uniche del numero che non mi sono piaciute...