Questo è in generale un buon numero di Tesori.
Bella copertina, peccato per la scelta di mettere Susanna sulla costa, buoni anche gli articoli, anche se mai così fondamentali, e spesso un po’ inconsistenti, in generale tutto ben fatto, come la scelta del titolo. Un po’ di pasticci nel sommario, con indicato sempre l’onnipresente Martina, quando nella storia di Spinning Pop c’è Pezzin ai testi, come detto a fondo dell’articolo, e in Jack ci dovrebbe essere Carpi (se non sbaglio). Comunque, vediamo le storie.
Non sono mai stato un grande appassionato, né di western né di questo ciclo martiniano, però c’è una frizzante atmosfera, un’ambientazione realistica (con tutte le insegne in inglese) e una buona dose di spregiudicatezza sia nel Kid che in Pippo. Per cui le storie scorrono sempre piuttosto bene, specie in Jack, Los Casaldos, il Supertestimone o Spinning Pop. A soffrire di più sono forse le prime due storie lunghe, dove di fondo non succede nulla che non potrebbe essere raccontato in storie da 30-40 tavole. Ottima la continuity tra il Rio Grande e lo Sceriffo, anche se non dichiarata all’interno della storia con una didascalia (e anche nell’articolo è un po’defilata): sono storie però pubblicate in numeri consecutivi di Topolino,
Per i disegni, tutti buoni. Carpi è bravo nelle ambentazoni e in certi personaggi (specie gli indiani). De Vita è più robusto, dalla linea più netta, ma validissima.
Un buon numero, lo ripeto, in cui il politically correct non esiste e la birra scorre a fiumi nello scoppiettare delle pallottole e degli “sgranaceci”. Manca forse quel senso di melanconia, che forse arriverà nelle storie seguenti. Ci penso ora, nel momento della scomparsa di Aldo Giuffrè che, nel ruolo del generale nordista, disulluso e che crede solo più nell’alcool, ha regalato nel film di Leone uno sguardo dolente sulla guerra e sul tramonto dell’epopea della frontiera.
Tornando a noi, come per ogni numero di Tesori, ci si chiede se sono stati centrati gli obiettivi della serie o meno. Questo Topolino Kid calza abbastanza, in fondo sono le prime storie, in ordine cronologico, di questi due personaggi, con una piccola continuity interna. Ammetto che non mi dispiacerebbe un secondo volume, che completi le storie fino a Ferraris e anche a quella di Soldati, sequel della Vaporiera (se no verrebbe fuori un numero troppo striminzito). Però, due numeri di seguito con il Kid… un po’ pesantuccio. Certo sarebbero belli, entrambi affiancati… bah, vedremo.
Anche perché non mi dispiacerebbe un Rebo prima, e poi un Atomino…