tempo fa avevo postato questo in un altro forum:
In molti paesi della Sardegna sia per carnevale e capodanno che per il giorno dei morti vi era (chissà se da qualche parte vi è ancora) l'usanza per bambini e ragazzi di andare in giro per le case a chiedere farina, frutta secca e dolci.
La questua era notturna e si faceva in nome dei morti: infatti in taluni paesi questo tipo di questua era detta pro sas animas o su mortu sortu.
I dolci tipici erano (e sono, gnam
) le pabassinas, fatte con farina, noci e uvapassa.
Ed ecco qui due strofette recitate dai bimbi di alcuni paesi durante la questua, detta candelaria:
No nolla dazzes sa candeledda?
Cras a menzanu in terra nighedda.
(Non ce la date sa candeledda?
Domattina possiate essere nella terra nera)
No nollu dais su candelagliu?
Non bos arvescat giannuagliu
pezzi sa terra nighedda.
(Non ce lo date su candelagliu?
Non vediate l'alba di gennaio
ma solo la terra nera)
Insomma, "dolcetto o scherzetto"
E' evidente come certe tradizioni che ci giungono dall'estero, riverniciate da festa commerciale, fossero anticamente comuni a tutta Europa, anche ai luoghi a noi più vicini.....ma noi non siamo più capaci di rendercene conto, perché abbiamo dimenticato :(
lo trovo molto triste