Finalmente ho finito di leggerlo e posso dare una mia valutazione... peraltro abbastanza complicata, quantomeno nella mia personale elaborazione.
E' d'obbligo iniziare dalla
cover: un bel disegno (con l'eccezione di Trudy, davvero mal riuscita) che già a prima vista rende l'idea dell'oggetto dell'albo, vale a dire un Topolino insidiato dai suoi maggiori e più famosi avversari. Ed, in effetti, è proprio questa l'idea alla base di questo albo, dato che sopra l'immagine campeggia un titolo abbastanza prolisso dove è particolamente in evidenza - per le sue dimensioni - la parola
"tutti"; dunque,
questo albo vorrebbe riassumere in sè l'insieme degli avversari che nel tempo si sono contrapposti al famoso topo, a quanto pare senza escluderne alcuno!
Quel che IO mi aspettavo era un volumetto che rappresentasse tutti questi personaggi, ad esempio con una sola storia per ognuno, rappresentativa del soggetto, e magari un breve articoletto di presentazione (con alcuni dati tipo autore, prima apparizione, caratteristiche del personaggio).
In realtà, però, scorrendo le pagine mi sono accorto che le cose non stanno esattamente cosi.
E infatti, sono solo i personaggi raffigurati in copertina a comparire all'interno del volume, e questo è già un primo punto a sfavore dato che non s può certo immaginare che
"tutti" i nemici di Topolino siano solo Gamba&Trudy, Macchianera, Orango e Plotigatt... figuriamoci.
Già in queste pagine è stata fatta notare l'assenza di altri importanti soggetti quali Lupo, La Spia Poeta, Giuseppe Tubi (anche se oggettivemen molto poco "spietato), Sgrinfia... aggiungerei anche Eli Squick (che proprio amichevole non era), Doppioscherzo (anche questo, però, poco spietato, in effetti) e, perchè no, quel Miklos recentemente tornato in auge grazie alla storia bellissima storia
Topolino e i 7 Boglins: per quest'ultimo, infatti, sarebbe stata l'occasione ideale per far conoscere la genesi del personaggio a tutti quelli che la ignorano.
Sia come sia, quel
"tutti" scritto con un carattere più grande perfino del nome di Topolino mi sembra fuori luogo, sarebbe bastato un generico riferimento ai nemici più spietati, senza per forza insistere su un'idea di completezza che, non solo è soggettiva, ma anche difficile da realizzare.
Passando alla
selezione, invece, vediamo che il protagonista indiscusso è indubbiamente Pietro Gambadilegno, che compare in ben 8 storie su un totale di 11. E' pur vero che lui è forse l'antagonista per eccellenza del sorcio, tuttavia una migliore distribuzione delle storie non avrebbe di certo guastato, infatti tutti gli altri personaggi hanno un ruolo decisamente marginale: Macchia Nera compare in solo due storie - comunque molto belle - Orango in una sola, due per Plottigat (mentre Trudy compare in 3 delle storie in cui vi è Gambadilegno). Insomma, la distribuzione delle storie non mi sembra affatto ottimale, quantomeno non rende giustizia a tutti coloro che
non sono Gambadilegno.
Ribadisco che la mia
personale aspettativa per questo vatt era una sorta di raccolta di storie rappresentative dei personaggi, non necessariamente le più famose, ma comunque storie in grado di rappresentare le caratteristiche principali dei personaggi.
E non avrebbe certo guastato un breve articoletto, anche solo di una pagina, di presentazione.
Personalmente ritengo che sia la storia dedicata ad Orango, sia le due dedicate a Macchia Nera (soprattutto la seconda) abbiano centrato abbastanza il bersaglio, mentre mi sembra molto poco rappresentativa (del personaggio) la prima storia dedicata a Plottigat, e la stessa cosa anche per Trudy, che appare sempre e solo come comprimaria di Gambadilegno.
Una migliore distribuzione delle storie, imho, avrebbe dovuto comportare meno citazioni di Gambadilegno e più spazio ad altri personaggi comunque importanti, quali quelli che ho ricordato sopra.
Parlando, in particolare, delle
storie si inizia con la castyana
"Topolino e l'isola Nefausta", storia bella ed avventurosa, dove, tuttavia, il finale vede dei ravvedimenti dei "cattivi" forse un po frettolosi (e, per questo motivo, la ritengo poco rappresentativa); la storia rimane comunque interessante ed originale per l'ambientazione un po steam punk dell'isola.
Molto bella anche la successiva
"Topolino e gli attimi di paura", Panaro realizza una storia tipica di Macchia Nera, certamente rappresentativa della tecnologicità del personaggio.
"Topolino e l'enigmatico enigmista" è l'altra castyana del volume, divertente nella proposizione degli enigmi (tutt'altro che impossibili, però), anche questa personalmente poco rappresentativa delle caratteristiche di Gambadilegno: la sua bravura con rebus e quiz non mi sembra una delle caratteristiche peculiari del personaggio.
"Topolino e l'isola dei sogni fuggenti" ci riporta al passato, finalmente un cattivo degno di tale nome, ed un'ottima storia ben strutturata e bella da leggere, ottima.
Si prosegue, tornando a Gambadilegno, con
"Topolino e l'indagine alla celluloide", storia ambientata nel passato con protagonisti degli alter-ego dei personaggi odierni: già solo questo basta a far capire la poca utilità - in questo volume - di una storia comunque ben riuscita.
Ancora Gambadilegno per
"Topolino e le rapine di Basettoni" dove, a ben vedere, il protagonista sembra essere più il giornalista redattore che non il gattone...
Con
"Topolino e l'inafferrabile Temporius" addirittura viene presentato un "cattivo" nuovo, che agisce insieme a Gambadilegno: la storia si basa su di un'invenzione molto fantascientifica e, a ben vedere, l'idea sà di già visto.
Si ritorna a Macchia Nera con
"Topolino e il furto della perla rossa", che ha il pregio di presentarci un Macchia davvero spietato come a bei tempi, disposto a far fuori una volta per tutte l'odiato sorcio; molto rappresentativa, ottima davvero.
Altra buona storia è, a mio avviso,
"Topolino e la valle della dimenticanza", che sconoscevo: forse la migliore del numero per quanto riguarda Gambadilegno, quasi onirica nella dimensione in cui avvengono i fatti.
Pessima, invece, sempre a mio avviso, la storia che dovrebbe presentarci Plottigat:
"Gambadilegno e la caduta in rete mi è parsa banale, poco verosimile e neanche poi cosi ben disegnata.
Si conclude tutto sommato bene con
"Topolino e le stagioni nel caos", che ci ripresenta l'accoppiata Gambadilegno/Plottigat in una storia, finalmente, buona almeno per il secondo.
Concludendo, questo vatt - alla fine dei conti - appare un buon volume se si guarda esclusivamente alle selezione delle storie, quasi tutte di buon livello, appare, invece, un tentativo poco riuscito se ci si aspettava quel che il titolo sembrava promettere, ovvero quella sorta di elencazione di tutti gli antagonisti del protagonista.