Sembra ieri che su "Topolino" venivano pubblicate le due puntate di questa stor... ehi, ma era ieri!
Scherzi a parte, è un segno importante quello che ha visto dopo pochi mesi la pubblicazione "a solo" e in formato prestigioso della capolavorosa storia di Bruno Enna e Fabio Celoni, con i colori di Mirka Andolfo. Rende il "caso
Novecento" meno atipico, e fa comprendere che in redazione sanno benissimo che nella produzione recente e attuale ci sono anche altre storie che vanno ben oltre la media, ne sfondano il tetto e arrivano nelle vette della graphic novel, fumetti validi anche per il lettore che solitamente non segue Disney, che apprezzerà grazie all'ottimo lavoro di veri professionisti e artisti, come in questo caso sono stati Enna e Celoni.
Sulla storia mi sono già sperticato in lodi sul topic topolinesco, inutile ribadire quindi i pregi che la sceneggiatura di un ispiratissimo Bruno Enna che, al solito, bilancia ottimamente pathos e ironia, e i disegni fantastici per il loro essere inquietanti e affascinanti di Fabio Celoni, offrono alla storia nel suo complesso.
Spendo però due soddisfatte parole per l'edizione: il grande formato rende giustizia alle tavole di Celoni, il cui disegni qui finalmente "respira" pienamente: non è un problema della gabbia topolinesca, ma proprio del formato, dell'altezza della pagina, che qui viene risolto offrendo alla storia lo spazio ottimale. E' infatti un peccato pensare che fra pochi giorni invece la graphic novel sul secondo capitolo di
Epic Mickey sarà costretta nel formato del settimanale invece di poter usufruire di un'edizione come questa.
Bella la copertina, con tanto di alette con mini-introduzione della De Poli e le biografie dei 3 autori coinvolti: a tal proposito, ho apprezzato aver dato grande importanza al terzetto nei contenuti speciali del volume, dove parlano loro stessi in prima persona sottoforma di diario (per restare in tema
) offrendo aneddoti interessanti e riflessioni che, in una normale intervista, magari sarebbero stati inevitabilmente filtrati.
Un volume consigliato, quindi, per valorizzare una storia che merita di svettare rispetto al mare magnum della produzione ospitata su "Topolino", indispensabile per l'opera di diffusione che persone come Grrodon, me e altri incessantemente portano avanti.