Papersera.net

Questa nuova testata sarà mensile?

Immagino che cambierà personaggio (e titolo) ad ogni numero:

2) I like Paperino
3) I like Pippo
4) I like Paperone

... e via discorrendo.

Mensile de che?
E' il solito Più Disney...

Frozen è nata come vattelappesca per i primi numeri, ora è un mensile a tutti gli effetti.
Io penso che la creazione di questo "I like" possa voler tentare strade simili

Frozen è nata come vattelappesca per i primi numeri, ora è un mensile a tutti gli effetti.
Io penso che la creazione di questo "I like" possa voler tentare strade simili

Visto il Winter Collection, il Best of Paperopli, e il Superheroes Collection, io non mi farei troppe illusioni.
Certo, se poi dovesse avvenire veramente non sarebbe una brutta cosa, ma io ci andrei molto piano, ecco...

 

Certo, se poi dovesse avvenire veramente non sarebbe una brutta cosa, ma io ci andrei molto piano, ecco...

Le decisioni si prendono sulle vendite. Quello è l'unico metro di giudizio

Mensile de che? E' il solito Più Disney...

Ma ha il numero 1 sulla costa, quindi dovrebbe essere il primo numero di una nuova collana e non un vatt qualsiasi titolato semplicemente 'I like Topolino'.
Che poi sia un PiùDisney piuttosto che un Super o un TuttoDisney, sinceramente non ci ho mai capito nulla su queste diverse collane.

Forse da un punto di vista legale devono ( o conviene loro) depositare il nome di una serializzazione anche per i vatt. Anche i libri venduti in edicola che compravo millenni fa (esistono ancora? Quelli tipo Newton ed...) erano legalmente delle uscite serializzate con un nome.

Solo edicola o anche fumetteria?

Solo edicola o anche fumetteria?

Solo edicole.

Titolo osceno? Addirittura?

Beh, insomma... non sia mai che si ricorra a un buon italiano piuttosto che utilizzare un inglese per di più mutuato da Facebook

Mi schiero dalla parte di @Cornelius e company, perchè mettere un numero così grande sulla costa ?

Beh, insomma... non sia mai che si ricorra a un buon italiano piuttosto che utilizzare un inglese per di più mutuato da Facebook

Su questo sono d'accordo con te: in effetti, da questo punto di vista, il titolo, più che osceno, è un pò banale in quanto strizza l'occhio alla moda sempre più dilagante di "inglesizzare" ogni espressione linguistica.

Beh, insomma... non sia mai che si ricorra a un buon italiano piuttosto che utilizzare un inglese per di più mutuato da Facebook

Quà non posso che concordare su tutta la linea...

Abbiamo una lingua ricca di vocaboli ed espressioni, versatile ed articolata, ma si finisce sempre nel provincialismo da quattro soldi secondo cui l'inglish fa figo, bah! 

Quanto al numero sulla costina, beh chiaramente lascia intendere che a questo numero ne potrebbero (forse) succedere altri, ma nulla di certo, probabilmente saranno le vendite a decretare le prosecuzione o meno di questa che pare essere una "collana" o qualcosa di molto simile. Di certo se poi l'albo dovesse restare senza "eredi" quel numero sulla costina sarebbe un vero pugno in un occhio, ma tant'è.

Io oggi l'ho trovato e preso a volo, l'indice è di tutto rispetto - a conferma che quando vogliono un buon indice lo sanno ancora fare - e possedendo solo una storia non ci ho pensato su troppo.

Mah, io avrei (quasi) compreso la scelta del titolo se l'indice fosse stato internazionale, ma così non è. E comunque, per me, "I like Topolino" non fa affatto figo, anzi, tutt'altro... Diciamo che ultimamente i titoli delle testate Disney lasciano un po' a desiderare.

Ragazzi, un parere: io ho già il talismano elfico e i cittadini del nulla. Secondo voi lo devo prendere? Le altre storie meritano l'acquisto?

Quà non posso che concordare su tutta la linea...

Abbiamo una lingua ricca di vocaboli ed espressioni, versatile ed articolata, ma si finisce sempre nel provincialismo da quattro soldi secondo cui l'inglish fa figo, bah! 

Ma che c'entra. Il titolo non è un inglesismo provinciale. È un riferimento al like di Facebook (ed è per questo semmai che è brutto  ).
Quando accetterete che nomi e copertine di quasi tutte le testate da edicola della Disney, e dei vatt in particolare, non sono fatti su misura per gli arguti disneyologi o i lettori affezionati, ma per muovere all'acquisto giovani e meno giovani tranquilli cittadini lambda di questa società occidentale sul viale del tramonto (e sull'orlo della crisi di nervi)?  :