Entro nella discussione per commentare l'indice di questa nuova classic edition. Omaggiare un artista come Asteriti è sicuramente cosa buona e giusta, e ha perfettamente senso in questa collana. è la prima volta che l'autore veneziano ha un simile riconoscimento, con un volume tutto per sè. Io ne sono molto contento, anche perchè non ho quasi nessuna di queste storie.
Quello che però mi amareggia, è la scelta delle suddette. La volontà di scegliere storie con sceneggiatori sempre diversi, dona uno sguardo più ampio, ma non premia la carriera dell'artista. Asteriti è noto per i suoi gialli metropolitani, ma soprattutto per le vicende in costume con la
macchina del
tempo o in
altro modo, oppure storie in cui omaggiare il topolino di
Gottfredson. Di questo, spiace ma c'è ben poco. Di storie in
costume non c'è nulla, se non il piffero magico, molto bella, e le atmosfere anni '30 arrivano dalla storia fatta con il fratello.
Inoltre, non è stata pubblicata nessuna
storia lunga, e questo è un grossissimo limite. L'impressione è che si tratti di storie "brevi" di massimo 34 tavole, non particolarmente memorabili. Si aggiunga anche il fatto che molte sono state ristampate negli ultimi 3 anni, sui Grandi Classici Nuova Serie o su Topogol, e si ottiene un quadro non completamente positivo.
Peccato, perchè potevano essere scelte storie più rappresentative, in cui il maestro esprimeva tutta la sua arte nei costumi, nelle architetture e nei paesaggi. Poteva essere l'occasione per pubblicare le
due storie della FOLPO di Pezzin, così come una storia ambientata nella sua
Venezia, oppure ambientata durante il
Natale, uno degli appuntamenti fissi su Topolino con le sue storie.
Insomma, una buona iniziativa ma non mi sembra siano state scelte storie capaci di convincere il lettore che guarda di sfuggita, a guardare le prime tavole non c'è nulla di accattivante, ed è un peccato perchè non emergono affatto tanti aspetti dell'Asteriti più puro e genuino. Chissà se la lettura delle storie mi farà cambiare idea.