Comprato, letto e apprezzato.
È vero, la selezione è particolare, nel senso che non si concentra solo sulle opere più celebri dell'artista ma ospita anche "storie minori" (ma era così anche per la Classic Edition su Cimino e, mi pare di capire, anche per quella per Asteriti), però mi sembra offra comunque un bello spaccato, pur nella limitatezza consentita dal volume, delle storie papere realizzate da Giovan Battista Carpi.
Certo, mancano le storie di Topi (intento comunque dichiarato, visto che il filo rosso è proprio quella della produzione papera) e si gravita forse troppo intorno allo stesso periodo (metà anni Sessanta), col risultato che si evidenzia poco l'evoluzione del tratto, ma nel complesso mi ritengo soddisfatto della scaletta.
A fianco a due storie bellissime come Sandopaper e la Perla di Labuan e Il mistero dei candelabri, infatti, abbiamo un'altra parodia significativa come Missione Bob Fingher, articolata e divertente, ottima opera di Carlo Chendi, e diverse storie comunque piacevoli: La psicosi dell'oro, L'orribile ossessione e la spassosa Assicurazione contro gli infortuni sono le migliori di questo "lotto introduttivo".
Graficamente, Carpi dimostra di disegnare sempre con grande classe e qualità ognuna di queste storie: lo stile prevalente che si nota è quella netto, elegante, sottile che lo ha reso celebre, con qualche variazione nei Cani corgi (dove il tratto è più rotondo) e nel Mistero del candelabri, dove il segno mostra una certa evoluzione visto il distacco temporale con le altre storie.
È una gioia sfogliare 350 e passa pagine caratterizzata da questo segno, che personalmente ho sempre amato.
Apprezzo anche l'inserimento dei Pizzicotti, gag a singola vignetta che facevano satira sociale con un certo acume oggi difficilmente replicabile, e rappresentate con grande cura.
Il volume si presenta, come sempre per queste edizioni, molto bene: la copertina morbida al tocco, l'impostazione grafica, la prefazione di Roberto Santillo e la posfazione di Carlo Chendi. Certo, i contenuti extra appaiono risicati, ma capisco anche che questi volumetti Classic sono più interessati a lasciar spazio al fumetto che alle esegesi, che potranno invece trovar posto su Tesori Made in Italy. Un conto era con i volume colored dove gli autori potevano rilasciare interviste, ma con questa linea "old shool" capisco che l'approccio sia diverso.
Una nuova, ottima occasione per ricordare Gibì a 18 anni dalla morte: un artista giustamente celebrato nei gloriosi anni de I Maestri Disney, ma che poi mi è sembrato essere stato "trascurato" nelle varie iniziative "per collezionisti" a favore di altri nomi, pur importanti. Sono quindi ampiamente felice perché sia stato scelto lui per questo terzo tomo Classic.