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Topolino Special Edition - Discussione Generale

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Flagello dei mari
PolliceSu

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PolliceSu
    Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
    Risposta #75: Venerdì 26 Nov 2021, 11:18:48
    Ad esempio, questa (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2277-4), questa (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2279-4), questa (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2315-4), e questa (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2277-4) per complessive 34 tavole.
    Hai segnalato 2 volte "I Bassotti e l'effetto catapulta".
    Indice interessante, comunque.

    Grazie mille corretto :)

    Speriamo la redazione ci legga. Questo indice pubblica tutte le storie di ridi paperoga insieme e la serie dei trovatori mai raccolta tutta insieme. Sarebbe interessante.

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    Flagello dei mari
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    PolliceSu
      Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
      Risposta #76: Venerdì 26 Nov 2021, 15:24:06

      In merito alle uscite future, mi fa piacere che tu sia d'accordo con me in merito ad un omaggio nei confronti di due grandi artisti come la Salvatori e Guido Scala.
      Piacerebbe poi anche a me un volume di questa serie dedicato alle storie di Silvano Mezzavilla però penso che gradirei ancora di più se vi fosse una proposta pressoché integrale dei suoi gialli con protagonista Topolino inseriti all'interno di una miniserie di albi come l'attuale TopoNoir dedicato proprio allo stesso Tito Faraci.

      Su Mezzavilla avere tre volumi sarebbe ottimo, ma non so se ci sia lo spazio per un'operazione simile.

      Ecco qui il mio indice per Claudia Salvatori :) (Per Scala ci vorra un po' di tempo ;)  Vorrei fare anche un indice per Guerrini e Zironi)

      La carriera dell'autrice non e stata molto prolifica, ma sicuramente di alta qualita con poche ottime storie. Priviligerei alcuni suoi gialli e qualche storia papera sagace.
      Considero sempre 288 pagine come foliazione.

      Ad esempio, per i paperi: partiamo dalla deliziosa bilogia vampiresca, con un De Vita in stato di grazia: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1603-B e https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1973-C: 65 tavole totali, mai pubblicate insieme. MI piacerebbe inserire la gradevole serie dai diari delle antenate, ma non e possibile metterle tutte, quindi meglio altro, come questa: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2127-3, per 34 tavole. Infine, per i paperi, la bella da grande: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2032-3 (33 tavole). Quindi, in totale 132 tavole papere.

      Il resto per i topi, a dalla bella storia su un personaggio emarginato come Mister Bum: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2101-1 (34 tavole). La piacevole storia su tip e tap (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2129-2): 36 tavole. UN bel giallo come la scomparsa di Tip (https://inducks.org/story.php?c=I+TM+++48-1): 46 tavole. La realistica vicenda delle leggende metropolitane: https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2124-4 (37 tavole). In questo modo sono 153 tavole di storie di topi, per un totale di 285 pagine a fumetti.

      Ma per l'autrice si potrebbero fare diversi percorsi, da storie dedicate a personaggi femminili, a tutti i diari delle antenate (https://inducks.org/subseries.php?c=DA+Ancestors), fino ai gialli memorabili come la sachertorte e rattinger (entrambi pero parecchio ristampati anche insieme, per cui li eviterei).

      Insomma, c'e solo l'imbarazzo, e pesa la riduzione della foliazione da 380 a 288 pagine, un vero peccato...
      « Ultima modifica: Sabato 4 Dic 2021, 10:06:49 da V »

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      Manuel Crispo
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        Grandi Autori 93 - Topolino Metal Edition: Sio
        Risposta #77: Martedì 21 Dic 2021, 17:43:03
        Recensione Grandi Autori 93 - Topolino Metal Edition: Sio


         La Metal Edition dedicata a Simone Albrigi riporta in copertina (subito sotto una splendida composizione di Stefano Intini) la dicitura Le storie più divertenti di Sio, ma avrebbe potuto esserci scritto anche, e più precisamente, “Tutte le storie Disney edite di Sio tranne una di quattro pagine, ché non ci bastava lo spazio”. Forse l’autore avrebbe apprezzato, essendo in un certo senso nelle sue corde.

         E forse i problemi di questo volume cominciano proprio da qui: dallo stile.

         La questione se esista o meno un qualcosa che potremmo chiamare “stile disneyano” è spaventosamente complessa, forse impossibile da dirimere.

         Nei suoi novant’anni di vita, l’incarnazione cartacea dell’immaginario più importante al mondo ha attraversato epoche e paesi, sapendo modificarsi per andare incontro a sensibilità autoriali e mutate istanze estetiche, ideologiche e semantiche.

         Dalle strisce sindacate al nostro Topolino, passando per Le Journal de Mickey, le innumerevoli testate Egmont e le pubblicazioni di Editora Abril, il fumetto Disney, mutageno e al tempo stesso riconoscibile, si è trasformato senza mai perdere il proprio nucleo identitario, contaminandosi con tutto, contaminando tutto.

         Ritroviamo un certo afflato Disney in opere apparentemente lontane nel tempo e nello spazio come la saga di Harry Potter o le prime opere di Osamu Tezuka. Ritroviamo molto dello stile cartoon americano e orientale in molti prodotti disneyani.

         
        L’albetto speciale dedicato a Sio in occasione del suo debutto su Topolino

        Forse nessuno è in grado di rispondere alla domanda “cos’è (o cosa non è) il fumetto Disney?”. Forse non ce n’è bisogno, ed è invece qualcosa che si deve avvertire con l’epidermide più che con gli strumenti della critica. Quando ho letto la prima storia targata Disney di Sio, fumettista e youtuber, ho pensato: «C’è qualcosa che non funziona».

         Cosa, di preciso, non saprei dirlo. C’è un che di eccentrico nella sua maniera di usare i personaggi che conosciamo, nel mettere in scena i loro rapporti; come una cisti, un corpo estraneo, qualcosa che c’è ma non dovrebbe essere lì. Fuori posto.

         “Non disneyano” non è un giudizio di valore: i miei fumetti preferiti sono quanto di più distante potrebbe esserci dai personaggi e dalle atmosfere creati a Hollywood dal 1928 in poi. Eppure, c’è un che di stridente nelle avventure raccolte in questo volume, ufficialmente Grandi Autori 93, di fatto il terzo della nuova serie Special dedicata agli sceneggiatori umoristici. Spesso a cominciare da dettagli apparentemente minori, come i titoli scelti o i nomi dei personaggi secondari.

         Nella prima avventura proposta, Super Pippo e il fraintendibile suono vocalico, troviamo il più scombiccherato supereroe Disney alle prese con una serie di equivoci e situazioni farsesche. In sé non ci sarebbe nulla di strano: fedele alla propria indole, Super Pippo è sempre apparso come un personaggio outré e demenziale.

         Ma vedere Pippo annaffiare annaffiatoi come uno schizofrenico e imbatterci in bambini chiamati Roborbio e Brosdocimo ci precipita immediatamente nell’immaginario di Sio, con il risultato di una commistione stilistica poco riuscita, e a poco valgono i meravigliosi disegni di Intini.

         
        Il leggendario intuito di Topolino

         La situazione precipita nelle successive brevi Zio Paperone e non mi ricordo più come finiva il titolo (per i disegni di Silvia Ziche) e Topolino e l’inseguimento a incastro (disegnata da un Corrado Mastantuono più espressivo che mai), nelle quali tutti i personaggi, principali e secondari, appaiono come dei perfetti imbecilli – con l’aggravante, per quanto riguarda la prima, di essere sostanzialmente derivativa nei confronti di Zio Paperone e la stella del Polo di Carl Barks, seppure con esiti diversi.

         Dopo questo inizio non esaltante, il fumettista veronese si è dedicato alla scrittura di alcune storie avventurose.

         Zio Paperone e la monetona nella terra dei Talpuri presenta qualche elemento interessante, al netto di molte lungaggini. Altra prova notevole di Intini, molto a proprio agio nella recitazione dei personaggi; da rimarcare la presenza di Paperina – al posto del consueto nipotastro – e di Cuordipietra Famedoro, all’epoca non ancora inflazionato come oggi.

         Tuttavia, anche qui Sio non rinuncia alla demenzialità, come nella gag ricorrente sui nomi dei nipotini, nell’insostenibile tormentone sui cellulari, nell’acrostico Pdtctdsgamisladn o in alcuni passaggi inspiegabili (la superforza di Paperina). Si fanno notare, anche per la goffaggine con cui sono portate allo scoperto, alcune citazioni barksiane e donrosiane, poco utili ai fini della trama.

         
        Qualcosa di totalmente inaspettato

         Si torna alle brevi umoristiche con Pippo e la pentacicletta illustrata da Luca Usai, quasi classica nella propria impostazione, mentre la successiva Topolino e la spada di ghiacciolo con Silvia Ziche rappresenta una delle operazioni più incomprensibili e detestabili nella mia esperienza di lettore Disney: un seguito-parodia del celebrato capolavoro Topolino e la spada di ghiaccio del 1982, tra gag viste e riviste e una generale mancanza di ispirazione, che ha fra i propri pochi pregi quello di non aver, almeno, coinvolto Massimo De Vita ai disegni.

         La successiva storia, senza dubbio la migliore del volume se non dell’intera carriera di Albrigi, vede protagonista Nonna Papera in una curiosa parodia. L’opera di primo grado è riconoscibilmente la serie TV Breaking Bad di Vince Gilligan, di cui richiama in parte la parabola shakespeariana con Elvira Coot al posto del professore di chimica Walter White. Le citazioni sono molteplici, e vanno dalla presenza del colore blu al camper-cucina, per finire con il titolo originale della storia (Baking Bread), poi sostituito con il definitivo Nonna Papera in Operazione Bluguette.

         
        La nonna che nessuno si aspettava di leggere

         L’elemento di maggiore interesse è rappresentato dalla scalata al successo di Nonna Papera, che si conclude con il suo prevedibile ravvedimento, sebbene ci troviamo di fronte a un problema di sceneggiatura noto come “gioco di prestigio”: la redenzione della protagonista avviene senza che sia chiaro al lettore cosa abbia portato alla sua crisi di coscienza; la demenziale e innecessaria sottotrama di Ciccio alle prese con il docufilm di Paperetta è una violazione del principio di conservazione del dettaglio, secondo cui ogni elemento di una storia deve essere inserito all’interno della stessa in modo da occuparvi uno spazio che abbia senso.

         La storia guadagna molti punti in più grazie alla splendida prova del disegnatore Nicola Tosolini.

         Della successiva, Molti personaggi in: La scatola misteriosa nel luogo misteriosissimo, basterà dire che si tratta di una sequela di gag portata avanti per otto episodi. La storia, priva di una vera e propria trama, presenta qualche somiglianza con un episodio di Futurama mentre il tono generale vuole ricordare le grandi saghe di Silvia Ziche.

         Tra pinguini e dinosauri, improbabili alleanze e l’inspiegabile abbassamento del QI di tutti i personaggi (soprattutto Paperino e Minni), nonostante qualche singola situazione possa strappare un sorriso, questa storia presenta quale unico indubbio pregio la parte grafica, curata da Nico Picone e il solito Intini, ed è più di quanto si possa dire di Archimede e la macchina aggiustatutto, una breve che non riesce a trovare redenzione neppure tramite i buoni disegni di Emanuele Virzì.

         
        Cosa diavolo sta succedendo?

         In un tragico attimo di consapevolezza, l’autore ci parla dell’importanza della ridondanza nella storia in tre parti Gambadilegno e la rapina abbastanza remunerativa ma non troppo, nelle cui trenta pagine effettivamente non accade nulla.

         Qui, il tentativo di evocare il riso nel lettore si regge su una serie di gag fisiche e piani complicatissimi; molto ritmata è anche l’altra storia con protagonista il vecchio Pietro, Gambadilegno e Trudy in: La giornata della cactacea; nella prima i disegni di Emmanuele Baccinelli sono ancora un po’ acerbi, mentre nella successiva discreta è la prova di Andrea Malgeri.

         Parlando di disegni ci si può solo inchinare al lavoro di Massimo De Vita, coinvolto nella realizzazione di una simpatica avventura “fra cugini” con protagonisti Pippo e Indiana, Indiana Pipps e la leggenda di Uentshukumishiteu.

         Dimenticandosi dell’impronunciabile titolo (anche se la storia non ci permette mai di dimenticarlo) e dei numerosi tormentoni a base di pizze e gazze la sceneggiatura scorre abbastanza piacevolmente: i protagonisti non sono del tutto fuori parte e la dinamica fra i due pippidi appare alquanto divertente. Tutto il buono viene però nullificato dal velocissimo finale, con tanto di diabolus ex machina rappresentato dalla villain Kanissim.

         Chiude l’albo l’insipida e confusa Paperino e il fortunato ritrovamento di un milione di dollari in spiaggia, trionfo del nonsense appesantito dai disegni di un Andrea Lucci fuori fuoco.

         
        Una pizza leggera

         La lettura di questa “quasi omnia” di Sio è stata, per il sottoscritto, affaticante al punto da aver bisogno di frammentarla in più giorni. Ridere, direi che ho riso poco. Forse per nulla. Il grosso problema alla base dell’opera disneyana di Albrigi è nell’impossibilità di mettere in campo un filtro trasformativo che gli permettesse di mediare fra il proprio stile autoriale e quello richiesto sulle pagine di Topolino.

         Molto spesso i personaggi da lui mossi sembrano affetti da gravi turbe cognitive, avendo in comune con gli eroi del nostro settimanale preferito solo le fattezze, mirabilmente rese da alcuni dei migliori disegnatori umoristici della storia di Topolino.

         L’impressione finale è di un semplice travestimento grafico dei fumetti-meme di Sio che possiamo trovare su Instagram: la bravura di grandi sceneggiatori umoristici come Enrico Faccini, Francesco Artibani e Tito Faraci sta nell’aver portato la propria cifra autoriale all’interno del fumetto Disney senza snaturarne lo spirito, bensì aggiungendo la freschezza della propria visione a una formula riconoscibile.

         È questa una operazione difficile, e decisamente non alla portata di tutti.



        Voto del recensore: 1/5
        Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
        https://www.papersera.net/wp/2021/12/21/grandi-autori-93-topolino-metal-edition-sio/
        “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

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        rikki-tikki-tavi
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          Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
          Risposta #78: Martedì 21 Dic 2021, 21:58:03
          Bene, direi che dopo 7 anni e 26 volumi il perché questo sia l'unico che io abbia lasciato in edicola forse ora mi è un po' più chiaro...

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            Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
            Risposta #79: Mercoledì 22 Dic 2021, 11:07:26
            Concordo sulla recensione, davvero ben fatta, complimenti!
            Io di Sio salvo solamente l'operazione Bluguette, storia che per quanto non esente da difetti mi piacque molto. Per il resto Sio tra gli autori Disney è davvero una piccola parentesi trascurabile e spero non sia più all'attivo nel Topo. Al massimo forse potrebbe funzionare per i ciak finali. Il topo secondo me ha bisogno di ben altre sceneggiature: insomma più Artibani, Nucci, Mastantuono, Zemelo.

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            Cornelius
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              Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
              Risposta #80: Mercoledì 22 Dic 2021, 14:19:59
              La "Operazione Sio" è stata forse l'ultima carta spesa dalla De Poli per frenare il lento ma inesorabile calo di vendite del settimanale, iniziato alla fine dei '90. L'autore all'epoca (e credo anche oggi) era un idolo dei ragazzi per cui il progetto di trasportare una parte di loro verso le pagine del Topo poteva essere buona, almeno in teoria. Non so quanto i lettori di Sio abbiano apprezzato il loro autore nei mondi di Paperopoli e Topolinia (credo poco, visto che non sono state sbandierate risalite dello 0,...% riguardo le vendite di quegli anni) mentre quelli di Topolino hanno, in genere, storto il naso. Forse solo quelli che leggevano entrambi i fumetti hanno potuto apprezzare qualche cosa.

              Credo che la "Operazione Sio" abbia concluso il suo percorso (2015-2019) e che l'attuale direttore Bertani includesse alcune sue storie nel gruppo di quelle da 'smaltire' della precedente direzione. Questa Special Edition è comunque un omaggio ad un incontro fra mondi diversi alla cui base c'era comunque l'amore del giovane autore per il fumetto disneyano che ben conosceva. Da non rinnegare e da considerare un 'arricchimento'  (se vogliamo) per il fumetto Disney e per lo stesso Sio: la loro sinergia ha prodotto delle storie che non tutti hanno apprezzato, che pochi hanno convinto ma che all'epoca sembrava poter essere positiva per entrambi, se non per qualche lettore che avrà comunque gradito.
              « Ultima modifica: Mercoledì 22 Dic 2021, 14:25:27 da Cornelius Coot »

                Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
                Risposta #81: Mercoledì 22 Dic 2021, 21:54:46
                in queste storie i personaggi sono fuori dalla loro caratterizzazione e dai canoni 'prestabiliti', per cui non mi entusiasmano, ma comunque si deve dare atto di una capacità dell'autore di rendere una comicità completa in poche vignette che è rara da trovare (pera toons ad esempio).

                *

                Anapisa
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                  Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
                  Risposta #82: Mercoledì 22 Dic 2021, 22:00:34
                  Sio lo vedrei bene nelle One Page o nelle strips  che ultimamente son scomparse..fin qualche anno fa ci pensava Faccini a farci ridere in un quarto di tavola


                  *

                  Manuel Crispo
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                    Grandi Autori 94 - Topolino Metal Edition: Tito Faraci
                    Risposta #84: Giovedì 10 Feb 2022, 11:39:07
                    Recensione Grandi Autori 94 - Topolino Metal Edition: Tito Faraci


                     Se credete che la commedia sia un gioco da ragazzi, provate a far ridere zio Genny dopo aver dato inavvertitamente fuoco alla sua collezione di nani da giardino.

                     Fatto?

                     Siete ancora vivi?

                     Allora, o siete dei talentuosi umoristi, oppure avete un futuro nella corsa in piano.

                     Da Aristotele in giù, molti uomini si sono interrogati su questa cosa misteriosa che chiamiamo risata. Per me, la realizzazione di una buona commedia richiede un minimo di tre ingredienti: rigore, studio e ritmo. Un po’ come preparare una quiche lorraine mentre si balla il tip-tap.

                     In Disney Italia c’è stato (e c’è ancora, anche se meno presente) un autore che ha preparato le migliori quiche lorraine, e lo ha fatto ballando la danza tradizionale tirolese, in una stanza affollata, con una gamba sola. Tito Faraci è uno degli sceneggiatori più studiati e analizzati; ha collaborato alle serie più ambiziose e gode di straordinario credito presso lettorato e critica specializzata. A giustificare quest’attenzione è, semplicemente, la sua straordinaria, oggettiva e costante capacità tecnica. Se qualcuno non ne fosse convinto non avrebbe che da procurarsi il quarto volume Metal Edition, a lui dedicato, reperibile in edicola da alcuni giorni: ovvia e necessaria la sua presenza in una serie dedicata agli sceneggiatori umoristici che hanno fatto grande la commedia Disney.

                     L’albo in questione contiene alcune delle comedy “pure” migliori della sua intera produzione, nonché un interessante prefazione di Giorgio Fontana nella quale si dedica spazio analitico all’aspetto più tecnico del lavoro di Faraci, la cui serietà e precisione (devo dire, rari sui volumi di questa discontinua collana) rappresentano per me un vero e proprio valore aggiunto. Tra i pregi maggiori della scrittura di Faraci, Fontana individua alcuni elementi cardinali: l’energia, l’imprevedibilità, il sapiente utilizzo degli stilemi comici, il lessico, la varietà, l’attenzione per la regia, la fedeltà ai personaggi, la profondità. La selezione di questo volume sembra fatta apposta per dimostrare che ha ragione su tutto.

                     
                    Però noi lettori sì

                     A mo’ di esempio prendiamo Gambadilegno e il fattore moltiplicante (illustrata da un incredibile Giuseppe Dalla Santa) che considero facilmente uno dei suoi capolavori nonché un utile saggio della suddetta perizia.

                     La trama, forse ispirata al film Mi sdoppio in 4 di Harold Ramis del 1996, è semplicissima: la casa di Gambadilegno si riempie gradualmente di suoi cloni perfettamente identici all’originale; dovrà convivere con un numero imprecisato di “sé stessi”, cercando di ricavarne anche qualche vantaggio, mentre indaga sulle cause dell’evento per risolverlo prima del ritorno a casa di Trudy.

                     La storia è narrata dal punto di vista di Gamba, e l’autore riesce a restituirci la difficile convivenza con i diversi “sé stessi” grazie all’espediente del diario. Sorvolerò sulle gag brillanti e sul sapiente uso della didascalia come contrappunto comico, che sono tra le frecce più affilate del suo arco: Il fattore moltiplicante scorre perfetta senza che il meccanismo umoristico si inceppi mai, massimizza gli effetti dello spunto narrativo mettendo Gambadilegno di fronte a sé stesso e ai propri limiti, e lascia il lettore con un altissimo senso di appagamento, il tutto in appena 25 pagine.

                     Sui disegni del compianto Dalla Santa si potrebbe fondare un autentico culto, per quanto sono belli in sé e per quanto bene sanno accompagnare la sceneggiatura.

                     Grande specialista nel… riaprire giochi apparentemente fatti da anni di tradizione, Faraci ha sempre cercato di partire, nelle sue storie, dalle caratteristiche dei personaggi, decostruendoli e giocando con meccanismi narrativi abusati. In poche pagine ne cambia la polarità e trascina il lettore in territori nuovi, inesplorati, impensati. Questo gioco e questa esplorazione sono impossibili senza uno studio profondo delle caratteristiche dei protagonisti Disney.

                     
                    Giocare con gli stereotipi

                     Come Il fattore moltiplicante dimostra una conoscenza perfetta del carattere di Gambadilegno, in Paperino e Zio Paperone in: Per dieci dollari in più, disegnata da un ispiratissimo Alessandro Gottardo, Faraci riesce a portare i personaggi di Paperino, Paperone e Pico fino ai confini più estremi del proprio cosmo comico.

                     Anche qui l’input narrativo è di una semplicità imbarazzante: l’autore si limita a rovesciare il classico plot della ricerca di tesori da parte di Paperone, con conseguenze umoristiche devastanti. Anche in questa, come nella precedente, gli autori dimostrano tanto un’attenzione straordinaria per la recitazione mimica e gestuale dei protagonisti quanto una volontà di giungere al soddisfacimento completo delle potenzialità del soggetto.

                     A dimostrazione della sistematicità in questo tipo di approccio ritroviamo una inversione analoga, bensì diversissima per idea e svolgimento, nella brillante Le normalissime avventure di Paperino, disegnata da un pulitissimo Paolo Mottura che grazie al proprio tratto peculiare e alle inquadrature scelte dà a tutta la vicenda un taglio che mescola continuamente divertimento e inquietudine.

                     Un rovesciamento caratteriale troviamo anche nella divertente parodia di My fair lady illustrata da Silvia Ziche, Gambadilegno in… Questioni di classe, una storia più modesta, dagli esiti narrativamente meno sontuosi, ma dotata della stessa precisione registica delle precedenti.

                     Sempre in chiave analitico-decostruttiva Faraci punta i riflettori sul personaggio di Paperino, il classico papero sfortunato della tradizione italiana, nelle due splendide La filosofia di Paperino e Paperino in Le disavventure di un papero tenace.

                     
                    Sei sicuro, Paperino?

                     La prima, ancora una volta sorretta dai disegni della Ziche, vede la collaborazione ai testi del filosofo e fisico-matematico Giulio Giorello (autore del pregevole saggio La filosofia di Topolino, appunto) e, con la scusa dell’equivoco che porta Paperino a fare da relatore a un convegno di filosofia, consente al nostro papero preferito di ragionare sulla propria quotidianità.

                     All’epoca della pubblicazione di questa storia ci trovavamo nel periodo storico in cui la mutata sensibilità del lettorato e degli autori iniziava a spingere verso un differente utilizzo del personaggio: sfortunato sì, ma non perdente. Faraci è stato fra i primi a intuire che Paperino poteva dare di più, e lo dimostra anche in Le disavventure di un papero tenace (disegnata da Giorgio Cavazzano), in cui addirittura la sua scenografica e pantagruelica sfortuna sono l’unica chiave per il tesoro di Malsuerta, la grande ricchezza rappresentata dall’accettazione di sé e dei propri limiti.

                     Lo scettro di protagonista torna nelle mani di Mickey Mouse in Topolino, Gambadilegno e… il solito sospetto (per i disegni del solito, mostruoso, Massimo De Vita). Anche in questa storia così piccola, apparentemente irrilevante, l’autore ci mostra un’analisi non banale delle caratteristiche, più o meno evidenti, dei protagonisti Disney.

                     Topolino qui non è il solito detective perfettino, tante volte ostaggio di penne pigre o poco ispirate, ma un uomo che vive per il thrilling, per le emozioni e le sfide, tema presente anche nella successiva Topolino e il tesoro dell’isola, interessantissima storia in costume illustrata dal sempre gigantesco Cavazzano (nella quale il protagonista ad abbandonare l’amata Minni pur di abbandonarsi all’esplorazione dell’ignoto).

                     C’è poco da dire sulle storie rimanenti, sempre belle, sempre efficaci anche se in tono minore rispetto ai grandi capolavori presenti nel volume: I Bassotti e l’effetto catapulta, per i disegni di Federico Bertolucci, è un’altra peculiare storia in costume, esempio di breve pienamente riuscita; Paperino e il look macchiaiolo, illustrata da un sempre espressivo Enrico Faccini, con il suo meraviglioso finale a sorpresa ci propone ancora una volta un Paperino vincente nella malasorte; e l’ultima avventura del volume, la simpatica Pippo e… il brontolatore estivo (altra ottima prova di Cavazzano) si immerge splendidamente nella “logica illogica” pippesca, dove il nero è bianco e parole come vittoria e sconfitta risultano, alla fine dei conti, prive di senso.

                     
                    Disastri fuori campo

                     Faraci non è soltanto uno dei migliori autori Disney di sempre, è anche uno dei maggiormente consapevoli di ciò che fa. Le sue battute migliori ricordano la commedia brillante di Ernest Lubitsch e Billy Wilder, ma la regia e il ritmo delle sue storie mostrano una padronanza perfetta del mezzo fumettistico, delle sue immense possibilità.

                     Costruire una commedia efficace non è cosa semplice. La risata, l’atto catartico per antonomasia, rappresenta ancor oggi un assoluto mistero. Se non ci credete, chiedete pure a zio Genny.



                    Voto del recensore: 5/5
                    Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                    https://www.papersera.net/wp/2022/02/10/grandi-autori-94-topolino-metal-edition-tito-faraci/
                    “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

                      Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
                      Risposta #85: Giovedì 10 Feb 2022, 15:38:35
                      Ma chi è 'zio Genny'?


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                        Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
                        Risposta #86: Martedì 15 Feb 2022, 13:19:27
                        Da Anteprima uscito il 15 Febbraio 2022 scoprima che la special edition (ormai Disney Grandi Autori) prosegue con altri 4 volumi dedicati agli autori completi, ovvero coloro che sceneggiano e disegnano le proprie storie.
                        Un'ottima idea, che inizia con riproporre tutte le storie di Marco Gervasio da autore completo (escluse Fantomius e Paperinik). Gervasio ha gia sottolineato su facebook che ci saranno tutte, inclusa Top Ranger. La nuova collana di 4 volumi si chiama Neon Edition, con effetti fluo, come la vecchia fluo uscita nel 2015.

                        Il tema e davvero interessante. A me piacerebbero autori come Guido Scala e Giulio Chierchini, o Carlo Gentina, mai celebrati. Ma mi rendo conto che siano autori un po' datati. Suppongo quindi punteranno su autori moderni. Punto le mie carte su Giuseppe Zironi, Francesco Guerrini e Corrado Mastantuono, grandi autori di cui due molto attivi sul topolino attuale, con anche Extra in pubblicazione.

                        Per masta, l'elenco e facile: non scegliere storie gia presenti negli unici due volumi disney a lui dedicati, il disney d'autore e l'extra edition. Tutte le storie di Bum Bum non pubblicate nell'extra edition e nel disney d'autore a lui dedicato. Quindi, l'intruso a sorpresa (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2410-1) da 32 tavole, il distintivo sospirato (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3283-1) con 30 tavole, il cappello fortunato (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3347-1) con 24, il salvadanaio (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3377-3) con 24, la minaccia musicale (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3416-2) con 24, l'estate in citta (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3425-1) con 24, il fratello (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3452-1) con 24 tavole. In totale sono 182 tavole.

                        Poi ci sono due storie con l'imbianchino mascherato (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2904-1 e https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3033-1) per 64 tavole, quindi 246 tavole. Con l'occhio del ciclope (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2997-1) da 30 tavole, il volume arriva a 276 tavole. Con prefazione e postfazione, e le copertine di masta (con bum bum e da big), il volume e servito :)
                        In alternativa, per coerenza con l'imbianchino mascherato, pubblicherei la sua prima storia, anche se con disegni di Intini (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2525-7) per 32 tavole al posto dell'occhio del ciclope. Questa storia comunque e presente nel numero della flash edition dedicata ad Intini, per cui si potrebbe benissimo evitare.

                        Per guerrini, invece, le sue storie da autore completo sono queste: acerrimi nemici (https://inducks.org/story.php?c=I+PM++161-5) per 37 tavole, aiuto vice I.C.S. con Michelini (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1871-D) storia piacevolmente assurda da 36 tavole, la meravigliosa vicenda dell'inversore gravitazionale (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2073-4) da 49 tavole, il deposito innamorato (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2318-6) per 29 tavole, il cratere arcobaleno da 29 tavole (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2358-6), il tesoro del fantasma (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2442-5) da 25 tavole, e l'effetto idrovuoto (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2651-5) da 20. Il totale arriva a 225 tavole.
                        Aggiungerei la bellissima vicenda delle carte vincenti (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2118-5) 27 tavole, in cui la presenza di guerrini ai disegni e fondamentale. Oppure, pubblicherei in edizione integrale il sogno di zorro (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2020-1P) in cui guerrini realizzo i testi spagnoleggianti per totali 72 tavole. in Quel caso, il volume arriverebbe a 297, facendo uno strappo alla regola con una foliazione leggermente superiore sulle 304 pagine, ma con un risultato eccellente.

                        Infine, per Zironi, partirei con le 36 tavole della vacanza muggente (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2106-1), e le 36 del babbo natale nero (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2143-4). Poi, le 41 del totem volante (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2204-4) e le 44 del natale n. 1999 (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2248-6). Poi le 33 del bellissimo Spirito dello Spirit (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2253-6) e le 35 del progetto Vulcan (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2259-1). Infine le 33 del grande augurio cosmico (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2301-5) e le 15 della disturbante vicenda dei due cuochi (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2301-5).
                        Sono 273 tavole totali cui aggiungere le 7 one page di Topolino in vacanza (https://inducks.org/subseries.php?c=Topolino+in+vacanza). La numerazione e cosi completa :)

                        Mi sono concentrato sulla prima parte della produzione di Zironi, escludendo Topolino Giramondo che ha la sua bella vetrina su Extra.

                        Avrebbe senso anche tra gli autori completi Casty, come suggerisce Grilletto Grifi, ogni storia un capolavoro. Basta che non ci siano sovrapposizioni con la platinum e i due volumi del disney d'autore a lui dedicati. Inserirei anche faccini, ma ha gia avuto la recente Metal edition. Spero la redazione ci legga :)
                        « Ultima modifica: Giovedì 17 Nov 2022, 10:51:07 da V »

                          Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
                          Risposta #87: Martedì 15 Feb 2022, 14:35:35
                          Da Anteprima uscito il 15 Febbraio 2022 scoprima che la special edition (ormai Disney Grandi Autori) prosegue con altri 4 volumi dedicati agli autori completi, ovvero coloro che sceneggiano e disegnano le proprie storie.
                          Un'ottima idea, che inizia con riproporre tutte le storie di Marco Gervasio da autore completo (escluse Fantomius e Paperinik). Gervasio ha gia sottolineato su facebook che ci saranno tutte, inclusa Top Ranger. La nuova collana di 4 volumi si chiama Neon Edition, con effetti fluo, come la vecchia fluo uscita nel 2015.

                          Il tema e davvero interessante. A me piacerebbero autori come Guido Scala e Giulio Chierchini, mai celebrati. Ma mi rendo conto che siano autori un po' datati. Suppongo quindi punteranno su autori moderni. Punto le mie carte su Giuseppe Zironi, Francesco Guerrini e Corrado Mastantuono, grandi autori di cui due molto attivi sul topolino attuale, con anche Extra in pubblicazione.

                          Per masta, l'elenco e facile. Tutte le storie di Bum Bum non pubblicate nell'extra edition e nel disney d'autore a lui dedicato. Quindi, l'intruso a sorpresa (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2410-1) da 32 tavole, il distintivo sospirato (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3283-1) con 30 tavole, il cappello fortunato (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3347-1) con 24, il salvadanaio (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3377-3) con 24, la minaccia musicale (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3416-2) con 24, l'estate in citta (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3425-1) con 24, il fratello (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3452-1) con 24 tavole. In totale sono 182 tavole.

                          Poi ci sono due storie con l'imbianchino mascherato (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2904-1 e https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3033-1) per 64 tavole, quindi 246 tavole. Con l'occhio del ciclope (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2997-1) da 30 tavole, il volume arriva a 276 tavole. Con prefazione e postfazione, e le copertine di masta (con bum bum e da big), il volume e servito :)
                          In alternativa, per coerenza con l'imbianchino mascherato, pubblicherei la sua prima storia, anche se con disegni di Intini (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2525-7) per 32 tavole al posto dell'occhio del ciclope.

                          Per guerrini, invece, le sue storie da autore completo sono queste: acerrimi nemici (https://inducks.org/story.php?c=I+PM++161-5) per 37 tavole, aiuto vice I.C.S. con Michelini (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1871-D) storia piacevolmente assurda da 36 tavole, la meravigliosa vicenda dell'inversore gravitazionale (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2073-4) da 49 tavole, il deposito innamorato (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2318-6) per 29 tavole, il cratere arcobaleno da 29 tavole (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2358-6), il tesoro del fantasma (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2442-5) da 25 tavole, e l'effetto idrovuoto (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2651-5) da 20. Il totale arriva a 225 tavole.
                          Aggiungerei la bellissima vicenda delle carte vincenti (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2118-5) 27 tavole, in cui la presenza di guerrini ai disegni e fondamentale. Oppure, pubblicherei in edizione integrale il sogno di zorro (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2020-1P) in cui guerrini realizzo i testi spagnoleggianti per totali 72 tavole. in Quel caso, il volume arriverebbe a 297, facendo uno strappo alla regola con una foliazione leggermente superiore sulle 304 pagine, ma con un risultato eccellente.

                          Infine, per zironi pubblico nel pomeriggio :)
                          Guerrini sarebbe fantastico. Da amante di Casty spero anche in un volume con le storie da lui sia scritte che disegnate e non apparse sui due volumi del Disney d'autore. Magari anche qualche kolossal come la marea dei secoli... quest'ultima sarebbe veramente un sogno.
                          veneratore della trinità Gottfredson-Scarpa-Casty

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                            Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
                            Risposta #88: Martedì 15 Feb 2022, 17:18:15

                            Guerrini sarebbe fantastico. Da amante di Casty spero anche in un volume con le storie da lui sia scritte che disegnate e non apparse sui due volumi del Disney d'autore. Magari anche qualche kolossal come la marea dei secoli... quest'ultima sarebbe veramente un sogno.

                            D'accordissimo con te su Casty, l'ho infatti aggiunto or ora insieme all'indice per Zironi :)

                              Re:Topolino Special Edition - Discussione Generale
                              Risposta #89: Martedì 15 Feb 2022, 22:05:32
                              per chi li prende (io con la nuova forma che hanno no!) è positivo che il cofanetto adesso sia dato col primo numero e non con l'ultimo!

                               

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