La canzone in parodia di Gancio è molto simpatica nello spirito e con qualche buon aggiustamento metrico potrebbe diventare un allegro tormentone.
Tuttavia ci terrei a ricordare, come hanno già fatto altri utenti, che al di là delle critiche giustissime alla Panini (prima fra tutte quella alla "bulimia" editoriale, ma anche alle anteprime smentite) ci sono luoghi comuni che è altrettanto giusto sfatare. La Panini ristampa, è vero, creando nuove storie solo per Topolino, Paperinik, Paperino. Non vengono tradotte storie straniere inedite in Italia se non in casi rari e riguardanti storie brevissime (Uack-Paperopoli), oppure nel caso delle storie egmontiane di Fecchi, Andersen e Cavazzano che ogni tanto troviamo su Topolino. Ma questa non è una politica introdotta dalla Panini, che è subentrata nell'ottobre 2013. Allora la Disney Italia aveva già chiuso Zio Paperone, Maestri Disney, Mega da 5 anni, e pubblicava esattamente le stesse cose: ristampe, con le identiche pochissime eccezioni.
Personalmente mi dispiace assai, perché c'è tanto materiale che mi piacerebbe leggere in italiano. Ma ai tempi di Zio Paperone sapevo che quella linea non poteva continuare indefinitamente: quel materiale dopo un certo numero di anni era perfettamente normale che sarebbe stato raccolto e rivolto a lettori della generazione successiva. Nulla di strano in questo, perciò, a parte il fatto che accanto a queste ristampe e raccolte sarebbe auspicabile anche la pubblicazione di materiale inedito in Italia.
Un altro chiarimento da fare riguarda il risparmio. Non è che Panini ristampa storie già pronte perché costa poco. Il costo delle traduzioni e ricolorazioni, e perfino quello della realizzazione di nuove storie, è trascurabile rispetto ai costi della carta, della stampa, della distribuzione che variano in base alla tiratura (crescendo con la diminuzione di essa) e non sono mai stati così alti come oggi. La ristampa di storie già pronte consente un risparmio apprezzabile in termini di rapidità, di lavoro redazionale, non di costi.
Per quanto riguarda le storie italiane di nuova realizzazione, quelle di Topolino come quantità mi sembrano sufficienti. Semmai sono il genere, la qualità, i grandi autori poco produttivi di cui abbiamo già parlato i problemi, non la quantità.
Premesso questo, direi che fra le novità annunciate le migliori sono i Tesori Made in Italy dedicati a De Vita, autore la cui opera non è oggetto di approfondimenti monografici in edicola fin dal 2001. Anche la ristampa di Paper Fantasy credo sia da apprezzare, dato che non solo conterrà storie meritevoli di tornare in edicola ma anche un assortimento tematico più vario rispetto ai Gialli di Topolino. Le altre uscite non mi sembrano degne di nota, a parte i volumi della Don Rosa Library già preventivati e qualche interessante inedita che uscirà su Topolino.