E’ un po’ come in Seconda Stesura (PKNA #12) in cui squarci della timeline originaria si soprapponevano a quella dirottata artificialmente. Così questo ZP 201 sembra a tratti restituirci non solo la qualità, ma anche lo spirito di quella che un tempo era tra le migliori testate in circolazione. E quale migliore occasione di ricordare gli antichi fasti se non con un bell’inedito del Maestro Scarpa? Mentre The Infuse of “Chika-Chika”, Grandma’s Watch Toad e altre continuano a darsi per disperse nel misterioso limbo delle storie inedite, Zio Paperone e il Segreto della Palandrana (Boschi/Scarpa) esordisce seguendo quella Marmitta Fotonica che ci era stata presentata su ZP 201. E come quella anche la storia in questione è stata riscritta dall’ottimo Luca Boschi, visto che i testi originali erano irrimediabilmente perduti. La ricostruzione è superlativa, più brillante, scarpiana, chiara e coerente (eccezion fatta per un bisticcio che però viene spiegato dallo stesso Boschi nel suo blog) di quella scritta per The Photonic Muffler e il soggetto non particolarmente esaltante viene impreziosito dai freschissimi disegni di Scarpa, dinamici ed espressivi, le cui peculiarità vengono evidenziate dalle chine del bravo Del Conte. Nel complesso The Secret of the Coat è una buona storia il cui valore è però aumentato da numerose particolarità intrinseche e non: sono queste le “chicche” che vorremmo vedere, non varie brevi misconosciute pescate dal fondo del barile; purtroppo non si può contare su un inedito scarpiano ogni due mesi e questo dovrebbe far riflettere sulla necessità di un rinnovamento.
Fin qui il numero è ottimo, con tanto di fresco e vivace articolo di Boschi che si allontana dalle fredde liste di dati degli ultimi tempi.
Il resto dell’albo sembra tuttavia ricollocarsi nella timeline corrotta a cui siamo tristemente avvezzi. Paperino e l’Ospitalità del Vecchio Sud (Connell/Moore), storia che non si inserisce per nulla nel contesto del numero (e non mi si venga a dire che è stata infilata per li particolare vestiario di Paperone…), risulta terribilmente prolissa e stancante oltre a essere graficamente piatta e uniformante.
Delle storia seguenti solo Paperino cerca lavoro (???/Murry) si guadagna una nota di merito per il divertente gioco psicologico dei nipotini, mentre con La Strega Nocciola Affittacamere (Geradts/Bernadò) si tocca davvero il fondo. Chiudono l’albo Paperino dorme in piedi (???/Hannah), adattamento di Sleepy Time Donald del 1947, che sarebbe stato preferibile evitare e un delizioso scivolone che ci presenta una pin-up donrosiana già pubblicata in passato su ZP.
Nulla di nuovo sotto i ponti.
Sigh.