Zio Paperone nasce per stampare le storie di Barks, che a Topolino ha dedicato una sola storia; finito Barks si è passato a Rosa, che pubblica solo storie di paperi, a Scarpa, che ha dedicato ai paperi storie bellissime (si, non solo a loro, lo so), ed agli autori Egmont che preferiscono indubbiamente lavorare con i paperi piuttosto che con i topi; dunque non c'è nulla di fuori luogo nel continuare a tenere fuori da ZP Topolinia e dintorni (CUT). Per salvare una testata così gloriosa non c'è bisogno di snaturarla
Un momento, facciamo un po' di chiarezza:
Zio Paperone nasce in Mondadori come ristampa cronolica del glorioso
Uncle Scroge della Western Publishing; alla testata "madre" si aggiungono tre
ZP Speciale Paperino che ristampano i Donald Duck di Barks pubblicati originariamente su
Four Color Comics. La testata viene poi ripresa dalla Walt Disney Company Italia destinandola semplicemente alla pubblicazione di tutte le storie di Barks.
Finito Barks
Zio Paperone non aveva più senso di esistere in quanto tale, e la si sarebbe potuta trasformare in qualsiasi altra cosa (eventualmente cambiando anche il nome della testata). Si optò per una soluzione che lasciasse un'illusione di continuità: pubblicazione di Don Rosa e di altri autori che si ispiravano a Barks, spacciati per "gli eredi di Barks" (in un primo tempo affiancati alla ristampa delle storie dello stesso Barks già pubblicate sugli
ZP della Mondadori). Quando neanche questo materiale è bastato più a riempire un centinaio di pagine mensili, si è trasformato
Zio Paperone in un minestrone di materiale eterogeneo con l'unico filo conduttore della preclusione (ormai priva di motivazioni solide) "solo paperi".
La testata è quindi già bella e snaturata da anni, quindi non vedo il senso di tenerne fuori Topolino. Per me
ZP va proprio rivisto radicalmente (se fosse nescessario anche cambiando formato, foliazione, nome della testata...). Tutte le propste di Warren sono valide, ma andrebbero bene anche altre soluzioni... di materiale da recuperare ce ne sarebbe a bizzeffe.
Solo una cosa mi preme: qualunque cosa si decida di pubblicare, che sia una proposta organica e ordinata; basta minestroni di materiale random! L'idea di un "Grandi Classici De luxe" (che poi sarebbe la stessa formula dello
Zio Paperone attuale, cambiando semplicemente le storie da pubblicare) non mi attira particolarmente... esistono già gli stessi Grandi Classici, ed altre testate "micellanee" che potrebbero eventualmente ospitare "chicche" interessanti, per
Zio Paperone preferirei una linea editoriale guidata da un minimo di criterio.