Finalmente ho avuto modo di leggere per intero le anticipazioni riportate sul numero attualmente in edicola.
Partiamo dall'unica nota positiva: le sei uscite l'anno dovrebbero permettere (condizionale d'obbligo) di avere una maggiore presenza di "storie rare, che fanno la nostra e la vostra gioia" all'interno della collana. Come si traduca questa promessa in termini pratici rimane pressochè un mistero, tanto più che l'inizio (il prossimo numero) è tutt'altro che incoraggiante.
Passiamo alle tante note dolenti: innanzitutto non si fa nulla per nascondere al lettore la crisi (ribadisco, di vendite ma soprattutto di idee) in cui versa Zio Paperone. Riporto testualmente:
"Cari amici... voi per primi vi sarete accorti che i tempi cambiano e si trasformano, e una pubblicazione che aveva un senso fosse mensile capita che, dopo anni e anni, questo senso più non lo abbia". Ergo nessun rinnovamento radicale, ma solo dimezzamento delle uscite per mantenere in vita la testata. Stesso numero di pagine, stesso prezzo, stessa grafica di copertina, stesso copertinista, stessa (presumo) grafica interna. Niente di niente dunque che convinca un nuovo lettore (o anche uno "vecchio" che aveva nel frattempo abbandonato) ad avvicinarsi alla testata. Le uniche, vere, novità sembrano essere rappresentate da questi giochini, editi e inediti, che la redazione cercherà di recuperare in giro per il mondo. Bah!
E tanto per non farci mancare niente (o forse per preparaci al futuro che verrà), il numero attualmente in edicola è di una poverta più unica che rara nella storia della collana: niente rubrica della posta, UN SOLO articolo, una sfliza di storie per lo più insignificanti.
...posso dire la mia? Secondo me Zio Paperone chiude i battenti nel giro di un paio d'anni...
Unica speranza: che il diradarsi delle uscite porti alla nascita di una testata corrispondente dedicata ai Topi, magari anch'essa bimestrale. Solo così tutto questo avrebbe un senso.