E così termina (amen) questa lunga opera che ci ha tenuto compagnia per più di due anni. Termina con un saluto dell'editore nell'ultima pagina che ci ringrazia calorosamente
per l'attenzione e l'apprezzamento dimostrati per l'iniziativa editoriale.
Un'opera partita con buoni auspici che forse si è un po' persa per strada, anche se da parte mia alla fine riesce a strappare una sufficienza.
Gli articoli non possono forse dare niente di nuovo all'esperto, ma alla fin fine sono scritti bene e abbastanza approfonditi. Meglio all'inizio quando erano più aderenti all'anno di riferimento, poi hanno un po' iniziato a divagare.
Uno dei punti forti della collana sono senza dubbio
le immagini, inserite in gran quantità e ben scelte.
Passiamo alle note più dolenti.
1. Per quale motivo c'è stato il cambio di rotta a collana in corsa, con l'inserimento dei 9 più o meno inutile fascicoli tematici, e la decisione di finire al 1978. Ancora una volta trascurati gli ultimi importanti trent'anno. Ricordo che il piano doveva essere inizialmente quello di mettere insieme gli ultimi anni a due a due.
2. La bellezza delle locandine è notevolmente scaduta con il passare del tempo. Belle le prime, ma molte delle ultime erano inguardabili. Perchè non mettere anche Silly Simphonies e lungometraggi?
3. La nefandezza massima, le storie tagliate alla fine, di cui è impossibile capire il senso e l'utilità.
Che ne pensate? (Mi rivolgo ai pochi compagni che hanno seguito quest'opera, e che ora penso che come me siano lieti che sia giunta alla fine
)