Sto recuperando un po' di "Paperinik cult" che ho in arretrato.
Ieri notte (due e mezza!) è toccato al numero 59, (eh sì, un po' indietro!) contenente "Creature dagli abissi".
I disegni di Fabio Celoni sono come sempre bellissimi, e anche le scene d'azione, nonostante le prospettive e le chine "particolari", sono chiare.
Scritta molto bene la sceneggiatura, sicuramente più adulta rispetto al livello di questa serie, mi è però dispiaciuto vedere che una così bell'"aspetto esteriore" è stato sprecato per una trama che di fondo è una schiocchezza!
Mi sarei aspettato di più, insomma, da tutte quelle belle pagine iniziali, ma forse è anche vero che 48 tavole sono un po' pochine, e infatti il finale è affrettato.
Ma comunque, se anche lo spunto di fondo è così così, il tutto è presentato in modo interessante, insomma, è stata una bella lettura.
Domanda: forse esagero, ma vedete anche voi in Bud, Stanley e nella dottoressa Kraver delle caricature di tre famosi attori dell'epoca d'oro di Hollywood (o meglio, le caricature delle caricature fatte all'epoca)?
Qualche leggera somiglianza c'è.
Mi dispiace discordare con Bramo, invece, ma "La Supersquadra" è proprio una scemenza!
Non si sente proprio quell'aria di metropoli piena di criminali, e i supereroi sono tutti ridicoli!
Almeno c'è il prototipo di Kay K
e il giornale di
P. P. Paperson (bellina come citazione).
Anche qui, disegni molto belli.