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PK Frittole: Discussione generale

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Bramo
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PolliceSu   (1)
    PK Frittole: Discussione generale
    Lunedì 7 Set 2009, 00:08:01
    Prima parte dell'analisi
    http://www.ilsollazzo.com/forum/viewtopic.php?f=32&t=307&start=0#p23929

    Seconda parte dell'analisi
    http://www.ilsollazzo.com/forum/viewtopic.php?f=32&t=307&start=20#p23930

    Cliccando sui due link qui sopra potrete trovare le due parti che compongono la mia mega-analisi della terza serie di PK, PK - Pikappa (conosciuta dai fan come PK Frittole).
    Se non volete seguire i link per leggere l'analisi di Pk Frittole, dal post # 9 di questo thread è riproposta per intero, per via di un approccio più sensato e completistico alla mia opera e soprattutto per via di un atto d'amore da parte mia verso il Papersera :P
    E' un progetto che ho portato avanti da un po', per pubblicarlo sulla Tana del Sollazzo, e ovviamente qui sul Papersera.
    In soldoni, ho voluto analizzare numero per numeri le 32 uscite di quel mensile per far luce sulla serie di PK più bistrattata, primo perchè anche sul web se se ne parla lo si fa solo in generale e solo focalizzandosi sugli aspetti negativi, secondo per cercare di trovare anche del buono in quella serie e fare dunque una sorta di revisionismo storico...
    "Approfondimenti destinati a far discutere..." (cit.)

    PS: ovviamente, come per i sollazzieri, anche per i paperseristi vale la mia raccomandazione, se ve la sentite potete commentare dicendo la vostra in merito alla terza saga di PK! ;)
    « Ultima modifica: Lunedì 7 Mar 2011, 00:15:43 da Everett_Ducklair »

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    Andrea87
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      Re: PK Frittole: Discussione generale
      Risposta #1: Lunedì 7 Set 2009, 13:23:14
      che lavoraccio :o

      PS: "quantum cannone di navarone" [smiley=other_bow.gif]

      ma dove le trovi ste genialate? :D
      Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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      Bramo
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        Re: PK Frittole: Discussione generale
        Risposta #2: Lunedì 7 Set 2009, 13:43:10
        che lavoraccio :o

        PS: "quantum cannone di navarone" [smiley=other_bow.gif]

        ma dove le trovi ste genialate? :D
        Non mi voglio prendere meriti che non ho! :P
        Il fatto è che sul Sollazzo per un "giochetto" del Grrodon, ogn volta che si scrive "Ambrosio" in un post, compare automaticamente la scritta "Quantum cannone di Navarone"!
        Per il "lavoraccio"... in effetti sì, lo è stato, ma come spiego nei post l'ho fatto con il piacere di scrivere la mia durante la rilettura della serie e perchè volevo coprire questo buco di commenti!

        ps: ecco una cosa che non ho detto prima: dato che ho sempre indicato per ogni storia sceneggiatori e disegnatori, chi può ha la possibilità di mettere un po' di ordine nell'attribuzione delle storie sull'Inducks! ;)

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        Duck Fener
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          Re: PK Frittole: Discussione generale
          Risposta #3: Lunedì 7 Set 2009, 13:53:31
          Innanzi tutto ti volevo fare i complimenti per aver aperto questo topic: bravo, è una cosa utile,
          poichè tutte le volte, se uno vuole leggere i commenti alle storie, si deve spulciare l'intero topic di PK cult, e spesso si va anche OT. Poi:

          ps: ecco una cosa che non ho detto prima: dato che ho sempre indicato per ogni storia sceneggiatori e disegnatori, chi può ha la possibilità di mettere un po' di ordine nell'attribuzione delle storie sull'Inducks! ;)
          Dunque "La mamma è sempre mamma" è di Cabella. Bene, abbiamo sciolto un mistero.

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            Re: PK Frittole: Discussione generale
            Risposta #4: Lunedì 7 Set 2009, 14:28:20
            Veramente ammirevole e interessante: complimenti a Everett per questa fatica.
            Ci aspettiamo ora un analogo per PK2 ;D

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            Bramo
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              Re: PK Frittole: Discussione generale
              Risposta #5: Lunedì 7 Set 2009, 22:25:01
              Veramente ammirevole e interessante: complimenti a Everett per questa fatica.
              Ci aspettiamo ora un analogo per PK2 ;D
              Grazie... ma non farmi venire strane idee, adesso, eh! ;)

              @ Duck Fener: perchè, c'erano dubbi su chi fosse l'autore di La mamma è sempre la mamma? L'Inducks con Frittole è messo male, allora... testo e disegni di Cabella, confermo, Gianni Gatti è solo ed esclusivamente alle chine...
              « Ultima modifica: Martedì 8 Set 2009, 00:03:10 da Everett_Ducklair »

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                Re: PK Frittole: Discussione generale
                Risposta #6: Lunedì 7 Set 2009, 23:02:32
                Interessantissima la tua analisi di pk3... e vediamo come ambros... ehm... quantum cannone di navarone non fosse così male un tempo (anzi)... tornasse a quella media sarebbe molto meglio...

                Ma sai che mi hai fatto venir voglia di scannerizzare tutta la posta e farla leggere a tutti i non possedienti di pk3?
                Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

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                  Re: PK Frittole: Discussione generale
                  Risposta #7: Martedì 8 Set 2009, 17:51:32
                  ma compratevi tutta la serie... io l'ho datto ed è carina

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                    Re: PK Frittole: Discussione generale
                    Risposta #8: Giovedì 24 Set 2009, 22:41:18
                    La mia dannata inclinazione all'ordine mi porta a cercare di rimediare a un "errore" che ho compiuto nel primo post di questo thread: per pigrizia decis di mettere solo il link al forum del Sollazzo, ma non è giusto che il forum Disney per eccellenza per leggere le recensioni di una testata debba seguire il link a un altro forum. Inoltre in questo modo il lavoro resta dispnibile in più punti.
                    Quindi vinco la pigrizia e posto di seguito l'analisi dettagliata della terza serie di PK, PK Frittole. E' identica a quella linkata nel primo post, ma almeno è disponibile anche qui e se qualche pigro non aveva voglia di leggerla di là, almeno è tutto presente anche qui ;)

                    PREMESSA – CHI E’ PK?



                    Era il giugno del 2002 quando su quello che sarebbe stato il penultimo numero della seconda serie di PK (PK2) apparve nelle ultime due pagine un folle servizio con Bertoni agente segreto che entrava in possesso di un dossier sui cambiamenti che la rivista avrebbe affrontato di lì a poco. Con la solita ironia, si annunciava il ritorno degli evroniani, di Uno… insomma, di quelle icone che avevano reso storico e amato PKNA e la cui scomparsa in PK2 aveva provocato malumori a tanti.
                    L’ultimo numero di PK2 comprendeva uno speciale molto più ampio, dove si mostravano bozzetti e si iniziavano a dare informazioni sulla nuova saga, che lette allora provocavano curiosità (si sarebbe mostrata la nascita di Uno…la mia mente nerdosa pensava a flashback interessanti) e non facevano pensare a quello che sarebbe avvenuto un mese dopo. Ma che rilette adesso mostrano come il PK Team avesse chiaramente spiegato fin da quelle pagine che tutto sarebbe cambiato radicalmente.
                    Il resto è storia. Prima che arrivasse il 20 luglio (data di uscita del primo numero della serie) le pubblicità e gli speciali su Topolino non mancavano di richiamare l’attenzione sulla novità, e lo slogan “Chi è Pk?” era ormai entrato nelle teste dei più, anche perché collegato al concorso lanciato dal PK Team per trovare con il contributo dei lettori “frasi da supereroe” da inserire nelle nuove storie, oltre che all’omonimo videogioco che come ha scritto nel primo post Grrodon è stata una delle cause di un cambiamento così radicale.
                    E quando infine sorse l’alba del 20 luglio, il primo numero di PK-Pikappa fu in edicola. E niente fu più lo stesso. Subito si capiva come il mensile seguisse lo schema del neonato X-Mickey, con una storia principale meno lunga di quella solita che c’era su PK e sul vecchio MM, e con una storia secondaria lunga quanto una centrale di "Topolino", che approfondiva alcuni argomenti e che si poneva come divertissement. Ma questo fu solo il più immediato, dei cambiamenti…
                    Questa lunga retrospettiva cercherà di analizzare nel modo più oggettivo e obiettivo possibile, numero per numero, la terza serie di PK, comunemente nota tra i fan con lo pseudonimo dispregiativo Frittole, di modo da dare un nuovo sguardo su questa tanto discussa serie per analizzarne non solo i difetti, come è facile fare, ma anche – e nel dettaglio – i pregi, le storie valide e gli elementi che non sono da buttare via a priori. Questo in concomitanza con la ristampa di questa serie, iniziata qulche mese fa sul mensile Paperinik Cult, e per coprire un buco nel web, dove se si parla di PK Frittole lo si fa coi toni generali che dicevo prima e non andando nel particolare.
                    Cosa che questa retrospettiva, invece, si propone di fare.  
                    PS: avverto che non sempre ma abbastanza spesso sono possibili spoiler per le trame di molti numeri!

                    PK-Pikappa (Frittole) # 001 – Un supereroe per caso



                    La bellissima copertina di Claudio Sciarrone, in cui si vede come dal semplice Paperino scaturisca Pikappa, introduce al primo numero della terza serie, dove la prima stranezza è trovare un sommario. C’è poi la doppia pagina de L’eco della macchinetta, una delle nuove rubriche di cui parleremo nei prossimi numeri, quando si sarà assestata meglio; stavolta infatti consiste solo in una foto di gruppo del PK Team + Direttora addormentati in zona macchinetta della redazione. Lo spirito tipico della redazione sembra invariato, almeno per ora. Prima della storia c’è Note Book, una pagina dal diario di Paperino che stavolta è abbastanza inutile ma che servirà da riassunto delle puntate precedenti nei prossimi numeri. Ci si è chiaramente ispirati a Updating, che in PK2 aveva la stessa funzione.
                    Poi c’è la storia: Un supereroe per caso (Cordara, L. Pastrovicchio) è una storia sconvolgente per chi seguiva PK dalle origini o anche solo da un paio d’anni – come il sottoscritto. Le prime tavole narrano della prima invasione evroniana sulla Terra, in Antartide. Ci si sposta poi a Paperopoli tramite una splash-page doppia in cui vediamo la città in tutto il suo splendore e arriviamo a sbirciare la giornata tipo del classico Paperino, afflitto dalla sfortuna cronica e in lite col vicino Jones. Fa effetto vedere Paperino al Duckmall Center che viene placcato da Rupert Potomac, addetto di vigilanza della Starcorp e amico di Paperino… fino a un mese prima! Già, perché qui i due sono perfetti estranei! Qualcosa iniziava a non quadrare…
                    Intanto personaggi come l’attore Tom Anatruise e il giocatore di football Jerry Paperine vengono osservati da qualcUno… E quel qualcUno pensa di aver trovato chi cerca proprio in Paperino, che riesce a evitare la collisione tra due treni. Ma non c’è più tempo, gli evroniani irrompono nella Ducklair Tower, dove Paperino è stato convocato in modo misterioso da… Uno, la nostra cara vecchia intelligenza artificiale. Ovviamente Paperino non l’ha mai visto prima, e in quattro e quattr’otto gli viene spiegato che è un’IA costruita per trovare un terrestre che potesse diventare il Guardiano della Galassia a difesa della Terra. Eh già, perché esiste un gruppo di supereroi, tutti vestiti con il costume di Paperinik, a difesa dei pianeti della nostra galassia, difendendola soprattutto dagli evroniani.
                    Tosto Paperino, con vestito d’ordinanza, viene gettato nella mischia a Channel 00, dove combina pasticci ma con l’aiuto di Uno riesce a provocare la ritirata dei parassiti spaziali. Intanto si scopre che la giornalista Lyla Lay non è umana come sembra, resistendo ai colpi delle Evron-gun…
                    La storia si conclude con Paperino che sceglie come nome di battaglia Pikappa, dalle iniziali sullo scudo Extransformer.
                    Insomma, un inizio che sembra ispirato pari pari da Lanterna Verde, per quel poco che conosco del personaggio (i Guardiani, uno per ogni pianeta…).
                    Note: Channel 00 non è più un telegiornale, ma un web-giornale, tanto per modernizzare la situazione. Inoltre, la trama per essere un episodio pilota è anche ben costruita da Cordara, a parte una certa velocità nella spiegazione a Paperino del suo ruolo, e un paio di incongruenze narrative/logiche come la sequenza della consegna del pacco di Zio Paperone e il fatto che non si capisce come Paperino abbia ricevuto il messaggio di Uno. Ma anche il perché gli evroniani attacchino Channel 00. Imperfezioni che fanno storcere il naso, ma che comunque anche grazie di disegni del Pastro (non dei tempi d’oro ma nemmeno dei tempi bui) non rovinano troppo l’episodio, che in sé è da 6. Ma ovviamente considerandolo come pietra angolare di un nuovo corso così repentino e senza spiegazioni, ecco che viene visto come aberrante. Alla fine della storia bisognava aver capito che le storie di questa serie si svolgono in una dimensione parallela rispetto a quella che conosciamo, e in questa dimensione parallela Paperino non è mai stato il Paperinik di Villa Rosa né il PK che conoscevamo. Ma la confusione e lo sgomento erano tanti, e solo con la recente ristampa su Paperinik Cult una pagine introduttiva spiega ufficialmente (credo per la prima volta) la storia della dimensione parallela.
                    Ciò che fa storcere il naso è anche che il costume di Pikappa sia lo stesso di tutti i Guardiani e che il nome lo prenda dallo Scudo, ma vabbè…  
                    Da notare che però la doppia pagina col titolo rappresenta bene Paperopoli, facendo capire per bene la dislocazione dei luoghi storici come il Deposito e la parte più moderna con la Ducklair Tower. Allegato a questo primo numero c’era un poster che riproponeva questa veduta, con tanto di legenda di tutti luoghi vecchi e nuovi e con sul retro la descrizione dei personaggi principali della serie.
                    Da notare infine che Gorthan e Zondag sono i due Evroniani di più alto qui come nel resto della serie.
                    Il resto dell’albo offre Backstage, rubrica curata da Ambrosio che si rivela molto utile e interessante come approfondimento dei retroscena sulla preparazione dell’albo. Si mostra la sceneggiatura della prima tavola della storia appena letta, bozzetti, idee alla base di questo nuovo progetto e anticipazioni su storie future. Pkonfidential, rubrica demenziale a cura di Vitaliano che cerca di buttare un occhio umoristico su alcuni aspetti marginali della storia del numero. Non molto divertente stavolta, saprà rifarsi.
                    C’è poi Cambio della guardia (Ambrosio, Sciarrone) che mostra il momento in cui Uno viene creato da Everett Ducklair, il quale – manco a dirlo -  fa parte dei Guardiani della Galassia! La storiella è piacevole e abbastanza divertente, ma è bello vedere l’ipotetica genesi di Uno, che all’inizio era pensata per essere a tutto corpo. Ovviamente gli scopi della sua creazione cozzano con quelli descritti a Uno stesso in PKNA # 0, ma la storiella si fa apprezzare, specie per i bellissimi disegni di Sciarrone. E’ l’ultima volta che compare Boring in PK.
                    Chiudono l’albo Teknoforum, approfondimento sulle parti più tecniche del numero: dedicato stavolta alla tecnologia del 151° piano della Ducklair Tower; La pagina con l’ndirizzo per la PK Mail e la pagina per lanciare il concorso della frase da supereroe. Tra gli esempi, spiccanouna frase da Trauma, la classica di Spiderman (usata pure nella storia principale) e altre banalità.
                    Due parole sulla grafica: il logo in copertina non è più come quello di PKNA e PK2 (che a sua volta riprendeva il font di Paperinik e altri supereroi) ma diverso, più cartoonesco. Il titolo è in basso, come in MM e in PK2, vicino a una stilizzazione del cappello e del mantello di PK. La grafica delle rubriche è molto allegra e giocosa, con molto linee e colorata. Apprezzo soprattutto la “gabbietta” che contiene i titoli delle rubriche, con il mezzobusto di un personaggio del PK-World diverso a seconda della rubrica.

                    PK-Pikappa (Frittole) # 002 – Toyland



                    Il numero della disfatta. Penso che fu da qui che si capì come il nuovo corso di PK sarebbe stato completamente diverso da quello che si conosceva, soprattutto per il tenore delle storie e per il target a cui esse si riferivano. Pur rimanendo, come da propositi iniziali, il più obiettivo possibile, non c’è proprio modo di negare che Toyland (Ambrosio, Palazzi) sia un’avventura insipida, che non offre spunti o motivi per essere letta.
                    La trama è quanto mai improbabile e mal costruita, lo svolgimento è gestito male e il peggio è che l’avventura contiene una rivelazione di non poco conto per la continuity, ma messa dentro in un modo tale che ti fa cadere le braccia. In pratica gli evroniani per scatenare un bel po’ di paura decidono di fari vivere di vita loro i dinosauri-robot che si trovavano come attrazioni nel parco divertimenti che dà il titolo alla storia. Pikappa non fa altro che correre da una parte all’altra della città sperimentando un po’ delle armi del suo scudo Extransformer, pronuncia battute che più stereotipate non si può e infine ingaggia uno scontro con il comandante Zoryn, ancora a colpi di battutacce.
                    La rivelazione di cui sopra (spoilerata nel sommario dove si dicono due righe sulla storia breve) è ovviamente che Lyla è un droide. Ma non è cosciente del perché o di chi l’abbia costruita, è stata trovata abbandonata nei magazzini della vecchia fabbrica paperopolese abbandonata, la Century, dal vecchio custode, Lyonard D’Aq, che l’ha riattivata e le vuole bene come a una figlia.
                    Comunque, grazie all’aiuto di Uno e degli studi che ha potuto fare su Lyla, e allo psicocaptatore olografico, l’emergenza è rientrata. Finale da storia di “Topolino” con Paperino che si è preso una rivincita verso Jones (il vicino di Paperino nella serie è visualizzato come il Jones barksiano).
                    Bah, bah e poi bah. Ambrosio, che è bene ricordare che non realizza solo trame insulse, qui si superò e sfornò qualcosa di improponibile al piker abituato a ben altro. Una trama farlocca e senza capo né coda, che messa come numero 2 fece cadere molte speranze per il futuro del vecchio mantello. I disegni di Palazzi non aiutano a dare verve alla storia, il suo è un onesto lavoro ma il suo tratto non mi ha mai entusiasmato troppo. E’ comunque da premiare l’alone di mistero lasciato sul passato di Lyla, l’unica cosa che dà un senso alla vicenda.
                    Pikonfidential sottotono, tra il passato del direttore di Channel 00 e la geografia evroniana. Backstage che si concentra sulla nascita di una copertina, Ambrosio sa essere interessante in queste retrospettive tecniche che sono uno dei punti a favore della terza serie di PK. E non perde occasione per infilare un suo schizzo di copertina (rifiutato).
                    Il Teknoforum si specializza sulla tecnologia evroniana, ma non dice nulla di nuovo o interessante.
                    C’è poi la breve. Primo appuntamento (Cordara, Rigano) può sembrare un’insulsa storiella senza motivo di esistere. Certo, quella del numero scorso era di certo più attinente alle vicenda di Pikappa, ma mi è sembrata comunque carina una storiellina in cui si ponesse l’accento sull’umanità di Lyla, sul fatto di non aver mai avuto un appuntamento e sulla compagnia di Lyo. Lyo che vestito in un modo così giovanilistico non l’avevo mai visto, e a memoria non si rivedrà, ma è comunque fighissimo vederlo con la coda di cavallo! L’appuntamento  non sarà tranquillo, ma quello è per colpa di Peter Waterman, il collega che l’ha invitata a cena… I disegni del giovane Giovanni Rigano, che in precedenza su PK2 ci aveva regalato la meravigliosa parte grafica di “L’ultima caccia”, si dimostra qui nuovamente un disegnatore validissimo, dotato di un tratto cinetico che rende affascinante Lyla e credibili gli ambienti. Complimenti!
                    A chiudere, l’Omnimanuale dei Guardiani della Galassia. Vale a dire il primo capitolo (nei prossimi numeri il secondo, il terzo…) del manuale che Pikappa dovrebbe leggersi. Con piccolo test annesso. Made in Ambrosio, dimenticabile.
                    E poi c’è la posta! La PK Mail non è ancora attiva al 100%, si giustificano dicendo che la mole di posta arrivata è troppa. Dedicano comunque una pagina alle F.A.Q.: si riducono a una mera descrizione dei personaggi, ma fatta in modo ironico giocando su un mini-tormentone del compagno di banco. Inoltre la prima delle risposte evroniane, cioè delle domande che capitano in mano agli evroniani e da essi ricevono rispostacce stile PK Team, ma forse anche più crudeli e dirette (celandosi dietro la storia dell’evroniano). E lì si ride.
                    L’Eco della macchinetta è ancora in fase di rodaggio, non siamo ancora ai fasti di un’altra delle note positive della serie.

                    PK-Pikappa (Frittole) # 003 – Un mondo perfetto



                    Basterebbe già la copertina per capire che questo numero valeva la pena di essere letto. Sciarrone realizza una cover meravigliosa, infatti, con un Pikappa dinamico e una Lyla molto sexy, come poi sarà nella storia principale.
                    L’albo si apre con la PK Mail, che comincia ora a pieno regime dopo la “prova generale” dello scorso numero. L’ironia delle risposte però sembra non riuscire a emulare i fasti sbeffeggiatori del passato, restando quasi frenata, eccezion fatta per il geniala spazio della posta evroniana, inno alle rispostacce tipiche del PK Team e del Vitaliano.
                    Un mondo perfetto (Cordara, Sciarrone) vede Pikappa e Lyla in coppia per risolvere un grave problema: una realtà parallela sta pian piano cancellando la Paperopoli che conosciamo. Per venire a capo della situazione i due dovranno andare nell’altra dimensione.
                    La storia è ben raccontata, e anche i dialoghi sono molto buoni. La scene d’azione non mancano e il personaggio di Buck Paper come antagonista è stuzzicante. Bellissima a questo motivo l’ultima tavola, che ha un che di riflessivo stile PK vecchio stampo.  
                    Cose importanti introdotte sono La Pikar, qui con una veste rinnovata rispetto a quella classica. Un po’ come la Batmobile di Burton con quella di Batman Begins, per intenderci. Meno male che Pikappa nel corso dell’avventura la perde.
                    C’è poi l’incontro fugace con Lyo, nel quale si capisce che in passato è stato aiutante di un vecchio supereroe, ma senza approfondire. Ci sarà tempo nel prossimo numero.
                    Per il comparto grafico, nulla da dire se non sbav sbav. Sciarrone, che nelle sue 3 storie in PK2 aveva raggiunto l’apice artistico, se qui non si supera di certo si eguaglia, con un sacco di tavole meravigliose, un Pikappa magistralmente disegnato, Uno come Dio comanda (ivi compeso balloon seghettato, cose che Palazzi aveva ignorato) e una Lyla incredibilmente seducente, con completi che anche se diversi riescono sempre a mettere ben in mostra le forme della papera. Applausi a scena aperta!  
                    Da segnalare infine che tra gli Imperfetti (nemici del regime di Buck Paper che collaborano con Pikappa, con a capo Angus Fangus) troviamo Rupert Potomac e Tempest Gale, senza ovviamente che Paperino li riconosca. Non mi è dato sapere se è una libertà che si è preso Sciarrone o se erano presenti nella sceneggiatura, fatto sta che questo fu un altro segno di come queste avventure si stessero svolgendo su un piano di realtà diverso da quello che conosciamo.
                    Dopo questa storia, Sciarrone non disegnerà più niente per PK.
                    Segue Pkonfidential, ancora non al massimo delle sue potenzialità, e Teknoforum, che questo mese ci parla dell’arsenale di Pikappa. Si parla dello scudo extransformer, del costume (interessante la maschera che altererebbe leggermente il viso di chi la indossa) e della Pikar, che come tutto il resto è in dotazione a tutti i Guardiani della Galassia. Interessante vedere come la Pikar non abbia più problemi di carburante come in PK2, dato che la monometilidrazina è bell’è che scomparsa.
                    Questione di fiuto (Ambrosio, Ziche) è la breve del numero, incentrata su Angus Fangus, La trama è carina e scorrevole, si fa leggere e Angus è abbastanza in parte. Peccato per i disegni di una Silvia Ziche sottotono.
                    Una rubrica di cui non si sentiva il bisogno era poi il Master in Pikappologia, di cui questo numero presenta il primo esame. In questo caso però c’era il vantaggio di avere qualche indizio sul numero 5 di PK.
                    L’eco della macchinetta, infine, inizia a farsi divertente e accattivante, diventando il luogo in cui l’ironia di stampo demenziale di Vitaliano si potrà scatenare. Qui la “vittima” è Ambrosio, come spesso accadrà.
                    « Ultima modifica: Martedì 8 Mar 2011, 23:02:54 da Everett_Ducklair »

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                      Re: PK Frittole: Discussione generale
                      Risposta #9: Giovedì 24 Set 2009, 22:42:28
                      PK-Pikappa (Frittole) # 004 – Allarme



                      Rigano firma una copertina molto dinamica e disegnata divinamente, che presenta pure un personaggio nuovo che prima d’ora solo messo nel retro del poster allegato al #001.
                      Ma, dopo tre facciate che parlano del videogioco “Chi è PK?”, la sorpresa è che la prima storia nel numero, a cui è dedicata la copertina e il titolo dell’albo… è la breve! Allarme (Cordara, Rigano) si compone infatti di 12 tavole, presentando quella che è una nottata tipo di Pikappa. Il peggio è che in questa storia, come anticipato dalla cover, viene introdotto Kronin, pirata spaziotemporale che già era presente in alcune storie di PKNA come avversario del più ben noto Razziatore, ma che in questa nuova serie è destinato a prenderne il posto, pur essendo caratterialmente meno interessante. La cosa sconcertante è che un personaggio che dovrebbe avere dignità di nemico pari a quella degli evroniani (perlomeno ragionando in stile PKNA) avrebbe dovuto godere di una storia lunga tutta per sé, per avere una degna introduzione,. Qui è bellamente sbattuto in mezzo a una storia in cui ci sono pure gli evroniani e un duo di criminali “elettrici” già comparsi nella breve del # 002. Concetti come cronovela e viaggio nel tempo non sconcertano troppo né Pikappa né Uno, e la storia si risolve a scartoffie e rivincite morali di Paperino sulla I.A.
                      L’unica cosa che solleva il tutto sono i disegni veramente da sbavo di Rigano, che ci regala alcune pose e mosse di Pikappa veramente ben fatte, e anche un Uno molto credibile. Ma lo sconcerto resta.
                      A ruota la storia lunga, Giorni di un passato presente (Cordara/Ambrosio, Intini). Lo sconcerto continua, dato che la storia è importante per la continuity della serie introducendo un nuovo nemico, e viene messa al secondo posto e senza l’onore della copertina. Robe da matti.
                      Per il resto la storia è veramente molto belle e molto ben scritta, una delle migliori tra quelle scritte da Ambrosio. Il soggetto è in comune con l’altro patron della serie Cordara (me è ovvio, data l’importanza a cui accennavo prima), ma i dialoghi sono tutti di Stefano che non se la cava per niente male. La storia introduce l’unico personaggio nuovo della serie, Vulnus Vendor. Costui si rivela essere uno scienziato pazzo che cerca però di uscire dai soliti cliché del genere, avendo uno scopo ben preciso e oserei dire adulto e maturo. Il suo obiettivo è la distruzione di tutto l’oro e il denaro del mondo, di modo da poter riazzerare la civiltà e poterla ricostruire in modo migliore. Per portare a termine il suo piano crea una specie di mostro, l’aggregato polimorfo.
                      Ma tutto questo anni fa, quando Vendor venne arrestato da Destroyer Duck, supereroe di Paperopoli negli anni ’50, e di cui Lyonard D’Aq era aiutante. E’ proprio Lyo a scoprire che il vecchio nemico stesse ritentando il colpo, e aiuterà Pikappa a salvare la situazione.
                      Buonissima quindi l’introduzione di Vendor, e buonissima la trama. Apprezzato l’inserimento del Deposito, e il ritorno della Pikar come la conosciamo noi (modello sostitutivo di quella dello scorso numero). Segnalo gli splendidi dialoghi di Vendor e il fatto che affiancare a Pikappa l’alleat principale di PKNA e quello di PK2 contemporaneamente affolla un po’ troppo il nostro papero, contando anche Lyla. Ma vabbè…
                      Da segnalare copme sia cambiato il nome del supereroe di cui Lyo era aiutante: nella saga di PK2 era Astrongman, e aveva un aspetto del tutto diverso da quelle che si vede nei flashback di questa storia, in cui il suo nome è Destroyer Duck e graficamente è simile a Super Man.
                      I disegni di Intini, pur essendo l’opposto di quelli di Rigano o di Sciarrone, a mio parere sono splendidi. Intini è uno dei giovani migliori, e il suo tratto particolare rende espressivi Paperino e Uno.    
                      Segue il Teknoforum, che questo mese è dedicato agli evroniani, con note interessanti sulla loro storia e spiegazioni sulle spore, oltre che sulle loro astronavi.
                      Il Pkonfidential inizia a trovare la sua dimensione a metà tra divertimento e informazioni utili ma marginali. Interessante notare come la Century per Vitaliano fosse stata in passato una fabbrica tessile, al contrario di quanto si affermava in una rubrica di PK2 # 7 secondo la quale era una ex fabbrica per la costruzione di treni.
                      La PK Mail continua nel suo andazzo indeciso tra posta normale e posta trasgressiva, mantenendo picchi di ilarità nelle intercettazioni evroniane. Si segnala che due frasi della storia lunga sono le due vincitrici del concorso “Chi è PK?” in cui i lettori dovevano mandare la loro frase supereroica. Ma non c’era davver niente di meglio di “e il pericolo è in agguato c’è bisogno del papero mascherato” e “Certe volte sono così forte che ho paura di me stesso”?!? Vabbè…

                      PK-Pikappa # 005 – Robophobia



                      Il primo numero che davvero si può definire capolavoro. E vedendo l’autore della storia principale…
                      La copertina è abbastanza bruttina e non rende giustizia della storia a cui fa riferimento. Robophobia (Enna, Mottura) è infatti una storia delicata e riflessiva, che ha molto da dire dietro la vicenda che racconta. Il sempre poetico Enna decide infatti di prendere lo spunto più interessante e maturo (oltre a Vendor) che finora la terza serie di PK ha saputo offrire, cioè la figura di Lyla come droide dai sentimenti umani. E per farlo prende una strada tortuosa, al posto di concentrarsi su di lei decide di parlare di un altro robot. Un robot che non ha sembianza umane (pardon, papere) e che non parla, molto più difficile quindi da associare a emozioni tipiche di essere biologici. Ma che l’apparenza inganni è una lezione che più volte le prime due saghe di PK ci hanno saputo insegnare, e Enna riprende questo utile insegnamento per costruire una trama che gioca proprio sugli inganni delle apparenze. Si riferiscano esse ai luoghi più impensati dove si nascondono i sentimenti umani o ad una città che solo all’apparenza è la città perfetta in cui vivere… Il tutto in un intreccio giallo/thriller che non manca di far riflettere sull’importanza delle emozioni e sulla stupidità dei preconcetti. Il tutto che porta solo indirettamente e Lyla.
                      Poco importa se la moderna filosofia tende a togliere certe caratteristiche a animali e macchine, siamo in un fumetto Disney e se una teoria come questa serve a comunicare messaggi importanti come quelli sopra descritti e pure a commuovere nel bel finale, allora va più che bene.
                      I disegni di Mottura non mi hanno fatto impazzire, ma si difendono bene e specie in alcune tavole raggiunge apici artistici da non sottovalutare. Purtroppo non con costanza.
                      La storia è importante poi perché ripesca un altro personaggio dalle prime due saghe pikappiche, frittolandolo. Si tratta stavolta di Birgit Q, che se in PK2 era il braccio destro più giovane di Everett Ducklair, qui è a capo della Robolab, azienda leader nella costruzione di robot. Buffo pensare che pure il nome della multinazionale è frittolato, rifacendosi a quella Robolab che nel futuro di PKNA sarebbe stata fondata da Odin Eidolon per costruire i primi droidi.
                      Il bello è che in Backstage (finalmente è tornata la rubrica più interessante del gionale!) viene mostrata la descrizione preliminare di Birgit (quella fatta durante la progettazione della serie) e i bozzetti di disegno per le prove di personaggio, tra l’altro realizzati da Sciarrone. Ovviamente questi furono realizzati prima di lanciare PK2, ma questo non viene accennato da Ambrosio il quale si arrampica pure orrendamente sugli specchi per giustificare il marchio ED sulla poltrona dove Birgit è seduta in uno dei bellissimi bozzetti sciarroniani… se si pensa che nella posta invece a volte si fa cenno al fatto che sono esistite due serie di PK prima di questa e non si insabbia tutto come qui, vien da pensare che le idee chiare su come parlare ai lettori niubbi dell’epoca il PK Team non le aveva proprio…
                      Il Pkonfidetial è tutto dedicato alla città di Placidy, dove è ambientata la storia di Enna… le informazioni sono interessanti.
                      Destryer Kid (Secchi, Narciso) è la storia su come il giovane Lyo sia diventato alleato di Destroyer Duck. La trama è molto buona, si notano molto le influenze dai comics supereroistici americani (oltre a delle divertenti quanto palesi citazioni). Lo stile di narrazione sotto flashback è buono, così come il racconto di una Paperopoli vintage popolata di un sacco di supereroi e altrettanti improbabili supercattivi. Bravo Secchi, i disegni sono invece opera di Max Narciso, che aveva da poco esordito anche sulle pagine di "Topolino" e presto avrebbe spopolato con le sue copertine per il settimanale. A mio parere è dotato di uno stile difficile da assimilare, ma molto particolare e per esempio adatto a questa storiella. Ai tempi non lo apprezzavo molto, ora lo sto rivalutando.
                      Teknoforum parla di robot, e la PK Mail inizia a prendere sempre più coscienza di quello che era, ma la strada è ancora lunga. La Posta evroniana è sempre spettacolare e da piegarsi dal ridere, mentre si piange apprendendo di come le battute che nella storia di Enna suonavano stonate fossero altre due vincitrici del solito concorso. Mamma mia… Eco della macchinetta molto divertente, col povero Catenacci vittima di una strana tombola (si barbella dal freddo è da Oscar come battuta).
                      Insomma, il numero si  distingue perché si rompe il duopolio Cordara/Ambrosio alle sceneggiature, introducendo due ottimi sceneggiatori nella serie. Enna è un mito!

                      PK-Pikappa (Frittole) # 006 – Una galassia lontana



                      La partenza con la PK Mail non è esaltante, dove si salvano poche risposte degne dei bei tempi d’oro e le intercettazioni degli evroniani. Il tutto fa da apripista a Una galassia lontana (Ambrosio, Urbano). Dopo lo spettacolo dato dalle storie lunghe dei precedenti numeri (specie quella di Enna, ma non solo), appare quasi deludente quella che invece è una buona prova dell’Ambrosio, che nel 2002 ancora non aveva manie di grandezza e non compiva sempre e comunque scempi.
                      E’ una storia perfettamente nella media delle avventure pikappiche del nuovo corso, non ci si può sempre aspettare capolavori in fondo e in confronto a molta roba che verrà questa è una signora storia.
                      La trama vede Lyo teletrasportato su un lontano pianeta da uno dei suoi vecchi aggeggi da aiutante supereroe. Tocca a Pikappa raggiungerlo per riportarlo indietro, capitando sul pianeta Dundain, preda della conquista evroniana. In questo modo il nostro eroe e Lyo dovranno aiutare gli abitanti dell’aspetto roccioso a difendere il loro pianeta, e Pikappa deve riuscire a difendersi dalla trappola che Zondag gli ha preparato. In questa avventura è come se Pikappa sancisse in modo ufficiale Lyo come sua seconda spalla dopo Uno, nel tentativo di abbinare le due caratteristiche di aiutanti che avevano aiutato il Nostro – ma separatamente – in PKNA e in PK2.
                      La storia è quindi piacevole e i disegni di Emilio Urbano aiutano la scorrevolezza della storia, ben più che sufficiente.
                      A seguire, il Teknoforum dedicato ai coolflame, abbastanza interessante, e il Pkonfidential, che si occupa del Natale secondo gli evroniani.
                      Intuito… femminile? (Arrighini, Perissinotto) è una storia molto femminile, come suggerisce il titolo e le autrici, entrambe donne. Il tutto si gioca su un equivoco di comprensione tra Angus e Lyla, che spinge l’affascinante droide ad aiutare Angus… ma in modo sbagliato! Niente di che, forse la peggiore delle brevi finora pubblicate, alzano il livello i bei disegni.
                      IL secondo capitolo dell’Omnimanuale dei Guardiani è inutile quanto il primo, di due numeri fa. Passando oltre, invece, ecco che Backstage sa ancora una volta dimostrarsi come la rubrica migliore, insieme e più di Teknoforum. Se un suo aspetto era quello di svelare retroscena del numero appena letto, qui si butta nell’anticipazione del prossimo, cosa molto goduriosa (per chi leggeva in diretta, almeno). Si anticipa nella fattispecie il ritorno di Vulnus Vendor e il fatto che all’inizio la sceneggiatura non riguardava lui ma un altro scienziato pazzo e che poi il PK Team ha deciso di rendere Vendor per una sorta di compattezza narrativa. Ci sono anche bozzetti.
                      Si chiude in divertimento con L’Eco della macchinetta con la tombola di Natale.

                      PK-Pikappa (Frittole) # 007 – O.G.R.E.  



                      La copertina è molto d’effetto, spettacolare, quasi simbolica per il personaggio e la serie di PK. L’unico neo è insito nei pregi: proprio il suo essere universalistica la rende poco inerente all’avventura contenuta, andando bene per rappresentare qualunque altra storia con il papero mascherato. Ma mi accontento eccome, vista la bravura di Freccero, che dimostra anche nella storia.
                      La PK Mail migliora un po’ (giusto un po’) per poi passare a O.G.R.E. (Macchetto, Freccero) che, come anticipato alla fine dello scorso numero, reintegra Vendor nel cast del fumetto. L’atmsfera delle prime 5 tavole è credibile e angosciante al punto giusto, un’ottima partenza, e la doppia tavola col titolo è spettacolare. Tutto ciò è merito della bravura unita dello sceneggiatore e del disegnatore. Un Paperino intento a fare consegne di pizza a domicilio incappa in uno strano marchingegno. Seguendolo, lo vedrà letteralmente crescere dal momento che una speciale formula ha trasformato l’aggeggio in un’entità quasi senziente, il cui obiettivo principale è fagocitare altro hardware ed energia per continuare a crescere. Intanto Vendor, evaso dal carcere, in una camera d’albergo segue con un visore il percorso della sua creazione, e Angus Fangus è la macchietta dell’episodio, girando per tutta la notte alla ricerca di notizie che gli passano sotto il becco. Ci risulta quasi simpatico, il che ovviamente lo rende del tutto fuori personaggio e non va bene.
                      Ma Angus a parte, la storia è molto buona. Si segnala intanto come il secondo episodio lungo sceneggiato da uno che non sia Ambrosio o Cordara; inoltre i miei timori legati al fatto che, se all’inizio Macchetto voleva usare uno scienziato nuovo, non rendesse Vendor fedele ai suoi progetti nella storia d’esordio sono stati vani. Il suo nuovo mostro ha l’obiettivo di fagocitare tutto ciò che rappresenta civiltà e progresso, e questo farebbe regredire l’umanità e la farebbe ripartire da zero costruendosi in modo migliore. Non è un aspetto molto approfondito nella storia, invero, ma io l’ho colto comunque. Macchetto è sempre stato uno sceneggiatore che rispetto, mi è sempre piaciuto anche se alcune storie sue non mi entusiasmavano più di tanto. Qui tira fuori il suo meglio, toppa sola nell’uso di Angus, che tratta come se fosse il Ciccio di una delle sue storie.
                      Freccero dalla sua parte fa un gran bel lavoro, confezionando disegni coraggiosi e sperimentali, in linea con il suo stile che ha affinato proprio sulle serie precedenti di PK. Tavole come la 30, la 33, la 35 e il Pikappa della tavola 23 sono spettacolari, e degne di ammirazione.
                      Il buffo è che all’epoca dell’uscita mensile era la storia che mi era piaciuta di meno, forse anche meno di Toyland, proprio per “colpa” dei disegni che all’epoca non digerivo. Mah… Il bello della rilettura ad anni di distanza…
                      Divertente in stile puramente vitalianesco il Pkonfidetial di questo numero, che si scatena in tutte le sue potenzialità tra soap paperopolesi e menù di pizzeria.
                      Il metodo orientale (Savini, A. Pastrovicchio) è una trascurabile storiella che si gioca su un equivoco di Pikappa verso il programma di allenamento di Uno. Carina ma più che prevedibile, è la prima breve ad avere protagonista Pikappa. Si vede in diretta una delle sue sedute di allenamento sotto la visione di Uno, il che è uno dei due leit motiv di questa serie insieme ai problemi di Paperino spiantato (come si vede nell’avventura del numero precedente, per esempio). Da notare che l’autore di questa breve è comunque quello di uno sceneggiatore classico per Topolino ma abbastanza nuovo per la serie.
                      Il Teknoforum si aggancia eccezionalmente proprio a questa breve per spiegare come il 151° piano e la tecnologia di Uno possano creare una palestra fantascientifica per far allenare il nostro Guardiano della Galassia.
                      Seguono il terzo esame del Master in Pikappologia, i trucchi per il videogioco e uno spassosissimo Eco della macchinetta con Cordara e Ambrosio.

                      PK-Pikappa (Frittole) # 008 – Kronin



                      Finalmente abbiamo il primo numero che si occupa a pieno regime dei viaggi nel tempo. Pensando che in PKNA la cosa è stata introdotta più che degnamente subito nel secondo numero, aspettare fino all’ottavo sembra strano.
                      La PK Mail si fa finalmente divertente quasi come ai vecchi tempi, e già va bene. L’ufficio reclami è invece un po’ patetico, mentre la posta evroniana continua a sbeffeggiare e lo fa benone. Con grande sollievo è l’ultimo numero con le frasi supereroiche dei lettori.
                      Kronin (Ambrosio, Rigano) è una storia molto buona. Ambrosio decide di tenere “Allarme” come una specie di prologo o “episodio 0” del personaggio, dato che Pikappa ha memoria di quel breve scontro. La storia parte in medias res con un intervento di Pikappa per fermare dei ladri e con un Angus Fangus che finalmente si impegna a gettare discredito sul papero mascherato. In breve grazie alla tecnologia di Uno scopriamo che Kronin approfitta delle rapine del suo passato che sono finite con incidenti per rubare opere o preziosi che si poteva pensare fossero andati distrutti nel disastro. Interessante la comparsa dei due tempoliziotti che tallonavano Kronin.
                      La storia è bella, nulla da dire, l’introduzione del criminale temporale è ben fatta e anche Pikappa riesce a essere credibile, avendo un piano farina del suo sacco e non di Uno. Peccato che alla fine Fangus decida di interrompere la sua crociata contro Pikappa, iniziata sul serio solo in questo numero. I disegni…be’, c’è da dirlo? Sono del Rigano che sfornava capolavori uno dietro l’altro. A parte la copertina che non mi è mai piaciuta, l’ultima vignetta di pagina 19, la tavola 42,  la prima vignetta di pagina 46 e l’ultima di pagina 51 sono spettacolari. E questo solo per evidenziare alcuni dettagli di un affresco che nella sua totalità è intriso di fascino. Disegni magnifici.
                      Pkonfidential un po’ fiappo, a seguire La mamma è sempre la mamma (Cabella), la breve del numero. Proprio niente di speciale, Angus fa la figura del pagliaccio cercando di fare uno scoop su un supercriminale. Cabella lo apprezzo come disegnatore, come autore completo non l’avevo mai visto. Di certo la storia non è niente di che, ma h trovato intelligente inserire un personaggio come la mamma Rangi di Fangus in una breve.
                      Teknoforum cerca di spiegare il piano di Kronin rendendo un po’ più chiari i paradossi temporali, e tralasciando le pagine con i disegni vincenti del concorso sul tour del videogioco c’è l’ottimo Backstage ad attenderci. Ambrosio illustra i congegni dei tempoliziotti del futuro, mostra bozzetti e rivela un omaggio mancato nella sua storia. Rubrica sempre di alto livello.
                      L’Eco della macchinetta da sbellicarsi dal ridere! Grande Vitaliano!

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                        Re: PK Frittole: Discussione generale
                        Risposta #10: Giovedì 24 Set 2009, 22:43:02
                        PK-Pikappa (Frittole) # 009 – Grandi speranze



                        Una copertina in cui sembra che lo scudo extransformer sia fatto passare alla cassa del supermercato, dove la commessa te lo “prezza”, introduce a un numero importante per la continuity. Infatti è in mano al duopolio.
                        Intanto, la PK Mail continua a essere divertente, e paradossalmente cala la Posta evroniana. Vabbè.
                        Grandi speranze (Cordara, Mastantuono) è una storia molto buona. Davvero. Certo, se si riesce a smarcarsi da PKNA e da PK2. Infatti qui entra in scena Tyrrel Duckard, tempoliziotto fidanzato di Lyla in PK2#5. Ma qui no. Assunto come sicario dalla rediviva Birgit Q per trovare Pikappa, Tyrrel vede in Lyla quella che un tempo si chiamava Eve… così vengono svelate le origini di Lyla, che non è più una tempoliziotta ma un droide costruito decenni fa da Lord Babbage, un nobile inventore evidentemente molto avanti con il suo genio. Insieme a Eve, aveva costruito anche Adam (originale…) che era per l’appunto Tyrrel. Si scopre così che l’incendio della casa di Babbage è stato provocato da Adam, che aveva qualche disfunzione al suo cervello positronico e voleva a tutti i costi non essere una macchina degli umani ma essere una persona migliore degli uomini.
                        Lyla si scontra quindi con il suo passato, le scene flashback dove finalmente ricorda il suo passato sono ben narrate e disegnate, e anche lo scontro in un set cinematografico tra Tyrrel e Pikappa è molto d’effetto. C’è anche un inedito duello a spada.
                        I disegni del Masta non sono eccelsi, ha realizzato di molto meglio, ma tutto sommato si difende bene. Certo, non è paragonabile alle origini di Lyla che in PKNA avevano avuto il loro esalto in “Frammenti d’autunno”, ma quello era Enna ed erano altri tempi… e altre origini.
                        Vabbè, c’è comunque un velo di romanticismo e nostalgia (non potente come con Enna ma accontentiamoci) anche qui, e rende la storia molto buona anche grazie ala tavola finale.
                        Pkonfidential fa ridere e tanto, concentrandosi sul set dove avevano battagliato Pikappa e Tyrrel, narrando di assurdi film.
                        Immagine a fuoco (Ambrosio, Dalena) sembra un’altra storiella di Angus, invece anche se Angus continua a fare la figura dell’idiota cronico la storia ha un’innovazione originale, complimenti all’Ambrosio! Il punto di vista da cui è narrata la storiella (sia di disegni che di voce narrante) è quella di Camera 9, che segue Angus in un servizio su un supercriminale e sul suo scontro con Pikappa. Interessante e divertente. Molto buoni i disegni.
                        Teknoforum cerca di togliere alcuni dubbi dei lettori sulle qualità che Lyla mostra di avere nei primi episodi facendo regredire il processo di coolflamizzazione. Interessante e sensato, è forse il miglior “episodio” di questa rubrica., finora. Tralasciamo il Master in Pikappologia per trovare un ottimo Backstage. Bravo Ambrosio, che riesce a spiegare in modo semplice ma chiaro e completo come si redige un soggetto per una storia a fumetti, prendendo a esempio quello della storia di questo numero. Rubrica più che utile come sempre.
                        L’eco della macchinetta un po’ puerile, ma simpatico.

                        PK-Pikappa (Frittole) # 010 – Senza ritorno



                        Copertina insipida per un numero a cui per me è difficile dare un parere…
                        Se si parte dalla PK Mail si vede come ormai la posta stia tornando sempre più ai fasti di una volta, e come Vitaliano ci dia dentro con l’ironia (spettacolo “Saranno Sciarroni” o il PK Team come gruppo di supereroi). Anche la Posta evroniana diverte, e molto.
                        Poi c’è la storia. Senza ritorno (Ambrosio, Turconi) è una storia che si divide perfettamente a metà tra l’inutilità e una buona avventura d’azione.
                        Quest’ultima metà è data da Pikappa nello spazio, insieme ad altri Guardiani della Galassia, che deve affrontare dei robot-insettoni e un buco nero. Ma oltre all’azione c’è pure occasione di scoprire un trucco di base nella trama, abbastanza imprevedibile.
                        La parte grama è data dai Guardiani della Galassia, innanzitutto. Perché io non li potevo sopportare, né il rinoceronte né Volkin che fa l’amicone, né gli altri alieni da storia di Super Pippo del 1999.  Mi facevano tanta antipatia. Qui, dove esordiscono, non lo sono ancora tantissimo ma già fatico a digerirli.
                        Poi Uno e tutta la vicenda parallela del sosia olomorfico di Paperino al colloquio di lavoro… l’inutilità fatta sottotrama, insomma.  Bella invece la figura del capitano, ovvia citazione (si chiama K’reek….vabbè…)
                        Insomma, 5 e mezzo come voto, troppo tendente all’ambrosianismo, anche se ripeto la parte con l’azione e il mistero (che alla fine è il cuore dell’avventura) è molto valida.
                        Turconi, dal canto suo, si difende molto bene creando tavole molto buone, segnalo per esempio quella di pagina 51, mozzafiato.
                        Pkonfidential non brilla, si concentra sui buchi neri…
                        Continuano le brevi che si concentrano sugli altri comprimari del PK World. Ho salvato il pianeta! (Vitaliano, Migheli) è l’esordio del Fausto autore di una storia per PK, se non addirittura come sceneggiatore in assoluto. Dopo anni nei redazionali folli e nella Posta irriverente, il Vitaliano fa il grande passo regalandoci una storia che vede come protagonista Lyo che, accudendo il nipotino, gli racconta di vecchi supereroi e supercriminali. Tanto da far immedesimare troppo il ragazzino… molto divertente, bravissimo il Vitaliano, la Migheli porta a casa la pagnotta con dignità.
                        Teknoforum noioso che si concentra sulla tecnologia dei Guardiani. Omnimanuale torna a tormentarci, e passiamo oltre. Mentre il Backstage è ancora ad altissimi livelli, proseguendo il discorso iniziato la volta scorsa: dopo le istruzioni su come fare un buon soggetto, ecco quelle per la sceneggiatura! Dritte interessanti e utili, bravo Ambrosio (Oddio, prendere lezioni di sceneggiatura Disney da Ambrosio, ma vabbè… :P )
                        L’Eco della macchinetta più che buono, divertente!

                        PK-Pikappa (Frittole) # 011 – L’Eracolatore



                        Ecco un buonissimo numero, fossero stati tutti così quelli nella media della terza serie di PK ci sarebbe andata di lusso…
                        L’Eracolatore (Enna, Barbaro) è una storia molto interessante, poetica e che sonda le profondità della mente. Pikappa si collega tramite il misterioso strumento del titolo alla mente di Gorthan e si ritrova a rivivere una vecchia guerra degli Evroniani dei tempi di Zartas, il sommo poeta. Le tavole iniziali sulla riflessione sull’universo sono da antologia, e i battibecchi tra Paperino e Uno sono divertentissimi. La parte avventurosa non manca e mi gusta, ed è bellissimo conoscere una realtà in cui Pikappa e Lyla sono sposati con figli. I disegni di Barbaro mi piacciono e molto, fin dalla copertina, è queso un disegnatore che ho sempre gradito. Peccato per la nota di mistero al finale, che se da un lato imprime atmosfera dall’altro sembra apra a qualcosa di futuro che non verrà mai.
                        Mess@ggio in codice (Garufi/Ambrosio, Urbano) è la breve del numero. Cioè, si sono messi in due a scrivere ‘sta roba? L’avventura in sé è anche simpatica, se non fosse che è già stata vista in tantissime altre salse. Comunque più che buoni i disegni di Urbano, sempre uno dei migliori tra le “nuove leve”.
                        Per il resto… la PK Mail si assesta ai livelli dello scorso numero, divertente la domanda sull’acaro e la Posta evroniana. Insipido e inutile il Pkonfidential di questo mese, mentre simpatico è il Teknoforum che racconta di 3 celebri battaglie evroniane con relativo componimento di Zartas.
                        Tralasciando il Master in Pikappologia, c’è l’ottimo Backstage in cui stavolta Ambrosio, dopo le lezioni sui soggetti e sulle sceneggiature si concentra sul disegno, per la precisione su come disegnare un evroniano. Esilarante L’Eco della Macchinetta.

                        PK – Pikappa (Frittole) # 12 – Un lungo addio



                        Il capolavoro. Ecco cosa scatta nella mente del lettore che dopo un anno dall’inizio di questa saga di Pikappa si trova davanti questo numero. La copertina fa presagire il ritorno di Vendor, che per quanto nell’apparizione successiva alla prima abbia già perso un po’ di smalto rimane comunque l’unico personaggio veramente nuovo e dal grande potenziale. La storia è menomale, nonostante qualche piccola ma perdonabile sbavatura.
                        Un lungo addio (Cordara, L. Pastrovicchio) parte in medias res con le prime dieci tavole. Colorate con un verdognolo inquietante, ci mostrano Pikappa che in volo sulla Pikar combatte contro un gigantesco mostro abbarbicato sulla Ducklair Tower. Apprendiamo subito che il simil-Godzilla è Lyo trasformato, e da qui vediamo in flashback come Vulnus Vendor sia riuscito a trasformarlo grazie a uno speciale gas che trasforma le persone in dinosauri di modo da azzerare il progresso e ricominciare da capo la civiltà in modo migliore.
                        Quali sono i pregi di questa storia? Tanti, davvero. Partendo dai disegni fenomenali di un Pastro magistrale, non all’altezza dei tempi d’oro ma pur sempre molto bravo. Mi piace il suo Uno, mi piace la sua Lyla e come disegna gli ambienti. Ha un bel tratto. Ma poi la storia: già il fatto di decidere di raccontare subito il fattaccio (il Lyo-Godzilla muore) e poi raccontare come ci si è arrivati. E soprattutto il Pikappa in versione Batman di Frank Miller! Vabbè ok, non esageriamo, ma c’ò da dire che un PK così arrabbiato e segnato di persona non lo ricordo, tanto da mandare all’aria ogni sua moralità e ogni codice dei Guardiani, tanto da voler uccidere Vendor… ovvio che non lo faccia, ma la situazione è di un’intensità rara.
                        E il finale. Un finale che cambia lo status, anche se in minima parte. Perché la memoria di Lyo può essere trasferita in un corpo robotico, e così viene fatto. Lyo torna in vita quindi, anche se in un corpo da droide, e se a questo aggiungiamo che la fine rimane enigmatica perché il processo l’ha guidato Vendor e Paperino sospetta che possa aver fatto delle modifiche alla mente dell’amico si ha la storia che ridava la speranza. La speranza di una continuity un po’ più serrata, che presentasse anche cambi di situazioni che avrebbero avuto ripercussioni nelle prossime storie. Peccato solo che questa trasformazione di Lyo, potenzialmente davvero interessante, sarà pressoché dimenticata dagli autori, che la useranno sì ma mai in modo influente e a conti fatti, per l’utilità che avrà, tanto valeva che rimanesse umano come prima. Insomma, tanto rumore per nulla, ma la storia rimane comunque intensa e più che valida, una delle migliori.
                        Segue Ghiaccio rovente (Ostini, Perissinotto) che poteva anche evitare la sua presenza, rovina l’albo. Ormai il nostro caro vecchio Angus Fangus non è considerato più di una macchietta dallo staff di PK, se lo relegano a ‘ste storielle da peggior breve di "Topolino". Angus per caso finisce per essere il portiere di una squadra di hockey… ma nessuno lo sa! Mamma mia che trama…taccio.
                        La PK Mail continua la salita di qualità, diverte e ben introduce all’albo, bella la rubrica del caso umano, questa volta. Troppo breve la Posta evroniana.
                        Ricco e curioso è stavolta il Pkonfidential, e anche il Teknoforum è utile per capire bene la trasformazione di Lyo in droide. Bravo Ambrosio, quindi, che chiudendo un occhio per il solito inutile Omnimanuale ci regala anche un Backstage in cui ci mostra tante variant-cover di quella di questo numero, e avrebbe voluto darci una preview sulla prossima! Che caro…
                        L’Eco della Macchinetta divertente nella media.

                        PK – Pikappa (Frittole) # 13 – Creature dagli abissi



                        Toh, l’esordio di Tito Faraci sulla terza serie di PK. Ciò mi fece ben sperare ai tempi, e la fiducia non fu mal ripagata.
                        Creature dagli abissi (Faraci, Celoni) è un’avventura sottomarina: infatti Paperino viene mandato nei panni di responsabile della sicurezza in una base sotto l’oceano dove si fanno rilevamente geologici. In realtà Uno l’ha spedito lì per un lavoretto adatto al suo alter ego mascherato, dato che c’è sotto qualcosa di più in quelle ricerche, che ha a che fare con strane allucinazioni e con mostri marini, veri o presunti. Una grande avventura in cui Faraci non delude mettendo intelligenza, pathos e sano umorismo sottoforma di battute sardoniche in questa storia. Solo il finale risulta un po’ affrettato, ma accontentiamoci. I disegni di Celoni sono qualcosa di meraviglioso, ogni figura è bellissima, il Paperino dell’ultima vignetta di pag. 13 è magnifico, il Paperino vestito con giacca e cappuccio visivamente è bellissimo e anche le scene d’azione sono ben disegnate, così come il mostruoso polipone che mi dà davvero i brividi nel guardarlo.
                        La Supersquadra (Ambrosio, Narciso) è una storia caruccia, in cui Lyo ricorda un altro tassello del suo passato da Destroyer Kid, aiutante di Destroyer Duck. Stavolta conosciamo altri supereroi con cui l’eroe di Lyo vuole formare una squadra: Racket Duck, Qwack, Invisibile Goose e Lady Glamour. La storia non è nemmeno troppo banale e intrattiene bene (bellissimo il personaggio di Sadman, il criminale triste perché ha sempre un sassolino nella scarpa che lui poi può ingrandire e usare come arma! Lol per il nome – che ricorda Sandman – e per il potere!), ed è bella l’atmosfera da supereroi classici che si respira in quella Paperopoli piena di superciminali, molto vicina alla Topolinia del SuperPippo degli anni 2000 sempre ad opera di Ambrosio. Sui disegni di Narciso ebbi già modo di parlare, in queste avventure ci stanno bene IMHO.
                        La PK Mail continua ad essere divertente, la strada presa è quella giusta, divertenti molte risposte (anche della Posta Evroniana) e il “suggerimento tecnico” di un lettore è illuminante.
                        Il Pkonfidential dà informazioni interessanti e curiose, ma ancora di più sa fare il Teknoforum che esplora gli aspetti più tecnici della base sottomarina della storia principale del numero.
                        Scartando il Master, si arriva al Backstage che dà suggerimenti su come disegnare correttamente Pikappa (bellissimo il suggerimento di evitare di rappresentare come un folle il nostro eroe, ricordando che è dei buoni: Frank Miller con Batman non ha certo fatto questo ragionamento…)
                        L’Eco della Macchinetta infine è stupendo questo mese, divertentissimo: complimenti a Vitaliano, il ragionier Cantù che sbuca da dietro la macchinetta è un’immagine che mi rimase impressa a lungo mentre ero alle superori, ogni volta che passavo di fianco alle macchinette del corridoio mi immaginavo vedere spuntare da dietro un piccolo ragioniere!! Ed è bellissima la reazione di Cordara e la sua fissa degli omini! Sono queste le cose che alzavano il gradimento dell’albo, quello che nella terza serie insieme alla posta (sempre Made in Vitaliano, guarda un po’) manteneva vivo il legame tra i lettori e la redazione, composta da persone vive e reali grazie a questi “aneddoti” tanto folli quanto divertenti.  

                        PK – Pikappa (Frittole) # 14 – Turisti dallo spazio



                        Ed ecco la merda. Merda pura. Eh sì, come altro si può giudicare una robaccia come Turisti dallo spazio (Piani, Palazzi)? Esattamente un anno dopo l’orrido Toyland torna ai disegni Palazzi che per quanto non orribili non c’entrano nulla con lo stile di PK. E quindi contribuiscono all’incazzatura, anche se ammetto che sono migliori del #2. La storia parla di alieni che visitano la Terra prima che venga distrutta. Bah, trama perfettamente estiva per il numero agostano. Bah bah e bah. Schifo all’ennesima potenza. Tra l’altro… chi caspita è ‘sto Stefano Piani?!?
                        Scala gerarchica (Ambrosio, Intini) è invece una piacevole scoperta, una delle brevi migliore, che diverte con un meccanismo forse non nuovo ma trattato in modo efficace. Complimenti ad Ambrosio! Intini maiuscolo! I suoi Evroniani sono sempre superbi.
                        Passando alle rubriche, si segnala una PK Mail molto folleggiante e ironica, ormai ci si è fidelizzati col pubblico della terza serie e Vitaliano può sbeffeggiare quasi come ai vecchi tempi! Lol l’angolo del “Che soggettone” coi soggetti dei lettori tagliati per il poco spazio!
                        Nota di merito a Vitaliano anche per il Pkonfidential: il migliore finora, perché sembra che il prode Fausto condivida con me il giudizio sulla storia lunga del numero tanto che in tre step e un paio di corollari cerca di dimostrare l’assurdità della vicenda per via di alcuni particolari troppo inverosimili che farebbero pensare a una “strana storia”. Vale a dire: un modo velato per dire che la storia non si regge. Applausi!
                        Dopo un Teknoforum abbastanza noioso, e dopo l’inutile Master, L’Eco della Macchinetta sa divertire un’altra volta, con livelli nella media e Ambrosio sbeffeggiato.
                        Niente Backstage, e questo è male.
                        « Ultima modifica: Mercoledì 10 Feb 2010, 22:05:36 da Everett_Ducklair »

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                          Re: PK Frittole: Discussione generale
                          Risposta #11: Giovedì 24 Set 2009, 22:43:46
                          PK – Pikappa (Frittole) # 015 – Lo sciame



                          Dopo due mesi, seconda storia di Faraci per questa terza serie di PK. Prova meno brillante di quella del numero 13, ma sicuramente una storia più che buona, che rimette in pista il dottor Vulnus Vendor.
                          Lo sciame (Faraci, A. Pastrovicchio) prende le mosse infatti dall’invio in carcere di Vendor, cosa che non avviene per colpa di api costruite in metallo polimorfo comandate vocalmente da Vendor. Storia carina, con battute sarcastiche in stile faraciano che solo di poco risentono della frittolizzazione del superpapero. Rientra in gioco il metallo polimorfo e ok, ma perché PK sembra non provare più una briciola di rancore dopo quello che lo scienziato ha fatto a Lyo tre mesi prima? Mah, questo è un bel mistero! Accettabili appena appena i disegni di Alessandro Pastrovicchio, di certo meno in forma del fratello in quel periodo.
                          Vicini pericolosi (Ostini, Palazzi) è la classica storiella che dimostra come Angus Fangus viene inteso in questa serie: una macchietta, un pagliaccio. Non mi dilungo su questa inutile boiata, mi chiedo chi sia tale Ostini…
                          PK Mail al top della forma con “Insegnatevi l’itagliano”, il proseguire di “Che soggettone” e risposte irriverenti nella parte normale come in quella evroniana, particolarmente salace questa volta.
                          Pkonfidential abbastanza scialbo, a seguire Teknoforum sugli insetti costruiti da Vendor e loro caratteristiche (abbastanza interessante), il solito inutile Omnimanuale e il ritorno del Backstage dopo l’assenza dallo scorso numero con la spiegazione dei cambiamenti che dalla sceneggiatura possono succedere prima della pagina di fumetto. Un’utile lettura.
                          L’Eco della Macchinetta che cita Chihuahua è bellissima!

                          PK – Pikappa (Frittole) # 016 – Protospecie



                          Finalmente un numero coi controcazzi. Perché se Faraci non delude del tutto, nemmeno esaltava come ci ha abituati. Protospecie (Lavoradori/Ambrosio, Rigano) è una piccola perla. Sarà per via della collaborazione con Lavoradori, disegnatore del Numero Zero di PKNA e che quindi ha una certa valenza storica di culto, sarà che Ambrosio non era ancora il diavolo che è oggi, sarà che Rigano si scatena realizzando disegni che così belli non si vedevano dal terzo numero di questa serie, ma la storia mi è piaciuta tantissimo. Già vedere Uno in un esoscheletro umanoide è un’esperienza bellissima (se poi è disegnato divinamente, come in questo caso, meglio ancora!), poi Pikappa che deve scontrarsi nei sotterranei della Ducklair Tower contro un Evroniano di qualche generazione fa che ha un conto in sospeso con Gorthan è un buon soggetto e sviluppato bene come storia. Anche Paperino che lavora per una rivista di fantascienza è una bella idea (se ci si deve rassegnare a vedere Donald senza un impiego fisso…). Insomma, bella storia di rispetto tra nemici e avventurosa, avvalorata da disegni che definire ottimi è dire poco.
                          L’amore è cieco (Gianatti, Migheli) è una storia vista e rivista basata su un equivoco telefonatissimo. Solo che essendo scritta e disegnata da due donne, al posto di Angus la macchietta la fa Lyla, e la storia è zuccherosa. Bah…
                          La PK Mail è brevissima questa mese (ma divertente) per colpa della pubblicità ad un programma di Disney Channel. Passiamo dunque a Teknoforum, dove si analizzano le scale gerarchiche di evroniani e Guardiani della Galassia. Ambrosio fa un buon lavoro, breve e quindi non tedioso come a volte erano i Teknoforum ultimamente. Dopo l’Omnimanuale troviamo il Backstage, prezioso perché ci mostra i bozzetti di Rigano per l’esoscheletro, l’evroniano e la creatura. Bellissimo.
                          L’Eco della Macchinetta lollosissimo!

                          PK – Pikappa (Frittole) # 017 – I Senzanome



                          Toh, una delle migliori storie del tanto vituperato creatore di WoM. I Senzanome (Ambrosio, Dalena) è infatti una storia epica, epocale e importante, nonché bella. Eh sì, una storia matura in cui si iniziano a mischiare le carte. Ambrosio osa, mostrando come i Guardiani della Galassia non siano per forza solo buoni, ma abbiamo anche loro scheletri nell’armadio. Come questi supersoldati che vorrebbe eliminare senza lasciare tracce, ma quando Pikappa capirà cosa sta succedendo si ribellerà. Ma Ambrosio spinge ancora di più il pedale del pathos, e fa sì che anche se l’eroe non vorrebbe prendere quella decisione, alla fine in modo molto commovente la vicenda finisce come doveva finite. Con un colpo di scena, la morta del generale Zondag. Insomma, vari sconvolgimenti nella continuity, e la narrazione inoltre è molto suggestiva grazie alla serie di flashback di Paperino giocatore di baseball ai tempi del liceo. Molto d’impatto per gli sviluppi paralleli della trama. Dalena si dà da fare realizzando dei disegni che non sono ottimi ma in alcuni punti convincono moltissimo. Quindi apprezzo, anche per cose come l’Evroniano che durante la battaglia cade con paracadute-ombrellino! Lol!
                          Fuori orario (Cordara, L. Pastrovicchio) è la breve, la prima (e unica) totalmente no-words, come scrive il PK Team nei credits. Alla fine di una giornata di lavoro Birigt Q fa dei movimentati straordinari. Dovendo giocarsi tutto solo sui disegni, la scelta per Lorenzo direi che è stata azzeccata, a parte una certa eccessiva rigidezza nel corpo di Birgit avvolto nell’asciugamano. Per il resto perfetto, mi complimento anche con Cordara per l’idea.
                          La PK Mail parte omaggiando Paolo Bonolis, per poi prendere il via e sbeffeggiare un po’ tutti. In Backstage Ambrosio ci mostra tre tavole che gli sono state tolte dal PK Team perché troppo prolisse (ecco che iniziavano a nascere i difetti nel prode Stefano…), operazione molto interessante e di cui mi complimento. Pkonfidential che riprende a far ridere un po’, conclusione del Master con nessun laureato e L’Eco della Macchinetta very lol.

                          PK – Pikappa (Frittole) # 018 – Lo spirito della città



                          Dalla copertina e dal titolo che vi campeggiava ci si sarebbe aspettati una mega-storia. Invece Lo spirito della città (Cordara, Barbaro) è una storia abbastanza nella norma, buona e godibile ma nulla di che. Ci si ricorda che esiste Birgit Q (dopo averla usata solo nel #4, come comparsa del numero con Tyrrel e nella breve dello scorso numero). Qui appare in tutta la sua ambiguità, e Barbaro è bravo a disegnare lei come Pikappa come Paperopoli, anche se mi sembra calato da L’Eracolatore. Ho apprezzato la pioggia che dura per tutta la storia e il rendere Paperopoli una città viva, come Gotham City, come la Città Senza Nome, come le città dei detective haro-boliled  o come la Bologna dell’ispettore Coliandro. E’ infatti un’avventura molto urbana quella che Pikappa vive, nella metropolitana, sui tetti delle città coi gargoyles e tra la criminalità organizzata. Molto d’atmosfera, è bello vedere l’amicizia di Uno verso Paperino fatta però intuire dolcemente.
                          Oltre la Maschera (Piani, L. Pastrovicchio) vede il ritorno del misterioso sceneggiatore dell’orrida Turisti dallo spazio. Qui se la cava meglio, per fortuna, creando una storiella che sa di già visto ma diverte. Pastrovicchio molto calante.
                          PK Mail in grande spolvero, ritorna in auge il dilemma: Ma la Gallazzi era quella che rispondeva alla posta? Lol, che ridere, era un tormentone che da PK 2 ci si stava trascinando, ma oggi sappiamo la verità…
                          Teknoforum, che parla delle spie di Evron, annoia, mentre intrattiene piacevolmente il Pkonfidential, che per l’occasione natalizia offre due pagine bonus dedicate alle Feste dei personaggi di PK. Ironico che ci sia più continuity qui che nelle storie, dato che si citano articoli scritti da Fausto nel numero di dicembre dell’anno prima! Divertentissima la lista dei veglioni a tema a Paperopoli! E lolloso L’Eco della Macchinetta che sbeffeggia alla grande Ambrosio ma sempre in stile natalizio!

                          PK – Pikappa (Frittole) # 019 – Il campione



                          Numero particolare questo, non è schifoso ma nemmeno eccelso. Il campione (Piani, A. Patrovicchio) parla di alcuni misteriosi rapimenti dei Guardiani. Pikappa è chiamato sulla base Guardian Core per essere protetto, dato che si teme sia la prossima vittima, ma insieme al figlio del comandante della base il nostro eroe svelerà il mistero. Storia non certo nuova, né troppo esaltante se non in alcuni momenti. Impazzano invece i momenti divertenti o che così vorrebbero essere, coi due inviati dei guardiani a casa di Paperino, con l’amico del ragazzino che aiuta Pikappa e Paperino che vuole vedere la partita (basta! Ha stufato l’immagine di Donald come l’italiano medio che pensa solo a vedersi la partita in TV!!!). Piani migliore rispetto alle sue prime storie, ma è ancora mediocre. Il mio meno favorito dei fratelli Pastrovicchio se la cavicchia realizzando disegni che in alcune vignette gridano pietà ma in altre si riscatta. Indeciso. Il Notebook prima della storia ricorda la morte di Zondag.
                          Ma la perla del numero, inaspettatamente, è la breve. Tutta la verità (Ambrosio, Urbano) dopo tanto, troppo tempo ridà un senso alla presenza delle storie brevi in appendice al numero, dopo troppe storielle squallide. Ambrosio recupera il personaggio di Everett Ducklair che latitava dal primo numero per mostrare in una storia intelligente come il destino di Uno sia segnato! Peccato che questa minaccia non avrà seguito nella serie. Belli i disegni “tranquilli” di Urbano.
                          La PK Mail si scatena con numerosi lettori da mandare giù a giocare, La volpe del mese e la foto di Ambrosio con le orecchie di Spock, in risposta ad un lettore che ha notato la somiglianza di molte sue trame con quelle di Star Trek…
                          Teknoforum inutilotto, per non parlar dell’Omnimanuale. Pkonfidenatial poco interessante. L’eco della Macchinetta invece diverte un sacco con l’equivoco del fax!

                          PK – Pikappa (Frittole) # 020 – I cacciatori



                          Ecco, questo sì che è un bel numero. Ormai l’andazzo della serie è chiaro come il sole, si sta naufragando pian piano, ma di tanto in tanto sembra che ci vogliano dare un segnale di speranza. Come la breve del numero scorso, o come la lunga di questo numero.
                          I cacciatori (Ambrosio, L. Pastrovicchio) non parla solo di tre mercenari spaziali pagati dal Gorthan per eliminare Pikappa. Sebbene questa sia la trama portante e sia anche raccontata molto bene sia narrativamente che grazie ai disegni del Pastro in forma più che buon stavolta (specie confrontato col fratello all’opera il numero scorso). Ma la cosa che più colpisce è una certa dose di dubbi interiori di Paperino, che si chiede perché Uno abbia scelto proprio lui come Guardiano della Terra e se sia stata davvero una scelta giusta. E questi dubbi lo prendono a inizio storia (con tanto di flashback dal primo numero) così come durante lo svolgimento, fino a quando alla fine capisce i motivi che lo qualificano come supereroe e in una parziale ammenda del titolo della prima storia di questa serie, non è supereroe per caso. Mi ha molto preso sia per l’introspezione che per l’azione.
                          S.A.S. Specie Aliene Sconosciute (Vitaliano, Intini) segna il ritorno di Fausto alla scrittura di una breve di PK a distanza di 10 numeri, e la prima volta che muove il personaggio di Pikappa. Storie che non sa di nuovissimo forse (come gli verrà fatto notare fra un paio di numeri nella Posta) ma che sa divertire e ci mostra un Pikappa che fa figuracce ma non ne risulta svilito. Merito anche dei disegni dell’Intini, che dà al papero espressioni azzeccatissime.
                          La PK Mail è un florilegio di folle divertimento e di sberleffi, ormai è rodata, ed è bello vedere i tormentoni come lo scendere giù a giocare o le lettere delle Witchers. Anche la Posta evronniana si difende bene.
                          Teknoforum non entusiasmante, Backstage invece molto gustoso e ricco: bozzetti preparatori sui 3 mercenari, le cover scartate, e pure una preview del prossimo numero, e con un bel po’ di tavole. Piatto ricco ci offre l’Ambrosio!
                          Pkonfidential abbastanza buono con alcune notizie curiose e divertenti che ci è inventato Vitaliano. Vitaliano che con L’Eco della Macchinetta si supera con la storia di Ambrosio che, causa foto sul numero scorso, fa innamorare una vulcaniana. Se pensiamo che nella posta del prossimo numero viene citata ancora questa storia, appare chiaro come la continuity nella terza serie di PK ci sarebbe stata se l’avessimo lasciata in mano a Fausto!

                          PK – Pikappa (Frittole) # 021 – Serie zeta



                          Serie zeta (Badino, Gervasio) è una storia abbastanza inutile. E mi spiace dirlo, perché uno degli sceneggiatori considerati tra le nuove leve come Sergio Badino si vede che cerca di creare una storia nuova e con risvolto interessante. Peccato che invece la storia non mi convinca appieno e ci veda tante falle. Già la copertina che mostra gli Ultrasgorbi cattivi quando invece nella realtà sono buoni mi smonta un po’, ma poi anche il fatto che i regista sia un alieno o che il suo discepolo lo abbia tradito vendendosi agli evroniani si tuffa nei cliché e non porta a nulla di buono. Bella la conclusione a effetto però, se non fosse che non porterà mai a nulla. Carina l’idea di rendere  Paperino un fan dei film a basso budget. I veramente pessimi disegni di Gervasio (che ricordavo molto più in gamba) completano l’opera.
                          Fuori programma (Arrighini, Rigano) non risolleva le sorti del giornale, dato che propone Angus all’ennesima bruta figura. Anche se stavolta tutta la situazione mi ha molto divertito specie per la reazione del giornalista nelle ultime due tavole, devo dire, eh… ma i disegni del sempre magnifico Rigano sono sprecati in questa storiellina.
                          PK Mail divertente e folle, Teknoforum molto interessante davvero e molto chiaro, Backstage che gioca a trovare tutte le citazioni cinefile nella storia lunga. Il Pkonfdential fa un’eccezione alla solita veste per proporre la trama dell’ultimo film del regista che appare in Serie zeta e tre pagine di sceneggiatura assurde, in puro stile demenziale/Vitaliano. Stile dell’ Eco della Macchinetta, un pochino sottotono stavolta.

                          PK – Pikappa (Frittole) # 022 – Trasporto valori



                          Il capolavoro del metafumetto in Disney! Eh già, perché non si può non pensare una cosa del genere e non divertirsi leggendo Trasporto valori (Sisti, Turconi). Il leggendario sceneggiatore dei tre numeri zero di PKNA si presta a scrivere una storia per la serie che ha abortito quella da lui creata, e in questa storia marcia proprio su una delle cose che più mal disponevano i fan del pikappero: il fatto che l’eroe fosse alle “dipendenze” di Uno e dei Guardiani. Giocando sull’essere alle dipendenze, ecco che Sisti fa entrare Pikappa in sciopero finchè non gli verrà erogato regolare stipendio, sfruttando un cavillo nel contratto dei Guardiani. E il bello è che nonostante lo sconcerto di Uno la divisione finanza dei Guardiani dà ragione alla richiesta e manda un’astronave carica dello stipendio! Lol, la storia si fa assurda e parodistica, poi per giustificare se stessa Sisti imbastisce che i pirati rapinano la nave e Pikappa deve intervenire, ma il succo della storia resta lo stesso. Alla fine Paperino ci prende gusto e chiede pure le ferie! Una storia unica nel suo genere per come prende in giro in modo molto sottile un aspetto di questa tanto vituperata serie. Sisti ne approfitta pure per citare la battuta “Spara!” dal Numero Zero! I disegni di Turconi si difendono bene, peccato per la copertina che oltre a essere brutta c’azzecca poco e niente con la storia.
                          Paradosso (Ambrosio, Perissinotto) è una storia tutta sbagliata. Ho capito, Stefano, che a Kronin ci tenevi, ma allora dovevo darti da fare e usarlo di più. Dopo che non compare dall’ottavo numero, il cronopirata sbuca in questa breve che lo svilisce in una trama inutile e già vista, con un uso offensivo dei paradossi temporali. Per completare la bruttura, la Perissinotto non è la disegnatrice adatta a una storia del genere, va bene per le brevi al femminile con Lyla ma non per Pikappa e Kronin, nemmeno in una storia fuffa come questa. Bah.
                          PK Mail in forma, con La volpe del mese e lettere assurde. Teknoforum abbastanza interessante basandosi sulle tecniche di abbordaggio dei pirati spaziali e sul valore di un metallo prezioso. L’inedito spazio PKriticoni è abbastanza inutile, un po’ di molleggiamenti demenziali su recensioni di opere inesistenti, niente di che. Il Pkonfidential diverte un po’ più della media, e L’Eco della Macchinetta è assurdo e folle quanto basta a divertirmi.
                          « Ultima modifica: Martedì 8 Mar 2011, 23:07:44 da Everett_Ducklair »

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                            Re: PK Frittole: Discussione generale
                            Risposta #12: Giovedì 24 Set 2009, 22:44:22
                            PK – Pikappa (Frittole) # 023 – Senza via di scampo



                            Numero nella media, una media che sta sempre più pericolosamente diventando uno stagno in cui adagiarsi. Intendiamoci, non è che Senza via di scampo (Foschini, Dalena) sia una brutta storia, ma ha ben poco da dire. Pikappa deve entrare in un museo che una volta era un carcere, dove un pazzo sta tenendo in ostaggio un sacco di ostaggi. A chi chiedere aiuto se non all’unico detenuto che evase da lì? Niente di nuovo sotto il sole, per quella ch è una delle primissime opere di un esordiente alla sceneggiatura, Michele Foschini, che non brilla ma non fa danni eccessivi. Belli i disegni di Dalena, se non convincono con Uno e a volte con Pikappa stesso, ecco che il cattivo e il detenuto che aiuta l’eroe sono tratteggiati in maniera esemplare. Storia che scivola via. Da notare il titolo esageratamente sensazionalista, se collegato alla trama, abitudine che ci accompagnerà nei prossimi numeri.
                            Reazione a catena (Cordara, Urbano) non è il programma di Pupo, ma il titolo della breve. Una breve che diverte, che non ha a che fare né con Pikappa né coi suoi comprimari, stavolta è proprio uguale a un riempitivo di "Topolino"! Però diverte sempre il cliché delle catastrofi che capitano da un niente come non rispondere al telefono. Urbano bravo, ormai sembra abbonato alle brevi.
                            PK Mail nella norma, Backstage molto allettante concentrandosi tutto sulla preview del prossimo numero mostrando un bel po’ di tavole in bianco e nero con qualche commento. L’abitudine di invogliare il lettore all’acquisto del numero successivo diventerà un’altra costante di questi ultimi 10 numeri del giornale. Comunque ai tempi galvanizzava.
                            Teknoforum ci mostra le schede sui due criminali conosciuti nella storia. In Pkonfidential Vitaliano si concentra sulla risata inventando assurde opere d’arte moderna e nell’Eco della Macchinetta si festeggia il compleanno del giovane Petruccelli! Lol la discoteca con le suonerie dei cellulari!

                            PK – Pikappa (Frittole) # 024 – Nemico invisibile



                            Non facciamo in tempo ad abituarci al nuovo arrivato tra gli sceneggiatori che subito ci viene proposta una nuova storia dello stesso! Nemico invisibile (Foschini, Perissinotto) è una storia molto migliore della precedente, tanto di cappello allo sceneggiatore. A parte il continuo cambiare lavoro di Paperino che è proprio snervante (belli i tempi in cui era fattorino a Channel 00 o vigilante della Starcorp… eh ma lì eravamo in un’altra dimensione, quella vera!) vediamo come un essere misterioso e invisibile sia uscito dell’oceano e risucchi tutta l’energia e la corrente che trova. Inseguendolo, Pikappa si ritrova a Little Tokyo, il quartiere giapponese di Paperopoli. Qui incontra Kenzaburo Tenai e suo nipote Jotaro, e la storia prende una piega orientale. Kenzaburo era insegnante di una disciplina che univa combattimento a riflessione, e insegna a Pikappa come combattere guardando dentro al proprio cuore, trovando la paura e sconfiggendola insieme al nemico. Le tavole in cui combattono bendati sono da antologia, è bello vedere Pikappa in una versione così atipica. Ovviamente gli insegnamenti filosofici del maestro gli serviranno per trovare la creatura, e scoprire che non voleva far altro che tornare a casa. Una storia molto buona, che sottolinea le particolarità della cultura orientale e che offre riflessioni oltre che azione che pure c’è. E rivaluto persino la Perissinotto, che avevo bollato come non adatta a storie di questo tipo pochi numeri fa, e che qui invece se la cava benissimo in molte pose di Pikappa. Inoltre rende omaggio lla cultura dei manga apporofittando dell’ambientazione, e vedere un Pikappa con la fascia in testa e il bastone (a mò di Tartaruga Ninja) fin dalla copertina è un bel connubio, per una cosa “one-shot”. Così come le gocciolone di imbarazzo che scendono un paio di volte a qualcuno. Dettagli e omaggi piacevoli.
                            Il Pozzo (Ambrosio, Mangiatordi) è una storia che può apparire scontata ma non lo è. Finalmente vediamo la terribile fucina di esperimenti degli evroniani, dove vengono mandati i soggetti da punire che fungono da cavie. E assistiamo al controllo periodico che Gorthan compie per vedere se finalmente è nata una nuova razza di evroniano che ridia all’impero i fasti di un tempo. Finale a sopresa, ironico e crudele allo stesso tempo. E l’Ambrosio del 2004.
                            La PK Mail promette serietà e non la mantiene (meno male!), pubblicizza Kylion con il solito spot divertente, la rubrica Che soggettone raggiunge altri livelli di grottesco e… sorpresa! Si pubblica la foto di Foschini e della Perissinotto al mare! Ma lol!
                            Il Backstage ci mostra i bozzetti preparatori per disegnare la Tokyo family e le prove di copertina, mentre il Teknoforum si concentra (una delle rare volte) sulla breve, analizzando la struttura del Pozzo e mostrando come uno degli esperimenti mostrati nella storia sia Zoryn direttamente da PK#002, vantandosi della continuity… bah!
                            Pkonfidential si concentra su un possibile esperimento che condurrebbe uno scienziato che che incontriamo nella storia principale, e L’Eco della Macchinetta mostra i rischi del mangiare dalla Ballerani!

                            PK – Pikappa (Frittole) # 25 – Attacco frontale



                            Toh, sembra quasi che qualcosa inizi a muoversi in casa PK! Non solo alla sceneggiatura compare Secchi, che ha alle spalle già un po’ di storie Disney (anche una per MM e una per PK2), ma questa storia è pure la prima parte di una bilogia! Certo, questa cosa non viene annunciata nella (bella) copertina né all’inizio della storia, ma lo intuiamo alla fine e viene detto esplicitamente nel Backstage.
                            Attacco frontale (Secchi, A. Pastrovicchio) ci mostra come gli evroniani siano arrivati a progettare il coolflamizzatore planetario, un’arma che rende coolflame un intero pianeta in un batter d’occhio. Gorthan, mai come ora fissato con i versi del sommo Zartas, decide di usare l’arma sulla Terra, facendo in modo però anche di eliminare tutti i Guardiani. Per questo organizza una prova generale facendo attaccare lo stadio di Paperopoli da una frotta di Evroniani, e dato che il comanda dei Guardiani manda sulla Terra gli altri Guardiani che abbiamo conosciuto su PK # 010, Gorthan capisce di aver avuto l’intuizione decisiva.
                            La storia è più che buona, con buoni spunti e con un’idea valida dietro, non di storia fine a se stessa ma che si completa naturalmente con il prossimo numero. E’ il primo tempo, questo, che prepara gli avvenimenti per l’apice dell’avventura. I disegni di Alessandro Pastrovicchio sono perfetti per la storia, più volte ho detto che io preferisco suo fratello ma qui si supera! Basta vedere il suo Pikappa di pagina 34 o il suo Gorthan di pagina 21 per sbavare. Insomma, i segnali sono più che buoni! L’unica pecca, ma doverosa vista l’importanza della bilogia, è la presenza di quegli insulsi Guardiani come Volkin e Roknar… come già detto, mi stanno antipatici ma capisco il loro inserimento.
                            Uno: nessuno e centomila (Foschini, Urbano) conferma Emilio ai disegni delle brevi. Per il resto è una storiella simpatica e di poche pretese, apprezzabile l’omaggio a Barks (l’edicola di Barks Square) ma finale forzatamente “sdolcinato” tra Uno e Pikappa.
                            PK Mail parla del compleanno di Paperino, di fidanzate, di scendere giù a giocare, di scuola, di witchers da insultare… solita roba, ma sempre diversa e sempre divertente! Torna anche “Insegnatevi l’itagliano”, lol!
                            Il Backstage, come annunciato, sbandiera un po’ di tavole della storia del prossimo numero, anche se il PK Team si diverte a scrivere 3 trame diverse per mischiare le carte!
                            Il Teknoforum parla della redazione di 00channel.com ma come è costretto ad ammettere lo stesso Ambrosio i disegni sono “immagini d’archivio” della redazione del normale telegiornale che conoscevamo ai tempi delle prime due serie! Ma lol!
                            Pkonfidential intrattiene con garbata ironia, e L’Eco della Macchinetta ci racconta delle vacanze del PK Team: solo Vitaliano poteva portare tutta la combriccola a Bertonazzo Marina, un nome un programma!

                            PK – Pikappa (Frittole) # 26 – Il re guerriero



                            Numerone! E non scherzo, è uno dei migliori e pensare che il terreno è stato preparato nel numero precedente galvanizza ancora di più! Senza contare la copertina: disegnata non egregiamente, con un grottesco Uno azzurro (?!?), ha però un soggetto che ti stende, Pikappa vestito da generale evroniano.
                            Il re guerriero (Secchi, De Lorenzi/D’Ippolito) si concede una breve premessa per riprendere le fila del racconto, con il poema di Zartas incompleto che provoca inquietudine in Gorthan, i Guardiani a casa di Paperino e gli Evroniani che finiscono di sistemare le loro antenne per il pianeta, di modo da far funzionare il coolflamizzatore planetario. Ma subito la vicenda si fa interessante, con gli evroniani che attaccano in massa la Terra costringendo il comando dei Guardiani a mandare tutti i supereroi della galassia sul nostro mondo. Peccato che il piano di Gorthan funziona, e gli Evroniani riescono a coolflamizzare praticamente tutta la Terra e tutti i Guardiani. Alla fine rimangono solo Pikappa e Uno contro Gorthan, in un memorabile discorso. E quando sembra scoccata l’ora della Terra, Gorthan capisce il significato del poema incompleto di Zartas, e decide di non distruggere il nostro bel pianeta.
                            La storia ci offre battaglie memorabili, scenari di guerra su tutto il mondo, il vero e proprio attacco decisivo e in massa alla Terra da parte degli evroniani che ci si aspettava dall’inizio della serie e inoltre una crescita interiore di Gorthan che nel suo studio del sommo poeta arriva a un nuovo grado di riflessione sulle sue azioni.
                            Insomma, una storia epica che idealmente potrebbe anche chiudere la serie. Peccato per i disegni non soddisfacenti di De Lorenzi e D’Ippolito… mi dispiace dir così, ma salvo dei guizzi qualche volta il loro tratto non mi ha preso quasi per niente, guastandomi un po’ il godimento della storia che di per sé, ripeto, all’epoca era una manna.
                            La breve è L’ultimo lento (Badino, Dalena) con un’inutile storia sui viaggi nel tempo, inserendo Snail Man… bah e bah, non lascia granché Badino sulle pagine di PK.
                            Per il resto abbiamo la PK Mail che si occupa di scoprire il centesimo numero di PK, di autenticità delle lettere, di witchers e di soggettoni.
                            Il Backstage rinnova la consuetudine di pubblicare anteprime del prossimo numero, e stavolta schocka mostrando un Pikappa…morto!
                            Il Teknoforum ci mostra alcuni componimenti di Zartas, mentre il Pkonfidential indaga nello spazio bianco tra una vignetta e l’altra, in modo divertente, as usual. L’Eco della Macchinetta diverte nella media.

                            PK – Pikappa (Frittole) # 27 – Uno + Uno



                            Ormai si marcia a ritmo di numeri e situazioni quasi forzatamente “forti” e da shock. E’ il caso di Uno + Uno (Ambrosio, Cabella) di cui nel Backstage del numoer scorso si mostra la caduta di Pikappa. Il mistero è presto svelato però, nel 3059 Pikappa sarà ancora a vigilare sulla Terra perché la sua mente viene immessa in sofisticatissimi corpi artificiali. Uno volta che se ne danneggia uno, ce n’è un altro di ricambio. Il bello è che l’idea non l’ha avuta Uno, ma… Due! Eh sì, non poteva mancare la versione frittolata del gemello malvagio della nostra Intelligenza Artificiale preferita! Anche se qui non è cattivo, ma semplicemente un computer senza sentimenti, “solo” un agglomerato di regole. Il Pikappa del futuro decide così di tornare indietro nel tempo nel nostro presente grazie alla cronovela di Kronin per fermare Uno che sta creando Due. Il finale è inaspettato non tanto per la scelta del Pikappa del futuro, ma anche per la decisione che prende Uno legata alla sua coscienza di essere più di un freddo computer. E per un collegamento inaspettato con l’inizio della storia.
                            La storia è molto buona, forse non quanto gli ultimi due numeri ma siamo su buoni livelli. C’è l’avventura, c’è una piccola parentesi di introspezione e c’è il viaggio nel tempo. C’è la frittolata, ma quello è ovvio. E poi i disegni di Cabella mi sono piaciuti proprio tanto, a partire dalla tavola doppia con il titolo fino alla fine.
                            Vogliate gradire quale gentile omaggio…(Ambrosio, Barbaro) è una storia che sembra un divertissement stile la breve S.A.S. di Vitaliano di qualche numero fa, ma che in realtà si lega alla continuity perché si ritorna a parlare di Zondag! Certo, visto che la chiusura della serie penso fosse già nell’aria, immagino Ambrosio l’abbia fatto per chiudere una questione rimasta aperta che sapeva di non poter sviluppare in una storia lunga. E’ comunque degno di nota scoprire che un evroniano regredisce a spora in condizioni di forte rischi, e così è successo anche a Zondag. Bah, comunque mi ha fatto sorridere e ho apprezzato il tentativo di tappare il buco su Zondag.
                            La PK Mail si interroga ancora sul centenario pikappico portando una soluzione, poi c'è una risposta meravigliosa “Ma quanto ti hanno dato in matematica l’anno scorso? L’ergastolo?”), le sorti di Lukhaas (PK # 21) liquidate in una battuta, la lollosissima risposta sul fatto che Ambrosio non ha telefono ma usa piccioni viaggiatori con la labirintite per non farsi intercettare dalle spie aliene, e l’angolo della commozione. Tre pagine di divertimento puro, le vette massime della Posta di questa serie.
                            Sul Notebook l’unico accenno alla grande battaglia sulla Terra avvenuta un mese prima, mostrando articoli di giornale… peccato che nella storia è come se niente fosse successo.
                            Teknoforum ci mostra la Ducklair Tower del 3059 di proprietà di Pikappa, il tutto in 6 pagine addirittura! Il Pkonfidential gioca sui paradossi temporali e L’Eco della Macchinetta diverte con un Catenacci lupo mannaro.
                            « Ultima modifica: Martedì 8 Mar 2011, 23:09:28 da Everett_Ducklair »

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                              Re: PK Frittole: Discussione generale
                              Risposta #13: Giovedì 24 Set 2009, 22:45:25
                              PK – Pikappa (Frittole) # 028 – A nove secondi dalla fine



                              Ecco, questa è una storia inutile. E pure brutta, in generale, sotto tanti aspetti, segno della decadenza della rivista in questi ultimi numeri. Si punta ancora su un evento da shock e preoccupante, che pretende di avere continuity con un elemento del numero scorso ma senza esplicitarla e infine facendo un collage orrendo.
                              A nove secondi dalla fine (Foschini, Dalena/Gervasio/Rigano/Tosolini) non è una storia: sono in realtà tre storie distinte unite da una trama di fondo. Se questo pareva originale e ci stava sul primo speciale pikappico, qui è del tutto fuori luogo e dimostra al massimo l’incapacità di costruire una storia più lunga di quelle per "Topolino" senza spezzarla. In pratica Uno sta per essere distrutto da un virus trovato navigando tra i file dei Guardiani (e qui si ipotizza sia quello il motivo della sua fine che porterà all’avvento di Due visto un mese prima, cosa che immagina il lettore ma che non viene mai menzionata). Allora Pikappa va su un pianeta ad aiutare dei ribelli per prendere un materiale che servirà a salvare Uno, Lyla andrà alla Robolab per recuperare un’altra cosa e Lyo rovisterà nei suoi magazzini per trovare un terzo elemento utile. Per ciascuno dei 3 una diversa storia con un diverso disegnatore. Mah: la prima microtrama è banale, e anche Dalena non è al massimo della forma; la seconda vede uno che non sembra Rigano nemmeno se avesse avuto un crampo a una mano, non è di certo lui in barba ai credits, ma non riesco a capire chi sia, so solo che non mi piace; la terza vede un buon Tosolini all’opera, anche se rende Lyo un po’ basso. Da notare che è l’unica storia finora dove si fa accenno al suo essere un droide, ma non fa praticamente uso delle sue abilità (a parte che spacca un muro). Il “prologo” e l’ “epilogo” sono disegnati da un Gervasio sotto tono. Unica particolarità è che il titolo della storia appare solo alla fine, quando appunto mancano 9 secondi alla distruzione di Uno.
                              Bleah!
                              Indizi (Ambrosio, Cabella) è una breve un po’ insipida ma Angus fa meno la figura dell’idiota e ed è interessante vedere la parte superiore del fumetto ambientata nel passato e quella inferiore nel presente. Sperimentale. Buoni i disegni di Cabella.
                              La PK Mail si prende ancora 3 pagine per smentire i conti sul centesimo numero e stabilire che era 4 numeri fa, per sfottere le mail e le witchers, per sfottere un “soggettone” su PK che combatte con le Witch, e per prendere il giro un cosiddetto esperto di fumetto! Lol!
                              Inutile il Teknoforum, e anche il Backstage che è solo una marchetta per pubblicizzare la statuina dell’evroniano che sarebbe stata in vendita con Disney Parade n. 47.
                              D’intrattenimento il Pkonfidential, L’Eco della Macchinetta invece fa piegare dal ridere prendendo in giro Ambrosio!

                              PK – Pikappa (Frittole) # 029 – L’orologio del mondo



                              Numero difficile da giudicare, con pregi e difetti ma con questi ultimi che superano i pregi.
                              L’orologio del mondo (Ambrosio, D’Ippolito/De Lorenzi/Freccero/Mangiatordi) riunisce il bene di questa serie, cioè una bella avventura che si fa leggere e il ritorno di Kronin finalmente in una lunga, con il peggio, cioè la frittolata (che qui è quasi plagio) e 4 disegnatori su una sola storia, e stavolta non è che ci sono le microtram per fortuna. Comunque c’è di buono che i disegnatori sono quanto di meglio offra il pantheon di giovani artisti Disney, e realizzano un ottimo lavoro, ma lo stacco stilistico c’è e si nota.
                              Perché quasi plagio? Be’, penso di non offendere nessuno se dico che una trama che si basa su un grande nulla creato per errore durante un esperimento e partito dal futuro sta cancellando il tempo inesorabilmente, con cronopirata di turno che contatta Pikappa per salvare il tempo e l’universo, mi ricorda fin troppo la mitica e bellissima “Carpe Diem” di Francesco Artibani (PKNA # 14)! Qui è inserita tutta la manfrina su questo Orologio del  mondo che è servito a costruire Time 0, ma per il resto non cambia molto. Se quindi l’avventura è buona, è troppo pesante il debito verso quell’illustre predecessore. Almeno con Due le cose erano diverse! Per i disegni invece nulla da dire: perfino D’Ippolito che avevo liquidato con troppa fretta qualche numero fa qui mi colpisce favorevolmente, così come De Lorenzi,, anche se i miei favoriti sono il bravissimo Mangiatordi e (pag. 18 è da sbavo) e l’eclettico e “rude” Freccero.
                              Black Dragon (Ambrosio, Gervasio) è un insulso quanto inutile tentativo di riprendere personaggi e ambientazione di “Nemico invisibile”: siamo a Little Tokyo, ci sono Jotaro e Kenzaburo e… c’è un’inutile avventura a sfondo magico che vorrebbe servire nella mente di Ambrosio a spiegare come anche nel mondo tecnologico di oggi esista la magia! Bah e bah…
                              La PK Mail informa e aggiorna sul fatto che arrivino molto più lettere di protesta contro questa serie di PK rispetto a quelle di elogi… il PK Team tenta di spiegare che di solito chi scrive lo fa per lamentarsi e che chi legge PK dalle origini è cresciuto. Sappiamo tutti che sono storie perché anch’io adesso a 21 anni se mi leggo uno dei PKNA o PK2 che ho noto una differenza qualitativa notevole rispetto a quello che mediamente ha saputo offrirci il Frittole. Per il resto tanti inviti ad andare giù a giocare, psicanalisti per Sisto e sbeffeggi ad Ambrosio.
                              Teknoforum illustra in 2 pagine la configurazione di Time 0 e poi include in altre due pagine un test (per metà solo divertimento) per entrare nella Tempolizia.
                              Il Pkonfidential si concentra sugli oggetti che vedremo nel futuro, e L’Eco della Macchinetta si concentra sulla gara di poesia in cui vince Catenacci.

                              PK – Pikappa (Frittole) # 030 – Vigilia bianca



                              Ecco un altro abominio, gemello perfetto di due numeri fa. Passi (a forza, ma passi) che come ci sono state le storie con riferimenti prettamente estivi nei mesi di agosto la storia del numero di dicembre sia a tema puramente natalizio, ma che questa sia un ignobile pastone di 3 trame diverse cje nulla hanno a che fare l’una con l’altra mi pare veramente ingiustificabile. Almeno in A nove secondi dalla fine c’era un labile filo conduttore, qua per niente. Vigilia Bianca (Ambrosio/Arrighini/Foschini, Barbaro/L. Pastrovicchio/Tosolini) è una summa dell’orrido. Cioè, è come se fossero 3 storie del "Topolino" della settimana di Natale. La prima con protagonista Pikappa che insieme agli altri Guardiani viene attirato in una trappola evroniana viene spezzata in 3 parti e intervallata delle altre due storielline (ritorna Krobs, visto in Trasporto valori, anche se qui perde il suo colore bianco e nero per prenderne uno marroncino uguale a quello della copertina del n. 22… bah! Inoltre è assistito da un socio che si esprime a versi, chiara scopizzat…ehm, citazione da Star Wars). In questa storia si salvano solo i disegni del Pastro. La seconda è insulsissima, vede Lyo che tenta di spiegare a Lyla e Uno la bellezza del Natale e dello spirito natalizio, e per farlo li porta su un pianeta dove è sempre Natale ma devono affrontare un robottone, tal Kill Bilious (ma pensa te, anche Tarantino… Arrighini, che combini?), si salvano solo alcune battute e i disegni di Barbaro. Infine Angus riesce per l’ennesima volta in questa terza serie a risolvere un caso per caso. Mamma mia che schifo.
                              Parlo subito del Backstage, in cui Ambrosio giustifica i 3 sceneggiatori e disegnatori perché si sono svegliati tardi a fare il numero e i tempi erano stretti… gliene fregava così tanto di PK, a quel punto, che si dimenticavano che dovevano commissionare le storie!
                              La breve è invece carina: Fumo e specchi (Ambrosio, Barbaro) parla parallelamente di un mago artista dell’evasione che fa uno spettacolo a Paperopoli, e nel contempo all’evasione che sotto il naso della città compie Vulnus Vendor.
                              La PK Mail si scatena con deliri vari, con lo spazio della critica costruttiva, dell’ottimista (che chiede quanto PK chiude, lol molto profetico) e della bella pensata.
                              Il Teknoforum parlando della Century a partire dalle memorie di Lyo contraddice quello che ai tempi dei primi numeri veniva affermato da Vitaliano su un Pkonfidential: Fausto disse (e io feci notare che si cambiava versione rispetto a PK 2) che la Century era un’industria tessile. Qui Ambrosio recupera invece quanto affermato in PK 2 # 7 e scrive che la Century produceva treni! Vabbè, poi una simpatica mappa dei sotterranei della fabbrica.
                              Il Pkonfidential probabilmente in risposta alle molte lettere pubblicate che chidevano di allegare gadget alla rivista, è interamente dedicato dalle 58 pagine (rimpicciolite eh, ma leggibili) di un manualetto di frasi filosofiche, una specie di prontuario per Pkers. Divertentissimo!
                              L’Eco della Macchinetta non è da meno, narrando dell’augurio natalizio del guru della direttora!

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                                Re: PK Frittole: Discussione generale
                                Risposta #14: Giovedì 24 Set 2009, 22:45:51
                                PK – Pikappa (Frittole) # 031 – Sotto zero



                                Toh, sembra che toccato il fondo si possa solo risalire, anche se di poco. Sotto zero (Ambrosio, fratelli Pastrovicchio) è infatti una storia abbastanza decente, sicuramente avventurosa. Pikappa viene chiamato da Birgit Q per risolvere un problema nato alla base artica della Robolab. Salterà fuori che il problema è un’energia di tipo alieno trovata su Titano, fortissima e incontrollabile perché sembrerebbe senziente. Di più, Pikappa scopre che c’è anche un altro alieno oltre alla forma d’energia, un omone grande e grosso che risponde al nome di Urk. Eh già, pure lui è stato frittolato. Ma al contrario che in PKNA dove apparteneva ad un’altra dimensione ed era finito nel nostro tempo per colpa del Razziatore, qui è un Guardiano del pianeta Thorian, che è stato distrutto per colpa dei Guardiani stessi che continuano ad accumulare schede su schede di informazioni poco edificanti sul loro conto. Fatto sta che anche la forma d’energia è un Guardiano dello stesso pianete, maestro di Urk, impazzito dopo la fine del loro pianeta. Con l’aiuto di Pikappa i due riescono a tornare nello spazio, ma i legami tra Pikappa e Birgit sono definitivamente spezzati. Una storia nella media che intrattiene e che almeno non copia pari pari l’Urk di PKNA. Buoni i disegni dei Pastro, meglio quelli di Lorenzo.
                                Il giudizio (Ambrosio, Gervasio) è una breve piuttosto interessante, in cui Gorthan sfida a duello un altro evroniano che vuole prendere il suo posto. Pikappa fa da arbitro, e sarà più che onesto. Dal Backstage capiamo che prende spunto da un episodio di Star Trek e alla fine della storia è citata la Marvel come nome di battaglia di un wrestler.
                                La PK Mail inizia a mettere la pulce nell’orecchio su grandi cambiamenti che stanno per arrivare, pubblica una foto di Catenacci/Bertoni e continua quello cha sa fare meglio, sbeffeggiare i suoi lettori.
                                Il Teknoforum indaga su Urk e sul suo pianeta (con disegni rigorosamente dei tempi d PKNA), e il Backstage mostra molti bozzetti e disegni a matita della storia breve, con alcune curiosità.
                                Il Pkonfidential si fa leggere, e L’Eco della Macchinetta sa molto di conclusione dell’epopea di questa splendida rubrica, una delle migliori di questa terza serie: infatti la macchinetta viene portata via per riparazioni e non si sa quando tornerà…

                                PK – Pikappa (Frittole) # 032 – The end?



                                La risposta è sì! E’ la fine di questo inglorioso ciclo di storie, e per l’occasione sono annichilite le rubriche solite e la storia ritorna ad essere una sola di 61 tavole come ai tempi d’oro e di conseguenza è eliminata la breve. Di più, la storia è particolarissima per molti motivi, curiosi e catastrofici.
                                The end? (Ambrosio/Cordara, Cabella/Gervasio/fratelli Pastrovicchio) è in tutto e per tutto un atto d’autoaccusa che il PK Team fa in merito allo sciagurato progetto di PK – Pikappa. La storia prende le mosse dal vano dove è stata riposta la spora di Zondag nella storia breve di PK # 27. Alcuni evroniani fedeli al generale decidono di farlo tornare in forma, e subito Zondag ordisce un piano assurdo per diventare imperatore di Evron. Rapisce Kronin e ruba la sua cronovela, e con essa torna al momento della nascita dei Guardiani della Galassia e impedisce che venga fondata l’alleanza. Intanto sulla Terra Vulnus Vendor trasforma con un suo gas ogni paperopolese in un mostro, ma all’improvviso tutta la storia va su un piano temporale diverso, uno senza Guardiani: Paperino consegna pizze a domicilio per il pizzaiolo baffuto visto in O.G.R.E., Angus Fangus è il direttore di Channel 00, Birgit lavora per lui e Lyla (fidanzata con Tyrrel Duckard) lo stima. Vulnus Vendor infine è uno stimato scienziato, benefattore dell’umanità e uomo più ricco del mondo. E’ ignoto come il solo fatto di far sparire i Guardiani possa aver cambiato tante cose che non c’entrano niente, mala nuova situazione è questa. A questo punto gli evroniani capeggiati da Zondag attaccano Paperopoli, e Paperino (che è finito per caso nella 00 Tower) insieme ad Angus, Vendor e Lyla (non Birgit che è già stata coolflamizzata) finiscono nei sotterranei del palazzo che ospita il web-giornale. Lì trovano una cella criogenica in cui riposava Juniper, aliena del pianeta Corona, che decide di aiutare i nostri ad affrontare gli evroniani. Intanto Zondag ha scoperto che a causa del suo piano gli evroniani sono diventato un popolo pacifico e amico di tutti, e mentre Juniper e Lyla muoiono per mano dei soldati evroniani, Zondag al culmine della rabbia uccide Vendor e avrebbe fare lo stesso con Paperino e Angus, ma un ologramma appare nella sala: è il Pikappa, che spiega a Paperino come eliminare Zondag e poi gli spiega cos’è successo, facendo trasparire dalle sue parole di essere il nostro Pikappa, quello originale che abbiamo conosciuto nelle prime due serie.
                                Alla fine Paperino e Angus riescono a scappare e tornare sulla Terra, chiedendosi cosa accadrà domani e affermando di non sapere cosa riservi il futuro.
                                Una fine indegna, codarda e umiliante per una serie che di certo non è nata né continuata sotto una buona stella. Oltre al Pikappa originario, altre strane citazioni che si rintracciano sono la panoramica di Paperopoli vista all’inizio del primo numero (e presente nel poster allegato) con un’altra torre al posto della Ducklair Tower, Flagstarr il fattorino di Channel 00 nella prima serie, la locandina di un film intitolato “Antico futuro” come la storia di PKNA # 18, con lo stesso disegno della copertina di quel numero ma al posto di PK abbiamo Everett Ducklair che risulta essere pure il regista del film, Paperina e Qui Quo Qua coolflamizzati, il generale Wisecube, la citazione di “Patemi” e vabbè, la già citata Juniper. Dal punto di vista grafico, se la prima parte non sembra essere peggio dell’andazzo degli ultimi numeri grazie a un Cabella decente, Gervasio non si spreca a migliorare la parabola discendente che lo contraddistingueva recentemente mentre tanto Lorenzo quando Alessandro (ma specie quest’ultimo) Pastrovicchio fanno del loro peggio per disegnare a casaccio, tanto che le facce dei personaggi cambiano a seconda dell’uno o dell’altro, e l’esempio più eclatante è su Juniper che ci diventa pure bionda nell’ultima vignetta in cui appare (oltre ad essere fin troppo mascolina fin dall’inizio, tanto da renderla non accostabile se non per il nome alla Juniper di PK 2).
                                Un abominio di trama e di disegni quindi, un pastrocchio che vuole solo chiudere alla peggio questa serie abbandonata dai lettori e dagli autori.
                                Il resto del giornale è composto da un editoriale all’inizio, dove Pikappa annuncia la fine della terza serie e l’uscita il mese dopo di PK Realoaded. Poi c’è Aria nuova a PK! In cui i simpaticoni mettono per 3 pagine foto dei componenti del PK Team affiancati da pupazzi, che sarebbero stagisti e nuovi acquisti del futuro PK Team. Infine il Teknoforum si prodiga di mostrare per 6 pagine tavole, disegni e copertine di PKNA con poche parole di presentazione della saga, e infine la dichiarazione chiara sul fatto che dal mese successivo sarebbe arrivata la ristampa di PKNA. In realtà quelle parole farebbero pensare anche al fatto che intanto che andava avanti la ristampa il PK Team avrebbe lavorato su nuove idee da pubblicare alla fine del Reloaded, ma così come sappiamo non è stato.
                                C’è anche L’Eco della Macchinetta a dir il vero, ma consiste solo dell’immagine di pezzi meccanici (probabilmente della macchinetta in riparazione, vedi numero precedente) con la scritta “Stiamo lavorando per voi. Come sempre, del resto”. Mah.

                                E così è finita. Un lavoro immane, più di quel che credessi, questa analisi dettagliata dei 32 numeri che la Disney Italia ha fatto uscire per questa terza sciagurata serie. Chi me l’ha fatto fare? Me lo chiedo anch’io, non vedendo un soldo per quest’opera. Ma sentivo che c’era bisogno di avere un qualcosa di più argomentato su questa serie, che essendo sempre sommariamente considerata merda (permettetemi il termine) non ha goduto di attenzione ai particolari e anche nello sterminato web non si trovano recensioni o commenti sui singoli numeri di PK – Pikappa. Nemmeno nei forum pikappici.
                                Il significato del mio lavoro, oltre a quello di coprire un buco nell’analisi delle testate pikappiche, è stato quello di rivivere le storie che io leggevo mese dopo mese in diretta in quegli anni e cercare di offrire il mio punto di vista sulla questione, punto di vista che ho cercato di rendere il più oggettivo possibile nonostante molte volte probabilmente non lo sono stato. Il punto di vista di uno che prima di iniziare questa serie aveva letto solo un terzo di PKNA e tutto PK 2 (cioè un punto di vista strambo). Volevo soprattutto mostrare come ci fossero stati degli episodi più che buoni, delle storie appassionanti e coinvolgenti anche in questa serie, oltre a storie che hanno pagato il caro prezzo della qualità per la ridotta lunghezza della storia e l’abbassamento del target di riferimento. Volevo far vedere come Ambrosio tra il 2002 e il 2004 non fosse ancora quel nemico per tutti gli amanti di fumetto Disney, come è adesso, ma sapeva anche realizzare belle storie godibili e appassionanti. Volevo fornire una guida per chi stesse leggendo in questi mesi per la prima volta la serie, nella ristampa offerta dalle pagine di Paperinik Cult.
                                E volevo in definitiva dire che quindi, nonostante davvero in media (dunque non sempre, anzi) il livello qualitativo si fosse abbassato, molte avventure sarebbero potute essere apprezzate, e la serie valutata meglio, se non fosse quasi totalmente la versione frittole dei personaggi e degli eventi delle prime due serie di PK. Se si fosse voluto dare un’altra identità segreta a Paperino, sempre in una Paperopoli di un’altra dimensione, con un costume nuovo e personaggi nuovi e situazioni un po’ varie e diverse, anche con l’abbassamento di target la serie non sarebbe stata così bistrattata.

                                Un tentativo di revisionismo storico il mio, insomma, che vuole gettare nuove luci su quel progetto che verso la fine non godeva della fiducia di nessuno. Ovviamente ci saranno lacune e mancanze, come riferimenti a fumetti/telefilm/film/libri che non ho colto (specie da parte di Ambrosio), e invito chiunque ne sappia di più a commentare. Così come invito chiunque a dire la sua in merito al mio studio da questa serie.
                                So che sono “approfondimenti destinati a far discutere…” (cit.)

                                 

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