Mi sa che io sono veramente di un'altra generazione rispetto a tanti utenti, perché per me MMMM non è mai stato un fumetto molto "adulto" o "difficile" da capire anche per dei bambini: erano gli altri fumetti Disney ad essere da ultimo diventati troppo "semplificati", con l'eccezione di PKNA e PK2, ovviamente.
Devo essere sincero: non ho mai trovato grandi differenze di lettura o contenuti tra Anderville e numeri successivi da una parte, e, per esempio, Topolino e i segreti di Casadiavolo (Martina/Scarpa, fine anni '70).
Anzi, all'inizio, MMMM per me era il recupero di quel Topolino noir, giallo ecc che era andato perduto sulle pagine del Topo. E per me era stata una sconfitta vedere Topolino negli anni '90 che se la districava sempre con ladri di polli, quando la storia raggiungeva giusto la sufficienza (con qualche rara eccezione, alle quali ho già accennato).
Ma, se ho ragione, credo che ciò potesse significare solo una cosa: il "livello" del Topolino sul quale voi giovani vi siete formati era totalmente diverso da quello che io avevo imparato a conoscere, ed al quale i temi trattati in MMMM non erano affatto estranei.
Riprendiamo Casadiavolo (che lessi quando avevo dieci anni, nel 1985, precisiamolo), dove abbiamo: un incidente d'auto misterioso, Pippo che parla di cadaveri, due furfanti infingardi come pochi, che non si fanno problemi a puntare le armi contro i nostri eroi, ed un Topolino mezzo Poirot, mezzo MacGyver che se la cava con la sua intelligenza, con un tasso di violenza normale per l'epoca...
Per me il problema va quindi ribaltato: non è MMMM ad essere fuori scala per qualsiasi pubblico, ma era il Topolino dell'epoca ad essere troppo in basso rispetto alle serie collaterali, che erano veri capolavori nel loro essere "adulti" qualsiasi cosa questo aggettivo voglia mai dire (thanks, Vitaliano).
PS: come hai ragione, Franka...