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MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale

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    Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
    Risposta #60: Martedì 10 Ago 2010, 00:40:10
    PKNA e PK2 non mi hanno mai convinto appieno, forse perchè sono molto legato al Paperinik classico, il diabolico vendicatore! ;) MM era decisamente superiore.

      Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
      Risposta #61: Martedì 10 Ago 2010, 00:41:32
      Mi dispiace fare il pessimista menagramo, ma credo (anzi, sono praticamente sicuro) che la Disney non manderà mai in ristampa un fumetto che considera (e sottolineo LEI, non NOI) un flop da tutti i punti di vista.  Se poi dovesse mai capitare una cosa del genere per essere abortita dopo 5 numeri come è stato fatto per tutte le altre testate New Generation, bè... che MM riposi in pace e resti dove! Mano ai mercatini!
      Nemmeno una raccolta con le rese (se ce ne sono ancora)? :o

        Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
        Risposta #62: Martedì 10 Ago 2010, 01:22:01
        Bè, hai centrato l'altra differenza di fondo fra i due prodotti: uno riprende e rinnova insieme (MM), l'altro rinnova e basta (PK).
        Vero è che PKNA se non altro non nega e resetta le origini del Paperinik classico (a differenza di un certo successore ::)), però sviluppa la tematica supereroistica, che nulla ha a che vedere con il primordiale Paperinik, quello martiniano...

        Però, almeno io, mi sono affezionata a PKNA prima che a Paperinik classico e qualunque altro prodotto Disney... non posso che darne atto, non per questo ne sono fissata. ;D
        Perciò mi pare ovvio che ognuno preferirà sempre la versione con cui è cresciuto, indipendentemente dalla qualità (alta in entrambi i casi, comunque, IMHO). :)

        Tornando a MM... anch'io temo proprio che non ne vedremo ristampe, a giudicare da quanto esso abbatta il canone disneiano, in primis...
        « Ultima modifica: Martedì 10 Ago 2010, 01:22:58 da Lyla_L »

          Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
          Risposta #63: Martedì 10 Ago 2010, 10:41:47
          Citazione
          Secondo me proprio qui sta il nocciolo della discussione, infatti, se si vuole riflettere sul tema del target delle storie Disney: l'apparenza
          Sapevo che ne sarebbe venuta fuori una discussione interessante!
          Parlando moooolto  in generale, specialmente guardando la tua equazione, hai ragione.
          Anche se dire che PKNA era un fumetto sempre accessibile a chiunque mi pare un po' azzardato. Di certo lo era più di MM, indubbio. Molte storie possedevano proprio diversi livelli di lettura, così da poter essere comprese più superficialmente da un bambino e più approfonditamente da un adulto. Però mi darai atto che in diverse storie se non si va a cogliere quella riflessione matura che non tutti possono cogliere, il tutto perde parecchio in senso.
          Non posso non fare l'esempio (uno per tutti) di Frammenti d'Autunno: se non si coglie la profondissima disamina finale che Enna compie tramite Vertighel (e che tu hai perfettamente analizzato nella tua splendida recensione) e tutti gli altri numerosissimi spunti di riflessioni tematiche disseminate e nascoste lungo la narrazione, che cosa ci resta? Una storiellina d'amore all'acqua di rose? Un fanta-thriller giudiziario? Non è cosa molto allettante, specie per un bambino, sono sicuro che si annoierebbe abbastanza.
          Lo stesso vale per parecchie altre storie che seguono lo stesso ragionamento. Con questo non voglio dire che tu non abbia ragione eh, Everett, solo non del tutto, ecco!

          Citazione
          PKNA e PK2 non mi hanno mai convinto appieno, forse perchè sono molto legato al Paperinik classico, il diabolico vendicatore!  MM era decisamente superiore.
          Bè, questo non è molto corretto. Non il fatto che ti sia piaciuto poco PK, ma il fatto che reputi decisamente superiore MM solo perchè l'altro non incontrava il proprio gusto soggettivo.
          Inoltre ti assicuro che il Paperinik di molte storie di PKNA/PK2 (Trauma su tutte) era molto, molto, molto più prosecutore della sua tradizione da vendicatore che quasi tutte le storielline sul personaggio dagli anni '80 in avanti.
          Avendoli letti ed amati entrambi mi sento di dire che PKNA (e forse anche PK2) fossero un pochino sopra MM, qualitativamente. Roba di poco, comunque.

          Citazione
          Nemmeno una raccolta con le rese (se ce ne sono ancora)?
          MM è stata, forse, la testata Disney NG che ha venduto di meno. Credo anche meno di PK-Frittole e X-Mickey. Quindi perchè la Disney dovrebbe tentare di rifilare al pubblico le ristampe o le rese di una testata che non ha venduto (e che inoltre non vede di buon occhio)? Inoltre se dovessero interrompere in corso una riproposizione di un fumetto con tanta continuity come MM, l'ultima briciola di senso andrebbe a farsi friggere.

          Citazione
          Ad ogni modo, non posso che premiare Tito per l'ardita Fatica, e per averla diretta in modo così esemplare... sempre e comunque tanto rispetto per le sue trame migliori, fra le quali non posso fare (mai) a meno di ricordare il grande Trauma...
          Non me ne vogliano i fan accaniti di Anderville, che reputo un capolavoro gigantesco e adoro dalla prima all'ultima vignetta, ma credo proprio che Trauma rappresenti la più alta vetta raggiunta dal grande Tito non solo in ambito Disney, ma proprio in senso generale. Amen.

            Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
            Risposta #64: Martedì 10 Ago 2010, 13:10:47
            Anche se dire che PKNA era un fumetto sempre accessibile a chiunque mi pare un po' azzardato. Di certo lo era più di MM, indubbio. Molte storie possedevano proprio diversi livelli di lettura, così da poter essere comprese più superficialmente da un bambino e più approfonditamente da un adulto. Però mi darai atto che in diverse storie se non si va a cogliere quella riflessione matura che non tutti possono cogliere, il tutto perde parecchio in senso.
            Non posso non fare l'esempio (uno per tutti) di Frammenti d'Autunno: se non si coglie la profondissima disamina finale che Enna compie tramite Vertighel (e che tu hai perfettamente analizzato nella tua splendida recensione) e tutti gli altri numerosissimi spunti di riflessioni tematiche disseminate e nascoste lungo la narrazione, che cosa ci resta? Una storiellina d'amore all'acqua di rose? Un fanta-thriller giudiziario? Non è cosa molto allettante, specie per un bambino, sono sicuro che si annoierebbe abbastanza.
            Ecco, Frammenti d'Autunno è una di quelle cose che, tanto sei d'accordo, andrebbe schiaffata ovunque come esempio di vetta pknaica, affiancato da tanti altri, ma rappresenta, per quanto mi riguarda, quella del tutto Intoccabile.
            Ma, in realtà, ho maturato questa opinione di Frammenti solo dopo una seconda, più attenta, lettura: non mi era rimasto granché di quel numero, lì per lì, dato che sulle prime gli prestai l'attenzione di un bambino che guarda dei disegnini su un foglio, pieno di paperi antropomorfi che squaquerano un po' di cazzate, in una giornata di noia e non certo per diletto (che paroloni), e quindi, insomma, mi sono messa a leggiucchiare sfruttando l'abilità mnemonico-cognitiva di uno scoiattolo. :P
            Quindi vedi bene che quello che dici vale eccome, e dipende soprattutto dal modo con il quale focalizzi la lettura, in primis.
            Una mia amica, sempre tanto per fare esempi, detesta un determinato anime che adora in forma di manga, "solo" perché l'anime è un'altra storia rispetto ad esso, con nomi e accadimenti del tutto sballati. Oppure le riesce difficile, comunque, leggere un fumetto se i disegni non le piacciono. E basta tanto così per mandare a quel paese qualunque riflessione insita, mica solo l'età... :D
            Tutte queste righe di sproloquio erano per lasciar intendere altri motivi che potrebbero spingere un lettore a non apprezzare un certo prodotto, non parlando solo di PK, ma soprattutto dell'argomento del topic, il povero bistrattato MM. Poco sotto, nel tuo stesso post, affermi che è stato il prodotto con minori incassi. Non ci crederei neanche a vederlo, se non mi ponessi le premesse citate nella parte finale dell'introduzione o quelle che ho appena esposto.

            Però che roba, meno incassi del Frittole... ma si può? :-X

            Non me ne vogliano i fan accaniti di Anderville, che reputo un capolavoro gigantesco e adoro dalla prima all'ultima vignetta, ma credo proprio che Trauma rappresenti la più alta vetta raggiunta dal grande Tito non solo in ambito Disney, ma proprio in senso generale. Amen.
            A me Trauma ha, per così dire, emozionato di più, ma qualitativamente reputo Anderville praticamente un suo pari. Per il resto, non ho letto nulla di non-Disney fra le sue sceneggiature.
            « Ultima modifica: Martedì 10 Ago 2010, 13:13:24 da Lyla_L »

              Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
              Risposta #65: Martedì 10 Ago 2010, 13:30:23
              Citazione
              Poco sotto, nel tuo stesso post, affermi che è stato il prodotto con minori incassi. Non ci crederei neanche a vederlo, se non mi ponessi le premesse citate nella parte finale dell'introduzione o quelle che ho appena esposto.
              Non posso averne la certezza assoluta, nessuno credo conosca i reali dati di vendita di MM, ma già il fatto che sia durato solo 12 numeri (insieme a vari altri fattori) mi fa ipotizzare questa cosa. Frittole e X-M sono durati entrambi ben 30 numeri, quindi per forza di cose mi vien da pensare ad una loro, seppur di poco, migliore situazione commerciale.

              Citazione
              A me Trauma ha, per così dire, emozionato di più, ma qualitativamente reputo Anderville praticamente un suo pari. Per il resto, non ho letto nulla di non-Disney fra le sue sceneggiature
              Di Faraci extra-disney ho letto poco. Sembra comunque che al di fuori della Casa del Topo non sia così largamente apprezzato come all'interno. Sembra, eh. Su Dylan Dog mi pare sia considerato un autore nella media, con storie buone e meno buone. Su Tex ha fatto ancora poco, non saprei dire. Di Diabolik ne ho letti diversi di suoi, sono ottime storie, ma non mi sembrano molto distanti dalla classica media qualitativa del fumetto, che comunque non mi fa impazzire.

              Per Trauma meglio di Anderville ci sarebbe da fare un post grosso come una casa. Sintetizzando al massimo, direi che sono d'accordo con quello che dici tu. Trauma ti emoziona, Trauma è un ciclone, è un pugno nello stomaco, ti stende e poi ti fa capire. Anderville è "solo" un grandissimo capolavoro, manca però delle sensazioni di Trauma.


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                Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                Risposta #66: Martedì 10 Ago 2010, 15:22:17
                Ho letto per la prima volta Trauma pochi minuti fa, non mi ricordavo quanti punti di contatto ci fossero tra gi evroniani di Tito Faraci e gli alieni Morb, della miniserie Bonelli Brad Barron, sceneggiata sempre da Faraci. Sembrano gli stessi alieni! Anche il modo di narrare e scrivere le battute è il medesimo, suo riconoscibilissimo marchio di fabbrica.
                L' ho trovata indubbiamente una grande storia, ma mi pare molto difficile trovare un paragone tra Trauma e Anderville, sono due prodotti così...diversi, che ogni preferenza credo possa essere data solamente dal gusto personale, più che dai meriti e demeriti delle due storie in se.
                Così come MM o Pkna o pk2 andrebbero visti per come sono belli ognuno per conto loro, e non mettendoli in paragone. :)

                Ad esempio Anderville (e tutto MM) si avvicina sicuramente di più ai miei gusti cinematografici e letterari per le tematiche e le ambientazioni rispetto alle storie di Pkna, però non direi che MM sia per questo superiore alle storie pikappiche (ma non dico che l'abbiate detto voi, sia chiaro, esprimevo solo un pensiero);)
                « Ultima modifica: Martedì 10 Ago 2010, 15:23:28 da bacci88 »

                  Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                  Risposta #67: Martedì 10 Ago 2010, 16:19:14
                  Toh, stavo proprio pensando "chissà che ne pensa bacci di tutto ciò?" :)

                  Non ho letto Brad Barron , ma so bene che la somiglianza tra gli Evroniani e i Morb (organizzazione sociale, gradi dei soldati, Imperatore) fu una di quelle cose notate immediatamente da chi seguiva Tito sia in Disney che in Bonelli. L'ispirazione dagli Evronz c'è tutta, sicurissimo.

                  Per il paragone Trauma-Anderville e PK-MM: in parte hai ragione, i temi affrontati sono diversissimi, ma è anche vero che concettualmente sono lo stesso fumetto. La stessa voglia di innovare, di abbattere i canoni, di alzare il target di creare storie davvero mozzafiato c'è ed è identica in entrambi.
                  Poi, per la preferenza di uno o dell'altro dei due capolavori maximi di Faraci è ovvio che un po' va a gusti, ma credo anche che, oggettivamente, Trauma possegga qualcosina in più, proprio poco, ma quel poco si sente.

                    Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                    Risposta #68: Martedì 10 Ago 2010, 16:44:39
                    Forse quel poco in più che senti è un maggior coinvolgimento personale, come un'incarnazione nei panni del protagonista... è una sensazione particolare che l'autore, almeno a me, in Anderville ha sì trasmesso, ma in minor quantità, rispetto a Trauma.
                    E' vero, comunque, per mettere a confronto i due numeri in questione ci vorrebbe un post gigantesco :P secondo me, sono entrambi due must read, "faracianamente parlando" ;D, due colossi...

                    Quanto alla superiorità ha ragione bacci... c'è buonissima parte anche di gusto personale, aldilà dell'innegabile qualità di certe storie!
                    « Ultima modifica: Martedì 10 Ago 2010, 16:45:35 da Lyla_L »

                      Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                      Risposta #69: Martedì 10 Ago 2010, 17:23:16
                      Gasp! Che discussione interessante che è venuta fuori, tra ieri e oggi! Purtroppo in questi giorni ho poco tempo per connettermi, ma adesso dico anche io la mia...

                      Secondo me proprio qui sta il nocciolo della discussione, infatti, se si vuole riflettere sul tema del target delle storie Disney: l'apparenza. Nello stile di narrazione, nelle ambientazioni, nella varietà e tipologia dei generi narrativi esplorati, PKNA è un fumetto secondo me perfettamente accessibile a lettori di tutte le età, pur affrontando riflessioni filosofiche/psicologiche/letterarie certamente "alte" e rare da trovare in un fumetto Disney, perlomeno in modo così sistematico e ben descritto. Pk2, pur affrontando altrettanti temi di quella caratura lo fa in un contesto diverso, più calato nella Paperopoli-metropoli americana moderna che nel colorato spazio fantascientifico, come scrissi qualche giorno fa sul topic di PK2. Il contesto, l'ambientazione, i toni erano codificati in modi comprensibili ovviamente anche da un bambino, ma forse con meno trasporto di un adulto, che poteva immedesimarsi nel Paperino con un lavoro fisso che deve vedersela coi turni e i colleghi. MM era ancora più estremo in questo senso, facendo dell'ambientazione urbana, della claustrofobia, dei toni di narrazione molto forti e di genere la propria bandiera, e quindi forse con scarso appeal nei confronti della grande fascia di lettori, cioè bambini, che si trovavano di fronte un fumetto cupo e hard-boiled. Ovviamente poi qui si differisce da PK anche nelle tematiche, ma tutto questo per dire che un fumetto (Disney ma non solo, Disney di Nuova Generazione ma anche Disney classico) può essere considerato adulto sia per le tematiche affrontate sia per i toni del racconto, e non sempre questi due aspetti vanno a braccetto. Azzardando un ardito paragone che serve solo ed esclusivamente a dare un'idea, in equazione matematica...
                      PKNA : Barks = PK2 & MM : Don Rosa
                      ... partendo dal post di Everett, e anche dal successivo di Lyla, quindi, con i quali mi trovo perfettamente d’accordo. Sia PKNA che MM sono, seppur a livelli diversi, a seconda di come ognuno la vede, incredibilmente più adulti e maturi della stragrande maggioranza di storie Disney degli ultimi anni, con le dovute eccezioni; ognuno di questi fumetti è stato caratterizzato da una svolta epocale dalla continuity classica, da un impensabile, all’epoca, inserimento di innovazioni e, a loro modo, anche da un recupero di elementi che col tempo erano andati perduti. Sul fatto che nessuno dei due sia un fumetto propriamente adatto a dei bambini non si discute, anche se, secondo me, non sono per loro completamente inaccessibili. Certamente il modo in cui lo affrontano un bambino e un adulto/ragazzo è totalmente differente. Ed è qui che vedo la sostanziale differenza che avete già fatto notare: tanto PKNA che MM mettono sul piatto numerosissime tematiche e spunti di riflessione, ma in un modo diverso. Provo a spiegarmi: PKNA è un immenso oceano di riflessioni, ideali, temi e affini, ma sono abilmente nascosti da una vicenda all’apparenza meno intricata e complessa, che può persino risultare piacevole anche a dei bambini, per certi aspetti, mentre MM, che sotto l’aspetto filosofico e introspettivo ha, inevitabilmente, meno spunti da offrire, ma tutto ciò che ha lo spiattella con un realismo incredibile, facendoti toccare con mano i problemi più drastici e attuali della realtà di oggi, in modo molto più diretto che non PKNA. Per questo, mi trovo d’accordo sul fatto che MM sia meno adatto a un pubblico molto giovane rispetto a PKNA, per quanto poco possa esserlo egli stesso.

                      Infatti, rileggendo quanto ho scritto appena adesso al riguardo, mi viene in mente anche un altro aspetto interessante: se è vero che le tematiche più forti sono “mimetizzate” sotto una vicenda meno intricata, è anche vero che è senza dubbio esse che lo rendono amato e lodato da noi con tanta insistenza. Il risultato, quindi, è che spesso il principale motivo di apprezzamento per le storie siano questi spunti e queste idee, che però, spesso, risultano effettivamente incomprensibili per un bambino, che così si potrebbe imbattere in un capolavoro senza valutarlo positivamente, appunto perché non capisce tutte ciò che ci sta dietro (ed è qui che calza a pennello l’esempio di Frammenti d’autunno, al quale, però, rispondo tra un attimo).

                      Paragone azzardato per paragone azzardato, ne faccio uno anch’io, per provare a farmi capire meglio. Pensiamo ai due come a due film, PKNA e MM, due film che non c’entrano niente con ambientazioni e tematiche dei due fumetti, due film qualsiasi. PKNA è il classico esempio di film che tutta la famiglia guarda insieme spaparanzata sul divano, figli e genitori: è anche, però, il classico esempio di film in cui, a certe uscite, i genitori e i figli grandi sghignazzano e i figli piccoli li guardano allibiti chiedendosi cosa cavolo ci sia da ridere in quella scena; insomma, è il classico tipo di film che anche i bambini possono vedere senza problemi, senza però riuscire ad apprezzarlo pienamente, andando a letto, alla fine un po’ annoiati. OK mi sono spiegato male, non è che mi riferisca alle battute, comprensibili da chiunque, (e nemmeno a scene osé, nel caso abbiate iniziato a pensar male :P) ma in generale al fatto che quanto di più profondo ci sta dietro non è perfettamente comprensibile da un bambino. MM, invece, è un film che non tutti i genitori fanno vedere ai propri bambini, perché i temi che presenta sono per loro ancora troppo maturi, se non persino incomprensibili, e, in generale, è meglio metterli a nanna con un bel cartone animato, che fa sempre bene.

                      Insomma, Come Volevasi Dimostrare, non è che dei bambini possano imbattersi in qualcosa di inappropriato per la loro età, semplicemente le storie in sé, leggendole, non potrebbero trasmettergli quelle emozioni, quelle riflessioni e quelle situazioni che inevitabilmente sono nate in noi, col risultato, inevitabile, che ad essi preferiscano nettamente le storie classiche che leggono tutti i giorni.

                      Non posso non fare l'esempio (uno per tutti) di Frammenti d'Autunno: se non si coglie la profondissima disamina finale che Enna compie tramite Vertighel (e che tu hai perfettamente analizzato nella tua splendida recensione) e tutti gli altri numerosissimi spunti di riflessioni tematiche disseminate e nascoste lungo la narrazione, che cosa ci resta? Una storiellina d'amore all'acqua di rose? Un fanta-thriller giudiziario? Non è cosa molto allettante, specie per un bambino, sono sicuro che si annoierebbe abbastanza.

                      Come avevo annunciato, l’esempio calza a pennello con quanto ho appena scritto. Più che in ogni altro numero, Frammenti d’Autunno basa la propria forza, il proprio impatto sul lettore sulle fortissime emozioni di cui è ricco, sulla sua struggente poesia, sui suoi numerosi e interessantissimi spunti di riflessione: se uno non riesce a cogliere tutto questo, e non è poi così strano, per un bambino, è inevitabile che gran parte del fascino della storia si perda. Se togliamo tutto questo, quello che resta è la trama più pallosa e meno accattivante che un gormitico bambino possa trovare in un fumetto disney: “una storiellina d'amore all'acqua di rose e un fanta-thriller giudiziario”, sì. Anche io, quando l’ho letta per la prima volta, come tutto PKNA del resto, recuperato da bambino, all’inizio del nuovo millennio, non ero naturalmente riuscito a innamorarmene come è successo poi, anno dopo anno, lettura dopo lettura, che sì, sono state tantissime, di questa storia, capace di regalarmi ogni volta emozioni fortissime, con rinnovata e sorprendente carica, anche quando ormai, l’avevo già imparata a memoria.


                      Ecco, Frammenti d'Autunno è una di quelle cose che, tanto sei d'accordo, andrebbe schiaffata ovunque come esempio di vetta pknaica, affiancato da tanti altri, ma rappresenta, per quanto mi riguarda, quella del tutto Intoccabile.
                      Ma, in realtà, ho maturato questa opinione di Frammenti solo dopo una seconda, più attenta, lettura: non mi era rimasto granché di quel numero, lì per lì, dato che sulle prime gli prestai l'attenzione di un bambino che guarda dei disegnini su un foglio, pieno di paperi antropomorfi che squaquerano un po' di cazzate, in una giornata di noia e non certo per diletto (che paroloni), e quindi, insomma, mi sono messa a leggiucchiare sfruttando l'abilità mnemonico-cognitiva di uno scoiattolo.

                      Aggiungendo una piccola cosa, alla luce di questo post, che quoto in pieno. Come ho scritto, ho letto la storia da bambino, ma se anche l’avessi letta adesso, una singola e distratta lettura, non sarebbe certo bastata a farmene cogliere le più piccole sfumature e le grandissime emozioni nascoste nelle pagine. Ogni grande storia, che sia essa un film, un libro, un fumetto come in questo caso, qualsiasi cosa, a ogni rilettura/visione ecc... riserva sempre dei nuovi particolari o dei dettagli apparentemente insignificanti, che si tramutano però in nuove emozioni, nuove riflessioni che prima ti erano sfuggite, ma che, di volta in volta, ti appaiono più determinanti e significativi.

                         _Gunni Helm
                      « Ultima modifica: Martedì 10 Ago 2010, 17:45:55 da Gunni_Helm »
                      Each of us has a pair of wings, but only those who dream learn to fly (Jim Morrison)

                        Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                        Risposta #70: Mercoledì 11 Ago 2010, 10:12:15
                        Eccellente post quello di Gunni Helm che è riuscito a spiegare perfettamente tutte le questioni sulle quali stavamo discutendo. E vorrei sottolineare questo passaggio...

                        Citazione
                        PKNA è il classico esempio di film che tutta la famiglia guarda insieme spaparanzata sul divano, figli e genitori
                        Citazione
                        MM, invece, è un film che non tutti i genitori fanno vedere ai propri bambini, perché i temi che presenta sono per loro ancora troppo maturi, se non persino incomprensibili

                        ... con il quale è riuscito a rendere ottimamente le differenze fra i due.

                        Ma sempre collegandomi al suo discorso vorrei fare altri due esempi, uno per parte, che dimostrano ancor meglio questa particolarità: Mekkano per PK e Estrelita per MM.

                        Mekkano, diversamente da Frammenti d'Autunno, è la perfetta dimostrazione di come una storia, pur più complicata del solito, sia decisamente strutturata a livelli.
                        Il bambino legge Mekkano e per tutta la durata della narrazione si diverte a vedere gli inseguimenti e gli scontri fra le accoppiate PK-Gorthan e Mekkano-Takeda. Ma non è certo solo questo che viene raccontato, altrimenti non considererei certo Mekkano come una delle più belle storie a fumetti che abbia mai letto.
                        Allora entra in gioco la visione del lettore più maturo, che nota tutta la psicologia di Gorthan, l'unico soldato alieno che AMA il suo nemico (e qui potremmo addirittura vedere dei riferimenti al Cristianesimo), nota le mosse di PK, nota la struggente poesia e la nascosta filosofia che stanno dietro la storia.
                        Poi io considero addirittura un terzo livello. Ho letto Mekkano prima di conoscere Il Piccolo Principe, ma solo dopo aver letto quest'ultimo sono riuscito a capire la grandezza della sceneggiatura di Enna, stracolma di riferimenti celati e svariate citazioni, disseminate con una maestria tale da risultare difficilmente visibili a chi non abbia una almeno minima conoscenza del libro.

                        Estrelita, invece, è tutt'altra cosa. Letta solo tre mesi fa, alla prima lettura non la capii, tanto era una storia complicata*. E comunque, anche sopo averla assimilata bene, mi sono accorto di quanto fossero adulti i temi e le situazioni di cui trattava. Qui si parla di fughe in Messico (con chiari riferimenti alla letteratura di genere), si parla di programmi di protezione federale, si parla di riciclaggio di denaro, si parla di boss mafiosi, si parla di corruzione di politici e dei loro legami con la mafia, si parla di organizzazione del sistema giudiziario in modo approfondito.
                        Insomma, temi decisamente forti e molto poco adatti ad un giovane pubblico, che se anche su PK erano presenti, ma in modo ben più nascosto, qui vengono sbattuti in faccia con estremo realismo.

                        *... non quanto Beato Angelico, comunque, eh. Quella è inarrivabile in quanto a cervelloticità! :D

                          Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                          Risposta #71: Mercoledì 11 Ago 2010, 13:28:49
                          Da questa discussione emerge comunque la poliedricità del personaggio Topolino, che si presta ad una vasta gamma di"interpretazioni". MM è sicuramente un fumetto più maturo (come, del resto, anche le storie Walsh/Gott). Ben venga, quindi. Forse, ha fallito commercialmente proprio per motivi di target: i bambini lo compravano ma non lo capivano, i grandi lo snobbavano perchè credevano fosse una pubblicazione per i "piccoli".  Andrebbe senz'altro riproposto integralmente, ora che c'è il Papersera Forum ;)

                          *

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                            Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                            Risposta #72: Mercoledì 11 Ago 2010, 17:16:03
                            PKNA è il classico esempio di film che tutta la famiglia guarda insieme spaparanzata sul divano, figli e genitori: è anche, però, il classico esempio di film in cui, a certe uscite, i genitori e i figli grandi sghignazzano e i figli piccoli li guardano allibiti chiedendosi cosa cavolo ci sia da ridere in quella scena  [...]  MM, invece, è un film che non tutti i genitori fanno vedere ai propri bambini, perché i temi che presenta sono per loro ancora troppo maturi, se non persino incomprensibili, e, in generale, è meglio metterli a nanna con un bel cartone animato, che fa sempre bene.

                            PKNA="La dodicesima notte", MMMM="Aspettando Godot" (commento scemo, ma non ho resistito alla tentazione di suggerire un paragone preso da un ambito leggermente diverso).


                            Citazione
                            Ogni grande storia, che sia essa un film, un libro, un fumetto come in questo caso, qualsiasi cosa, a ogni rilettura/visione ecc... riserva sempre dei nuovi particolari o dei dettagli apparentemente insignificanti, che si tramutano però in nuove emozioni, nuove riflessioni che prima ti erano sfuggite, ma che, di volta in volta, ti appaiono più determinanti e significativi.

                            Molto ben detto. (Degna conclusione di un bell'intervento.)

                              Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                              Risposta #73: Sabato 14 Ago 2010, 15:10:10
                              Eccelente la tua analisi super accurata Everett Ducklair, me la sono letta tutta d'un fiato, e visto che non ho i mmmm mi hai invogliato assai a prenderli al più presto. ;)

                                Re: MM - Mickey Mouse Mystery Magazine: Discussione Generale
                                Risposta #74: Domenica 22 Ago 2010, 00:44:19
                                A me Trauma ha, per così dire, emozionato di più, ma qualitativamente reputo Anderville praticamente un suo pari.
                                come non quotarti.

                                Solo ora leggo questo topic ::)
                                E mi riportate alla mente i due numeri che presi a suo tempo di MM, lo 0 e l'1
                                Rimasi favorevolmente colpito da Anderville, dove per la prima volta vedi Topolino coinvolto in una sparatoria, con uno che sembra proprio un malvivente, altro che Gambadilegno (quello attuale, intendiamoci)
                                Atmosfere noir, bassifondi
                                Si, era proprio tanti mondi in un solo mondo, con il suo commissario così poliziesco, l'imponente (in tutti i sensi) figura di Little Caesar
                                Preso il n° 1 però, ho dovuto lasciar perdere
                                Già da li iniziavo a vedere che qualcosa era diverso, già per dire, era più colorato, non aveva l'atmosfera noir che Cavazzano gli aveva conferito
                                Con la scena del cinema, mi è scaduto tutto e ho rinunciato del tutto
                                Potrò aver fatto una gaussata colossale a non continuarlo, ma per me MM è Anderville, stop
                                Una gran "brutta cosa" il fatto che non sia andato a genio alla Disney tale da imporre il cambiamento già dal n°1, ma d'altro canto non lo si può condannare dato il target usuale che ha la Disney
                                Ma una prosecuzione, anche a corrente di pubblicazione alterna per non pesare troppo come costi, per noi lettori più "maturi", sarebbe stata anche gradita

                                Anche se secondo me, come un bambino può gaurdare ed emozionarsi con il commissario Rex, con i suoi casi e omicidi, così avrebbe potuto tranquillamente apprezzare una produzione così giallesca su Topolino


                                 

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