Vado controcorrente e ribadisco un concetto. PKNA per me era pubblicabilissimo su
Topolino, ed anche PK2.
Avrebbe contribuito a non bambinizzare il Topo, ma PKNA e PK2 non erano un travisamento del disneyano, perché altrimenti... non l'avremmo comprato!!! Eh, già: se PKNA avesse esagerato, ce ne saremmo accorti, e saremmo qui a dire che Paperino non era più lui, ma solo un pretesto per una storia dove, poniamo, Peter Parker (l'Uomo Ragno) avrebbe potuto tranquillamente sostituirlo!
Posto che
Topolino è per tutte le età, come lo è anche PKNA, come lo è PK2, e come lo è MMMM (cui ad esempio l'ultimo Topalbano s'è avvicinato parecchio), non ci vedrei, per i contenuti, alcun tabù (come non lo vedevo all'epoca).
Però, lasciatemi ribadire un concetto. PKNA era un insieme. Non era solo la splendida storia. Non era solo la posta folle. Non erano i disegni sperimentali. Non erano i redazionali. Non era il suo formato o il suo colore, all'epoca innovativo (oggi più standard). Era tutto questo insieme. Era PK contro Evron in tavole strutturate diversamente dalla gabbia e colorate col massimo possibile all'epoca, in una storia unica monotematica di 72-60 pagine, preceduto da una posta demenziale e da redazionali dal tecnologico al folle. Ed era unico nel suo insieme: togliete uno di questi fattori, ed il giocattolo si sarebbe rotto.
Si potrebbe chiedere quindi cosa non abbia funzionato in PK2, che sugli stessi presupposti si reggeva, e questo mi è sempre sfuggito: ho sempre pensato che, forse l'abolizione degli Evroniani, del Razziatore e di Uno sia stata davvero troppo per il gusto dei lettori (non il mio, che apprezzavo PK2 nell'insieme quanto PKNA, riservato ovviamente il giudizio sulla singola storia).
Ora, posto che i lettori del nuovo PKNA saremo anzitutto noi che lo leggevamo all'epoca (sperando di raccogliere tanti nuovi adepti), la vera sfida sarà ricreare qualcosa che valga quell'insieme.
Ma stavolta c'è la De Poli a dirigere, e, ribadisco, Valentina sa con chi ha a che fare!