Recensione parte 4 (numeri 41-49/50 + speciale 00)
Ecco qui, siamo all'epilogo della testata disneyana più rivoluzionaria e coraggiosa.
Nonostante la testa già volta al progetto PK2, grandi storie non mancano di certo (e neanche qualche brutto passo falso).
Le migliori:
Si é spesso detto e parlato della frettolosità con cui si sono chiusi i cicli narrativi di PKNA, eppure io sono rimasto incantato da
Tempo al Tempo,
Nell'ombra e
Le parti e il tutto, e ottimi numeri sono stati anche
Sul lato oscuro e
Se..., nonché la autoconculsiva
La sindrome di Ulisse.
Tempo al Tempo é un'altra grande storia di Enna, che ci ha abituati davvero troppo bene. E ci sono tutti i tratti distintivi del suo stile: la poetica, la riflessione (sul Tempo, questa volta), la filosofia. Anche le scene d'azione sono rese alla grande, ma é il finale, davvero memorabile, ad elevare definitivamente questo numero nell'Olimpo dei grandi numeri Pikappici.
Nell'Ombra é -imho- ancora più bella. La Xadhoom incorporea ed eterea, per la prima volta quasi impotente, fa da tremendo contrasto alla vera Xadhoom, la creditrice, ma riesce per l'ultima volta a punire un evroniano che si era spinto troppo in la'. Anche qui non mancano momenti commoventi (davvero toccante la figura del padre di Xadhoom, un bardo vecchio e malinconico) e filosofeggianti: "Il potere é discernimento...". Macchetto una vera rivelazione e Pastrovicchio sempre buono, ma forse non il più adatto ad una storia del genere.
Il terzo capolavoro del lotto é
Le parti e il tutto, una storia che davvero conclude un ciclo.
La linea narrativa più appassionante é il flashforward (chi conosce Lost capirà al volo il parolone
), dove Everett Ducklair aiuta Uno non semplicemente ad entrare in un corpo metallico, ma a diventare
umano. Anche qui i disegni di Freccero sono un po' inappropriati, ma non certo spregevoli.
Bene anche
Sul lato oscuro, con un finale inquietante, azzeccatissimo ed una storia che mostra che gli Evroniani non sono proprio demoni al 100%.
La sindrome di Ulisse é forse la migliore storia autoconclusiva: all'inizio della storia il lettore si sente disorientato almeno quanto Paperino e i personaggi di contorno sono ambigui al punto giusto. Aggiungiamo un'ambientazione marinaresca azzeccatissima ed abbiamo una cornice quasi romanzesca... bene anche la Razzi alle matite.
Se... é il numero conclusivo. Si potrebbe dire che é una storia inutile ai fini della continuity... ed é vero! Però é un what if (una formula fumettistica abbastanza utilizzato) molto ben fatto, e anche qui il finale (e non solo) lascia adito a riflessioni profonde.
Ambrosio é all'esordio... non si può dire che in futuro si manterrà sempre su questi livelli.
I disegni di Turconi sono eccellenti e anche Patrovicchio si attesta sui suoi soliti alti livelli; Barbaro si difende comunque bene.
Poi:
lo speciale 00 Super é un numero molto leggero e spensierato. Le ministorie sono narrativamente completamente scollegate tra loro ma mantengono ovviamente un filo conduttore: la vita del Supereroe.
I disegni sono generalmente abbastanza modesti ma le storie sono seconde me divertenti e si fanno leggere con piacere, specie
Smascherato e
Dalla A alla Zebra.
Per il resto note incolori per
Agdy Days e
Operazione Efesto: la prima una autoconclusiva senza troppe pretese, un riempitivo in piena regola; la seconda mette la parola fine al ciclo di Belgravia... é una storia gradevole e nulla più, non troppo coinvolgente.
Male invece
Prima dell'alba, incredibile che venga dalla penna di Faraci.