Mi è venuta voglia di prendere parte a questa discussione per poter dire la mia sull'argomento.
Il riprendere le testate da dove erano state lasciate o chiuse può essere una buona idea.
Ma, come per tutte le cose, non vale per ogni singolo caso.
Ci sono testate che hanno fatto il loro corso storico, hanno fatto fede al proprio compito e quindi, anche in modo naturale, sono terminate. È ovvio che tutti desideriamo una nuova proposizione del fumetto Zio Paperone, soprattutto per la cura e la maestria con le quali era redatto. Ma siamo sicuri che avrebbe davvero senso questa nuova uscita ?
Di storie dello zione, o dei paperi in generale, ce ne sono tantissime non inserite nei 216 numeri che compongono la serie. E tante altre sono state pubblicate in seguito alla chiusura della testata e quindi sarebbero idonee ad un inserimento nella stessa.
Ma la domanda che mi pongo, e che vi pongo, è se sia proprio necessario andare a toccare una testata così importante col rischio magari di "snaturarla" e privarla di quel magico alone di magia che ha agli occhi di tanti affezionati.
Siamo sicuri che la Panini saprebbe dare la giusta direzione editoriale a questa testata ? O farebbe solo danni ?
A questo punto io preferirei "non toccare" una serie così prestigiosa ma aprirne una parallela. Ma fatta bene, con la stessa cura che contraddistingueva quella su Zio Paperone.
Sull'aspetto di far ripartire le serie da 1 sono molto dubbioso sulla reale valenza dell'iniziativa.
Quando si fa partire la serie dei Grandi Classici da 1 penso sia molto improbabile che un nuovo lettore o collezionista si vada a recuperare i numeri della vecchia serie. Proprio perché dando un taglio così netto si crea una frattura tra la serie passata e quella attuale, producendo così due serie distinte e separate. Aggiungiamoci poi il rischio di doppioni e riproposizioni di storie all'interno delle due serie e la frittata è fatta!
Infine bisogna dire che non sempre il proseguire un numero seriale ha dato giovamento ad una testata.
Prendiamo il caso dell'Almanacco Topolino.
I primi 300 numeri sono quelli che più si avvicinano ad una testata "perfetta". Tanta cura editoriale, giusta varietà tra storie italiane e straniere, storie inedite create appositamente per questa testata (alcune di esse mai o quasi mai ristampate su altre testate Disney), rubriche interessanti nelle quali si spiegava ai ragazzi tutto ciò che li circondava (la natura, gli animali, le città italiane, ecc..)
Si è continuato poi, cambiando veste grafica, fino al 330 circa ma con risultati nettamente inferiori in termini di qualità.
Poi si è pensato di cambiare nome in Mega Almanacco e via discorrendo (Mega 2000, 3000, Mega soltanto). Ma queste testate che dovevano proseguire il cammino dell'Almanacco Topolino (visto che ne continuavano il numero seriale) erano quanto di più lontano ci fosse dalla testata originale.
Insomma io non sarei né pienamente favorevole, né contrario a riaprire vecchie serie chiuse da dove si erano fermate. La discriminante che farebbe pendere il mio giudizio sarebbe il modo in cui riproporle, la cura con cui ripresentarle ad un pubblico differente, la voglia che ci si metterebbe nel confezionare una testata di valore che interessi sia il normale lettore occasionale che il collezionista più esigente.