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buon indice, forse inferiore ai volumi appena precedenti (n.b. è il primo della serie senza la presenza di Scarpa) ma con diverse storie interessanti; oltre a Topolino e l'occhio parlante e Topolino e l'evaso al limone (entrambe di Martina), mi incuriosisce il mistero del mostro della palude di Murry, solitamente - per quello che ho letto - molto a suo agio nel genere giallo-mistery.

 

Le storie meritano?
(Sì, ne ha già parlato PhantomBlot, ma vorrei sentire pareri di più persone)

E' un buon indice con un doppio Martina di qualità e una storia di Murry dall'atmosfera molto thriller e inquietante

tutto considerato confermo come questo sia un buon albo, non eccezionale ma buono, che si regge prevalentemente sulle due martiniane; il giallo di Murry, a tratti forse un po' ingenuo, merita sicuramente per l'atmosfera - già citata da Lucandrea - che riesce a costruire pagina dopo pagina.

Non la ricordavo ed è stata una bella ri-scoperta, il mistero delle voci scomparse, sia per l'indagine a due, con la collaborazione tra Topolino ed uno zio di Pippo veramente azzeccato , sia per la colorazione particolare dei disegni.

le altre storie presenti sono scorrevi ma niente di più.

 

in topolino e il mostro della palude di murry non ricordo mai come si chiama quel bellissimo mezzo anfibio utilizzato e che mi colpi molto nell infanzia,se per caso qualcuno mi potesse aiutare......................

in topolino e il mostro della palude di murry non ricordo mai come si chiama quel bellissimo mezzo anfibio utilizzato e che mi colpi molto nell infanzia,se per caso qualcuno mi potesse aiutare......................

E' solo un normalissimo camioncino con un braccio meccanico che lascia impronte sul terreno, forse ti stai confondendo con un'altra storia.  ???

Passando all'indice, questo numero mi sembra discreto e nulla di più. Le migliori storie mi sono sembrate quelle "nostrane", a cominciare dalle prime due di Martina, tipici esempi di bei gialli anni '60/'70. A seguire le ultime due, ben più recenti in quanto datate metà anni '90, di Lucarda e Salvagnini: interessante la prima come omaggio al personaggio di Nero Wolf (oltre che con una trama abbastanza verosimile e ben strutturata) e piena d'azione ed originale, la seconda, con il colpo di scena finale.
In mezzo molta paccottiglia: la danese forse risulta addirittura migliore delle altre, mentre quella di Murry mi ha deluso causa l'eccessiva inverosimiglianza di troppe scene (l'intera città che si svuota?) ed una personale e radicata antipatia per queste storie con Spennacchiotto e quella coppia di criminali (Dan e Tappetto); infine, quella ambientata a Parigi banale al limite del noioso.

non mi riferivo al camioncino ma a quella specie di howerkraft con cui topolino si sposta nella palude

Ah ok, beh visto che ti piace allego una foto. 

Lo chiamano, molto genericamente, "battello a elica".

l OCCHIO PARLANTE è una occasione per vedere lo stile di de vita in evoluzione verso le storie attuali ,si  vedeva gia il suo tratto classico degli anni 70.Si puo a buon ragione dire che l allievo DE VITA JR supererà poi il maestro DE VITA SR in molte sue opere