Papersera.net

una delle storie piu carine di topolino è " topolino in : il nome della mimosa"..
i protagonisti sono topolino e pippo che viaggiano nel passato ( grazie alla macchina del tempo di zapotec e marlin) e giungono in un monastero...
qualcuno la ricorda??

storia apparsa su tp n 1693 in occasione della festa della mamma.sarda al top e ubezio nella norma.il finale, per me è stato a sorpresa
in conclusione:bellissima storia

ciao

già! il finale è a sorpresa e non poteva essere più spiritoso chissà se lo ha apprezzato anche Umberto Eco !

chissà se lo ha apprezzato anche Umberto Eco !

Eccome se ha gradito l'omaggio... lo stesso Sarda ce lo confidò un paio di annetti fa:

http://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1125215156/30

“…è molto più difficile finire su TOPOLINO piuttosto che sulla Treccani!”  

Credo che questa parodia sia il simbolo di quello che non vorrei vedere in una parodia.
Innanzitutto cambia il setting. Cosa costituisce, questo? Un aggiornamento? No, perché rimane nel passato (un passato più recente, magari, ma sempre passato). E poi, l'opera originale viene da un passato molto recente, e la scelta dell'ambiente non era per niente casuale.
Quello che non cambia, invece, è la trama- il libro proibito tenuto nascosto da uno dei personaggi, l'indagine, il ritrovamento del libro. Ma ovviamente la trama è privata di tutti gli elementi interessanti dell'opera originale, così un Aristotele introvabile è trasformato in un libro di ricette (così da togliere qualsiasi riferimento alla chiesa, eh) e i morti scompaiono.

Cos'è rimasto dell'opera originale? Un ricordo sbiadito dell'intreccio, mescolato nell'insieme di novità noiose e nessun elemento di "parodia" (a meno che non consideriate la trasformazione della Commedia di Aristotele nel libro di cucina una parodia, ma nessuno è così folle). L'unica nota positiva è il fatto che sia un viaggio nel tempo.

A me è piaciuta proprio perchè non si limita a copiare un romanzo ma ne fa un'opera del tutto diversa (tantochè chiamarla parodia è fuorviante) rendendola meno prevedibile. Il colpevole, per dire, non l'avevo indovinato fino a quando .

Non ho gradito i colori, che mi sono parsi, non so come dire, sbiaditi.

Per me, è uno dei migliori gialli di sempre in salsa Disney, ben mixato con il filone della Macchina del Tempo.

Il colpevole non è facile da smascherare, gli indizi sono dati poco a poco, le atmosfere sono tetre il giusto, ed Ubezio fa da contorno con i suoi splendidi personaggi.

Insomma, non venite a parlare di Topolino perfettino perché risolve un caso intricato pure fuori della nostra epoca: fate invece i complimenti al grande fiuto del detective!

Quanto al fatto che non sia una parodia perché l'epoca è diversa... beh, dovremmo forse bruciare tutte le parodie ambientate ai giorni nostri tipo "Il romanzo di un papero povero"?

Parodia non è riprendere pedissequamente, come omaggio non vuol dire fotocopia: adattare, se fatto bene, non è un male. Anzi, aiuta a godere di più la storia, sempreché, ovviamente, anch'essa sia fatta bene, come è nel caso di specie.

è una delle poche che mi manca, dovrei rimediare

è una delle poche che mi manca, dovrei rimediare

https://coa.inducks.org/issue.php?c=it/TSTR+29
Facilmente reperibile. [smiley=happy.gif]

Di quelle è l'unica che mi manca. Ho sempre trovato interessante Topostorie perchè ha ripreso la struttura dei classici prima maniera, ma in edicola non l'ho mai vista

La storia è stata ristampata di recente anche nell'edizione speciale dedicata al Salone del Libro di Torino

https://coa.inducks.org/issue.php?c=it/TLS3208

Il mese scorso mi sono riletto Il nome della rosa e posso affermare con certezza che questo fumetto non può essere considerato un adattamento neanche lontanamente.
A parte quali punti di contatto abbiamo con il romanzo di Eco?
- un indovinello
- una misteriosa figura che si aggira di notte
- la ricerca di un libro
Poi, ci sarebbe la rivalità tra Oxford e Cambridge che volendo (molto forzatamente) potrebbe riferirsi alla lotta tra francescani e avignonesi.

Insomma, elementi talmente vaghi che dubito che, se la storia fosse si fosse intitolata in un altro modo, qualcuno avrebbe fatto il collegamento con Il nome della rosa.