non credo bisogni mai usare la violenza, simbolo di inciviltà e di bestialità.
La parte migliore di me legge, approva e sottoscrive.
Detto questo, devo confessare che uno dei miei primi pensieri all'apprendere la notizia si puo' riassumere (per "citare" una dele storie che amiamo) in
Anche il cammello grida vendetta contro colui che chiama se' stesso un grand'uomo.
"io berlusconi non lo voglio morto, lo voglio in galera"
Idem. Ma temo che oltre a motivi di civilta`, a mettermi su questa posizione ci sia anche il pensiero che per lui sarebbe molto peggio.
Purtroppo il mio coinvolgimento emotivo in queste faccende e' molto forte: tanto che mi sento spinto ad interloquire nella discussione precedente. Premetto che poco piu' di un anno fa (approfittando dello scadere del mio contratto di lavoro) ho abbandonato l'Italia, ben deciso a non tornarci per vari anni (a parte un minimo di visite familiari). Tra le varie motivazioni, quella al primo posto si puo' riassumere col termine "berluschifato".
Ma davvero pensi che l'Italia "liberata" da Berlusconi sarebbe un Paese migliore? Ma davvero pensi che sia Lui la causa di tutti i mali?
La risposta alla seconda domanda ovviamente e` no. Alla prima e` si`. Quanto ha fatto quest'uomo (con la sua influenza mediatica, la sua propaganda, i suoi alleati, le sue leggi, il suo esempio) per diffondere il razzismo, favorire l'economia criminale, abbassare il livello dell'informazione e del confronto politico, etc.? E ovviamente con "liberata da Berlusconi" non mi riferisco tanto alla sua persona, ma a quel tipo di pensiero che ha tanto contribuito a far diventare diffuso e accettato in larga parte della popolazione.
Non credi che anche questa sia mancanza di rispetto verso un'istituzione (la quarta carica dello Stato)?
Potrei dire che per quanto posso giudicare i primi a mancare di rispetto allo Stato sono lui e i suoi cortigiani. Ma e` forse piu` sincero osservare che ormai considero lo stato italiano un cadavere, una ripugnante carcassa con cui mi vergogno di mantenere qualche rapporto (necessario ad esempio per motivi di passaporto); e questo in buona parte per mantenermi fedele al rispetto di quei valori cui sono stato educato e che vedo ad esempio rispecchiati nella Costituzione.
Ma davvero sei sicura che se ti svegli la mattina pensando che a Roma siede il governo Berlusconi ovvero il governo Prodi ovvero il governo PincoPallino a te cambia la giornata e il fatto ha una qualche influenza su quel che farai durante la giornata?
E' quanto mi e` successo. E l'aver passato in Italia meno di dieci giorni nell'ultimo anno (per di piu` sempre entro qualche decina di chilometri dal confine) ha enormemente giovato a migliorare il mio umore. Sono al punto che la partecipazione ad un convegno di per se' di mio interesse viene automaticamente esclusa se si svolge in Italia: un paese che sono giunto ad odiare.
è ovvio che se il capo del governo legittimamente eletto è invece visto come un tiranno, e anzichè di cattivo governo si parla di regime, ogni tentativo di abattimento sarà salutato con favore
Apprezzo i toni pacati di Malachia: se ho abbandonato l'Italia e' stato anche perche' non ero capace di mantenerli. Detto questo, non posso non osservare che (nei limiti della mia capacita' di giudicare, cercando di mantenere tutta l'onesta` intellettuale di cui sono capace) i commenti che mi sembrano piu' attinenti alla realta` dei fatti vengono fin troppo spesso dagli oppositori indicati come piu` "estremisti".