Non conoscendo i dati di vendita, le strategie editoriali, o i vincoli contrattuali che legano Panini a Disney, quello che mi auguro è che abbiano fatto bene i loro conti, non solo come incassi-spese=rendimento della testata, ma mettendo nel calderone anche i "costi opportunità", quelle voci che impattano sul bilancio di un'azienda, anche se non nell'immediato, di certo nel medio periodo, e ancor di più nel lungo.
Costi come la perdita di un lettore: quanto vale? Val la pena cercare di recuperarlo? E se sì, quanto bisognerà spendere per farlo?
Il mercato potenziale dei "giovani lettori" si è numericamente ridotto nel tempo, non fosse altro che per la contrazione delle nascite, quindi ogni lettore ha un'importanza pro-capite più elevata che in passato, quando...morto un papa se ne fa un altro, oggi ogni lettore conta, credo; ogni copia venduta è importante...
Disaffezionare un lettore non solo ad una testata, ma addirittura ad un "marchio editoriale" come quello Panini/Disney è un costo/rischio da non sottovalutare, e probabilmente da mettere in conto quando si decide delle sorti di una pubblicazione: ok, risparmio ora i tot euro di perdita che comporterebbe un'ulteriore uscita (magari dove appare anche un commiato sensato verso i lettori rimandandoli a successive future iniziative e facendoli sentire parte così di un processo evolutivo delle strategie editoriali), ma il lettore che avevo nel mio "portafoglio clienti" grazie a quella testata rischio di perderlo, e non è detto che lo si recupererà mai, e nè - dati 'sti chiari di luna - che verrà sostituito da qualcuno di nuovo/più giovane...
Ma - al solito - queste sono considerazioni da bar che facciamo appunto qui in un forum, tanto per parlare: i dati veri li conoscono loro, spero solo li abbiano soppesati da *tutti* i punti di vista.
- Paolo