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Nuove testate Disney - 2018

1146 · 186051

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RocK
Sceriffo di Valmitraglia
PolliceSu   (1)

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PolliceSu   (1)
    Re:Nuove testate Disney - 2018
    Risposta #615: Domenica 15 Lug 2018, 13:56:14
    riguardo al discorso "mancanza di cultura disneyana nei lettori italiani"


    io non riesco a capire come è possibile che cose come "estatissima" o "risatissima" o altre testate con storie ficcate dentro alla rinfusa legate ( o meno) da un labile filo conduttore possano vendere bene e essere apprezzate dal pubblico occasionale mentre testate che raggruppano autori o saghe...no.

    cioè il lettore occasionale compra a casaccio (o no?) e allora che differenza gli passa a sto lettore occasionale di comprarsi un vattelapesca qualsiasi rispetto a una "definitive collection"? tanto questo tipo di utenza non sa distinguere i disegnatori e probabilmente non conosce neppure il concetto di "saga"

    mi sembra strano che venga fatta una scelta selettiva che poi finisce per penalizzare le testate che raccolgono serie particolari o autori ben determinati.

    io credo che il problema allora sia legato al prezzo e al formato delle pubblicazioni oltre all'eccessiva proposta delle stesse in edicola

    penso che se al posto dei classici e dei grandi classici venissero proposti volumetti dello stesso prezzo, formato e denominazione...ma contenenti saghe e raccolte di storie di autori famosi...nessuno si accorgerebbe della differenza (tranne qua sul forum)
    ...o stiamo dicendo che il lettore occasionale a quel punto smetterebbe di comprare pure i classici o i grandi classici?
    « Ultima modifica: Domenica 15 Lug 2018, 14:03:46 da RocK »

      Re:Nuove testate Disney - 2018
      Risposta #616: Domenica 15 Lug 2018, 16:07:06
      Si legge, nella discussione sull'omnia di Don Rosa, un quesito che secondo me trova miglior collocazione qui, visto che è in questa partizione che stiamo trattando di chiusure e destini editoriali.

      Logico antefatto, a quel ch'ho letto, è che codesta omnia sia stata chiesta a gran voce dul forum (se sbagliassi, non abbiate timore di correggermi), ed adesso finalmente c'è, rivista, corretta, fedele all'originale e con tutti gli ammennicoli che qui nell'internet le venivan richiesti.

      Supponiamo che non venda, per qualche motivo opposto a quello per il quale qui la si sognava a gran voce,  e che nessuno in questa sede può immadinare né di dritto, né d'incovercio. Supponiamo che le spese di produzione siano esageratamente tali da non copire la sua pubblicazione neppure come ritorno pubblicitario (Bugatti Veyron docet).

      Ebbene, se Panini a quel punto sospendesse la pubblicazione, che si farebbe qui sul forum? Maledizioni a getto continuo, o comunque si direbbe grazie per averci provato? Provato ad accontentare un fandom che chiede ma che non basta a supportare i costi d'una testata, intendo...
      « Ultima modifica: Domenica 15 Lug 2018, 16:10:57 da Grandeboomerang »

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        Re:Nuove testate Disney - 2018
        Risposta #617: Domenica 15 Lug 2018, 18:14:52
        Si legge, nella discussione sull'omnia di Don Rosa, un quesito che secondo me trova miglior collocazione qui, visto che è in questa partizione che stiamo trattando di chiusure e destini editoriali.

        Logico antefatto, a quel ch'ho letto, è che codesta omnia sia stata chiesta a gran voce dul forum (se sbagliassi, non abbiate timore di correggermi), ed adesso finalmente c'è, rivista, corretta, fedele all'originale e con tutti gli ammennicoli che qui nell'internet le venivan richiesti.

        Supponiamo che non venda, per qualche motivo opposto a quello per il quale qui la si sognava a gran voce,  e che nessuno in questa sede può immadinare né di dritto, né d'incovercio. Supponiamo che le spese di produzione siano esageratamente tali da non copire la sua pubblicazione neppure come ritorno pubblicitario (Bugatti Veyron docet).

        Ebbene, se Panini a quel punto sospendesse la pubblicazione, che si farebbe qui sul forum? Maledizioni a getto continuo, o comunque si direbbe grazie per averci provato? Provato ad accontentare un fandom che chiede ma che non basta a supportare i costi d'una testata, intendo...

        C'è da dire che nel caso della Don Rosa Library hanno giocato d'anticipo, alzando esageratamente il prezzo in relazione alla foliazione proprio per cercare, non garantire ma almeno permettere di coprire i 20 numeri promessi che alla fine, se si pensa, non sono nemmeno tanti.

        Siamo ormai alla metà del percorso, manca metà strada, se dovesse chiudere anzitempo (ma per i motivi sopracitati non credo) allora al massimo si potrà condannare il fatto di non aver omesso gli episodi della SAGA già pubblicati sui Tesori 1-2 pur di arrivare alla fine del traguardo, cosa alquanto controversa (data il carattere di OMNIA e dato l'intento cronologico) ma tra una chiusura anticipata e un taglia e cuci meglio quest'ultimo.

        Fermo restando che la Don Rosa Library, tra tutte, è quella che difficilmente chiuderanno, nella peggiore delle ipotesi proveranno ad alzare il prezzo a 9,50 euro per coprire i numeri restanti.

        Sono maggiormente a rischio collane come Uack, dove la diminuzione di foliazione prima (da 128 a 96) e l'aumento di prezzo dopo (da 5.00 a 5.50) sono lo specchio di quanto accaduto ad altre collane prima che ne annunciassero la chiusura.

        Non per nulla I Migliori Anni era passato da 4,00 euro a 5,00 euro e da un volume bello cicciotto di 160 pagine a uno striminzito di 128 prima di arrivare al capolinea.

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        Alonzo
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          Re:Nuove testate Disney - 2018
          Risposta #618: Domenica 15 Lug 2018, 19:00:45
          riguardo al discorso "mancanza di cultura disneyana nei lettori italiani"


          io non riesco a capire come è possibile che cose come "estatissima" o "risatissima" o altre testate con storie ficcate dentro alla rinfusa legate ( o meno) da un labile filo conduttore possano vendere bene e essere apprezzate dal pubblico occasionale mentre testate che raggruppano autori o saghe...no.

          cioè il lettore occasionale compra a casaccio (o no?) e allora che differenza gli passa a sto lettore occasionale di comprarsi un vattelapesca qualsiasi rispetto a una "definitive collection"? tanto questo tipo di utenza non sa distinguere i disegnatori e probabilmente non conosce neppure il concetto di "saga"

          mi sembra strano che venga fatta una scelta selettiva che poi finisce per penalizzare le testate che raccolgono serie particolari o autori ben determinati.

          io credo che il problema allora sia legato al prezzo e al formato delle pubblicazioni oltre all'eccessiva proposta delle stesse in edicola

          penso che se al posto dei classici e dei grandi classici venissero proposti volumetti dello stesso prezzo, formato e denominazione...ma contenenti saghe e raccolte di storie di autori famosi...nessuno si accorgerebbe della differenza (tranne qua sul forum)
          ...o stiamo dicendo che il lettore occasionale a quel punto smetterebbe di comprare pure i classici o i grandi classici?
          Provo io a spiegare il perché. Solitamente li chiamiamo lettori occasionali, ma credo che il termine più adatto sia, prendendolo a prestito dall'ambito videoludico, "casualone".
          Gente che va in edicola in maniera sporadica o casuale, non abituata a seguire storie lunghe con una continuity dietro, preferisce prendere numeri unici o un vatt piuttosto che un qualsiasi numero 2, 4, 17 o 32 di una serie. Persone che magari prendono anche il numero 1 se lo trovano (ovviamente per caso), ma che poi non hanno voglia di aspettare un mese per l'uscita seguente, o che addirittura in quello stesso mese si scordano: a) dell'uscita del numero successivo (come dicevo sopra, persone che passano in edicola per caso, quindi non spinti da vera passione o da abitudine);
          b) della storia letta. C'è una continuity, quindi se passa troppo tempo poi non hanno voglia di rileggere o ripassare il numero precedente.
          Non è un caso, quindi, che in Italia le produzioni fumettistiche più remunerativa siano due: quella Disney e quella Bonelli. Entrambi privi di continuity (male che vada capitano delle saghe divise in qualche numero), con la prima la cui testata ammiraglia esce settimanalmente, aiutando il lettore ad abituarsi ad aspettare poco tempo fra un'uscita e l'altra. E la seconda che invece tende ad affezionare (in senso a ricordarsi le uscite) maggiormente il lettore, con qualche speciale qua e là al posto dei Disneyani vatt.

          Mi permetto di ampliare un pelo il discorso oltre la produzione italiana. Il lettore "casualone" è quello che quando esce un film tratto da un fumetto, prevalentemente Marvel o DC, è quello che spinge la casa di produzione a far ripartire la numerazione della serie di quel personaggio apparso nel film da 1. Se esce un film di Iron Man e il lettore casualone li guarda (e magari gli piace), quando va in edicola è più attratto da un "Iron Man" #1 piuttosto che da un #427. Poi magari c'è il casualone su ogni tot che si affeziona e segue la testata, ma escluso quello gli altri abbandonano dopo una manciata di numeri.

          Questo per spiegare perché non hanno funzionato le varie testate Panini negli ultimi anni. Nel caso della Definitive in particolare, è stato il mescolamento di varie testate che rendevano le uscite delle singole serie ancora più dilazionato nel corso dei mesi.
          Che a trovare Fantomius 3, poi I milioni di Paperone 2, poi Darkenblot 1, poi Fantomius 4, poi Star Top 1, poi I milioni 3 e via dicendo, non affezioni nessuno se non i conoscitori e accaniti lettori del fumetto Disney. Ma di quelli, buona parte li trovi sui forum a discuterne, tutti gli altri neanche sfogliano o sanno cosa sia Anteprima.

          Piccola addenda: visto che si parlava (e si incrociava le dita) della Don Rosa Library, faccio notare come Definitive, Legendary, Pk Giant, Uack ect, fossero riviste dal prezzo popolare - almeno inizialmente.
          La DRL no, è evidente che alla Panini già sapevano essere una serie di nicchia. Ecco il perché del prezzo più alto. Se continuate a seguirla fedelmente, ha più speranze di venire completata di quante non ne avessero "I mercoledì di Pippo" o "Le storie della baia".
          « Ultima modifica: Domenica 15 Lug 2018, 19:07:48 da Alonzo »

            Re:Nuove testate Disney - 2018
            Risposta #619: Domenica 15 Lug 2018, 20:52:04
            Il discorso del Sig. Alonzo non fa una piega.

            Però mi fa porre una domanda alla luce di quanto scritto dal Sig. RocK: perché affermate, con tanta certezza, che cose come "Estatissima" e "Risatissima" vendano? Sol perché nom vengono chiuse?

            La domanda mi sorge perché gli è che tutte le nostre belle dissertazioni... non hanno alcun dato di vendita a supporto! Cioè, stiamo elucubrando, e giustamente secondo me, sull'equazione ovvia per cui una testata chiude in quanto non vende.  Il che mi par pure corretto, intendiamoci, ma avere dati numerici c'aiuterebbe a capire la verità, soprattutto a renderci conto di quanto sia oggi la tiratura d'una testata di successo. E nel senso opposto, c'aiuterebbe a capire quanto sia ampia o stretta la nicchia dei fumetti Disney nel mercato in generale e rispetto alla galassia Panini che comprende, lo ricordiamo anzitutto a noi stessi, fumetti d'ogni tipo e genere: supereroistico, umoristico, autoriale e chi più ne ha ne metta.

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              Re:Nuove testate Disney - 2018
              Risposta #620: Domenica 15 Lug 2018, 22:52:30
              Per me molto parte dalla crisi di vendite del Topo, che è la testata principale.

              Il resto credo sia fisiologico.

              Avete parlato di Pk... il Giant forse non ha affezionato proprio perché il nuovo Pk sul Topo non ha affezionato.
              ...poche ragazze da quelle parti...

              www.acroteri.altervista.org - sito amatoriale della mia squadra di calcetto
              www.goblins.net - sito dedicato ai giochi da tavolo

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                Re:Nuove testate Disney - 2018
                Risposta #621: Domenica 15 Lug 2018, 23:29:48
                Riporto qui alcune considerazioni fatte su Facebook e altre parti:

                - Siamo tutti d'accordo che una casa editrice, un'azienda, non possa andare in perdita, ma è anche vero che sarebbero auspicabili comportamenti più rispettosi nei confronti dei clienti, con strategie più chiare e comunicazioni accurate.

                - Strategie più chiare, il punto dolente della faccenda, dico subito che sono un profano di certe dinamiche ma qui gli errori fatti mi sembrano netti e anche piuttosto pacchiani, oltre che reiterati. Nonostante i precedenti ci fossero già stati, con testate chiuse o altre rimaneggiate in formato e/o contenuti, la Panini ha continuato a far uscire testate nuove piuttosto che preoccuparsi di contenere i costi così da chiudere le testate già aperte, col risultato che abbiamo testate monche di pochi numeri (X-Mickey e i Mercoledì di Pippo 5, i Gialli 3, sulla Definitive e su PK Giant ci torno dopo), e testate nuove come l'Economia di Zio Paperone che, come si suol dire, sono durate da Natale a Santo Stefano. Ora, considerando che un'altra testata su ZP uscirà in settimana, occorreva davvero spendere per produrre quei 4 volumi? Non sarebbe stato meglio lasciar perdere e chiudere qualcosa di già cominciato?

                Capitolo PK Giant, una chiusura così improvvisa dopo 43 numeri è una beffa, chi l'ha seguita ha speso quasi 200 euro per una collezione incompleta, e non mi si venga a dire che si potrebbero recuperare i vecchi PKNA mancanti perchè un collezionista non sopporta questi mischiamenti, tanto valeva allora scaricare le scan se si volevano soltanto leggere le storie. Si sapeva che la testata non andava bene, basti vedere che ad un certo punto sono state tagliate le storie brevi, ma il fatto che si sia proseguito fino a questo punto faceva ben sperare per un buon esito della vicenda, che invece non è stato tale. Ora, che senso ha rimanere in mezzo al guado? O si stoppava alle prime avvisaglie, così almeno chi la comprava risparmiava soldi, o la porti fino in fondo, ma stoppare il tutto a -9 dalla fine è davvero clamoroso.

                Definitive, e qui andiamo di male in peggio. A me questo progetto è piaciuto da subito, ed era anche partito bene, ricordo diversi volumi esauriti, quindi cosa è successo? Credo che l'errore sia stato quello di mettere troppa carne al fuoco, troppe serie che non tutti seguivano regolarmente e che alla fine, complice anche il cambio di periodicità, ha fatto sì che molti mollassero perchè stufi di aspettare mesi e mesi prima di un nuovo volume. Mi sono fatto questa idea dopo aver visto lo scarso riscontro avuto dalle Storie della Baia, serie interrotta dopo appena un paio di numeri, e allora mi chiedo se non sarebbe stato meglio diminuire le serie o comunque di non metterne di troppo lunghe come DoubleDuck, per non parlare della scelta incomprensibile di dedicare un volume alla PIA, per giunta con storie random visto che non seguiva alcuna cronologia. Il risultato è che ora non avremo l'ultimo numero di C'era una volta in America, a meno di clamorosi ripensamenti, e con diverse altre serie incomplete, tra cui Fantomius e lo stesso DoubleDuck.

                Ora, tutto questo panegirico perchè sì, è chiaro ormai come funziona un'azienda, ma è anche vero che a rimetterci non possono essere sempre i consumatori, non si può certo stare in silenzio se si ritiene di aver subìto un torto, e ciò che si chiede con queste lamentele, con queste proteste, è che la Panini d'ora in poi agisca con più criterio nel rispetto di chi dà fiducia e spende soldi, perchè sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.

                - Comunicazioni, il secondo punto dolente della faccenda, quello che più di tutti mi fa gridare al mancato rispetto nei confronti del consumatore. Negli ultimi tempi le varie testate hanno subìto diversi cambiamenti, nel prezzo, nel formato, nella foliazione, ma non c'è mai stato un comunicato, una riga di spiegazioni, nulla, semplicemente si andava in edicola e si scopriva che l'Altro Topo era stato rimpicciolito, che Uack aveva subìto una cura dimagrante e via dicendo, per non parlare delle testate misteriosamente scomparse come la Legendary senza alcun annuncio da nessuna parte.

                Non tutti seguono le pubblicazioni Disney tramite il forum o altri social media, un cambio di prezzo o formato va anche argomentato, spiegato, io spendo e vorrei dei chiarimenti se una testata cambia, non posso essere solo un portafoglio vivente.

                Cosa succede invece? Che non solo di questi cambi non si viene nemmeno avvisati, figuriamoci quindi che vengano spiegati, ma addirittura le notizie vengono date su Anteprima, un giornale reperibile solo online o in fumetteria e che di certo non rappresenta il canale ufficiale di Topolino o della Disney, immagino che diverse persone chiederanno conto al proprio edicolante tra qualche mese dei nuovi numeri di PK o della Definitive e scopriranno così come stanno le cose, e tutto ciò è ridicolo a dir poco.

                Il rapporto di fiducia è ormai ampiamente compromesso, leggo che molti compreranno ormai solo a serie completa, cosa che credo abbia penalizzato i Mercoledì di Pippo dopo la chiusura anticipata di X-Mickey, e questo farà sì che ogni nuova proposta, pur se interessante, sarà probabilmente destinata al fallimento visti i numerosi, ormai troppi, precedenti al riguardo.

                Nel mio piccolo, e per amore della Disney che seguo da piccolo, vorrei invitare la Panini a ponderare meglio le strategie future, a migliorare sensibilmente le comunicazioni e infine a fare il possibile per far uscire l'ultimo numero di C'era una volta in America e i restanti numeri di PK Giant, magari facendo come Panini Manga, aumentando il prezzo e abbassando la tiratura, riservando i prodotti al solo circuito delle fumetterie. Probabilmente sarà un'operazione in perdita, ma non porterà al fallimento e potrebbe essere una scelta lungimirante per il futuro, se non altro farebbe guadagnare molti punti nei confronti di chi oggi si sente amareggiato e deluso.
                The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


                  Re:Nuove testate Disney - 2018
                  Risposta #622: Domenica 15 Lug 2018, 23:51:04
                  Per me molto parte dalla crisi di vendite del Topo, che è la testata principale.

                  Il resto credo sia fisiologico.

                  Avete parlato di Pk... il Giant forse non ha affezionato proprio perché il nuovo Pk sul Topo non ha affezionato.

                  Riflessione estremamente interessante, che porta a credere come "Pkgiant" sia nato perché si riteneva, sto speculando e lo so benissimo col rischio di tutte le cantonate del caso, che col rilancio di "Potere e potenza", i nuovi lettori avessero voglia di conoscere il pregresso della suddetta storia, intenzione che, a quanto capisco, non ha dato i frutti sperati.

                  Chiedersene il perché, tuttavia, mi fa riflettere su un punto: e se "Pkgiant" non avesse funzionato perché il lettore medio di "Topolino" già sa tutto quel che deve sapere? In fondo, i lettori d'oggi potrebbero essere figli di pkers degli anni '90, che sicuramente già han tutti gli albi nella teca in cantina, religiosamente tenuti e conservati che neanche la fotocopia del biglietto vincente del Superenalotto, dacché altrimenti non potrebbero manco fregiarsi dell'appellativo di pkers! E molti lettori del settimanale credo siano già ed ancora gli stessi pkers di vent'anni fa, che di un "Pkgiant" non san che farsi.

                  S'avessi ragione, sarebbe stato compiuto un errore prospettico non di poco conto, che però riporta ancora al concetto per cui, nei tempi d'oggi, collane tematiche di ristampe non han molto senso, perché già il materiale d'epoca è sin troppo facilmente reperibile o già nelle mani dei collezionisti.

                  Che le vere scommesse per le nuove testate sian le novità, e scusate la solo apparente tautologia? Non saprei, ma concediamoci un altro spunto di riflessione al quale unicamente ora mi vien da pensare, giusto mentre scrivo.

                  Se, a quel che si dice, la pubblicazione di Pk su "Topolino" comporta incrementi di tirature e vendite (almeno credo), e detti incrementi son da ricondursi ai vecchi pkers che però non son lettori abituali del settimanale, ciò significa ch'al mondo ci son più pkers che lettori abituali di "Topolino", e che quindi i lettori di Pkna, tra quelli originali di vent'anni fa e quelli che poi han scoperto la collana in un secondo momento, sono lungamente più dei citati acquirenti abituali di "Topolino"...

                  Se la mia (e non solo mia) riflessione fosse giusta, molto v'è da pensare sul come investire per il futuro di "Topolino" prima che d'ogni altra testata, ma in quale direzione, oltreché nella prosecuzione di Pk sulle sue pagine ovviamente, sinceramente non saprei dire, se non quanto ho scritto sopra.

                  *

                  Max
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                    Re:Nuove testate Disney - 2018
                    Risposta #623: Lunedì 16 Lug 2018, 01:34:21
                    Riporto qui alcune considerazioni fatte su Facebook e altre parti:

                    - Siamo tutti d'accordo che una casa editrice, un'azienda, non possa andare in perdita, ma è anche vero che sarebbero auspicabili comportamenti più rispettosi nei confronti dei clienti, con strategie più chiare e comunicazioni accurate.

                    - Strategie più chiare, il punto dolente della faccenda, dico subito che sono un profano di certe dinamiche ma qui gli errori fatti mi sembrano netti e anche piuttosto pacchiani, oltre che reiterati. Nonostante i precedenti ci fossero già stati, con testate chiuse o altre rimaneggiate in formato e/o contenuti, la Panini ha continuato a far uscire testate nuove piuttosto che preoccuparsi di contenere i costi così da chiudere le testate già aperte, col risultato che abbiamo testate monche di pochi numeri (X-Mickey e i Mercoledì di Pippo 5, i Gialli 3, sulla Definitive e su PK Giant ci torno dopo), e testate nuove come l'Economia di Zio Paperone che, come si suol dire, sono durate da Natale a Santo Stefano. Ora, considerando che un'altra testata su ZP uscirà in settimana, occorreva davvero spendere per produrre quei 4 volumi? Non sarebbe stato meglio lasciar perdere e chiudere qualcosa di già cominciato?

                    Capitolo PK Giant, una chiusura così improvvisa dopo 43 numeri è una beffa, chi l'ha seguita ha speso quasi 200 euro per una collezione incompleta, e non mi si venga a dire che si potrebbero recuperare i vecchi PKNA mancanti perchè un collezionista non sopporta questi mischiamenti, tanto valeva allora scaricare le scan se si volevano soltanto leggere le storie. Si sapeva che la testata non andava bene, basti vedere che ad un certo punto sono state tagliate le storie brevi, ma il fatto che si sia proseguito fino a questo punto faceva ben sperare per un buon esito della vicenda, che invece non è stato tale. Ora, che senso ha rimanere in mezzo al guado? O si stoppava alle prime avvisaglie, così almeno chi la comprava risparmiava soldi, o la porti fino in fondo, ma stoppare il tutto a -9 dalla fine è davvero clamoroso.

                    Definitive, e qui andiamo di male in peggio. A me questo progetto è piaciuto da subito, ed era anche partito bene, ricordo diversi volumi esauriti, quindi cosa è successo? Credo che l'errore sia stato quello di mettere troppa carne al fuoco, troppe serie che non tutti seguivano regolarmente e che alla fine, complice anche il cambio di periodicità, ha fatto sì che molti mollassero perchè stufi di aspettare mesi e mesi prima di un nuovo volume. Mi sono fatto questa idea dopo aver visto lo scarso riscontro avuto dalle Storie della Baia, serie interrotta dopo appena un paio di numeri, e allora mi chiedo se non sarebbe stato meglio diminuire le serie o comunque di non metterne di troppo lunghe come DoubleDuck, per non parlare della scelta incomprensibile di dedicare un volume alla PIA, per giunta con storie random visto che non seguiva alcuna cronologia. Il risultato è che ora non avremo l'ultimo numero di C'era una volta in America, a meno di clamorosi ripensamenti, e con diverse altre serie incomplete, tra cui Fantomius e lo stesso DoubleDuck.

                    Ora, tutto questo panegirico perchè sì, è chiaro ormai come funziona un'azienda, ma è anche vero che a rimetterci non possono essere sempre i consumatori, non si può certo stare in silenzio se si ritiene di aver subìto un torto, e ciò che si chiede con queste lamentele, con queste proteste, è che la Panini d'ora in poi agisca con più criterio nel rispetto di chi dà fiducia e spende soldi, perchè sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.

                    - Comunicazioni, il secondo punto dolente della faccenda, quello che più di tutti mi fa gridare al mancato rispetto nei confronti del consumatore. Negli ultimi tempi le varie testate hanno subìto diversi cambiamenti, nel prezzo, nel formato, nella foliazione, ma non c'è mai stato un comunicato, una riga di spiegazioni, nulla, semplicemente si andava in edicola e si scopriva che l'Altro Topo era stato rimpicciolito, che Uack aveva subìto una cura dimagrante e via dicendo, per non parlare delle testate misteriosamente scomparse come la Legendary senza alcun annuncio da nessuna parte.

                    Non tutti seguono le pubblicazioni Disney tramite il forum o altri social media, un cambio di prezzo o formato va anche argomentato, spiegato, io spendo e vorrei dei chiarimenti se una testata cambia, non posso essere solo un portafoglio vivente.

                    Cosa succede invece? Che non solo di questi cambi non si viene nemmeno avvisati, figuriamoci quindi che vengano spiegati, ma addirittura le notizie vengono date su Anteprima, un giornale reperibile solo online o in fumetteria e che di certo non rappresenta il canale ufficiale di Topolino o della Disney, immagino che diverse persone chiederanno conto al proprio edicolante tra qualche mese dei nuovi numeri di PK o della Definitive e scopriranno così come stanno le cose, e tutto ciò è ridicolo a dir poco.

                    Il rapporto di fiducia è ormai ampiamente compromesso, leggo che molti compreranno ormai solo a serie completa, cosa che credo abbia penalizzato i Mercoledì di Pippo dopo la chiusura anticipata di X-Mickey, e questo farà sì che ogni nuova proposta, pur se interessante, sarà probabilmente destinata al fallimento visti i numerosi, ormai troppi, precedenti al riguardo.

                    Nel mio piccolo, e per amore della Disney che seguo da piccolo, vorrei invitare la Panini a ponderare meglio le strategie future, a migliorare sensibilmente le comunicazioni e infine a fare il possibile per far uscire l'ultimo numero di C'era una volta in America e i restanti numeri di PK Giant, magari facendo come Panini Manga, aumentando il prezzo e abbassando la tiratura, riservando i prodotti al solo circuito delle fumetterie. Probabilmente sarà un'operazione in perdita, ma non porterà al fallimento e potrebbe essere una scelta lungimirante per il futuro, se non altro farebbe guadagnare molti punti nei confronti di chi oggi si sente amareggiato e deluso.

                    Caro Luxor, ma tu pensi davvero che la Panini ancora proporrà collane a lunghezza predefinita dopo questo insuccessi così forti?

                      Re:Nuove testate Disney - 2018
                      Risposta #624: Lunedì 16 Lug 2018, 01:49:00
                      Hai ragione, scusa. Mi ero perso il "contano come macigni". :-[

                      Figurati :D

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                      prezio
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                        Re:Nuove testate Disney - 2018
                        Risposta #625: Lunedì 16 Lug 2018, 08:26:35
                        La riflessione di Boomerang potrebbe essere corretta.


                        Sappiamo che il lettore medio del Topo non è il bambino ma una persona tra i 25 e i 40 anni di media. Quindi gli appassionati di Pk, che leggevano il Topo, hanno già letto Pk... non andranno a ricomprarselo...

                        Sarei curioso di sapere quanti ragazzini fino ai 15 anni leggono il Giant. La cifra credo sia molto vicina allo zero.
                        ...poche ragazze da quelle parti...

                        www.acroteri.altervista.org - sito amatoriale della mia squadra di calcetto
                        www.goblins.net - sito dedicato ai giochi da tavolo

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                          Re:Nuove testate Disney - 2018
                          Risposta #626: Lunedì 16 Lug 2018, 08:42:40
                          Mi potete mandare il link di anteprima ?
                          « Ultima modifica: Lunedì 16 Lug 2018, 08:52:09 da Dmenini »

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                            Re:Nuove testate Disney - 2018
                            Risposta #627: Lunedì 16 Lug 2018, 08:47:08
                            Mi potete e andare il link di anteprima ?
                            Non è ancora online, ma dovrebbe uscire oggi.
                            (PS: ti consiglio di modificare il post se hai fatto qualche errore, e non di farne due di seguito per qualche errore)

                            Nessuno è povero, quando può fare ciò che gli piace quando gli piace!... A me piace tuffarmi nel denaro, come un pesce baleno, e scavarci gallerie, come una talpa, e gettarlo in aria e farmelo ricadere sulla testa!

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                              Re:Nuove testate Disney - 2018
                              Risposta #628: Lunedì 16 Lug 2018, 08:52:42
                              riguardo al discorso "mancanza di cultura disneyana nei lettori italiani"


                              io non riesco a capire come è possibile che cose come "estatissima" o "risatissima" o altre testate con storie ficcate dentro alla rinfusa legate ( o meno) da un labile filo conduttore possano vendere bene e essere apprezzate dal pubblico occasionale mentre testate che raggruppano autori o saghe...no.

                              cioè il lettore occasionale compra a casaccio (o no?) e allora che differenza gli passa a sto lettore occasionale di comprarsi un vattelapesca qualsiasi rispetto a una "definitive collection"? tanto questo tipo di utenza non sa distinguere i disegnatori e probabilmente non conosce neppure il concetto di "saga"

                              mi sembra strano che venga fatta una scelta selettiva che poi finisce per penalizzare le testate che raccolgono serie particolari o autori ben determinati.

                              io credo che il problema allora sia legato al prezzo e al formato delle pubblicazioni oltre all'eccessiva proposta delle stesse in edicola

                              penso che se al posto dei classici e dei grandi classici venissero proposti volumetti dello stesso prezzo, formato e denominazione...ma contenenti saghe e raccolte di storie di autori famosi...nessuno si accorgerebbe della differenza (tranne qua sul forum)
                              ...o stiamo dicendo che il lettore occasionale a quel punto smetterebbe di comprare pure i classici o i grandi classici?
                              Provo io a spiegare il perché. Solitamente li chiamiamo lettori occasionali, ma credo che il termine più adatto sia, prendendolo a prestito dall'ambito videoludico, "casualone".
                              Gente che va in edicola in maniera sporadica o casuale, non abituata a seguire storie lunghe con una continuity dietro, preferisce prendere numeri unici o un vatt piuttosto che un qualsiasi numero 2, 4, 17 o 32 di una serie. Persone che magari prendono anche il numero 1 se lo trovano (ovviamente per caso), ma che poi non hanno voglia di aspettare un mese per l'uscita seguente, o che addirittura in quello stesso mese si scordano: a) dell'uscita del numero successivo (come dicevo sopra, persone che passano in edicola per caso, quindi non spinti da vera passione o da abitudine);
                              b) della storia letta. C'è una continuity, quindi se passa troppo tempo poi non hanno voglia di rileggere o ripassare il numero precedente.
                              Non è un caso, quindi, che in Italia le produzioni fumettistiche più remunerativa siano due: quella Disney e quella Bonelli. Entrambi privi di continuity (male che vada capitano delle saghe divise in qualche numero), con la prima la cui testata ammiraglia esce settimanalmente, aiutando il lettore ad abituarsi ad aspettare poco tempo fra un'uscita e l'altra. E la seconda che invece tende ad affezionare (in senso a ricordarsi le uscite) maggiormente il lettore, con qualche speciale qua e là al posto dei Disneyani vatt.

                              Mi permetto di ampliare un pelo il discorso oltre la produzione italiana. Il lettore "casualone" è quello che quando esce un film tratto da un fumetto, prevalentemente Marvel o DC, è quello che spinge la casa di produzione a far ripartire la numerazione della serie di quel personaggio apparso nel film da 1. Se esce un film di Iron Man e il lettore casualone li guarda (e magari gli piace), quando va in edicola è più attratto da un "Iron Man" #1 piuttosto che da un #427. Poi magari c'è il casualone su ogni tot che si affeziona e segue la testata, ma escluso quello gli altri abbandonano dopo una manciata di numeri.

                              Questo per spiegare perché non hanno funzionato le varie testate Panini negli ultimi anni. Nel caso della Definitive in particolare, è stato il mescolamento di varie testate che rendevano le uscite delle singole serie ancora più dilazionato nel corso dei mesi.
                              Che a trovare Fantomius 3, poi I milioni di Paperone 2, poi Darkenblot 1, poi Fantomius 4, poi Star Top 1, poi I milioni 3 e via dicendo, non affezioni nessuno se non i conoscitori e accaniti lettori del fumetto Disney. Ma di quelli, buona parte li trovi sui forum a discuterne, tutti gli altri neanche sfogliano o sanno cosa sia Anteprima.

                              Piccola addenda: visto che si parlava (e si incrociava le dita) della Don Rosa Library, faccio notare come Definitive, Legendary, Pk Giant, Uack ect, fossero riviste dal prezzo popolare - almeno inizialmente.
                              La DRL no, è evidente che alla Panini già sapevano essere una serie di nicchia. Ecco il perché del prezzo più alto. Se continuate a seguirla fedelmente, ha più speranze di venire completata di quante non ne avessero "I mercoledì di Pippo" o "Le storie della baia".


                              mi sembra una spiegazione plausibile. allora dico io: perchè (soprattutto quando si è visto che questa formula non funzionava) non si è scelto di aumentare foliazione e prezzo, chiudere la serie in corso il prima possibile (esempio X-mickey)  e stop? perchè si è continuato a proporre questa modalità di pubblicazione aggiungendo sempre più serie? bho. e la sta l'errore (secondo me)...la colpa imputabile a panini.

                              la soluzione per proporre delle saghe intere per me è (forse semplicisticamente) quella di portare pochi volumi per ogni serie dal prezzo relativamente alto ma anche dalla foliazione importante solo nelle fumetterie e nei media store tipo feltrinelli. mi rifiuto di credere che manga sconosciuti o ultra deluxe da 30 e passa euro possano essere pubblicati e volumoni sul tipo de "i signori della galassia" che racchiudano in un solo corposo volume l'intera serie de "c'era una volta in america"...no.

                              a me è piaciuto fino ad ora il modo in cui panini ha gestito le pubblicazioni disney. finalmente dopo secoli era stato fatto quello che io ritenevo più logico e semplice....trattare i fumetti disney come si tratta qualsiasi altro fumetto: raggruppando cioè le storie col criterio delle "serie" e degli "autori"...mi dispiace adesso constatare il fallimento di questo tipo di politiche e temo in un ritorno al passato fatto di volumi pieni di storie messe a casaccio e con i pochi volumetti che raccoglievano saghe particolari che uscivano non in maniera sistematica ma magari uno ogni 5 anni ( e ricordiamo che spesso non c'era neppure scritto sulla copertina che in quel dato volumetto era raccolta una serie completa...dovevi aprirlo e sfogliarlo!!!) . tristezza a palate.


                              grandeboomerang mi dice "in base a che cosa si pensa che risatissima o altri volumetti con storie messe a casaccio dentro vendano" ...niente come dici tu è solo un ipotesi basata sul fatto che quel tipo di pubblicazioni continuano imperterrite. piacerebbe avere pure a me dei dati per rendermi conto della situazione ma in mancanza di detti dati possiamo fare solo delle ipotesi.

                              poi volevo specificare che io non sto frignando perchè "pretendo" che panini mi faccia completare le serie di fumetti (ngueeeee, ngueeee) vorrei solo che le politiche editoriali messe in atto da panini in questi anni possano continuare in qualche modo - proprio perchè mi piacciono- cercando di trovare dove sta l'errore in modo da correggerlo se possibile.
                              « Ultima modifica: Lunedì 16 Lug 2018, 08:59:43 da RocK »

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                                Re:Nuove testate Disney - 2018
                                Risposta #629: Lunedì 16 Lug 2018, 09:16:53

                                Sappiamo che il lettore medio del Topo non è il bambino ma una persona tra i 25 e i 40 anni di media. Quindi gli appassionati di Pk, che leggevano il Topo, hanno già letto Pk... non andranno a ricomprarselo...

                                Sarei curioso di sapere quanti ragazzini fino ai 15 anni leggono il Giant. La cifra credo sia molto vicina allo zero.

                                Che gli appassionati di Pk abbiano già le storie di Pk e non comprino il Giant, e che lo facciano pochissimi ragazzini (pochissimi lettori in generale, dato che si è dovuto chiuderlo) è cosa nota. Ma sul lettore medio di Topolino non sarei così sicuro, anche solo per il fatto che la stragrande maggioranza delle volte in cui lo vedo acquistare, è destinato a bambini e ragazzi. Che il numero di giovanissimi che lo leggono si sia ridotto moltissimo e sia conseguentemente aumentata la percentuale di adulti è vero, ma non credo sia stata stravolta l'età media dei lettori al punto da rivelarsi adulta.

                                 

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