Ho pochissimi numeri di questa testata una e trina avendo già tutto lo ZP (oltre alla GDP). Però, da quel poco che ho visto e letto, ho avuto impressioni positive: mi pare si siano seguite le collane americane degli anni 40/50/60 con tanto di copertine originali e pagine interne redazionali dell'epoca, oltre a nuovi redazionali di Boschi e Beccatini riguardanti tematiche specifiche (soprattutto durante il periodo 'Paperopoli'), qualche chicca riguardante disegni o bozze mai pubblicate prima. A Barks si sono voluti subito affiancare i suoi epigoni, al contrario di quanto fece ZP che solo dalla serie bianca cominciò a guardare oltre il Maestro dell'Oregon, avendo terminato la sua omnia. Tutto ciò ha prolungato la copertura di tutta l'opera barksiana che necessiterebbe di almeno altri 20/30 numeri di questo nuovo 'Vita da Paperi' (mantenendo la caratteristica di portare avanti più autori).
Spero che la Panini ci riesca, soprattutto per quei lettori digiuni di Barks che, non avendo ZP e GDP, pensavano di arrivare comunque ad un omnia dell'autore, sebbene piuttosto articolata e irregolare: titoli diversi, numerazione varia che dopo 34 numeri riparte da 1, linea cronologica non rispettata in quanto c'è stata una divisione per testate - Uncle Scrooge, Donald Duck, Four Colors, WDCS - per cui, dopo averne finita una arrivata ai '60, si è ricominciato con un'altra dai '40 (non vorrei sbagliarmi ma mi pare sia così).
Come si dice, "il fine giustifica i mezzi" e se lo scopo è coprire tutto Barks, se al termine dell'operazione ci si riuscirà si perdoneranno alla Panini dei 'mezzi' che stanno rendendo perplessi tutti quelli che seguono questa testata una e trina.