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Forse è questo il punto. Io che il film di Fellini lo ho presente, trovo che questa storia sia di una bellezza al limite del miracoloso.

Beh, è quello che succede quasi sempre, con le "parodie", o comunque gli omaggi e le citazioni, siano esse Disneyane o meno (sempre che siano ben fatti!).
Come si sarebbe potuta apprezzare l'invasione delle pOste, nei promessi paperi, se non si fosse conosciuta l'invasione della pEste del Manzoni? Eccetera.

Beh, è quello che succede quasi sempre, con le "parodie", o comunque gli omaggi e le citazioni, siano esse Disneyane o meno (sempre che siano ben fatti!).
Come si sarebbe potuta apprezzare l'invasione delle pOste, nei promessi paperi, se non si fosse conosciuta l'invasione della pEste del Manzoni? Eccetera.

Quoto, neanche io ho visto il film, e probabilmente avrei apprezzato di più la parodia se l'avessi visto.

Ho notato che in questa storia ci sono diversi gradi di metanarrazione. Abbiamo, nell'ordine:

- Topolino che introduce e chiude la vicenda

- quello che fa Fellini

- il sogno di Fellini

- il film all'interno del sogno

Passando al mio apprezzamento del fumetto, devo dire di non averlo gradito troppo. Sono presenti alcune belle battute, ma giunto alla fine mi chiedo quale sia il senso, il messaggio che l'autore abbia voluto comunicare (o, per riprendere il discorso iniziale, quale sia delle 4 narrazioni una dentro l'altra quella che costituisce il fulcro della storia).
Si legge, ma non lascia molto al lettore.

Non gli piace l'incontro tra Fellini e Walt Disney.

Personalmente trovo che tale episodio non sia nè positivo nè negativo. Avrebbe potuto non esserci e per me sarebbe stato lo stesso; il che temo, vale anche per tutto il resto.

Forse il problema è che si tratta di un omaggio. Di per se non sarebbe un problema, ma il fatto è che tutta la storia si regge sull'omaggio. Secondo me invece esso dovrebbe essere un elemento accessorio, che, se tolto, la storia non cambia.

Secondo me è un capolavoro

quando ho letto questa storia da bambino, mi è rimasta impressa nella memoria. Una ragione in più per affermare che questa storia è davvero una delle migliori degli anni 90

Riguardo ai disegni, la somiglianza con il Gottfredson del '34 è impressionante.
Tuttavia anche in questo caso l'omaggio mi sembra un po' vuoto (per capirci, diciamo fine a sè stesso) in quanto con le storie di Gottfredson questa non ha nulla in comune.
Riprende il maestro alla lettera ma non nello spirito; almeno la mia impressione è questa

Riprende il maestro alla lettera ma non nello spirito; almeno la mia impressione è questa

Impressone credo corrispondente al vero, ma in un certo senso basata su un presupposto "erroneo" (cioe', che Cavazzano volesse omaggiare Gottfredson, o almeno ispirarsi a lui).
Io il film di Fellini non l’ho visto, ma dal commento di Brigitta (ne riporto sotto uno stralcio) , mi sembra di capire che questa storia ne catturi  molto accuratamente l’anima.

... il parallelismo Minni-Gelsomina, Topolino-Matto e Gambadilegno-Zampanò è così ben realizzato da lasciare stupefatti. Il film è un capolavoro della storia del cinema (e lo dico pur non essendo una amante particolare delle opere di Fellini), e per chi lo conosce la storia disegnata da Cavazzano riesce a far rivivere le stesse sensazioni con una vivacità assolutamente straordinaria.

Il paragone con lo spirito di Gottfredson sembra alquanto fuori posto, se l’obiettivo di Cavazzano era quello di tradurre lo spirito di Fellini nella lettera di Gottfredson. Direi che Eli solleva un punto molto valido osservando la somiglianza stilistica nei disegni, ma sia del tutto fuori strada quando va a confrontare il resto.
(Detto questo, ammetto che – forse proprio perche’ non ho visto il film – Topolino presenta: La strada non mi ha mai particolarmente entusiasmato: come storia a se’ regge, ma il suo punto di forza probabilmente e’ altrove.)

Io il film di Fellini non l’ho visto, ma dal commento di Brigitta (ne riporto sotto uno stralcio) , mi sembra di capire che questa storia ne catturi  molto accuratamente l’anima.

Citazione da: Brigitta MacBridge - Venerdì 19 Dic 2008, 09:02:31

... il parallelismo Minni-Gelsomina, Topolino-Matto e Gambadilegno-Zampanò è così ben realizzato da lasciare stupefatti. Il film è un capolavoro della storia del cinema (e lo dico pur non essendo una amante particolare delle opere di Fellini), e per chi lo conosce la storia disegnata da Cavazzano riesce a far rivivere le stesse sensazioni con una vivacità assolutamente straordinaria.

Il paragone con lo spirito di Gottfredson sembra alquanto fuori posto, se l’obiettivo di Cavazzano era quello di tradurre lo spirito di Fellini nella lettera di Gottfredson. Direi che Eli solleva un punto molto valido osservando la somiglianza stilistica nei disegni, ma sia del tutto fuori strada quando va a confrontare il resto

Infatti credo anche io che l'"emulazione" dello stile di gottfredson sia più funzionale al racconto che voluto, anche se l'intenzione direi che c'è tutta.
Il film è ambientato nelle campagne e nei paesi di un'Italia rurale, con protagonisti dei girovaghi male in arnese: immagino sia stato quasi automatico per cavazzano riprendere il topolino che, ai suoi esordi, si muoveva in un contesto molto simile

Infatti credo anche io che l'"emulazione" dello stile di gottfredson sia più funzionale al racconto che voluto, anche se l'intenzione direi che c'è tutta.
Il film è ambientato nelle campagne e nei paesi di un'Italia rurale, con protagonisti dei girovaghi male in arnese: immagino sia stato quasi automatico per cavazzano riprendere il topolino che, ai suoi esordi, si muoveva in un contesto molto simile

Io ho sempre saputo (perché letto in varie interviste, tra cui il "Maestri Disney" che ripubblicò la storia) che l'idea di ritrarre i personaggi in stile anni '30 venne suggerita da Giulietta Masina stessa.

E quando ti chiedono una cosa del genere, a chi ti riferisci se non a Gottfredson?!

Citazione da: piccolobush - Giovedì 22 Mar 2018, 14:29:14

Infatti credo anche io che l'"emulazione" dello stile di gottfredson sia più funzionale al racconto che voluto, anche se l'intenzione direi che c'è tutta.
Il film è ambientato nelle campagne e nei paesi di un'Italia rurale, con protagonisti dei girovaghi male in arnese: immagino sia stato quasi automatico per cavazzano riprendere il topolino che, ai suoi esordi, si muoveva in un contesto molto simile

Io ho sempre saputo (perché letto in varie interviste, tra cui il "Maestri Disney" che ripubblicò la storia) che l'idea di ritrarre i personaggi in stile anni '30 venne suggerita da Giulietta Masina stessa.

E quando ti chiedono una cosa del genere, a chi ti riferisci se non a Gottfredson?!

Questo non lo ricordavo. Allora direi che non c'è altro da aggiungere

Una bella storia, non c'è che dire. Però...

Però non mi ha mai preso del tutto. Trovo che sia troppo un omaggio a Fellini e al film. Per carità, è giusto che sia così. Ma ho sempre trovato che la trama venga un po' messa da parte, solo per poter omaggiare il regista di Rimini. Diciamo che secondo me Marconi avrebbe potuto fare egregiamente entrambe le cose, ma la storia rimane comunque godibile. I disegni di Cavazzano son belli, certezza assoluta. Credo che negli anni '90 abbia raggiunto il picco massimo della sua espressività artistica, sfornando disegni da far cadere la mascella.