Sembra proprio che a trent'anni dalle Paperolimpiadi di Seul la speranza di Romano Scarpa della pacificazione se non della riunificazione fra le due Coree, rappresentate da due personaggi creati per l'occasione, il sudcoreano Kim Don-Ling e la nordcoreana Chen Dai-Lem, sia arrivata a buon punto e quasi all'improvviso, dopo pericolose e recenti escalation che avevano fatto pensare al peggio.
I giovani character coreani non sono stati più ripresi ma dal finale della saga olimpica si evinceva che i due innamorati fossero tornati insieme a Paperopoli: "Adesso che ci siamo ritrovati, non ci perderemo più!" diceva felice Chen. "E appena ci sarà possibile... ci uniremo per sempre!" continuava Kim.
Osservando oggi il leader norcoreano Kim Jung-un e quello sudcoreano Moon Jae-in tenersi per mano e saltare insieme da un lato all'altro del 38° parallelo (come avrebbero voluto fare, non potendo, i due paperi intorno al poderoso canneto, autentico muro del loro personale 38° parallelo), sembra di sentire proprio loro pronunciare queste frasi scritte in un fumetto di trenta anni fa. E sicuramente Romano Scarpa, mettendole in becco alle sue due creature pennute, era come se auspicasse lo stesso dialogo estendendolo politicamente ai due paesi tecnicamente in guerra da 65 anni (all'epoca delle Paperolimpiadi erano 35).
"Sigh! Addio alla nostra campionessa!" pensava l'allenatrice di Chen, asciugandosi le lacrime sapendo di averla persa per sempre.
Considerando la prossima possibilità di ricongiungimenti familiari, troncati dopo la fine della sanguinosa guerra dei primi anni '50 (chi abitava al Nord non ha più potuto rivedere parenti e amici al Sud e viceversa), la felicità di Kim e Chen in Calisota, mai del tutto piena, proprio per l'impossibilità di Chen di rivedere i suoi familiari, oggi si potrebbe finalmente completare.
Senza voler correre troppo (del pingue dittatore nordcoreano non ci si può fidare del tutto, in ogni caso), auspichiamo che in un prossimo futuro genitori, zii e amici di cittadini coreani divisi (nella realtà) e di Chen (nel realistico fumetto disneyano) potranno riabbracciare i loro cari e la loro ragazza (nello specifico ) e che lei stessa potrà tornare nel suo paese natìo, lasciato per amore diverso tempo fa. Paese nel quale gli stessi familiari dei due paperi potranno finalmente conoscersi, superando senza problemi quel 38° parallelo, da nord a sud come da sud a nord.
Quante belle storie si potrebbero scrivere considerando tutto ciò!
Trent'anni fa un grande autore che non amava particolarmente queste ricorrenze sportive (infatti le sue saghe ruotano sempre intorno ad esse, senza mai entrarvi, o sono un prologo prima che inizino, come nel caso di Seul '88), approfittò dell'occasione per scrivere e disegnare una bellissima storia, lanciando un segnale di speranza e di pace che, guarda caso, l'anno successivo si concretizzò in Germania, riunendo Est e Ovest dopo un quarantennio. Chissà che dopo 65 anni la stessa cosa non possa accadere fra Nord e Sud, in quella Corea magnificamente illustrata e descritta da Scarpa nelle sue Paperolimpiadi.
Oggi tutto ciò non è proprio possibile?
Oltretutto non si tratterebbe di denunciare una divisione come accaduto nel 1988 ma di descrivere un riavvicinamento e una possibile riunificazione, come sembrerebbe visti i recenti avvenimenti. Kim e Chen avrebbero validi motivi per essere riproposti in questa nuova fase politica coreana, proprio per lanciare (anche ai più giovani) un messaggio di pace e di speranza (che è tipico disneyano), oggi molto più vicine rispetto a trent'anni fa (almeno in quella penisola, ma da lì verso buona parte del mondo).
________________________________________________________________________________________________________________________In questo link lusitofono si parla delle Paperolimpiadi e vediamo il futuro dittatore Kim Jong-un da piccolo, insieme al padre, entrambi con il tipico copricapo topesco.
https://medium.com/@nr749/a-disney-e-a-coreia-do-norte-uma-hist%C3%B3ria-de-amor-669e09d1aac0