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Uscito oggi....
un pelo meglio curato a mio avviso come portfolio...
solito canovaccio di un'unica introduzione e paginetta cadau. per le storie presentate., con qualche intervento di De Vita..
anche la selezione mi pare buona


il massimo del grande topo
Soggiorno a Topolinia di Luca Boschi

Chi era Micheal Musculus di Luca Boschi
Topolino e la "pietra di saggezza"

Storie di un Teddy Bear di Luca Boschi
Topolino e la valle degli orsetti

Oltre i videogame di Luca Boschi
Tip e Tap e il gioco dell'oca

Sul cucuzzolo della montagna di Luca Boschi
Topolino e il segreto del monte sinistro

gli X-files di Top de Tops di Luca Boschi
Le Top Stories - Topolino e l'isola dei giganti, ovvero i superstiti del continente perduto

Portfolio

il fatto che abbiano messo una top story (va al singolare, no?) tra le più chiacchierate per l'apporto di MDV è casuale o viene spiegato nella paginetta introduttiva?

il fatto che abbiano messo una top story (va al singolare, no?) tra le più chiacchierate per l'apporto di MDV è casuale o viene spiegato nella paginetta introduttiva?

viene specificato solo che nelle tops stories devita è intevenuto molto sulle sceneggiature

Di precisio come la ritoccò De Vita? Si sa? è una delle mie preferite...

peccato le tengo tutte quante. ma il numero lo devo prendere per forza per collezione

Di precisio come la ritoccò De Vita? Si sa? è una delle mie preferite...

da quel che ho capito la stravolse proprio ..ma io dettagli non ne tengo

c'era il blog di pezzin, ma il link è inaccessibile...

c'era il blog di pezzin, ma il link è inaccessibile...

Ho visto oggi....pare abbia rimosso la pagina

Peccato... Chissà perché... l'avevo già notato, comunque.Qualcuno si rcorda cosa ci fosse scritto?

Non è stata ancora inserita sul calendario la copertina di questo numero, ne approfitto per segnalarlo qui con l'immagine della copertina in allegato

Sul sito Panini non ci sono i volumi di De Vita, questa cosa mi lascia un po' basito, non è nemmeno messo nelle uscite questo numero 8.

A latere del contenuto del volume.
Le pubblicazioni proseguono sulla base delle vendite in edicola - quindi sulla nostra forza di lettori e clienti.
Prevedo tuttavia che, come per i volumi di Cavazzano, al quarto di De Vita uscirà poi un cofanetto non vuoto (o con ultimo volume incluso) ma pieno, per chi lo voglia prendere con tutti i volumi.
Allora dovrei aspettare l'eventuale uscita del cofanetto, invece di comprarli man mano, se volessi completare la collezione con la litografia e il cofanetto.
Però perderei il gusto di leggere con calma.
E se tutti smettessero di comprare i volumi uno per volta, per aspettare il cofanetto e la litografia, la Panini non proseguirebbe più le pubblicazioni e sospenderebbe le collane, perché il mercato mostrerebbe la mancanza di domanda.
Perché non dare l'opportunità di comprare il cofanetto con l'ultimo volume, come era un tempo e dovrebbe farsi?
Sono perplesso.

Nel ventennio 1983-2002 scelto da De Vita per questo secondo volume dedicato ai topi, si nota il deciso cambio di stile che, secondo me, dalla fine dei '90, si fa più elegante. Basta vedere il profilo di Mickey che sembra aver fatto un lifting: naso rimpicciolito e più all'insù, taglio degli occhi più piccolo e luminoso che gli da un'aria più sveglia rispetto a quella (a volte) 'imbambolata' degli anni '80.
Stile che oggi, dopo vent'anni, ha migliorato ancor più certe caratteristiche di taglio, precisione e pulizia riscontrabili nelle tavole di storie recenti ed attuali.

Considerando anche il curriculum del collega Cavazzano (e ricordando quello di Scarpa che ha disegnato quasi fino alla fine dei suoi giorni), si potrebbe dire che, almeno per alcuni disegnatori, il top della carriera, la perfezione stilistica, la si può raggiungere anche alla 'tenera' età di 70/75 anni (circa), sperando che duri il più a lungo possibile.

Stile che oggi, dopo vent'anni, ha migliorato ancor più certe caratteristiche di taglio, precisione e pulizia riscontrabili nelle tavole di storie recenti ed attuali.

Non sono del tutto d'accordo.
Secondo me, all'inizio di questo decennio De Vita ha avuto un (non grosso, ma visibile) calo

Nel ventennio 1983-2002 scelto da De Vita per questo secondo volume dedicato ai topi, si nota il deciso cambio di stile che, secondo me, dalla fine dei '90, si fa più elegante. Basta vedere il profilo di Mickey che sembra aver fatto un lifting: naso rimpicciolito e più all'insù, taglio degli occhi più piccolo e luminoso che gli da un'aria più sveglia rispetto a quella (a volte) 'imbambolata' degli anni '80.
Stile che oggi, dopo vent'anni, ha migliorato ancor più certe caratteristiche di taglio, precisione e pulizia riscontrabili nelle tavole di storie recenti ed attuali.

Considerando anche il curriculum del collega Cavazzano (e ricordando quello di Scarpa che ha disegnato quasi fino alla fine dei suoi giorni), si potrebbe dire che, almeno per alcuni disegnatori, il top della carriera, la perfezione stilistica, la si può raggiungere anche alla 'tenera' età di 70/75 anni (circa), sperando che duri il più a lungo possibile.

De gustibus. Per me tra la prima e la seconda storia c'è un forte calo, in generale ritengo che il miglior De Vita sia quello degli anni '80 (anche se, per ragioni anagrafiche, sono forse più legato a quello degli anni '70).
Proprio l'aver rimpicciolito gli occhi ai personaggi trovo che abbia levato loro un po' di grazia. D'altronde si sa che gli occhi grandi ingentiliscono il viso, i giapponesi su questo assunto ci hanno costruito tutta una scuola di fumetto (tra l'altro il maggior fautore di questa scuola era Osamu Tezuka che ha sempre ammesso di ispirarsi ai cartoni Disney, per cui il cerchio si chiude  ).