Dopo aver letto gli ultimi commenti, sento il bisogno di scrivere poche righe, più che altro per mettere ordine visto che il discorso sembra essere stato sviato nuovamente.
Prima di tutto, credo sia sbagliato il titolo del topic, sia perchè in questo forum c'è sempre stata tutta la libertà intellettuale del mondo, basti vedere certi topic che in altri forum non sono mai stati aperti perchè facilmente inclini alla deriva, sia perchè il congelamento del topic delle puzzette, che è stato riaperto da Paolo e quindi non cancellato, è stato dovuto per questa semplice regola non osservata e non per qualche censura o peggio:
2. Non parlare (nel caso dei forum non scrivere) a sproposito, ossia non inserire nelle discussioni esistenti argomenti che non c'entrano nulla con l'argomento del thread; non aprire nuovi thread nelle sezioni sbagliate.
Riflettete sulla reale utilità dei vostri messaggi: aggiungere ad una conversazione interventi totalmente inutili alla sua continuazione appesantisce il topic, rischia di renderlo illeggibile e di indispettire altri utenti.
La sparizione del topic ha poi portato all'apertura di un topic dove si chiedevano in maniera garbata delle spiegazioni fino a quando è spuntato questo commento:
Non sono affatto d'accordo. Ma comunque per me è una questione di principio. Avrei capito, al limite, la chiusura del topic, ma la sua rimozione per me è un atto di censura estrema molto pericoloso.
Alcuni si sono accaniti sul tono della risposta data dal moderatore, che io ritengo severa ma giusta, reo di aver mortificato l'utente in questione, ma ci si è soffermati anche sul post dell'utente? Senza sapere nulla, senza aspettare che qualche moderatore intervenisse per spiegare, si è lanciato in un attacco vero e proprio parlando di censure e questioni di principio, e qui tornerò a breve parlando di rispetto e umanità.
Tutto ciò ha portato all'apertura del topic dove sto scrivendo ora, e qui chiudo rispondendo al post del Generale.
Tutto condivisibile e ben espresso, poi si arriva a questi paragrafi:
A questo punto però, l’utente attento ed attivo che niente di più chiede che fruire appieno della vita del forum, e che comincia a non accontentarsi più di come vanno le cose, percependo che qualcosa non va, chiede conto di quello che non capisce: a questo punto al moderatore si presentano almeno due strade, che possono avere sbocchi diversi e, a seconda della strada imboccata, conseguenze diverse; ci può essere la scelta, la migliore a mio parere, di spiegare con calma e semplicità le situazioni di cui viene chiesto conto, naturalmente senza entrare in dettagli che possono rivelarsi inutili e/o fonte di pettegolozzo: è la scelta che, nella fattispecie, ha lodevolmente messo in atto Roberto/Pacuvio e, dopo un iniziale forte momento di emotività, anche Valentina/Paperinika.
L’alternativa a questo approccio, che pure è stata praticata in questa circostanza, è quella della reazione umana, molto umana, di chi in una situazione di difficoltà si vede chiesto conto del motivo dei suoi comportamenti e dà sfogo all’emotività, con risposte brusche e reazioni di chiusura. Non c’è da meravigliarsi di ciò, il fattore umano gioca sempre qualche scherzo a tutti noi, che non siamo fatti di puro spirito e di solo cervello. Ma non possono tacersi le conseguenze che puntualmente si verificano quando i moderatori imboccano questa strada (e mi creda chi legge: questo è un contributo di riflessione e non una critica distruttiva): perché, nel momento in cui chi ha un ruolo ed una responsabilità fa prevalere nella sua azione la componente emotiva, in qualche modo si spoglia del suo ruolo, abdica ad esso e, a quel punto, si mette in posizione di parità con il suo interlocutore che, stupefatto, sentendosi deluso, insoddisfatto e ferito per non aver ricevuto buon trattamento, probabilmente reagirà o insistendo o, purtroppo, alzando i toni: si avrà quindi un doppio danno, un utente in buona fede che sente di subire un’ingiustizia ed un moderatore espostosi a critica, che da sé solo ha recato danno al proprio ruolo.
Occorre ricordare ancora una volta che noi tutti utenti semplici siamo ospiti di Paolo e di chi lavora per questo forum, si possono chiedere spiegazioni e verranno fornite ma non si può assolutamente saltare a conclusioni affrettate lanciando accuse gravi e pesanti, se pretendiamo rispetto dobbiamo anche darne altrettanto, se vengono scritte cose infamanti non stupiamoci del tono duro delle risposte, trovo sia una questione di puro buon senso.
Qui non si parla di emotività, qui si parla di condotta, ogni parola ha il suo peso e, come nella vita reale, occorre pensare bene prima di dire o scrivere certe cose, buona fede o meno. Si sarebbe potuto parlare di emotività, di fattore umano, se qualche moderatore avesse abusato dei suoi poteri e avesse sospeso o bannato qualcuno, cose che non sono assolutamente successe nè in passato nè tantomeno adesso.
Non fossilizziamoci sul fatto di essere utenti o moderatori, non creiamo faide inutili, siamo tutti esseri umani e va riconosciuto, al di là del ruolo che viene ricoperto, chi sbaglia, la questione è qui ed è molto semplice, se poi invece si tende a solidarizzare con l'utente solo perchè è sullo stesso livello e quindi accusare e demonizzare a prescindere i moderatori, allora c'è qualcosa che non va.
Tutto ciò ci riporta al fattore umano, al quale molti si sono appellati in questa discussione. Mi è stato sottolineato più volte in altra sede che in un forum le linee di condotta dei moderatori non possono essere come quelle della vita reale, non possono tenere conto dei casi singoli e spesso una rigida ed uniforme applicazione dei metodi utili a dare ordine e disciplina è imposta dall’essenza stessa del forum. Io comincio a pensare che non sia del tutto così. La conversazione di questo topic è tutta intrisa di umanità, tutti più o meno si sono richiamati a situazioni personali, alla passione per i fumetti, alla voglia di partecipazione, a sentimenti di rabbia, frustrazione, delusione; si è fatto riferimento a situazioni lavorative e familiari ed a sentimenti di amicizia nati in questa sede. Il forum mi sembra un luogo tutt’altro che virtuale quindi, e forse l’umanità di tutti coloro che vi partecipano merita più adeguata considerazione. In quest’ottica, auspico che la vigilanza sul doveroso rispetto delle regole di civile partecipazione alla vita del forum sia più flessibile e meglio calibrata alle circostanze: siamo tutti impastati di umanità e forse il moderatore che si appella alla propria umanità dovrebbe valutare con maggior attenzione l’umanità degli utenti, probabilmente esercitando un po’ più spesso l’arte di dubitare di sé stessi e dando così esempio di autorevolezza. Mi domando se potrebbe avere utilità a questo scopo abbandonare e/o affiancare ai nick i propri nomi reali, come “esercizio di realtà” e come sprone a ricordare che dietro ogni nome c’è una persona.
Il moderatore ha il ruolo di mantenere l'ordine qui dentro e di far applicare il regolamento, ognuno lo svolge secondo il criterio che ritiene più opportuno e nessuno potrà dire se è giusto o sbagliato, soltanto chi sta dall'altra parte del muro può dire effettivamente quanto sia complicato gestire migliaia di utenti, ho letto diversi commenti su come avrebbero dovuto agire i moderatori ma credo che nessuno abbia davvero idea di come tutto sia complicato.
Se si è troppo morbidi può scoppiare l'anarchia, se si è troppo duri scatta la rivoluzione contro i mod brutti e cattivi, ma in tutto questo qualcuno si è mai preso la briga di valutare chi sbaglia davvero?
Ho letto di umanità degli utenti, ma all'umanità dei moderatori non ci pensa nessuno? C'è gente che se ne sbatte del regolamento, che scrive cazzate, che lancia accuse e poi ce la si prende col moderatore che risponde a tono? Davvero?
Mettiamoci tutti in testa che civiltà, decoro e umanità che tutti auspichiamo e desideriamo devono venire da entrambi i lati, se non si riesce nemmeno a fare questo sforzo allora non lamentiamoci poi se i moderatori si stufino della situazione e se questo possa poi portare a decisioni drastiche.
Mi chiedo anche se non si possa rendere più effettiva le lettura delle regole di partecipazione al forum, colpevolmente ignorate da tutti, come giustamente ha lamentato Valentina, magari subordinando l’iscrizione ad una esplicita dichiarazione di presa visione di queste regole o generando nel programma informatico un qualche automatismo che periodicamente impedisca la possibilità di continuare a postare se prima non si ripassano le regole.
Questo, perdonami la franchezza, è solo una scusa per giustificare certe situazioni ed è improponibile nella vita di tutti i giorni come qui nel forum, è come se tu ricordassi ogni singolo giorno ai tuoi figli come ci si deve comportare in società e ti renderai conto che non ha senso, non credo ripassi loro le regole del quieto vivere ogni volta che escono di casa.
D'altronde, il regolamento che citi non è nulla di nuovo, sono tutte azioni che ognuno di noi compie, o dovrebbe compiere, nella vita di tutti i giorni, nulla di nuovo. Se per evitare certi comportamenti si dovesse leggere ogni volta il regolamento, o rinfrescarne la memoria di tanto in tanto, il problema è dell'utente e non dei moderatori.