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Tutti ne parlano,ma non l'ho mai letta,potete dirmi la trama degli episodi ?

Mi associo a valsedre.

Tutti ne parlano,ma non l'ho mai letta,potete dirmi la trama degli episodi ?

Credo sia leggermente difficile postare la trama di una storia di 250 (o 249) pagine.

allora fatemi una sintesi degli episodi ,cosi da  darci  un idea della storia

allora fatemi una sintesi degli episodi ,cosi da  darci  un idea della storia

Puoi facilmente recuperare i numeri di Topolino contenenti la storia (vale a dire quelli dal 1705 al 1712), oppure cercare questo albo.

In verità la forza di paperolimpiadi sta nel fatto che non è una storia autocelebrativa. Le Olimpiadi di Seul a ben guardare rimangono sullo sfondo... personalmente da piccolo mi faceva impazzire una trovata geniale di Scarpa: il muro di bambù usato come confine tra Corea Nord e Sud, e il numerino sotto la vignetta che indicava il parallelo!!! Scusate la 'bambinata'... ma è da queste piccole cose geniali che si riconosce la grandezza di un autore

faccio riaprire questo topic...

Paperolimpiadi e' una di quelle storie che lessi una sola volta da bambino, quando usci' nel periodo dei giochi olimpici di Seul...

all'epoca non mi piacque affatto, probabilmente perche' avevo solo 12 anni e certe argomentazioni non le capii'...

inanzitutto la storia, presentata la settimana prima come una celebrazione delle olimpiadi  era esattamente tutt'altro rispetto a cio' che mi aspettavo nelle mie fantasie di piccolo lettore;quello che credevo potesse essere la classica storia con i paperi che andavano a gareggiare a Seul partiva da un punto totalmente diverso..e anche nel pieno del racconto , le olimpiadi fanno parte solo di un piccolo tassello di un argomentazione ben piu' ampia...

poi certe tematiche come la separazione tra corea del sud e nord , erano ben piu' mature ,rispetto alle conoscenze che avevo all'ora

Poi la continuity con storie precedenti, vedi ad esempio i paperoidi, mi aveva veramente spiazzato..visto che,in quel caso specifico non avevo ancora letto quella storia...insomma inutile dirlo non mi entusiasmo'...

ora son passati 22 anni (sich) e me la sono riletta tutto d'un fiato...

che dire...

che ovviamente i miei gusti son cambiati/maturati e con quello pure il mio giudizio..

ci si trova d'innanzi a una bella storia ;si una storia, compatta e fluida,  non una saga come Messer papero, alla ricerca della pietra zodiacale, storia e gloria e via discorrendo...

Mentre nelle storie sovracitate il racconto non e' omogeneo ma sono una serie di trame legate da un'unico filo conduttore il piu' delle volte esile e stilizzato, qui la storia e' una sola , che si moltiplica e si ricongiunge in piu' di un occasione...

Penso che ben poche volte sia stata pubblicata una unica storia cosi' lunga..dove veramente tutto si interrompeva sul piu' bello ;ok ricordo Papernovela o topokolossal ma , con tutto rispetto non sono la stessa cosa...

le tematiche e argomentazioni sono poi, come gia' scritto, molto mature, e credo che difficilmente sul Topo di oggi si arrivi a leggere storie in cui si parla cosi' "poeticamente" di guerra e di morale (la vecchia autosegregata che per il bene di tutti distrugge la telecamera "magica" e' emblematica).

Poi l'apparizione di molteplici personaggi disney  e' per una volta una poco forzata ...solitamente , sopratutto nelle storie celebrative ci si trova dentro di tutto (pippo , clarabella, rockerduck . macchianera , gastone.....), qua si c'e' un bel festival di topi e paperi ma tutto e' sviluppato egregiamente seguendo un plot narrativo a largo respiro...

qualcuno faceva presente che il Scarpa qui e' molto autocelebrativo, inserendo molti dei suoi personaggi, anche minori, vedi i Paparoidi...io credo non ci sia nulla di male, anzi..un po' di continuity per i lettori piu' esigenti ci sta proprio..

insomma per chiudere credo che qua, per chi aspetta con ansia , una collanda di tutte le storie di Scarpa artista completo, ci sia un bel BIGNAMI...li e' riassunto, sintetizzato tutto il meglio della sua opera..e se si trova al 93esimo posto dell'inducks non e' un caso...

Delle grandi storie scarpiane, e' una di quelle che apprezzai di meno. La lessi quando usci' e sono ormai vari lustri che non la riprendo in mano: forse potrebbe sorprendermi positivamente, com'e' successo a turk182. Per il momento posso solo spiegare la mia critica: fondamentalmente, mi era spiaciuta la "mancanza d'unita' ". Certo, la trama si dipana di episodio in episodio secondo il filo conduttore delle vicende dell'invenzione di Archimede; ma quasi ogni volta cambiano i protagonisti, cosa che certamente mi aveva sconcertato, privandomi di una base per il mio punto di vista come lettore. In un certo senso, questo e' probabilmente il motivo principale per cui generalmente non apprezzo le interazioni tra Paperopoli e Topolinia: ho aspettative diverse a seconda dell'universo e il metterli insieme troppo spesso produce qualcosa che non mi pare ne' carne ne' pesce. Tale critica non si puo' rivolgere ai singoli episodi delle "Paperolimpiadi", ognuno dei quali (a quanto rammento - ma dovrei veramente rinfrescarmi la memoria) e', come ci si aspetta da Scarpa, una storia buona o ottima (ricordo il terzo come quello che piu' mi era piaciuto); pero' non li avevo trovati sufficientemente indipendenti da apprezzarli in pieno come storie a se' stanti (il motivo per cui non ero rimasto altrettanto infastidito leggendo "La pietra zodiacale") e nel complesso avevo fortemente avvertito la disomogeneita' di temi e personaggi.

Ricordo poi che ero rimasto alquanto spiazzato, nella prima puntata, dall'apparire di Sgrizzo, che non avevo mai visto: considerando quanto poco costui fosse apparso nell decennio, la sua presenza senza spiegazioni mi appare ancora adesso un poco forzata.

ci si trova d'innanzi a una bella storia ;si una storia, compatta e fluida,  non una saga come Messer papero, alla ricerca della pietra zodiacale, storia e gloria e via discorrendo...

Mentre nelle storie sovracitate il racconto non e' omogeneo ma sono una serie di trame legate da un'unico filo conduttore il piu' delle volte esile e stilizzato, qui la storia e' una sola , che si moltiplica e si ricongiunge in piu' di un occasione...

Ho cercato di spiegare come non riesca a condividere questo giudizio (salvo ricredermi dopo una rilettura): stando alle mie memorie, l'omogeneita' manca. Ricordo il primo episodio come sostanzialmente farsesco, una serie di gag con vari paperi; poi si va in una vicenda affaristico-giuridica con Brigitta, Filo e Busillis; in una storia d'amore con forte contenuto politico; in un giallo; in una vicenda fantascientifica; per finire con una delle migliori rappresentazioni dell'avidita' paperoniane (non riesco a non ridere ripensando a quel "Finalmente diventero' ricco!"). A mio parere, questi temi non erano fusi con sufficiente armonia: ragion per cui considero le "Paperolimpiadi" certamente una storia di ottimo livello, ma non un capolavoro.

Devo dire che concordo decisamente di più con la visione che dà della storia turk182: la storia è un tutt'uno omogeneo, con una trama unica che si dipana per otto puntate (non come la pietra zodiacale, che sono tante storie sottilmente legate tra loro).
I personaggi dei due universi sono amalgamanti bene e non fanno un "pastrocchio": ognuno ha coerentemente la sua funzione: Gambe e Bassotti si alleano per un colpo di grande portata (tra l'altro gestito registicamente in maniera mirabile da Scarpa), Topolino entra in scena quando serve e non è presente fino alla fine, come vorrebbe una storia corale, cosa che le Paperolimpiadi non è. È una storia dei paperi, dove viene richiesto l'intervento di Topolino quando serve.
Anche i personaggi made in Scarpa sono una simpatica trovata, danno una sorta di continuity che non guasta e che non mi pensare all'autoreferenzialità.

Ho cercato di spiegare come non riesca a condividere questo giudizio (salvo ricredermi dopo una rilettura): stando alle mie memorie, l'omogeneita' manca. Ricordo il primo episodio come sostanzialmente farsesco, una serie di gag con vari paperi; poi si va in una vicenda affaristico-giuridica con Brigitta, Filo e Busillis; in una storia d'amore con forte contenuto politico; in un giallo; in una vicenda fantascientifica; per finire con una delle migliori rappresentazioni dell'avidita' paperoniane (non riesco a non ridere ripensando a quel "Finalmente diventero' ricco!"). A mio parere, questi temi non erano fusi con sufficiente armonia: ragion per cui considero le "Paperolimpiadi" certamente una storia di ottimo livello, ma non un capolavoro.

credo che tu debba rileggertela..anche io ne avevo fino a ieri un ricordo non felice...ma riguardandola attentamente mi son trovato davanti a una gran storia...poi degustibus...ma non accetto che venga vista come una storia frammentaria..e' obbiettivamente un'unico racconto

La trovo veramente una bella storia ben riuscita dai vari aspetti e dalle varie situazioni. Come già detto in questo topic, anch'io non la considero un capolavoro scarpiano, ma credo che un bel 8,5/9 come voto si può dare. Saghe come queste purtroppo sul Topolino d'oggi se ne vedono poche.

Oggi fanno 30 anni esatti dalla pubblicazione del capolavoro di Romano Scarpa.

Fumettologica ci presenta un interessantissimo approfondimento sull'anniversario, con la partecipazione di Casty, Gagnor e del nostro Sprea:

http://www.fumettologica.it/2018/07/paperolimpiadi-romano-scarpa-disney-fumetto/

Le PaperOlimpiadi sono una delle storie più belle e divertenti che abbia mai letto, e ha cui sono più legato, probabilmente ciò è dovuto al fatto che da piccolo mi sono ritrovato questo volumetto tra le mani



E' incredibile che siano passati già 30 anni :o

uno dei capolavori di scarpa..
pensare che quando lo lessi nel 1988 mi deluse assai..
dal titolo e dalla pubblicità partita una settimana prima mi aspettavo un kolossal sportivo con tutti i personaggi disney intenti a gareggiare alle olimpiadi..ma cosi' non fu..
è invece una storia molto scarpiana in cui si autocelebra inserendo quasi tutti i suoi personaggi senza risultare pacchiana..una storia politica che ora probabilmente sarebbe impubblicabile..buon compleanno Paperolimpiadi