Sule generazioni più giovani non saprei, probabilmente hai ragione. Oggi leggono meno, e fumetti a parte, la cosa non è certo positiva, ma questo è un discorso più ampio.
Però sarebbe semplicistico attribuire a questo il calo generalizzato della lettura. Perchè al di là dei moderni ragazzini, ciò che mi stupisce è il crollo dei lettori di altre fasce d`età che invece alla lettura in generale dovrebbero essere avezzi. Passi per i giovanissimi che a 10 anni non vogliono leggere ma farsi il profilo Facebook e vengono incoraggiati in tal senso, ma quelli un po` più grandi non dovrebbero aver ricevuto un`educazione complessivamente ben diversa?
Mi chiedo ad esempio se una delle cause del calo di Topolino non sia in quel periodo in cui si tentò d "infantilizzare" il settimanale. Li le vendite andavano bene, ma magari si sono visti dopo gli effetti, con i ragazzini di allora che crescendo hanno progressivamente abbandonato un giornalino troppo bambinesco, e i più grandi che lo hanno lasciato per lo stesso motivo in epoca precedente e nuovi lettori che non sono stati attratti per questo motivo.
Chissà, forse da un punto di vista editoriale, per un fumetto che aspira ad una vasta distribuzione, fare dei bambini piccoli il target di riferimento e non quello secondario (non fumetto per bambini quindi, ma ANCHE per bambini) è un grosso errore. Perchè poi quelli crescono...mentre conviene forse fidelizzare lettori più maturi.
Uno che legge Topolino a 18 anni, non lo abbandona certo per l`età. Può leggerlo a 25, 37, 58, 85 anni, non è che fa differenza.
Secondo me, l`età critica e fra gli 11 e i 12 anni, se uno si chiede a quel punto se non è troppo grande per leggere ancora Topolino...e se la risposta è negativa, ecco che allora si perdono lettori.
Almeno, per esperienza personale è stato così.