Certo... avessimo avuto una bella e sicura centrale nucleare all'Aquila, Balducci e Anemone (o chi per loro) avrebbero riso molto ma molto di più. E magari Bertolaso avrebbe avuto ben più di un bel massaggio in un centro benessere.
Purtroppo in questo paese anche le cose costruite più di recente sono assolutamente inaffidabili... avete mai sentito parlare della
diga di Montedoglio (Arezzo)? Forse no, perché non è stato dato particolare risalto alla notizia, ma si tratta di una diga costruita
con tutti i crismi della sicurezza e le tecnologie più avanzate... solo che ha ceduto durante il primo collaudo nel dicembre 2010, comportando l'evacuazione di circa 300 persone... niente male, no?
In un Paese come l'Italia, con imprenditori e politici come questi non possiamo permetterci di avere centrali nucleari. Punto.Tra l'altro ci sono anche delle motivazioni applicabili a tutti i paesi, non solo al nostro: tanto per cominciare i processi di produzione di energia nucleare non sono sicuri: basterebbe citare gli incidenti già accaduti nel mondo: Detroit, Three Mile Island, Chernobyl, il Superphenix in Francia, Fukushima...) che hanno causato disastri ambientali, con centinaia di migliaia di persone esposte alle radiazioni che ne hanno provocato la morte o danni genetici irreversibili.
L'energia nucleare non è pulita: le centrali nucleari non inquinano nel senso tradizionale del termine, perché non immettono anidride carbonica nell'atmosfera, questo è vero... ma il funzionamento di una centrale e il trattamento e la sepoltura delle scorie radioattive, determinano dei danni all'ambiente molto più gravi e duraturi dell'immissione di CO2.
Il processo produttivo di energia dal nucleare non è economico: non è vero che il costo aziendale dell'elettricità ottenuta con il nucleare sia inferiore a quello dell'elettricità ottenuta da altre fonti. Bisogna infatti includere anche i costi di smantellamento delle centrali nucleari alla fine della loro vita utile e i costi di stoccaggio, nel lungo periodo, del combustibile nucleare e della gestione dell scorie radioattive. Avete mai sentito parlare della
Sogin? Si tratta di una società pubblica, con il compito di controllare, smantellare, decontaminare e gestire i rifiuti radioattivi dei 4 impianti nucleari italiani spenti dopo il referendum.
Bene, la Sogin, che si finanzia tramite le bollette della luce, ha fatto uscire dalle tasche dei contribuenti italiani fino ad oggi più di
un miliardo e duecento milioni di euro per le sue attività: i costi dello smantellamento del nucleare vengono pagati dalle famiglie italiane grazie ad una tassa che grava sulla loro bolletta elettrica, che paghiamo e pagheremo ancora per chissà quanto solo per quelle 4 centrali chiuse oramai da anni... pensate se ne avessimo molte altre da decommissionare, quanto salirebbe la bolletta.
E per chi volesse dei dati, questo grafico, realizzato da diversi istituti di ricerca, mi sembra abbastanza chiaro:
(Source:
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Nuke,_coal,_gas_generating_costs.png)
Ho trovato (e tradotto con google per motivi di tempo, scusate gli inevitabili errori/orrori) un interessante elenco di motivazioni contrarie alla costruzione di nuove centrali nucleare negli USA, credo varrebbe la pena rifletterci su anche dalle parti nostre:
- Alti costi di costruzione a causa di complessi sistemi di contenimento delle radiazioni e delle procedure.
- La costruzione di centrali del genere comporta un'elevatissima immissione di gas serra.
- Alti sussidi pubblici necessari per la costruzione e per l'esercizio, così come le garanzie sui prestiti.
- Contributi e gli investimenti potrebbero essere spesi per altre soluzioni (come ad esempio sistemi di energia rinnovabile).
- Rischi notoriamente elevati in caso di incidente.
- Rischi sconosciuti.
- Il tempo di costruzione lungo.
- Obiettivo per il terrorismo (come lo sono tutte le fonti di produzione di energia elettrica centralizzata).
- Deroghe per limitare la responsabilità delle imprese in caso di incidente. (Questo significa che o nessuno sarà responsabile per danni fisici, ambientali, o la salute in caso di incidente o fuoriuscita nel tempo di stoccaggio dei rifiuti, o che il governo dovrà alla fine intervenire per coprire i costi di eventuali danni.)
- Il nucleare è una fonte di energia centralizzato che richiedono grandi infrastrutture, investimenti, e il coordinamento in cui le fonti decentrata (tra cui solare ed eolica) possono essere più efficiente, meno costosa, e più elastica.
- Fonti di uranio sono altrettanto finito come fonti di combustibili, quali il carbone, gas naturale, ecc, e sono costosi da estrarre
(bella questa: l'originale era "to mine" e l'ha tradotto come "al mio"), raffinare, e dei trasporti, e producono un notevole spreco ambientale (compresi i gas serra), durante tutti questi processi.
- La maggior parte di uranio conosciute in tutto il mondo giace in paesi dai governi instabili e corrotti.
- L'eredità di contaminazione ambientale e alla salute dei minatori e delle miniere è stato catastrofico.
- I rifiuti durano dai 200 ai 500 mila anni.
- Non ci sono ancora i siti di stoccaggio operativi a lungo termine dei rifiuti negli Stati Uniti. Uno è in fase di sviluppo, ma la sua capacità è già il tutto esaurito. Yucca Mountain è in pericolo di contaminazione delle acque sotterranee ad un bacino d'acqua di grandi dimensioni, che affligge milioni di persone. E' difficile, se non impossibile, per gli Stati Uniti di imporre la propria volontà sullo stato del Nevada (o di altri luoghi) se non si desidera ospitare lo stoccaggio a lungo termine dei rifiuti (questo è perfettamente adattabile all'Italia, dove sono le regioni a non volere impianti sul loro territorio).
- Non esistono reattori di "prossima generazione" operativi, come i reattori ad alta temperatura delle particelle e reattori-fascio attivati, che si dice siano in grado di produrre meno rifiuti e hanno ridotto le preoccupazioni di sicurezza. Anche se queste tecnologie fossero pronte, non sarebbero schierabili in commercio per altri due decenni.
- Il trasporto di rifiuti nucleari rappresenta a livello internazionale una maggiore minaccia potenziale per l'intercettazione di terrorismo (anche se questo non è successo ancora con uno qualsiasi dei rifiuti spediti da altri paesi). L'aumento della quantità di rifiuti spediti, in particolare nei paesi meno sicuro, è visto come un aumento significativo del rischio di terrorismo nucleare.
Vi consiglio anche, per poter giudicare a chi "dare retta" e quelle che forse sono le vere ragioni della scelta nucleare italiana, di vedervi questo intervento di Marco Travaglio:
[media]http://www.youtube.com/watch?v=QJ5fWPIbeWg[/media]
Concludendo...
- Paolo