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Nuove generazioni?

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Paperinika
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PolliceSu   (11)

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    Nuove generazioni?
    Giovedì 14 Apr 2011, 14:58:13
    Neanche due settimane fa, sull'aereo che mi portava a Milano per il raduno di Rapallo, mi capita di sedere a fianco ad una mamma e al figlio, che avrà avuto massimo 7-8 anni.
    Neanche cinque minuti dopo aver preso posto, il bimbo tira fuori dalla tasca un iPhone e inizia a smanettarci: foto fuori dal finestrino, giochi e musica a viva voce, e così via. Al momento del decollo, chiede alla mamma se può lasciarlo in modalità"fly" invece di spegnerlo, e lei asserisce che può andar bene. All'annuncio del comandante di spegnere tutti i dispositivi si vede che se lo chiede di nuovo, al che gli dico che sì, va spento completamente. E' rimasto spento nemmeno dieci minuti, dopodichè non l'ha lasciato un attimo. All'arrivo, la storia si ripete: lo spegne e non appena si atterra, senza neanche che l'aereo sia arrivato alla piazzola di sosta, eccolo di nuovo con l'iPhone già acceso.
    A 7 anni. E la madre che per tutto il tempo non gli ha detto una parola.

    Ora, io mi chiedo che necessità ha un bambino dell'iPhone? E' possibile che i genitori non sappiano e/o non vogliano affermare la propria autorità sui figli? Che fine farà l'educazione tra qualche anno?
    Io a sette anni faticavo per convincere i miei a comprarmi una Barbie, mentre adesso a quell'età sono già tutti degli uomini d'affari pieni di impegni improrogabili, tanto che senza l'iPhone (o comunque lo smartphone o il Blackberry, e ne ho visti tanti di businessman del genere!) non sono in grado di uscire di casa.

    Riflettendoci, però, non si può non notare come tutta questa frenesia verso la tecnologia, o comunque verso l'oggetto elegante e alla moda non parta tanto dai bimbi, quanto dai genitori.
    Una cosa che mi ha sempre fatto storcere il naso sono i completi giacca/cravatta per i bimbi di 2 anni. Ma un bimbo di 2 anni che se ne fa della cravatta? Fa davvero demodè vestirlo con tutina e scarpette?

    Ovvio che se si parte così il bimbo da solo si abituerà a considerare scontato il possedere il meglio: vestiti firmati, macchine, e così via. E i genitori sempre ad accontentare ed a dire sì, orgogliosi che il figlio si faccia strada nella società.

    A quando un'inversione di tendenza, in modo che i bambini tornino ad essere tali, e non oggetti da esporre in vetrina?

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    ang3|81_2
    Evroniano
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      Re: Nuove generazioni?
      Risposta #1: Giovedì 14 Apr 2011, 15:18:05
      Hai tutta la mia stima, e son d'accordo con te su ogni virgola...i bambini dovrebbero fare le cose da bambini, ed essere trattati da tali.
      Qualche anno fa una mia cugina, all'epoca aveva si e no 9 anni, si diceva preoccupata della situazione del mondo...ora, voglio dire...a 9 anni dovresti essere giusto occupata a pensare alla situazione della tua Barbie...l'infanzia è il periodo più bello della propria esistenza, perchè rubarlo? :(
      Trattiamoli come bambini, non come piccoli adulti...

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      Gingerin_Rogers
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        Re: Nuove generazioni?
        Risposta #2: Giovedì 14 Apr 2011, 16:11:09
        Dai, trovatemi una mamma a favore di tennologia e abiti firmati, non ne conosco neanche una! (E se le conosco, non le frequento)

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        Lavi-Schroeder
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          Re: Nuove generazioni?
          Risposta #3: Giovedì 14 Apr 2011, 17:05:36
          omissis
          Cara Paperinika, devi sapere che, siccome io sono un po' fissata, giro con un quadernino moleskine sul quale scrivo tutte le cose di questo genere che mi capita di vedere. Probabilmente se fosse capitato a me ciò che hai visto, me lo sarei scritto!
           ;D

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            Re: Nuove generazioni?
            Risposta #4: Giovedì 14 Apr 2011, 18:00:14
            Sono perfettamente d'accordo con l'autrice del topic, anch'io rimango spesso basito davanti a tali manifestazioni del modo d'essere delle "nuove generazioni"... Ne parlavo tempo addietro con degli amici... Oramai il figlio è diventato una sorta di "consolazione" eccessiva, i genitori spesso non hanno potuto vivere nella società del benessere (ma sarà davvero tale?) in cui viviamo oggi, per cui ha come una sorta di senso di colpa nel non accontentare il figlio in tutto e per tutto... Io da parte mia sono contento di esser stato cresciuto a suon di pane, acqua, libri e buona musica fin da piccolo, e anche a costo di semrbar demodè o antiquato farò lo stesso con i miei figli, il GULP della Ziche del topo di questa settimana (2890) rispecchia esattamente la mia idea di COSA dovrebbe essere insegnato ai bambini, cosa dovrebbero davvero maneggiare: libri (o fumetti, nessuna discriminazione). I bambini devono immaginare, creare... La teconologia spegne il cervello (e spesso anche le voci...) magari è più facile per un genitore far zittire il figlio dandogli in mano un iPhone o un NintendoDS. Mi chiedo cosa succederà nella prossima di generazione...  :-?

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            Vito
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              Re: Nuove generazioni?
              Risposta #5: Giovedì 14 Apr 2011, 18:04:13
              "E' questo il progresso!"

              - Paperon de' Paperoni

                Re: Nuove generazioni?
                Risposta #6: Giovedì 14 Apr 2011, 18:10:53
                Non posso che essere d'accordo con tutti voi.

                E la colpa è proprio dei genitori che non sanno più essere tali, anche a volte chi ha più anni di quelli che, come me (35) potrebbero esserlo adesso.

                Ne parlavo con la mia collega di studio, perché sembra che il lavoro porti ormai ad essere assenti dalla famiglia, vedendo un nostro stimatissimo collega anziano ma non troppo (60 quest'anno), il quale sta attraversando una gravissima crisi col figlio di 18. Gli ha dato tutto, ma questo figlio lo fa disperare: secondo me, e più volte gliel'ho detto, ha mancato nel dare al figlio la vicinanza della quale questi ha bisogno da parte del genitore (e ve lo dice uno che è cresciuto senza uno di essi), che non può essere supplita con regali, regalini ecc, fossero abiti firimati piuttosto che telefonini.

                È questo che si è fatto: dare a una generazione qualsiasi contentino tecnologico, perché venisse colmato il loro vuoto. Sono io il primo a non avere nulla contro i supertelefonini, anche se non ne ho uno, purché servano al loro scopo, anche per divertire, senza diventare i supplenti di ciò che non dovrebbero sostituire.

                Idem valga per televisione, pc, videogames (sono un playstationaro, ma nei limiti della decenza, e gli amici vengono prima, tanto per citarne una).

                Ma purtroppo, ragazzi, credetemi: qui sul forum saremo tanti a pensarla come la primigenia Paperinika, ma al di fuori tanti di più faranno l'errore di prendere i figli per bambolotti ai quali tutto andrà dato tranne che l'amore genitoriale...
                « Ultima modifica: Giovedì 14 Apr 2011, 18:13:27 da pkthebest »

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                Pacuvio
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                  Re: Nuove generazioni?
                  Risposta #7: Giovedì 14 Apr 2011, 18:55:41
                  Dal mio punto di vista, la colpa di tutto ce l'hanno sì i genitori, ma anche la scuola, luogo dove il bambino medio viene puntualmente "plagiato" dagli amichetti, almeno dal punto di vista della moda e della tendenza. Col passare degli anni e delle generazioni è sempre più difficile opporre resistenza, anche se si è ricevuta una buona educazione. In molti casi si regalano certi status symbol al figlio scontento perché è più semplice renderlo buono così, anziché educarlo a dovere....
                  « Ultima modifica: Giovedì 14 Apr 2011, 19:02:25 da pacuvio »

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                    Re: Nuove generazioni?
                    Risposta #8: Giovedì 14 Apr 2011, 19:21:28
                    Ma purtroppo, ragazzi, credetemi: qui sul forum saremo tanti a pensarla come la primigenia Paperinika, ma al di fuori tanti di più faranno l'errore di prendere i figli per bambolotti ai quali tutto andrà dato tranne che l'amore genitoriale...
                    Sai, io non sono proprio sicura che si tratti di non amore genitoriale... Quanto più la voglia, da parte dei genitori, di non avere rotture di balle.
                    Io la vedo così: il genitore non ha voglia di star dietro a ogni minimo movimento del figlio e così, pur volendogli bene, cercano di impegnarlo con qualcosa: ed ecco che vedi bambini che fanno tredicimila sport, doposcuola, etc. E quando sono a casa, televisione, videogiochi, computer.

                    Io, come altra gente in questo forum, sono nata negli anni '80 e dovrei quindi rientrare di diritto nella generazione di bambini teledipendenti cresciuti a pane e cartoni animati... È un po' così, nel senso che la TV l'ho guardata molto da piccola ma, come finivano i vari programmi, spegnevo e andavo a giocare/disegnare/leggere, i videogiochi ce li avevo (caro vecchio NES!), ci giocavo un po' eppoi spegnevo anche quello.
                    Comunque io noto la stessa tendenza anche nei vestiti: in palestra, prima di me, c'è l'allenamento di karate dei bambini e quando arrivo io lo spogliatoio è sempre sottosopra perché le bambine lasciano tutto in giro. È lì che noto dei veri e propri obbrobri: stivaletti col tacchetto, gonnelline e maglioncini con forme e fantasie che io non indosso neanche adesso (ma va be', io sono un caso a parte, sennò non stavo a segnarmi le cose sul quadernino). Capisco la voglia delle bambine di emulare la proprio mamma, è una cosa che è sempre esistita ed esisterà sempre (le cucine di plastica "Nouvelle Cuisine" dicono niente?), ma a me sembra un po' troppo!

                    Il discorso in realtà si potrebbe espandere anche a gente della mia età (quindi ventenni più che suonati - sempre coi dati del mio quadernetto alla mano) e forse anche a molti trentenni, insomma tutto fuorché "nuove generazioni".
                    « Ultima modifica: Giovedì 14 Apr 2011, 19:23:24 da Lavinia »

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                      Re: Nuove generazioni?
                      Risposta #9: Giovedì 14 Apr 2011, 19:30:51
                      Sai, io non sono proprio sicura che si tratti di non amore genitoriale... Quanto più la voglia, da parte dei genitori, di non avere rotture di balle.

                      ...penso che questo sia il nodo della questione. Quante volte vedevo la sorellina della mia ragazza star zitta solo quando le davano il videogioco, e la potevano lasciare così per ore, basta che stava zitta e non rompeva i cosiddetti... ecco, quest'atteggiamento rivela una pessima attitudine all'educazione, e come è stato detto prima

                      Citazione
                      In molti casi si regalano certi status symbol al figlio scontento perché è più semplice renderlo buono così, anziché educarlo a dovere....

                      Educare un figlio vuol dire fare mille sacrifici e... pretenderne di conseguenza. Io ho avuto un'educazione amorevole ma rigida, e, nonostante sia un figlio degli anni '90 (dell'89 per essere precisi), i miei genitori mi hanno sempre insegnato dei valori in famiglia, e uno di questi è l'indipendenza (razionale e ragionata... ovviamente)... perché un figlio dipendente dalla tecnologia non è un essere libero, mettiamocelo in testa. tra le altre cose un bambino tecno-dipendente è passivo, oltre che schiavo... la cosa più bella che hanno i bambini è l'immaginazoine e la fantasia, se gli viene tolta quest'ultima cosa che razza di uomini partorirà questa società assurdamente materialista e tecnocratica?
                      « Ultima modifica: Giovedì 14 Apr 2011, 19:32:26 da ludwig »

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                      Nebulina
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                        Re: Nuove generazioni?
                        Risposta #10: Venerdì 15 Apr 2011, 01:10:44
                        Cito solo una frase di un uomo che ha dedicato la propria vita a capire ed educare i bimbi e di cui oggi cade l'anniversario dalla morte (1920-1980): Gianni Rodari

                        "Bisognerebbe vedere oggettivamente, liberandoci dai nostri pregiudizi personali, che cos'è per un bambino l'esperienza di Goldrake [...] Bisognerebbe chiedersi il perché del loro successo, studiare un sistema di domande da rivolgere ai bambini per sapere le loro opinioni vere, non per suggerire loro delle opinioni, dato che noi spesso facciamo delle inchieste per suggerire ai bambini le nostre risposte [...] Invece di polemizzare con Goldrake, cerchiamo di far parlare i bambini di Goldrake, questa specie di Ercole moderno. Il vecchio Ercole era metà uomo e metà Dio, questo in pratica è metà uomo e metà macchina spaziale, ma è lo stesso, ogni volta ha una grande impresa da affrontare, l'affronta e la supera. Cosa c'è di moralmente degenere rispetto ai miti di Ercole?"


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                        piccolobush
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                          Re: Nuove generazioni?
                          Risposta #11: Venerdì 15 Apr 2011, 14:19:01
                          Sai, io non sono proprio sicura che si tratti di non amore genitoriale... Quanto più la voglia, da parte dei genitori, di non avere rotture di balle.
                          Concordo del tutto, lo vedo in prima persona dai miei parenti, dai miei amici: ai figli (e per lo più si tratta di bambini dai tre ai cinque anni) non fanno mancare nulla tranne un pò del loro tempo.
                          Per la maggior parte di loro il massimo è che i figli stiano davanti la tv a vedere pippi calzelunghe (non ci credevo ma va ancora forte in quella fascia d'età!) e se cercano i genitori ecco la frase rivelatrice: "ma perchè non giochi un pò da solo?".
                          Sarà che son rimasto un bambino io, ma una delle cose che mi diverte di più è raccontare le favole al simpaticissimo bimbo di una mia amica/collega di nemmeno 3 anni (anche se di tutte quelle nei libri vuol sentire sempre le stesse 2 o 3) o giocarci insieme (persino sullo scivolo con il rischio di rimanere incastrato) e non credo sia un caso se il bimbo in questione mi cerca sempre
                          « Ultima modifica: Venerdì 15 Apr 2011, 14:19:54 da piccolobush »

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                            Re: Nuove generazioni?
                            Risposta #12: Lunedì 18 Apr 2011, 14:05:30
                            Però, a pensarci, sapete cosa sembra accomunare tanti, troppi giovani? Che non paiono conoscere il significato del vocabolo "responsabilità"!

                            Di chi la colpa, secondo voi?

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                            Fa.Gian.
                            Cugino di Alf
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                              Re: Nuove generazioni?
                              Risposta #13: Lunedì 18 Apr 2011, 14:08:57
                              Però, a pensarci, sapete cosa sembra accomunare tanti, troppi giovani? Che non paiono conoscere il significato del vocabolo "responsabilità"!

                              Di chi la colpa, secondo voi?
                              Mia no!!!

                              Ooopps =^__^=
                              La mia gallery su Deviant Art (casomai a qualcuno interessasse =^___^=)

                                Re: Nuove generazioni?
                                Risposta #14: Lunedì 18 Apr 2011, 16:45:50
                                Mia no!!!

                                Ooopps =^__^=

                                Noi della Goldrake generation abbiamo un altissimo senso di responsabilità inculcatoci da Actarus Procton, Tetsuya Tsurugi e Haran Banjo, ricordatelo! ;) ;D ;D

                                Battute a parte, già nel 1994, al primo corso di teologia universitaria, il professore aveva esordito parlando di giovani che vogliono solo pane e televisione per essere felici, incapaci di prendersi una responsabilità.

                                Forse ci aveva visto giusto J.M. Strackzynski nel mitico Uomo Ragno 11.9.2001, quando egli di striscio afferma di non sapere cosa dare ai suoi figli in un universo fatto di videogame e dvd.

                                E qui sta il problema: non che dvd e playstation siano il male assoluto (ribadisco: io stesso ho appena finito di guardarmi una serie di dvd, Gundam 0083, e giusto ieri mi sono scatenato un'ora circa a Marvel vs Capcom 2), ma non possono diventare il modo per parcheggiare i figli da parte di genitori che non hanno tempo di curarsi di loro.

                                Sapete, a volte, quando dico che durante il weekend cerco di evitare di andare in studio o mettermi al lavoro, preferendo farlo solo nel resto della settimana, tanti colleghi mi guardano come se fossi una bestia rara; al di là di quella che può essere la loro mole di lavoro, la loro domanda classica è: "Che cosa fai durante il fine settimana, se non lavori, scusa?"

                                Risposta semplicissima: "Faccio altro e cerco di rilassarmi." E a questo punto partono gli sguardi increduli degli altri, come se avessi detto che l'altro giorno ho visto un asino volare (al di fuori della stiva di un aereo, s'intende ;)).

                                E pretendiamo che, in un mondo che ragiona così, che non sa fermarsi, che non sa rallentare o "vivere" veramente, le giovani generazioni sappiano anche cosa sono i valori della vita? Massì, parcheggiamo i piccoli davanti alla tv perché i genitori anche nel fine settimana non fanno altro che lavorare (e pure i nonni ultimamente non sono molto d'aiuto, per quanto spiaccia dirlo). Poi, però, non stupiamoci se i bambini prendono dalla tv solo quello che la stessa passa, e ritengano che solo questi siano i veri motivi per vivere: soldi, sesso, successo personale di totale egocentrismo.

                                Intendiamoci, anche i miei genitori (io sono del 1975) avevano problemi a tenermi per motivi di lavoro, ma mi affidavano lungo la settimana ai nonni, che mi hanno cresciuto nella prima infanzia, e nei weekend venivano a prendermi perché io stessi con loro, sinché mia madre non andò in pensione e potei fermarmi dai genitori.

                                Ma i nonni, ottimi "supplenti", mi avevano inculcato tanti valori, tra i quali proprio quella responsabilità della quale parlavo, l'importanza dell'amicizia, l'onestà e il fatto che i soldi sono sì importanti, ma non sono il tutto della vita.

                                Soprattutto, c'erano quando ne avevo bisogno e i genitori non potevano esserci. E mia madre (taccio su mio padre per questioni personali, scusatemi) poi c'era stata nel bene e nel male, a volte sbagliando, però cercando sempre di svolgere il suo ruolo di genitore.

                                Ma oggi cosa vedo? Genitori sempre e costantemente assenti non nel crescere i figli, ma nell'educarli: i bambini sono trattati come piante nutrite, protette e vestite. Ma psicologicamente cosa viene dato loro? La bambagia costante per cui si deve avere sempre tutto e subito, senza sapere mai dire di no?

                                E questa sarebbe la moderna pedagogia? Parrebbe di sì: poi però non stupiamoci se i bambini a sette anni non sanno spegnere l'i-phone ocomecavolosichiamaesso neppure sull'aereo, quando è vietato tenerlo acceso.

                                Ma non mi si venga a dire, come mi è successo, che vedendo le cose in questo modo dò la prova di essere rimasto un bambino dentro, perché stavolta, senza pretese di verità assoluta, sono fermamente convinto di essere nel giusto... Almeno spero! ;)

                                 

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