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Diritti o abusi mascherati?

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Cornelius
Imperatore della Calidornia
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    Re: Topolino e sessualità.
    Risposta #30: Lunedì 1 Apr 2013, 15:27:08
    Rileggendo qualche commento di ieri sono rimasto abbastanza allibito da alcune affermazioni e da certi ragionamenti:come si possono comparare due cose completamente diverse come i diritti, sacrosanti, degli omosessuali e l'aborto, un omicidio mascherato da diritto inalienabile?? Una cosa è ragionare sui diritti gay e su come questi possano essere ampliati in Italia (fermo restando che sono favorevole alle unioni civili, ma non ai matrimoni), un'altra affermare che l'Italia è un paese retrogrado perchè molti medici si rifiutano di stroncare una vita (e pensare che il giuramento di Ippocrate gli impone di salverle!!!!), una cosa è essere strafavorevoli alla legge sul femminicidio (magari sarebbe anche ora che ci scappasse un consistente aumento di pena per chi si macchia di stupro), un'altra è considerarci un paese arretrato perchè rifiutamo di sospendere l'alimentazione ad una persona in stato comatoso e che no ha espresso chiaramente la volontà di morire!
    Fare di tutta l'erba un fascio su argomenti così diversi non solo fa male al nostro Paese, ma è anche sbagliato da un punto di vista logico e dialettico: ci sono cose in cui possiamo migliorare e argomenti in cui il liberismo sfrenato di altri Paesi sta bene lì dov'è. Purtroppo molti italiani soffrono di una strana sindrome per cui se lo fa una nazione occidentale straniera allora è cosa buona e giusta el'Italia le si deve accodare (con tanti cari saluti al bel discorso sulla diversità che arricchisce!!!)....come se noi non fossimo neanche in grado di decidere da soli ciò che reputiamo giustoe ciò che reputiamo sbagliato! Non concedere il matrimonio gay, l'eutanasia, la ricerca sfrenata sugli embrioni umani, acconsentire all'obiezione di coscienza (almeno quella se proprio non si vuole abrogare l'aborto) fa di noi una Nazione retrograda e del terzo mondo.....perfetto, non sono mai stato così orgoglioso di essere Italiano!!!

    "La vita è vita, difendila"  M. Teresa di Calcutta
    Le donne che per svariati motivi sono rimaste incinta e non possono (o non vogliono) avere un bambino, oltre alla dolorosissima decisione presa, in moltissimi casi devono fare una parallela via crucis prima di trovare l'ospedale disposto a praticare l'aborto: una volta trovato (magari in una piccola città con un piccolo ospedale), vengono spesso messe in camere insieme ad altre pazienti che sono lì per altri motivi le quali, appena vengono a conoscenza del motivo per cui l'ultima arrivata è lì, con la 'collaborazione' dei parenti in visita, le fanno un autentico processo in diretta facendola sentire ancora più in colpa di quanto non si senta già.

    Dico solo: in un paese che 35 anni fa ha approvato una legge sull'aborto, è possibile tutto questo?
    A questo punto molte donne di classe medio/bassa o povere (quelle benestanti/ricche possono andare in cliniche private se non all'estero) pensano che per evitare inutili e lunghissimi giri in Italia per trovare l'ospedale giusto (e poi magari essere condannate e umiliate da chiunque ti si avvicini), forse è meglio ricorrere alla antiche mammane che tanti guai combinarono prima che la legge sull'aborto venisse approvata.

    Dunque è questo che si vuole? Mantenere la soppressione dei feti con in più quella delle madri?

    E questo perché molti medici, salvati quelli che per loro principi sono obbiettori, sembra abbiano una carriera più in discesa se si rifiutano di praticare aborti (potentissime lobbies cattoliche in azione?).

    Riguardo l'eutanasìa, trovo giusto che una persona, arrivata alla fine del suo percorso attraverso dolori indicibili e lucida di mente, possa decidere autonomamente, attraverso il testamento biologico, come e quando porre la parola fine, senza accanimento terapeutico.
    Il regista Monicelli è stato costretto a buttarsi dal balcone della sua camera d'ospedale per evitare una lunga e dolorosa via crucis.
    « Ultima modifica: Lunedì 1 Apr 2013, 21:36:48 da leo_63 »

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    Mark
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      Re: Diritti o abusi mascherati?
      Risposta #31: Lunedì 1 Apr 2013, 18:14:04
      Io amo la libertà. Sopra ogni cosa perchè è il valore supremo.

      La mia libertà finisce dove inizia quello dell'altro. Esempio stupidissimo: sono libero di dipingere i muri di casa mia come mi pare e se da fuori qualcuno li vede e li trova disgustosi è un problmea suo. Limitarmi dal dipingere le pareti come voglio è una limitazione della mia libertà. Non sono invece libero di suonare la batteria - a meno che abbia le pareti insonorizzate - alle 2 di notte, perchè ledo la libertà dei miei vicini che non possono dormire.

      Arriviamo alle questioni serie. L'eutanasia dovrebbe essere un sacro diritto perchè nessuno oltre me ha diritto di decidere della mia vita. Qualcuno dirà: "La vita non è tua, te l'ha data il Padreterno". Ma questa è questione di fede e la fede è personale. Chi crede che la vita non sia sua ha il diritto di lasciare che le cose seguano il suo corso senza scegliere per sè l'eutanasia ma NON PUO' decidere per gli altri. Come lui è libero di non praticarla, deve essere libero anche chi decide di morire.

      E adesso vi spiazzo perchè mentre difendo l'eutanasia, condanno l'aborto. Perchè? Semplice, perchè in quel caso la vita di cui decidi non è la tua,ma quella di un altro essere. Un tempo potevano esserci delle ragioni, ma oggi che una donna può andare in ospedale a partorire anonimamente per poi dare il bimbo in adozione, non ne vedo i motivi (a parte quei casi in cui la gravidanza mette in pericolo di vita la madre o quando il figlio è il risultato di un abuso sessuale).

      E' sempre questione di quella cosa, così ignorata e così sacra: la libertà

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      Andrea87
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        Re: Diritti o abusi mascherati?
        Risposta #32: Lunedì 1 Apr 2013, 18:15:34
        il problema dell'aborto non è un problema che riguarda le singole coscienze... la maggior parte dei dottori in teoria sono obiettori di coscienza perchè messi lì raccomandati da qualcuno del clero o comunque facendo parte di associazioni cattoliche importanti...

        gente che magari poi privatamente nelle cliniche ti fa abortire tranquillamente... insomma storie comuni d'italia!
        Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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        topet89
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          Re: Diritti o abusi mascherati?
          Risposta #33: Lunedì 1 Apr 2013, 21:08:15
          Sull'aborto quoto in toto quanto già detto da Mark, aggiungendo che in caso di stupro, per quanto doloroso, non credo sia il caso di aggiungere sofferenza alla sofferenza: che colpa ne ha il bambino se il padre è una bestia!!!

          Sull'eutanasia sono d'accordo anch'io, quello che non condivido sono casi come quello Englaero in cui sono state prese decisioni senza un testamento biologico dell'interessata e senza che vi fosse nessun accanimento terapeutico (era solo alimentazione assistita)

          Per quel che riguarda l'obiezione di coscienza, dietro potranno anche esserci interessi ecclesiastici ed economici, ma il problema è a monte: l'aborto non è un diritto, è un omicidio...e chi vuole definirsi medico non dovrebbe praticarlo!!
          « Ultima modifica: Lunedì 1 Apr 2013, 21:24:59 da topet89 »

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          Sergio di Rio
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            Re: Diritti o abusi mascherati?
            Risposta #34: Lunedì 1 Apr 2013, 21:29:37
            Io invece dico il contrario di quanto sostenuto da Mark. L'aborto dovrebbe essere un diritto, anche se è una cosa terribile da fare e dovrebbe essere evitato il più possibile.
            In primis, con una diffusione ampia degli anticoncezionali per evitare qualunque "gravidanza indesiderata". E, ovviamente ci devono essere delle motivazioni valide.
            Sull'eutanasia invece, sono contrario da un punto di vista medico. I pazienti bisognerebbe curarli, cercando ogni possibile soluzione. Detto questo, è anche giusto lasciare ad una persona la possibilità di decidere, in certi casi, di voler staccare la spina. Ma non sarebbe giusto obbligare un medico a farlo, se non vuole.

            Comunque, concordo che uno degli sport più praticati in Italia è quello di ritenersi i peggiori in tutto. In alcune cose è vero. In altre no. Nell'aborto, per esempio, gli USA non stanno meglio : li si registrano assalti a cliniche abortiste e certi medicini vengono aggrediti.
            Cosa che in Italia, che io sappia, non è mai successa.

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            Sergio di Rio
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              Re: Diritti o abusi mascherati?
              Risposta #35: Lunedì 1 Apr 2013, 22:05:42
              @ Cornelius Coot :
              Per quanto riguarda i femminicidi, magra consolazione quella di non essere in testa alle classifiche che li riguardano: rimane il problema anche se una specificità italiana in merito (come molti indicavano) non mi faceva certo piacere.

              Ma scusa, questa cosa se ci pensi è assurda.
              Guarda che non è che una "classifica" sulla percentuale di donne uccise deve premiare i paesi che ce l'hanno più bassa.
              Cos'è, dovremmo augurarci che vengano uccisi più uomini? :o
              Ma non ha nessun senso : quelle percentuale sono solo indicative e non dimostrano NULLA sulla condizione delle donne in certi paesi.

              Anche perchè, quei dati indicano una cosa abbastanza curiosa : nei paesi nordafricani e mediorientali, dove la condizione della donna è verametne drammatica, le percentuali di donne uccise sono sensibilmente più basse che nel resto del mondo!
              Le percentuali più alte sono in Germania, Giappone e Corea del Sud,  dove donne e uomini sono vittime di omicidi in misura grossomodo uguale.
              Cioè, il fatto che la Germania abbia la più alta percentuale europea di donne uccise, lo renderebbe un paese maschilista o misogino? A me non mi pare proprio! A maggior ragione un paese dove da svariati anni il Cancelliere è donna.

              Tutti questi dati dimostrano, semplicemente, quello che tutti intuitivamente sappiamo : gli uomini sono la maggioranza degli assassini e la maggioranza delle vittime, per ovvie ragioni.

              Io ho parlato con altra gente su certi forum dove dicevano che quella percentuale dovrebbe "cambiare" Ma che vuol dire?
              Cioè, dovremmo diminuirla per avvicinarci all'Egitto (!) che sta al 12 % o aumentarla per avvicinarci al Giappone?
              E come si fa a cambiarla? Facciamo un appello ai nostri assassini affinchè si sforzino di uccidere più maschi e meno femmine? :o

              A me piacerebbe che fosse chiara una cosa : le donne vanno difese dalle violenze e dalle sopraffazioni. Più controlli, più denunce, pene più certe. Devono sparire certe idee ridicole come " se l'è cercata" o "se lo merita".
              Ma cerchiamo di non perdere la razionalità, perchè queste campagne attuali basate sul nulla sfruttano l'emozione e la naturale sensibilità della gente verso le violenze contro i più deboli. Quando uno vede la vicenda di una povera ragazza col volto tumefatto per le botte tende a perdere la logica.

              E su questo che si basa l'attuale bufala sul femminicidio - e smettiamola di chiamare così gli omicidi di donne, per favore, il vero femminicidio è un' altra cosa.
              Da come l'hanno messa, sembra che, in questi ultimi anni, sia improvvisamente esplosa in Italia un'ondata di violenza misogina e maschilista. Ma non è assolutamente vero. Tutti i dati lo dimsotrano in maniera inequivocabile.
              Quella famosa pubblicità delle "120 donne uccise quest'anno", se non è proprio una truffa, poco ci manca.
              Ed è controproducente perchè si sforza di proporre la soluzione ad un problema. Ma come si fa a trovare la soluzione ad un problema che non esiste?
              « Ultima modifica: Lunedì 1 Apr 2013, 22:07:20 da Sergio_di_Rio »

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              Cornelius
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                Re: Diritti o abusi mascherati?
                Risposta #36: Lunedì 1 Apr 2013, 22:28:54

                La classifica delle percentuali fra vittime maschili e femminili non so se tiene conto della quantità globale di omicidi (sia verso uomini che verso donne) rispetto alla popolazione totale del paese in questione: è questa la vera (eventuale) pregiudiziale da tenere in considerazione per considerare un paese più violento di un altro o più misogino di un altro.
                Non ho dati precisi alla mano ma ho letto che uno dei paesi in cui è più alta la percentuale di omicidi in generale e verso le donne in particolare, rispetto al numero totale degli abitanti, è, purtroppo il Sud Africa, che non è solo il paese di Cuordipietra Famedoro e di Nelson Mandela, ma è anche quello in cui vivono alcuni miei parenti che ogni tanto vado a trovare.

                Ma come si fa a trovare la soluzione ad un problema che non esiste?
                Appurato che i 'femminicidi' ci sono sempre stati, ovunque e comunque, che l'Italia non è più misogina di altri paesi (almeno a livello di omicidi) e che la quantità di donne uccise è al livello medio degli ultimi tempi, non si può scrivere che il problema non esiste.
                Non è normale che ogni tre giorni (solo nel nostro piccolo paese) una donna debba sopperire perché un suo ex troppo geloso non accetta il divorzio o perché si sta rifacendo una vita con un altro uomo o, ancora più assurdo se si può, un corteggiatore respinto fa stalking come preludio ad un omicidio.
                « Ultima modifica: Lunedì 1 Apr 2013, 22:42:51 da leo_63 »

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                Mark
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                  Re: Diritti o abusi mascherati?
                  Risposta #37: Lunedì 1 Apr 2013, 23:19:55
                  Io invece dico il contrario di quanto sostenuto da Mark. L'aborto dovrebbe essere un diritto, anche se è una cosa terribile da fare e dovrebbe essere evitato il più possibile.
                  In primis, con una diffusione ampia degli anticoncezionali per evitare qualunque "gravidanza indesiderata". E, ovviamente ci devono essere delle motivazioni valide.
                  Sull'eutanasia invece, sono contrario da un punto di vista medico. I pazienti bisognerebbe curarli, cercando ogni possibile soluzione. Detto questo, è anche giusto lasciare ad una persona la possibilità di decidere, in certi casi, di voler staccare la spina. Ma non sarebbe giusto obbligare un medico a farlo, se non vuole.


                  Sai, sull'aborto come diritto vorrebbe dire che il feto è proprietà della donna, mentre non è così. La creatura che si trova nella pancia non è di nessuno, solo di sè stessa.

                  Sull'eutanasia, capisco la tua posizione di medico ed è giusto curare la persona il più possibile. Il problema è cosa si intende per cura. Ho recentemente a che fare con questo argomento, e posso dire che essere vivi non è respirare. Devi avere uno scopo, un motivo. Come si dice "la medicina non è allungare la vita. E' migliorarla".

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                  Sergio di Rio
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                    Re: Diritti o abusi mascherati?
                    Risposta #38: Lunedì 1 Apr 2013, 23:45:04
                    Quella classifica tiene conto del numero totale di omicidi ed è precisa in quanto redatta dall'ONU, con il rapporto UNODC che da una visione abbastanza accurata della situazione mondiale.
                    E dimostrano una cosa, come già detto : il fatto che le percentuali di donne uccise siano molte basse nei paesi tradizionalmente più misogini, quelli dove le donne sono trattate come fossero inferiori (in alcuni casi lo sono per legge) dovrebbe far capire quanto questa percentuale sia assolutamente fuorviante per valutare la condizione della donna.
                    Perchè se ne tenessimo conto, l'Egitto dovrebbe essere una specie di paradiso e la Germania un inferno, quando è vero piuttosto il contrario.
                    E tenendone conto, vorrebbe dire che la Francia, la Germania e l'UK sono più maschiliste dell'Italia. Cosa non vera, mi pare.

                    Sul Sudafrica è vero, la criminalità è elevatissima, una mia amica aveva parenti laggiù e uno è stato ucciso nel corso di una sparatoria. Cose che accadono spesso, purtroppo. Anche li, comunque, gli omicidi interessano in maggioranza gli uomini.
                    Sono frequentissimi invece gli stupri, se non ricordo male il Sudafrica ha il triste record mondiale di questo crimine.

                    Comunque, il tasso di omicidi si calcola su 100.000 abitanti, e, in Italia è di 0,9, e in generale in Europa occidentale si mantiene più o meno attorno a questa cifra. Negli USA, per dire è 4,5, in Russia 10, in Sudafrica 32, in Venezuela 45 e record all'Honduras con 91.

                    Citazione
                    Appurato che i 'femminicidi' ci sono sempre stati, ovunque e comunque, che l'Italia non è più misogina di altri paesi (almeno a livello di omicidi) e che la quantità di donne uccise è al livello medio degli ultimi tempi, non si può scrivere che il problema non esiste.
                    Non è normale che ogni tre giorni (solo nel nostro piccolo paese) una donna debba sopperire perché un suo ex troppo geloso non accetta il divorzio o perché si sta rifacendo una vita con un altro uomo o, ancora più assurdo se si può, un corteggiatore respinto fa stalking come preludio ad un omicidio.

                    Forse mi esprimo male, ma quello che io dico che non esiste è la presunta strage di donne in atto in questi anni, e soprattutto non esiste questa idea bislacca della "donna uccisa in quanto donna" che, almeno in Italia, non si è mai visto.
                    Ma poi scusa, per quale assurdo motivo le donne uccise sono vittime di "femmincidio" e i maschi uccisi dalle loro mogli-amanti-fidanzate (succede anche quello, anche se ovviamente in misura molto minore) non sono vittime di "maschicidio"?

                    Riguardo poi all'idea che "non è normale che una donna debba morire perchè l'ex non accetta il divorzio"....è giusto, ma non è che quel problema si risolve con una legge, per giunta incostituzionale.

                    Ma poi a che servirebbe? A punire e basta? Ma non ha senso : dovrebbe avere una funzione di deterrenza, e questa legge di sicuro non ce l'avrebbe. Per la violenza sulle donne bisogna fare PREVENZIONE. Cioè impedire che vengano uccise. In primis far capire a certe donne che se uno ti picchia ogni giorno non ti ama affatto come pensi tu (ho sentito storie del genere, semplciemente assurdo) e che faresti bene a denunciarlo subito.
                    Facile poi dire "all'ergastolo gli assassini". Facciamolo pure, ma il problema resta tale è quale.

                     

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