A me sembra di aver detto esattamente il contrario. Dato che in quanto scrivi non vedo argomenti che paiano intesi a controbattere la mia argomentazione, mi viene il dubbio: ma mi sono spiegato cosi' male?
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Ci siamo intesi male. Sostenevo che, di base, il razzismo è un tentativo pseudoscientifico di spiegare - a livello biologico - le differenze fra razze. Che poi l'idea nasca anche da considerazioni storiche, geografiche, politiche, filiosofiche, è sicuramente vero, ma la teoria razzista come è stata concepita - e come era in voga fino a diversi decenni fa - non poteva prescindere da una considerazione (pseudo)scientifica.
Perchè senza di quella cade la teoria stessa di superiorità razziale.
ma non ne posso piu' di questo tuo continuare a "politicizzare" la faccenda dichiarando che il tuo e' l'unico punto di vista oggettivo. Non dico che tu sia in malefede; ma mi sembri ossessionato da certe posizioni politiche che non ti piacciono, dimenticando che ce ne sono altre contrarie, difese altrettanto spesso con argomenti altrettanto stupidi; ed altrettanto capaci di imporsi sulla societa'
Veramente, io non politicizzo la questione, ma sto semplicemente cercando di riportare la questione alla sua dimensione originaria. La definizione di razzismo è quella, da un punto di vista storico, etimologico.
Quindi non parliamo di una definizione vista da una parte politica, ma di quella originale, diciamo enciclopedica. Che viene poi stravolta non da una parte politica opposta, ma da un sottile pensiero, derivato in origine da non si sa bene dove, che si è ormai diffuso dappertutto, nella società, fra persone delle idee politiche più disparate.
E questa cosa ormai si è talmente radicata nel pensiero moderno, da aver totalmente stravolto il concetto di razzismo. Tanto che, come puoi vedere anche da precedenti discussioni di questo forum, c'è anche chi crede che sia razzista chi usa termini tipo "negro". E lo crede non perchè sia stupido ma perchè ormai, è tanto radicata questa idea demenziale del politicamente corretto, ripetuta anche sui principali media, che si è finito per darla per scontata, come se fosse sempre stato così. E questo è un pensiero trasversale - bipartisan, si direbbe, secondo una certa terminologia da politicanti - che ormai ha preso piede dappertutto. E, tolta l’ingenuità della gente che ci crede, chi è al potere sembra fare di tutto questo un uso quantomeno ambiguo..
Non si tratta di visioni politiche contrapposte : perché ormai questa idea distorta di “razzismo” è universale : sono interi governi, intere società, ad averla assimilata. In UK, per esempio, dove si sono raggiunti livelli da neurodeliri, questa visione è condivisa tanto dai conservatori quanto dai laburisti.
Per quel che mi riguarda,e' altrettanto certo che un problema di razzismo esiste tuttora in buona parte del mondo; Italia compresa. Tu vedi alcuni fatti (ed e' anche utile che li ricordi a quelli come me che tendono a farvi meno attenzione); ma, per quanto posso giudicare, ne trascuri vari altri.
Certo che esiste. Ma non è quello che tutti pensano.
Il problema razzismo oggi è molto più grave nei paesi in via di sviluppo, in medio oriente, in asia orientale. Nel mondo occidentale, Italia compresa, è molto meno presente. Eppure, l’immaginario collettivo è convinto del contrario, perché alla parola “razzismo” associano automaticamente bianchi che discriminano neri. Senza far caso al fatto che, le più violente faide fra diverse etnie si svolgono in Africa, caso più noto il Ruanda. Per non parlare dell’India.
Diciamolo. In Italia magari un po’ di razzismo ci sarà pure. Ma rispetto ad altri paesi, anche diversi paesi europei (pensa alla pur civilissima Spagna che agli immigrati spara), siamo messi molto meglio..
Intanto aspetto che Corto Maltese citi questi presunti e continui episodi di razzismo diffusi ovunque, sperando non si riferisca a cose tipo i cori negli stadi.