Faccio anch'io un breve resoconto della mia ultima esperienza lucchese.
Avevo prenotato l'albergo a Viareggio per la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre; è stato quindi nella cittadina del Carnevale che mi sono inizialmente recato. La sera mi sono portato una prima volta a Lucca in treno per assistere al concerto dei Lacuna Coil in programma a partire dalle 21.15 su un baluardo delle mura; sono poi tornato a Viareggio con l'ultimo treno disponibile, che sarebbe dovuto partire ufficialmente alle 23.30 ma aveva oltre un quarto d'ora di ritardo.
L'indomani ho preso nuovamente il treno per Lucca, con partenza ufficiale alle 9.10 ma reale alle 10.05 a causa del ritardo che aveva accumulato, provenendo da Firenze, per colpa di un passaggio a livello non funzionante e della decisione di Trenitalia di far passare altri treni. Comunque alla fine sono arrivato e non ho dovuto nemmeno fare la fila che temevo per ritirare il braccialetto (mi ero premunito del biglietto tramite il circuito di Vivaticket da un paio di settimane). Ho quindi iniziato ad esplorare i padiglioni: affollatissimi quelli di Piazza Napoleone; non parliamo del Pala-Panini o del Pala-Bonelli di Piazza San Martino in cui c'era la fila per entrare! Per rifiatare un po' ed evitare la calca sono andato a visitare le mostre allestite in Palazzo Ducale, tutte interessanti. Tra queste ho preferito quella sulle opere di Leiji Matsumoto, che avrei sperato di vedere dal vivo se, come programmato inizialmente, la cerimonia di consegna del premio Gran Guinigi d'Oro fosse stata alla mattina anziché alle 16.30. Nel cortile del Palazzo Ducale, vicino al gazebo dove Sciarrone stava disegnando sotto gli occhi dei visitatori una striscia da record, ho visto due volti noti, quelli di Dippy Dawg e di raes, con cui ho passato un po' di minuti mentre aspettavo un'altra persona con cui avevo un appuntamento.
Dippy Dawg mi aveva accennato di un incontro dei paperseriani davanti al Pala-Panini, ma devo aver frainteso l'orario delle 16 prendendolo per le 17. Alle 16 comunque mi trovavo veramente vicino, nell'Auditorium della Banca del Monte nella stessa Piazza San Martino, per assistere all'incontro col novantenne scrittore e sceneggiatore Mino Milani, sulle cui vita e opere veniva presentato un libro fotografico. A fare gli onori sarebbe dovuto essere Alfredo Castelli, ma il creatore di Martin Mystère aveva dato forfait. Alla fine dell'incontro sono anche riuscito a porre una domanda all'autore sulla sua serie a fumetti I fuggiaschi, pubblicata su il Giornalino negli anni '80. Una volta uscito, mi sono guardato un po' intorno ma non ravvisando facce conosciute mi sono diretto senza ulteriore indugio verso la stazione ferroviaria, dove ho preso il treno (fortunatamente con soli quindici minuti di ritardo) per tornare a casa con cambio a Prato per Bologna e Ferrara.
Gli acquisti che ho fatto in fiera sono stati pochi ma "di peso": i tre volumi del ciclo dell'Incal di Jodorowsky (di cui il centrale, ossia l'Incal vero e proprio -giacché gli altri due sono il prequel e la conclusione- disegnato da Mœbius) e la riedizione della prima traduzione italiana del Kalevala (sono stato influenzato da Don Rosa, evidentemente).