Dal 1966, quando mio zio smise di comprare Topolino e dopo che mi aveva regalato il tutto, iniziai, dapprima timidamente, poi ogni settimana, a comprare Topolino e le altre pubblicazioni Disney.
All'inizio del fatidico decennio - sotto tutti gli aspetti - degli anni 70, mi era già molto chiara una cosa: le storie migliori erano quelle che comprendevano il periodo che andava dal 1955 al 1961.
Dal 1962 era iniziata un china discendente, seppur lentissima, e con i suoi inevitabili alti e bassi. Lo stesso Scarpa, pur continuando a giganteggiare nei confronti dei suoi colleghi, non raggiungeva più, quelle vette invalicabili che furono i suoi racconti fra il 1955 e il 1961.
Come si sa, io adoravo - e adoro - quel magnifico criminale chiamato in Italia Macchia Nera. Questi era stato sdoganato anche negli Stati Uniti nel 1964, pagando però il prezzo di essere ridotto ad una vera e propria macchietta con l'obbligo di non mostrare mai il volto.
Le storie con il villain più cattivo e geniale, divennero in Italia sempre più rare a partire dal 1966 e, non sempre ma spesso, i disegnatori di casa nostra, pur non svilendolo come nelle storie statunitensi, cominciarono a rappresentarlo anche da noi sempre completamente con il lenzuolo nero. Ma nessuna delle storie a lui dedicata può essere considerata un capolavoro, quando invece un simile personaggio avrebbe ben potuto creare i presupposti per questo.
Tutto questo per dire cosa? Per dire che, pur non votandole, un macchianeriano come me, deve accennare a tre storie, assai importanti e belle degli anni 70, quali sono
Eta Beta e l'implosivo disgregatore,
Topolino e l'innocenza di Gambadilegno e
Topolino e il segreto della lanterna.
Detto ciò, in un decennio assai decadente, due autori, pur restando al di sotto dei decenni precedenti, continuavano ad elevarsi, rispetto ad un appiattimento verso il basso generalizzato e, questi, erano Scarpa e Martina.
Il primo voto va a
Topolino e la Magnon 777, un giallo che, pur non raggiungendo le vette insormontabili della dea Kalì, riportò Scarpa a dei livelli davvero notevoli.
Il secondo voto va ad una storia, assai ingiustamente, qui neanche menzionata in seconda battuta fra gli "Altro":
Topolino e i segreti di Casadiavolo, emozionante e trascinate dove Martina crea un chiaro omaggio, nel finale, al finale di
Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante.