io sono convinto che la democrazia non si esporta, ma deve essere il popolo stesso a decidere.
D'altronde anche l'italia in un preciso momento storica ha avuto una dittatura, ma mica ha aspettato gli ammereggani... semplicemente ad un certo punto si è ribellata. allo stesso modo si è riunificata durante il risorgimento, perchè se stavamo ad aspettare la francia o l'inghilterra campa cavallo che ero ancora un suddito del regno delle 2 sicilie!
Allo stesso modo evidentemente in Siria non sono ancora pronti, perchè se avessero voluto avevano già rovesciato il loro amato leader!
In linea teorica è un principio sacrosanto.
Ma non sempre è possibile. Rovesciare certi regimi non è facile. Anche in Italia...la ribellione è scattata dopo che il regime era già caduto e il paese era disastrato da una guerra scriteriata.
Mi viene in mente la Libia, dove la rivolta stava per essere soffocata prima dell'intervento occidentale.
Ma tanti altri esempi.
Il punto è che nei paesi dove il potere centrale è forte, dove l'esercito è potente e fedele al dittatore di turno (cosa non avvenuta in Egitto, ad esempio) dove la propaganda di regime è totale ed efficace, abbattere un regime è sostanzialmente impossibile.
In Siria ci stanno provando ormai da 2 anni, ma non ci riescono. E si che i ribelli sono svariate migliaia, dispongono di armi, aiuti dall'estero e anche addestramento, nonchè l'appoggio di buona parte della popolazione. E non ce la fanno lo stesso.
A volte è necessario un aiuto esterno. Che poi questo "aiuto" si debba dare o meno, è altamente opinabile, ovviamente. Ma secondo me è semplicistico dire che se un certo paese ha una dittatura, è perchè la gente vuole così, che se volessero lo rovescerebbero. Raramente è così.
Diciamo che in generale, appunto, eventuali interventi militari di "esportazione della democrazia" sono tutt'altro che idealistici, dato che vengono fatti a convenienza. Vengono attaccati solo determinati regimi, mentre altri sono considerati "amici", con criteri del tutto arbitrari e contraddittori.
In linea teorica dire "abbattiamo il regime iracheno perchè è criminale è danneggia il suo popolo" andrebbe bene. Però poi ci vuole coerenza e bisogna farlo con tutti. E allora bisognerebbe muovere guerra anche a Siria, Libano, Egitto, Iran, Arabia Saudita, Yemen, Qatar, Kazakistan, Turkmenistan, altri -stan, vari stati dell'Africa, Laos, Vietnam, Cuba, per finire inevitabilmente anche alla Russia e alla Cina.
Siccome non è nelle intenzione di nessuno fare tutto questo, allora tanto varrebbe rispettare un principio ideale per cui non si fa guerra a nessuno se non sussistono ragioni serie, concrete, ammissibili e non contradditorie per farla. Altrimente viene il sospetto che queste guerre si facciano per ragioni tutt'altro che nobili.